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domenica 20 gennaio 2013

Coppa Petrella XVI - Finale

Un 2-0 che non lascia scampo a nessuno, anche Chemical e Anubi vengono spazzati via. Jurij finalmente nell’Olimpo dei petrellati
E’ L’ANNO DI STOPPARDI
QUESTA VOLTA PER DAVVERO!
Il cerchio si chiude, l’ultima Petrella è uno spettacolo a lieto fine
Cornacchini decide anche la finale, la federazione esplode per il troppo gas

Eh sì cari amici, è tutto vero! Neanche il più grande degli sceneggiatori, il più immaginifico dei poeti, la più grande pornostar, avrebbero potuto scrivere o immaginare l'ultima puntata di Coppa Petrella, emozionante ed eccitante come quella che abbiamo vissuto tutti noi, come quella che ha scritto per noi il Nostro Presidente jurij.
Quella che è stata l'ultima edizione dell'amatissima Coppa Petrella, ha assunto i contorni dei più grandi poemi epici, è stata per tutta la federazione un momento di coesione e di gasamento purissimo. Esperti dicono che anche Edmondo De Amicis abbia eiaculato nella sua tomba per questa storia strappalacrime, giunta al suo fantastico epilogo.
Come tutte le cose belle, come una figa depilata, come un cervo a primavera, come un editoriale alla domenica... quando una cosa è sofferta, desiderata, inaspettata, è ancora più bello godersela quando arriva (o viene n.d.r.)!
una Stoppardi così forte, determinata, fortunata, non si era mai vista nei verdi campi di gioco di Hattrick, forse veramente il solo Anubi avrebbe potuto distruggere questo bellissimo sogno e ci ha provato nelle vesti di un gasatissimo ChemicalFather, simbolo del nuovo che avanza, ma questa volta neanche le preghiere al Dio (con le sembianze di) Cane hanno potuto nulla contro la profezia che affermava che questo "E' l'anno di Stoppardi".
Nessuno avrebbe potuto immaginare un epilogo migliore per quella che è stata la coppa privata più amata e ambita di Hattrick, nessuno avrebbe potuto immaginare che il riscatto Stoppardiano sarebbe arrivato sedici stagioni dopo alla socata contro il bambino di 10 anni, proprio all'ultima chiamata! Nessuno avrebbe potuto scrivere una pagina di più alto gasamento, con il giocatore Iuri Cornacchini protagonista con i suoi gol del trionfo Stoppardiano.
Che fine hanno fatto allora i beduini delle antiche socate? Che fine hanno fatto i detrattori di quello che è sempre stato considerato l'eterno incompiuto? Che fine hanno fatto le infinite perculate per una squadra schiava del suo motto "Just Ass"?  Forse dissolti come il ghiaccio nel Martini, spariti per sempre grazie all'affetto sincero di una federazione per il proprio presidente...o più probabilmente risucchiati assieme ad una dose industriale di pollame, nell'infinito portafoglio di jurij.
Quanti hanno socato per questo incredibile trionfo sul filo di lana? Quanti avrebbero voluto essere al posto di jurij in cima alla salita più dura (Sante, bacarospo, ChemicalFather, ilpastore, solo per citarne alcuni)? Ma sicuramente non c'è al mondo gasatore a cui non sia scesa una piccola lacrima vedendo questa Stoppardi trionfare! Non c'è gasatore che nel profondo del suo cuore non abbia gioito per questo lieto fine! Il brutto anatroccolo finalmente diventato cigno è la degna conclusione di quella che è stata molto di più che una Coppa.
Un grazie va a Chemical che ha regalato grandi emozioni anche in una partita dal finale già scritto, un grazie a tutti gli avversari di Stoppardi, mai remissivi, sempre infiammati ma pronti a gioire con lui nel momento più bello e intenso.
Finisce una grande avventura, si chiude un'epoca indimenticabile, il nome di chi ce l'ha fatta resterà per sempre indelebile nell'albo d'oro...ma anche il nome di tutti voi che avete semplicemnte partecipato, il nome di chi è passato solo per perculare o emanare dosi infiniterrime di gas. Tutto questo rimarrà. Tutto questo ormai è storia.
Avvertii solo quel miscuglio familiare di delusione e trionfo che accompagna la fine imminente di ogni viaggio.
 

La finale: Stoppardi - Scarlino ASD
Beh, è giunto il momento. La finale della XVI Petrella. L’ultima.
Siamo allo Sfinterodrome. Da una parte la Stoppardi, dall’altra lo Scarlino ASD. I bookmakers puntano forte sul presidentissimo, arrivato all’atto conclusivo con valutazioni da capogiro e prestazioni assolute. Il team di Chemical è il classico outsider, la puntata rischiosa, l’azzardo poco calcolato.
Per cercare di diminuire un gap che sembra abissale, Chemical apre il suo portamonete e spende. Ma non spande. Al calcio d’inizio ci sono due nuovi arrivi in casa scarlinese: il difensore messicano Bernés (detto il chupacabras per la ferocia con cui infierisce sulle caviglie avversarie) e il centrocampista francese Sionneau (detto escargot per la rapidità con cui si muove in mezzo al campo). A detta dello stesso general manager, nient’altro che “due galline rachitiche buone solo per il brodo”. Nessun pollo, dunque, e una sconfitta che sembra già scritta.
E il plenipotenziario presidente della Stoppardi? Irreperibile. Alcune voci lo danno sperduto in un gulag siberiano, con un vecchio televisore in bianco e nero, pronto ad assistere al match in una solitudine quasi mistica. Per altri è semplicemente in ritardo, per altri è “dentro fino al collo” in una situazione piuttosto piacevole. C’è chi è convinto, infine, di aver cercato in ogni modo di non farsi rintracciare dall’uomo vestito di nero, quel John Random unico vero incubo del presidente.
Anubi tenta di spaventare Jurij
Ma lo spettro di JR sembra essersi comunque presentato allo Sfinterodrome: per più di mezzora Stoppardi non crea nemmeno uno straccio di azione, e anzi rischia di andare in svantaggio dopo un bell’assolo di Laneve. Che i sacrifici compiuti da Chemical per il suo protettore Anubi abbiano dato i suoi frutti? Che la favola di Jurij possa spezzarsi così, a 90 minuti dal termine, con una delle socate più gargantuesche che la storia ricordi?
La risposta è… no.
Al 32° è proprio Iuri Cornacchini a trovare la rete. Un gol spacca partita e straccia maglietta. La punta festeggia privandosi della propria divisa, mostrando ogni (insomma, non proprio ogni) suo muscolo alla platea. Uno a zero Stoppardi.
Cornacchini esulta ed esalta
Smorfia di fastidio per Chemical, che nonostante tutto un po’ ci aveva sperato. E ovunque sia Jurij, siamo sicuri che le sue espressioni di giubilo siano incontenibili.
Il primo tempo termina così, lasciando nelle mani degli spettatori una delle classiche finali tirate e con poco spettacolo. Una trama che non cambia nel secondo tempo, perché per altri 30 minuti la tensione continua ad attanagliare entrambe le compagini: Scarlino ha il terrore di prendere il secondo gol, sinonimo di resa, mentre Stoppardi ha paura di buttare dalla finestra il vantaggio acquisito e rimane in difesa.
Ma una delle rarissime puntate offensive dei ragazzi di Jurij si tramuta nell’apoteosi. E’ Gian Mattia Benzi a raddoppiare il vantaggio e stroncare ogni velleità scarlinese, avvicinando la Stoppardi all’Olimpo. Il gol della liberazione, la rete che leva ogni paura e sguinzaglia il valore degli uomini in k-way. Dopo il 2-0 arrivano altre due occasioni, anche se il risultato non cambia.
Cambia invece il padrone della Petrella. All’AC Raspiduo succede la Stoppardi. Si sprecheranno fiumi di inchiostro per questa finale, una partita che rimarrà nella storia, un cerchio che si chiude in un contesto quasi fiabesco.
Onore comunque a Chemical, uno dei rappresentanti più autorevoli della nuova schiera di gasatori.
Tripudio per Jurij, il fondatore della federazione, capace di esorcizzare “l’anno di Stoppardi” nell’ultima occasione possibile. Le sue dichiarazioni post-partita arrivano via satellite, e sono apprezzate da tutti gli addetti ai lavori. Piene di gasante sentimento.
Complimenti, pres!

n.d.r: Con questi 90 minuti se ne va in pensione un brand, un modus vivendi, un’ossessione, un traguardo e un carrozzone, un’esperienza e un’avventura. Sono stato onorato d’aver fatto parte di tutto questo. Addio, Petrella, mi mancherai.



Top & Flop maètuttovero?ediscion

top
Türker Azmi: Purgato incolpevolmente, ma quando c'è da esserci, lui c'è. Buon portiere, sarebbe da rivedere su altri più prestigiosi prosceni, ma magari a Scarlino ha trovato la sua dimensione (leggasi fiha)...

Gian Mattia Benzi: Cornacchini lo ha definito "stratosferico"! Beh adesso forse ci allarghiamo un po’ troppo... Di certo ha avuto il grande merito di segnare il gol del 2-0, quello che ha tagliato le gambe allo Scarlino.
Dietro ha garantito quello che garantisce sempre: concentrazione massima dal 1' al 90'.

Stefano Pacosonco: delizia il pubblico con ripetute girandole su sé stesso e con fantastici passaggi illuminanti a compagni marcatissimi. Prova anche un’arabesque, ma senza tutù non viene un granchè. Cambiamo le scarpette con le punte? Chemical bestemmia ancora...


Parterre delle grandi occasioni, stocazzo, Fracazzo da Velletri, Uolter e Ian Curtis, nello skybox la Fernanda regala uno strip agli orsetti del cuore.... Inutile dire in quale spogliatoio siano andati tutti al termine dei novanta...


flopp
E' stato visto in piena notte gironzolare per i locali di Firenze con una bionda ed una mora sotto braccio.... Non sembra che Bogdan Comeaga (il grande assente, ora militante dei DADA’S DUCKS) se la sia presa poi tanto per la sconfitta....
Nota di colore, pare che il trio sia stato scoperto in flagranza orinare in piedi contro un muro.... Palato particolare quello del romeno.....


Esticazzi che Striscione!


Uno striscione-omaggio alla nostra amata Petrella.

I tifosi dello Scarlino si possono attaccare solo a due cose. Una di queste è Anubi.

Il malinconico striscione esposto dai tifosi della Stoppardi subito dopo il trionfo inseguito da una vita.
“Stanchi dentro, adesso i nostri cuori sono persi per sempre. Non possiamo rimpiazzare la paura, o il brivido dell’a caccia” (Decades, Joy Division)

InSegreto
Donna 16 anni
Sono già stata penetrata in ogni orifizio da falli di tutte le dimensioni ma bagnata così non sono mai stata... Sono stata a letto con uno che si spaccia per uomo di chiesa, ho scopato con un tizio che usa la bottarga al posto della vasellina e ho goduto persino con un bambino di 10 anni... Ma questo maschione dal fisico scultoreo proprio mi mancava; un fisico da nuotatore, spalle larghe, tartaruga, folta chioma e sguardo penetrante... mmm non resisto più...
Il solo gas sprigionato da questo Jurij mi ha lettaralmente spogliata!


Cane, 4000 anni
Porcoddio, sono riuscito a tenere nascosta questa tavoletta per secoli e secoli ma un comunista me l’ha sgamata e ora è realtà.








 
Uomo 26 anni
C’ero quasi, cazzo... Per settimane ho avuto la cappella arroventata ma proprio sul più bello mi hanno trombato la donna... Paese infame, sono tutti contro di me...
Questo mondo non mi merita, andrò a cercare fortuna altrove..






Il rosicone di stagione
Dopo il danno arriva anche la beffa alla sede dello Scarlino A.S.D.
Solo ieri alla sede dello Scarlino A.S.D in via Amendola è arrivata una lettera di un tifoso a deridere la squadra scarlinese..come si suon dire le sorprese non arrivano mai da sole o meglio dopo il danno arriva anche la beffa. Infatti dopo la sconfitta per 2-0 a nulla sono servite le preghiere al dio Anubi…a nulla è servito contro la forza dell’anno di Stoppardi. Questa è la lettera che è stata recapitata a chemical:

Il presidente chemical non a voluto replicare a questo affronto dopo la scottante sconfitta ci sarà ancora rimasto sotto e sarà dura alzare il capo.
Ma anche no...
 


Staminchia di Rassegna





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Petrella Rossa
Compagno beduino fratello stoppardiano
teniamoci per mano in questo giorno atteso
di nuovo maldicenze, di nuovo la` a Firenze
stavolta i suoi compagni almeno ch’hanno preso

Di nuovo come un tempo, scrivevano beffardi:
“Forza che questo è l’anno di Stoppardi”

Applausi a piene mani, per Iuri Cornacchini
che marca i tabellini, e grande ardore ha offerto
Zhang Bangxian commosso, declama il libro rosso
per chi s’è domandato se avesse il gas aperto

Han vinto dopo anni, per il nostro orgoglio
Han vinto pure grazie al portafoglio

C’è ancora Capponcelli, troviamo pur Di Pietro
che invecchia ma il didietro, tuttora sfonda a tutti
Compagni non c’è trucco, in panca siede il crucco
che ciucco dalla birra, li guida a suon di rutti

Nobile è il nostro intento, unico coro in mente
“Viva la coppa e il nostro Presidente!”

Il vino è vero amico, e ci fa rossi in viso
sentendo i Joy Division, faremmo gran cuccagna
Ed al vincente attuale, Cupìdo fu fatale
che dunque il Presidente si goda coppa e gnagna

Facile il ritornello per i suoi bolscevichi
“Noi si stragasa, mica pizza e fichi”

Compagno gasatore, fratello federato
Stoppardi ha trionfato, facendo tanti acquisti
un po’ radical-chic, e grazie ai tanti pic
adesso abbiamo un motto per non sentirci tristi

“Siamo una gran familia, ora mi son convinto
La mia federazione infine ha vinto!”

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Sipario.....

sabato 12 gennaio 2013

Coppa Petrella XVI - Semifinali

La profezia si sta avverando, Cornacchini e Succi portano Jurij in finale. Bacarospo bestemmia
SOLO ANUBI FRA IL PRESIDENTE E IL SOGNO
Sarà Chemical l’ultimo attore del colossal stoppardiano, millikan cede 3-1 nel finale (Carta protagonista)

Un’altra pagina di quello che ormai appare un romanzo più gasante e strappalacrime del libro Cuore, è stata scritta lo scorso martedì. nella semifinale alta del tabellone, che ha visto confrontarsi in battaglia campale la superstite corazzata di coppa Petrella, i Fantamaniacs, contro una mai così determinata Stoppardi, finalmente libera dai freni inibitori da parte del suo Presidente Jurij e non disposta a fare da vittima sacrificale.
L'incontro in campo tra le 2 formazioni, per chi era presente allo stadio, ha dato la stessa impressione di uno scontro tra 2 locomotive lanciate alla massima velocità. Angelina Jolie, ospite d'onore per l'occasione, non ha potuto trattenere un "oooh" di emozione di fronte ad un simile spettacolo di evidenti richiami fallici, arrossendo visibilmente in viso, di fronte a così tante hatstats! Per le poppe della Estrada, anch'esse in poltrona vip, è stato addirittura necessario un cambio di maglietta, bucata in due punti dopo l'ingresso in campo delle formazioni.
La partita in realtà era cominciata già da giorni, durante i quali entrambi i contendenti avevano messo in campo le proprie formidabili arti dialettiche, volte a confondere il nemico con ogni mezzo a propria disposizione, che nemmeno Berlusconi e Monti. Il Presidente Jurij pare aver capito improvvisamente, folgorato sulla via di Damasco, quanto sia difficile fare le nozze con i fichi secchi, o trombarsi la moglie (del collega) ubriaca e la botte piena. E ha fatto qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato da lui: ha osato (e soprattutto aperto il portafoglio!!!). E così, con l'immagine di una Angelina Jolie sorridente che entra nello spogliatoio dello Stoppardi per complimentarsi personalmente con ciascun giocatore, si chiude la prima semifinale che decreta lo Stoppardi come prima finalista, nel ruolo di favorita (cos'è stato questo rumore metallico?).
Anche la seconda finalista di questa edizione piena di corazzate, è una piacevole sorpresa (mai però quanto lo sarebbe la collega dell'ufficio personale, se si presentasse nel mio ufficio una sera con inequivocabili intenzioni). Lo Scarlino non è certo una corazzata, ma ne ha già affondate almeno tre che sulla carta avrebbero dovuto scrivere la parola fine all'ennesima comparsata di questa regolare, ma mai fin qui eccitante, compagine. Anche Annikilator sembrava superiore, ma come i suoi predecessori, si è presentato in campo con scelte tattiche a dir poco discutibili, con 2 ali così scarse che non le avrebbe scelte nemmeno un pinguino. Cosa è accaduto?
Il nostro editoriale non intende fare illazioni e avanzare dubbi su possibili combine e calcio scommesse, senza le prove.
Ma date un'occhiata ai libri contabili, santo cielo!
E ora lasciamo il passo all'ultimo atto, dell'ultima coppa, e gustiamocelo tutto!
Sempre che i giocatori dello Stoppardi escano dagli spogliatoi della semifinale per tempo.
Chi vincerà? Per chi fate il tifo? È l'anno dello Stoppardi?
Certo, una opzione pare più romantica e simbolica dell'altra, ma entrambe le squadre hanno meritato e pertanto noi non ci esprimiamo.
Ma c'è un sondaggio aperto nella Fed di QcS per chi volesse esprimere la propria preferenza.
Per dare il proprio voto è molto semplice: basta cliccare a fianco della parola: Stoppardi!

Stoppardi - Fantamaniacs
"Non è poi così lontana Samarcanda, corri cavallo, corri di là...".
Alla casa dorata di Samarcanda, che non è poi così lontana, un manipolo di tifosi - qualcuno dei quali, evidentemente, arrivato a dorso d'equino - sta per assistere a quella che gli addetti ai lavori definiscono la finale anticipata di questa XVI Petrella, data la scarsità di valori tecnici presente nell'altra semifinale. Un match che si preannuncia tignoso, ben studiato da entrambi i manager e con giocatori di caratura internazionale. Mica pizza e fichi.
Bacarospo deve rinunciare a Hilmy e perde così l'apporto che il maldiviano dà sia in fase difensiva che in quella di avvio alla manovra. Un'assenza pesante alla quale la rosa dei Fantamaniacs può però sopperire con discreta qualità, affidandosi ad un 4-5-1 con buoni palleggiatori, difensori incattiviti e ali caricate a pallettoni.
Dall'altra parte Stoppardi non è da meno per quanto riguarda la bontà della rosa, dopo aver attinto alla grande dal suo deposito in cima alla collina Ammazzamotori.
Un deposito che a quanto si dice sia ormai vuoto, prosciugato da acquisti onerosi e ingaggi stellari, oltre a una fornitura giornaliera di mignotte della zona che sia vecchi che nuovi hanno apprezzato. Un 2-5-3 che copre con intelligenza le fasce e riesce ad esprimere ottimo gioco offensivo.
I ragazzi di Jurij non possono più contare sulle apparizioni di Zaijcev, lontani dall'impianto che ne ospita lo spettro, ma qualcosa del cecchino sovietico sembra essere rimasto nel cuore e negli occhi degli undici. In questa Petrella la Stoppardi è una squadra forte e salda, ben più di un'accozzaglia di giocatori come qualche detrattore cerca di far credere. Perchè in un primo tempo con lunghe pause di studio e di naturale "annientamento" reciproco (dato l'equilibrio tra le squadre), gli uomini in k-way premono sull'acceleratore per soli 6 minuti e riescono a costruire tre nitide palle gol. Una di queste, la prima, si tramuta nella prima rete del match. E chi poteva segnare? Chi poteva portare Stoppardi in vantaggio, facendole fare un primo passo verso la finalissima? Chi poteva portare avanti una cavalcata che, fino ad oggi, sembra uscita pari pari da una sceneggiatura del solito film sportivo americano sulla rivincita dei più vituperati? Sì, lui. Il presidente. Iuri Cornacchini. Scusate un attimo, devo asciugarmi una lacrima.
Si va all'intervallo. Jurij scende negli spogliatoi regalando pacche sulle spalle e sorrisi. Il compagno depresso non esiste più. Torna anche ad esibirsi nel nuovo Stoppardi-style, la hit con oltre due visualizzazioni su youtube. Un successo planetario.
Bittermann non è apparso in gran forma questa sera
Un paio di stanze più in là, nello spogliatoio dei Fantamaniacs, la musica è decisamente meno allegra. Bittermann trascina stancamente l'archetto sulle corde del suo violino. Il gol di Cornacchini, l'incapacità della squadra nel creare occasioni... la storia pare prendere sempre più forma nel solco dell'anno di Stoppardi. Un'impressione che diventa certezza tra il 57° e il 58° della ripresa, due minuti che cambiano definitivamente il volto di questa semifinale. Prima Succi trova la capocciata che vale il 2-0, poi l'infortunio che non ci voleva: Bittermann lascia il campo con una mano sulla schiena.
Il simbolo dei Fantamaniacs alza violino bianco. L'intero reparto difensivo ne subisce le conseguenze, e anche le modifiche alla formazione che mister Fragoso aveva in testa non posso più essere attuate. Varie imprecazioni riempiono lo stadio, non ci vuole molto per capire quale sia il manager che si sta spremendo le corde vocali.
Nell'ultima mezzora infatti non succede nulla, se non una serie di cambi e aggiustamenti operati dai due mister, come una partita a scacchi vivente. Ma per quanto riguarda il calcio, non c'è più niente da segnalare.
Signori, Stoppardi è in finale. Un atto conclusivo che lo vede grandissimo favorito, che potrebbe consegnare un lieto fine a questa bella storia che sa tanto di libro Cuore. Solo un uomo, un'entità, uno spirito può stravolgere un destino già scritto:
"Ridere, ridere, ridere ancora,
Ora bacarospo più paura non fa,
brucian le magliette dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vodka a sazietà,
musica di tamburelli fino all'aurora,
il presidente che tutta la notte ballò
vide tra la folla quel nero signore,
vide che cercava lui e si spaventò..."
Ma nonostante lo spavento, forse nemmeno JR potrà qualcosa. Perchè questo è l'anno di Stoppardi. Punto.

Scarlino A.S.D. - Annikilator
Sole che spacca le pietre nella notte dello “Sfinterodrome” di Firenze, dove va in scena la seconda semifinale della Petrella XVI, o meglio la semifinale per il secondo posto in Petrella XVI, visto che è l’anno di Stoppardi e non ci sono cazzi che tengano. A contendersi la medaglia d’argento ci sono due squadre scarsamente abituate a raggiungere simili alture, ma per nulla intimorite dal parapetto che gli si para davanti. Tra l’altro con uno Juri armato di carabina e mortaletti ad aspettare il suo avversario sulla cima. Ma il minaccioso presidente stalinista non ha potuto scoraggiare le truppe armate scarlinesi e annikilesi, che si sono affrontate a faccia aperta con due tattiche spudoratamente votate all’offensiva, sia calcistica sia contro le divinità.
Alla vigilia della partita, Chemical ha avuto a che fare con non pochi grattacapi. In primis l’infortunio dell’idolo delle folle Uolter Formica, per il quale si sospetta un qualche legame di parentela con Pato. In secondo luogo, c’è stata la grana Carta. Pare infatti che il difensore sia stato improvvisamente colto da saudade maniaco depressiva e abbia preso un aereo per andare a comprarsi un ettolitro di Ichnusa direttamente ad Assemini, là dove la sbobb... Ehm, la birra sarda, fermenta. Il tutto a carico delle frignanti casse scarlinesi, nelle quali non si vedono numeri a sei zeri da ormai diverse decadi.
Nonostante le pressioni della curva, il furibondo Chemical ha relegato il sardo in panca, cospargendo il suo seggiolino di borchie e proibendogli di portare la sua solita borraccia di mirto.
Queste succulente premesse hanno fatto leccare i baffi al cinico millikan, il quale dopo la vittoria contro il cannibale donzauker, opta per il calcio champagne e permette alla sua squadra di festeggiare ancor prima di giocare, ordinando una enorme ammucchiata a centrocampo nella quale sono invitati sia gli attaccanti che le ali, ma non il terzino e il portiere, i quali si sono dovuti accontentare di una classica pomiciata romantica sotto la curva e del giochino della saponetta scivolosa negli spogliatoi. Ciancio alle bande, l’arbitro fischia il via e lo sparuto pubblico del martedì sera inizia a fischiare a sua volta, dopo appena 23 secondi di gioco. Sarà per non poter assistere alla finale della Petrella per il primo ed il terzo posto, sarà per i 34 gradi di Gennaio che hanno spiazzato sia i metereologi sia i giocatori veloci, sarà per l’alto numero di atleti neri fidanzati con una velina scesi in campo, fatto sta che tutti parevano essere incazzati come delle vipere. In questo clima surreale arrivano anche due gol, uno per parte. Vanno in vantaggio gli uomini di millikan con il pelato Korbach, risponde lo Scarlino pochi minuti dopo con il capellone Boiron.
Uolter usa l'arma segreta
Si va negli spogliatoi con la massima incertezza, anche perché il possesso palla è stato praticamente identico e nessuna delle due squadre sembra essere nettamente superiore negli altri reparti. Anzi, c’è da notare una certa stitichezza offensiva nonostante le due tattiche chiaramente votate all’attacco. E così anche il secondo tempo se ne scivola via a tarallucci e vino, tra un buuu, un fischio, un tiro sbananato in tribuna da parte dello Scarlino, cinque o sei falli (ovviamente tutti a centrocampo) degli uomini in casacca blu cromata. Il match sembrava filare tristemente verso i supplementari, anche se in realtà non fregava un cazzo a nessuno perché tutti, compreso guardalinee e quarto uomo, stavano guardando il maxi schermo che intanto mandava in diretta Stoppardi - Fantamaniacs. Poi, d’improvviso, succede l’imponderabile: un tifoso, successivamente identificato come Formica Walter, lancia una boccetta contenente del mirto sardo in campo, verso il compagno Roberto Carta, il quale se ne voleva impossessare di contrabbando, trasgredendo il diktat del suo presidente che glielo aveva tolto per punizione.
Il lancio, però, è stato degno di quelli che sa fare con il pallone tra i piedi: troppo lungo. La fiaschetta ha sorvolato la panchina e ha colpito in pieno il terzino, il quale ha lasciato, a cinque minuti dalla fine, un’autostrada che ha permesso al turkmeno Osa di siglare il 2-1 per lo Scarlino.
I giocatori di Annikilator si sono resi conto che non c’era più molto da orgettare in mezzo al campo e si sono riorganizzati per cercare un insperato pareggio. Ma la serata doveva essere ancora segnata da Carta. Dopo essere entrato in campo tramite calcio in culo dell’allenatore per andare a raccattare la fiaschetta, ne ha bevuto il contenuto ottenendo lo stesso effetto di braccio di ferro con gli spinaci. Salto spettacolare di 5 metri su calcio d’angolo a campanile, stile Holly e Benji, e capocciata del 3-1 finale, che ha mandato in tripudio il popolo scarlinese e fatto riappacificare il mister con il giocatore ribelle, in puro stile film sportivo hollywoodiano.
Così, mentre Millikan e soci se ne tornano a casa con la coda tra le gambe e con qualche pisello in culo, Chemical gioisce per aver raggiunto il secondo posto nella competizione, il quale non verrà tramandato negli annali ma sarà un dolce ricordo da raccontare ai nipotini quando la coppa sarà ormai leggendaria e verrà ricordata come l’ultima Petrella di Stoppardi.



L’INTERVISTA AMARCORD
"Dinamo Schicchi, tre volte campione di coppa Petrella, una presenza costante fra le prime a dispetto di un inizio non proprio travolgente: cos'era per te la Petrella agli inizi?"
Inizio non proprio travolgente un beneamato cazzo: alla nostra prima partecipazione arrivammo terzi, perdendo una semifinale con una mezza randomata, eliminando squadre di 2-3 serie superiori alla nostra compresa quel Baam che schierava un paio di nazionali in campo.
Tutto si puo' dire, ma che tra me e la Petrella sia stato vero amore sin da subito è un qualcosa di palese.
Credo, senza timore di essere smentito, di essere stato il manager che negli anni ha sacrificato più slot e soldi per i Polli di chiunque altro. E nonostante questo sono arrivato piu in alto di altri anche in campionato: forse è il caso che la gente si interroghi sul perchè."

"Dopo le prime partecipazioni, qualcosa evidentemente scattò: la Dinamo divenne una delle squadre principali della competizione, tanto da alzare la Petrella al cielo alla fine dell'ottava edizione, da tutti considerata la Petrella più bella. Cosa ebbe di speciale rispetto alle altre edizioni?"
Fu una cavalcata travolgente, ma sopratutto la chiusura di un ciclo memorabile.
Timothy Maggiore è entrato a far parte della leggenda grazie a quel successo, quando ormai non ci sperava piu': un po' come Stoppardi quest'anno.
Per la Dinamo la petrella è sempre stata la competizione principale, e mai abbiamo anteposto il campionato alla coppa.
Quell'edizione fu il risarcimento per le eliminazioni precedenti, perchè vede, se si va a vedere la maniera in cui son stato eliminato il più delle volte, si nota che spesso è stato il random a togliermi di mezzo.
Quell'anno invece fummo talmente forti da essere piu forti anche della sfiga, con un cammino mai visto prima: Materazzi, Deportivo e Indiani, il top del top in quel periodo, tutti eliminati con grandi prestazioni.
E la finale con Sante poi, con i suoi retroscena e il raduno alle porte, fu un qualcosa di epico che credo abbia rappresentato il punto più alto della mia esperienza su QCS (e forse non solo il mio...)

"Dopo un periodo segnato dal cannibalismo, la Dinamo è tornata in auge, riuscendo a raggiungere Mpingitore come numero di Petrelle: è stato diverso rispetto alla prima vittoria?"
Premessa: se è vero che il Depor non ha mai subito grosse randomate, è anche vero che noi abbiamo lasciato la scena almeno 2 volte in maniera immeritata: le sconfitte con Leoni D'africa e Lagnagna gridano ancora vendetta. Insomma, se avessimo avuto 5 Petrelle in bacheca non avremmo rubato nulla. Ma va bene cosi, d'altronde il Depor del periodo d'oro era imbattibile. Un po' come noi nei due trionfi consecutivi: il gusto è stato dimezzato dalla troppa superiorita' sulla concorrenza.

"A detta di molti la Fed è cambiata, e non in meglio: tu che ne pensi?"
Che son cambiate le persone, non tanto la fed.
Siamo cresciuti, siamo cambiati e si, ci siamo anche un po' stufati tutti, vuoi perchè il tempo logora i rapporti, vuoi per mancanza di stimoli, vuoi per mancanza di tempo. Ben vengano le nuove leve e il nuovo corso, perchè l'alternativa sarebbe stata la chiusura della baracca.

"Recentemente abbiamo perso molti gasatori storici: perchè? Pensi che dobbiamo preoccuparci?"
Ne abbiamo guadagnato tanti altri che diventeranno storici quanto i primi.
Semplicemente stiamo mutando pelle: Sante, i cremonesi, la prima infornata toscana con Kama, Daveth, Pete, il distacco sempre crescente di Jurij, anche il mio, ma il cambio c'è stato e va accettato.

"La Petrella va in pensione: giusto così o aveva ancora delle cartucce da sparare?"
Direi che siamo al capolinea, ed è giusto cosi.
E' un onore essere stata la seconda squadra piu forte di tutti i tempi.
La petrella è stata tutto qui su ht, appagante, affascinante, maledetta.
Ora, è giusto che lasci spazio al cambiamento. Rimarranno i ricordi in bianco e nero a farci compagnia.

"E' davvero l'anno di Stoppardi?"
Non ho vinto il Pet&win per caso: oramai è fatta.

ESTICAZZI CHE STRISCIONE!

Gli ultras dei Fantamaniacs prima della partita contro la Stoppardi
I Tifosi dell'Annikilator, arrivati in massa a Firenze da Codroipo.
La curva gremita dei sostenitori dello Scarlino ASD
I tifosi della Stoppardi hanno un sogno

Pot & Polf ridopocovergognaeddiscion

Top
Cornacchini e Carta, quello che si dice "garantire soltanto con il nome", semifinali decise con freddezza e cinismo, un colpo a JR e uno ai detrattori. La finale è vostra, chiappe strette e gas aperto!
SETTESETTENOVE! E il record va in fumo! 779 metri cubi di gas sprigionati a "La casa dorata di Samarcanda", le autorità hanno pensato a transennare la zona, tra gli intossicati, qualche mignotta, i gufi di Loss e Uòlter.
Lo Sfinterodrome, al contrario non porta fortuna a millikan, che ne esce sgasato come una cocacola vecchia d' una settimana.... la mentos al culo gliela piazza Chemical_Father..... e sono spruzzi!

Flop
Arbitro, secondo me è simulazione... Marcel Bitterman la fa davvero sporca e finge l'infortunio... tappeto rosso e fetta di culo no? Il gip di Cremona Vezzoni indaga …
Mi giochi 2-5-3 e proponi un attacco merdesimo? Neanche nicola1 fa cagate del genere..... soca milli, soca!

INSEGRETO
Uomo, 26 anni
Ho paura di avere una malattia o qualcosa del genere. Da qualche settimana a questa parte, ogni martedì sera mi si ingrossa la cappella...
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, mi provoca piacevoli sensazioni a me finora sconosciute, però sono preoccupato, temo per la mia salute.

Uomo, 30 anni
Ho finito i soldi, ho quasi finito gli stimoli e ho la donna molto preoccupata. Sono vicino a realizzare il sogno di una vita ma ancora non riesco a dormire.
Ho paura di avere una malattia o qualcosa del genere. Da qualche settimana a questa parte, giro costantemente con le mani attaccate alle balle.
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, mi provoca piacevoli sensazioni a me finora sconosciute, però sono preoccupato, temo in una randomata colossale.

STAMINCHIA DI RASSEGNA