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venerdì 20 maggio 2011

Editoriale 1° turno - Coppa Petrella XI

In un primo turno infuocato, le teste di serie conoscono l’onta della sconfitta, e ora rischiano
SARA’ LA PETRELLA DELLE DOLCI SORPRESE?
Partite spettacolari e ricche di gol: non si poteva partire con il gas più spalancato di così



E’ finalmente partita l’undicesima edizione della Coppa Petrella, e fra gli scogli di Cagliari le sorprese non sono di certo mancate. Cadono molte teste di serie sotto i colpi di squadre assolutamente intenzionate a far parlare di sè: fragoroso il tonfo del tre volte campione Dinamo Scrocco, che cede per ben 8-0 a una agguerrita Stella Rossa Soziglia, ma non da meno sono le cinque sberle che la Apples Dream Team rifila a una Maltenese irriconoscibile. A pagare pegno sono anche Bandula (2-1 contro milanorossonera) e Dinamo Tiuz (sconfitta 4-2 da un ottimo Macles), mentre Materazzi e Bluff Country vengono fermate sul pareggio in partite spettacolari contro Scarlino Asd e Fc Iuulenza. Insomma un’ecatombe per la prima fascia, che già dalla prossima settimana, in partite che si annunciano molto spettacolari, dovrà cercare di recuperare, pena il rischio reale di salutare in anticipo la competizione. La Petrella entra quindi subito nel vivo, grazie soprattutto a un parterre di nuovi e vecchi partecipanti, motivati a far valere il loro nome nella corsa alla coppa più ambita di tutta Hattrick Italia!
 
Il match della settimana
La partita che ha scaldato i cuori sardi

La prima giornata dell’ undicesima edizione della coppa piu amata di ht mette subito nel menù diversi match eccellenti. Tra tutti spicca senza dubbio la rivincita di un drammatico sedicesimo di finale della passata edizione, quel Maltenese-Apples dream team che metteva di fronte due diverse scuole di pensiero: da una parte il salottino bolognese, con uno degli ultimi esponenti di quella che viene considerata una specie in via d’estinzione; dall’altra la scuola sarda, devota all’ Ichnusa ghiacciata e al buzzo all’aria; I bookmakers di sua maestà, che per l’altro match in questa doppia faida in salsa bolognese-cagliaritana avevano pronosticato una facile sculacciata per il povero Lucaparo contro mammuth, parevano alla vigilia quanto mai spaccati e divisi nell’indicare un favorito tra i due contendenti.
Davanti a 1156 spettatori, peraltro più interessati ai vicini culi al sole della spiaggia del poetto, Apples e Maltenese hanno dato vita ad uno spettacolo indegno, totalmente privo di agonismo, in uno stucchevole dominio rossoblù che non fa altro che rafforzare la tesi dei più prestigiosi commentatori sportivi, dal pupazzo Gnappo passando per Luca Giurato e Bisteccone Galeazzi: la Maltenese che fu, ammirata corazzata da trecentosettantanovevirgolacinque vittorie consecutive, non esiste più. Al suo posto troviamo una sempre piu tenera e fiordilatte Coniglietto F.C., una squadra priva di spina dorsale, con una dirigenza genovese con influssi scozzesi, che bada solo ed esclusivamente al danaro piuttosto che alla competitività in campo.
Eppure, pronti via, era proprio la Maltenese a passare in vantaggio dopo pochissimi minuti, facendo rivivere antichi incubi ad un abbronzatissimo Apples, presente in tribuna d’onore in costume e asciugamano, pronto a scappare al termine del match sul bagnasciuga a mostrare lo scultoreo buzzo alle sarde fanciulle. Un incubo durato mezz’ora, durante la quale il presidente sardo ha tempestato di messaggi il suo vate Mammuth con sms disperati: “eppure ho fatto come mi avevi detto”, “son sicuro di aver letto bene le tue istruzioni”, “dici che mi conviene piangere un po’ sul live?”.
Del presidente ErreA nemmeno l’ombra. Il suo posto in tribuna è stato occupato per tutta la durata dell’incontro da una pacchiana gabbietta, con all’interno un tenerissimo coniglio alle prese con due carote e una foto ose del suo mito Lucaparo.
Passata la mezz’ora di paura però, la valanga sarda si abbatte sul team Coniglio alla Cacciatora F.C., andando a segno per ben 3 volte in soli 9 minuti, mettendo in ghiaccio partita e qualificazione ai sedicesimi già alla fine del primo tempo.
Il tripudio sulle tribune, con le 360 ragazze dell’harem presidenziale intente a sventolare i perizomi con i colori sociali, è la perfetta cornice per una ripresa in totale controllo, dove, oltre a registrare altri due gol sardi, con un Moltedo sugli scudi, l’unica nota di cronaca viene data dalla caccia alla carota da parte dei giocatori di S.S. Tippete, in quello che pare ormai l’unico schema adatto alla squadra di ErreA: lo schema del coniglio, per l’appunto, tattica nella quale i salentini eccellono sull’intero rooster.
Un 5-1 che se da una parte, come gia’ detto, regala una quasi sicura qualificazione al team sardo, dall’altra rischia di far fuori sin dalla fase a gironi una squadra che, è bene ricordarlo, in Petrella ha una storia talmente nobile da non sfigurare nemmeno al cospetto di quella di Stoppardi: che sia arrivato anche per Maltenese l’onta della seconda fascia, come già accaduto al team presidenziale?

Una foto della Dinamo Scrocco quando ancora era una squadra

 
 
Oltre la luce dei riflettori
Dietro la prima fascia c’è un giardino incantato

Copertina di questa nuova rubrica, che vuole mettere in evidenza una partita oltre a quelle dei “soliti noti”, per il duo tutto sardo Abinobi-Spartanis, che al Monumental hanno dato vita a un match che resterà memorabile. Nell’edizione di Cagliari, i due manager Gabriele e PaniG non hanno lesinato i propri sforzi, e il risultato finale è un inno all’Hattrick che piace al popolo.
Squadre offensive e tanta voglia di segnare un gol più dell’avversario negli atteggiamenti tattici: 4-3-3 per Abinobi, 3-4-3 per Spartanis, con diverse bottiglie di Cannonau stappate a bordo campo per rendere maggiormente imprevedibile il risultato. Passano soltanto dieci minuti, infatti, e l’arbitro concede un generoso rigore ad Abinobi, che Ricaldi trasforma nel gol dell’1-0. La partita si incattivisce, i giocatori di Spartanis innervositi cominciano a dare la caccia alle caviglie avversarie, fino a quando al 38’ Pagliano gira in rete un cross proveniente dalla sinistra, riportando il match in parità. PaniG sembra rilassarsi in panchina e non si accorge che durante i festeggiamenti i suoi giocatori corrono a dare ampie sorsate alle bottiglie a bordo campo. L’euforia, forse troppa, gioca un brutto scherzo ai giocatori sardi, che vedono sgusciare Cabiddu al centro dell’area e depositare in rete il pallone del 2-1 solo un minuto dopo. Grande esultanza per il veterano di Abinobi, nato proprio a Cagliari e quindi per una volta profeta in patria. Resta giusto il tempo per vedere Pagliano lisciare clamorosamente la palla del 2-2 e veder uscire in barella Broskewitz per sancire la fine del primo tempo. Negli spogliatoi succede evidentemente qualcosa, dal momento che la partita si infiamma subito: ancora Pagliano protagonista, finte e controfinte, ma nulla di fatto per Spartanis. Passa poco ed è Colom ad dover abbandonare il campo dopo un fallaccio: gli infortunati tornano in parità. In questo turbine di emozioni, ancora Cabiddu prova la finezza che potrebbe chiudere la partita, ma viene anticipato sulla linea da una retroguardia di Spartanis attentissima. Proprio nel momento di massima pressione di Abinobi, i tre minuti di delirio: prima Schuffel riporta la partita in parità, poi un colpo di testa di Mastrolia riporta per la terza volta Abinobi in vantaggio? Finita? Macchè, passano altri 60 secondi e per Spartanis Haddad riporta la partita ancora in parità, 3-3. La partita diventa drammatica, ogni errore potrebbe essere quello decisivo. Nell’aria si respira tensione, la partita si fa dura e fra gli spettatori alcuni accusano malori da stress. Ma ecco che, al 72’, proprio Pagliano, protagonista assoluto del match sfrutta un lancio di 40 metri e insacca il gol del 4-3 per Spartanis. Sembra una beffa, Gabriele sprofonda in panchina e annusa la sconfitta: resta infatti solo il tempo di veder uscire un altro infortunato in un match che ha sicuramente innalzato il livello di gasamento generale. Gabriele soca e deve accettare una sconfitta forse immeritata, PaniG si gode questi 3 punti frutto anche di una esperienza maggiore nella competizione. Ma al 90’ bello il gemellaggio fra i due presidente che a suo di filuferru e maialino, hanno festeggiato una grande partita per tutta la Sardegna!

 
 
La Randomata della settimana
Io, Me e John Random

Sugli spalti dello stadio comunale AK 2010 di Cagliari, oltre 1100 tifosi scatenati sono pronti ad assistere al match fra I Ghiozzi del Greppi dell'antiorsettiano diegoth e la Timber F.C. dell'esordiente Joker085. Tutto fa pensare ad una supremazia dei Ghiozzi, team di consolidata esperienza in Petrella e supportato sia da un organico migliore rispetto agli avversari, sia da un presidente estremamente carismatico ed estremamente bimbominkia, virtù/difetto che sembra sprigionare da diegoth in particolar modo quando si parla di Milan.
Il povero orsetto di diegoth

Sulle poltroncine della tribuna d'onore, poche file dietro i due presidenti, siede un tenerissimo e coccolosissimo orsetto del cuore in lacrime: è l'orsetto del cuore di diegoth, costantemente bistrattato dal suo padrone che non ne apprezza la dolcezza e l'amore. Diegoth si gira, lo vede ed inveisce contro il tenero orsetto. Quello che non vede è il losco figuro seduto a fianco, vestito con impermeabile e cappello a tesa larga, occhiali scuri e sciarpa tirata su sopra la bocca, nonostante il caldo già soffocante di Cagliari, che sentendo gli insulti rivolti al povero orsetto del cuore digrigna i denti e contrae con piglio iracondo il pugno della mano.
L'arbitro fischia l'inizio e subito il centrocampo dei Ghiozzi fa sentire il proprio peso, schiacciando entro la linea di metà campo la Timber FC che appare in difficoltà; tutta questa pressione sfocia nel meritato vantaggio per la squadra toscana ad opera di Van Amerongen al 21esimo minuto. Diegoth esulta ed inveisce contro l'orsetto con frasi come "Puppami la minchia, orsetto dl piffero!" oppure "Io nn temo nessuno, xkè sn trp figo!". Purtroppo per lui la festa dura poco perchè in soli due minuti si nota un involuzione incredibile dei Ghiozzi che diventato smarriti e confusi in campo, mentre la Timber prende coraggio e trova il pareggio al 23esimo. Soli 10 minuti dopo, al 33esimo Pavarotti si muove bene al centro ed insacca il gol del 2 a 1, andando poi ad esultare sotto la curva intonando La Donna E' Mobile. Diegoth salta sulla poltrona e si strappa i capelli, non riesce a credere alla randomata che sta subendo, così il suo pupillo Mario Barbati sistema le cose prima dello scadere del primo tempo siglando il due pari con un preciso diagonale.
 
diegoth arriva allo stadio accompagnato da un amico

Dopo l'intervallo però il piglio della partita non cambia: prima si riporta in vantaggio Timber per essere agguantato poco dopo dai Ghiozzi. Poi un uno-due terribile ad opera di Elvezio Mattioli e Fabián Vadillos stende definitivamente al tappeto diegoth ed i suoi Ghiozzi. Inutile il gol del 4-5 di Zaccaria Durso.
Quando l'arbitro fischia la fine dell'incontro diegoth sviene per lo shock di una sconfitta assolutamente non preventivata ed anche piuttosto immeritata: con solo il 26% di possibilità di vittoria, la Timber F.C. porta a casa tre punti eccellenti per la rincorsa al passaggio del turno. Diegoth invece viene portato al pronto soccorso d'urgenza dove per rianimarlo metteranno su a ripetizione replay dei gol di Van Basten al Milan. Qualcuno sostiene di aver visto il suo orsetto del cuore ridere di gusto al momento dello svenimento.



Re per una notte
Il giocatore più gasone della settimana

Poteva forse mancare l’appuntamento con il re per una notte? No, non poteva mancare, e quale miglior personaggio per inaugurare questa galleria se non un connazionale del celebre Zibì?
Gerwazy Puławski si conquista la copertina con una prestazione di sostanza, condita da un memorabile hattrick al suo esordio in Petrella: le stimmate del campione son ben visibili in lui!
Nato 19 anni fa nei sobborghi di Varsavia, Gerzy, cosi è sempre stato affettuosamente chiamato in famiglia, cresce in fretta e con sani principi. Figlio di una carpentiere in cassaintegrazione e di una mignotta da pochi euro, Gerzy sin dalla tenera età di 12 anni dimostra di avere le potenzialità per diventare un personaggio dello star system calcistico, ingravidando le 4 cugine di primo grado che portavano avanti la specialità della casa: battere. Cresciuto calcisticamente nella supercazzolosa squadra del Niezniszczalni Wojownicy Wygoda, Gerzy va ben presto a farsi le ossa in Ucraina, dove impesta meta Kiev di piccoli pargoli, prima di passare per la cifra record di 2 milioni all’ Erode Scannabelve, dove il giorno stesso della presentazione devasta la sua camera d’albergo in un’orgia scatenata con Belen Rodriguez e Wanda, l’orsetta del cuore della squadra. Ma a dispetto di un carattere birbantello fuori dal campo, Gerzy dimostra di avere la testa sulle spalle in campo, trascinando a suon di gol l’Erode sino al settimo posto in classifica (DDD) e in coppa, dove timbra il cartellino per 3 volte, prima dell’esordio scoppiettante in Petrella: tiro preciso, opportunismo e grande abilità nel gioco aereo. Che sia nata una stella?



Intervista a cuore aperto
Chi sono i partecipanti della Petrella?

Preso da un improvviso attacco di pigrizia (me ne viene uno ogni circa 2-3 giorni e ne dura altrettanti) ho cercato un metodo per far scrivere a qualcun altro il pezzo di editoriale che avrei dovuto scrivere io e scervellandomi mi sembra di aver trovato un buon metodo.
Scorrendo le squadre che partecipano alla Coppa Petrella le domande che più spesso mi pongo sono "di chi è sta squadra?" "perchè si chiama così?" "perchè il nome dello stadio?" " e dei tifosi?" e altre domande che tormentano l'uomo dall'alba dell'esistenza "perchè ci siamo?" "da dove arriviamo?" "dove vogliamo andare?" "esiste dio?" insomma mi vengono le curiosità. Poi puntualmente la Petrella finisce e ne so quasi quanto prima. Ci sono squadre che partecipano da svariate stagioni delle quali non so nulla o quasi. Quindi mi sono detto perchè non approfittare della mia pigrizia e cogliere l'occasione per conoscerci un po' meglio coinvolgendo nella stesura dell'editoriale gli stessi manager?
Ovviamente per fare ciò servirà la vostra cordiale partecipazione, rigorosamente non obbligatoria, ma molto gradita; da questa dipenderanno naturalmente le sorti di questa piccola rubrica che, pigrizia a parte, arriva da un po' più lontano ed è stata pensata giusto per conoscerci un po' meglio e dare l'opportunità a tutte le squadre di essere riconosciute aldilà delle prestazioni sportive. Insomma vorremmo sapere un po' di più di tutti coloro che condividono con noi la grande emozione di partecipare alla coppa più ambita di tutta hattrick italia concedendo le luci della ribalta a tutti e non solo alle solite squadre stracitate e stravincenti e stratemute e straecc.. e straconosciute da tutti
A breve o forse è già successo o forse un po’ più alla spicciolata nel tempo della durata della Petrella sarete contattati tramite newsletter o roba simile, non so quali siano i potenti mezzi dei quali dispone la redazione, se volete usufruire di questo spazio per farvi conoscere basta rispondere secondo le modalità indicate
Partecipate numerosi

naked esultante dopo la vittoria per 11-0


L'angolo tattico
Diamo i voti alle scelte tattiche dei presidenti

Gli esami non finiscono mai, scriveva De Filippo, per voi sono appena iniziati!
Dopo anni passati a sonnecchiare sulle tastiere dei vostri computer, invece che ad apprendere le perle dispensate dall’ angolo tattico, è arrivato il momento di dare qualche voto a tutti gli studenti niubboni e non!
Partendo dalle sufficienze vorrei dare un bel 7,5 all’ FC Iuulenza che sorprende la testa di serie Materazzi23 team proprio sul suo campo, ovvero la difesa. il 5-2-3 CA estremo è rischioso, perchè espone ad un grande numero di azioni normali avversarie, ma l’ FC Iuulenza riesce a limitare le offensive rivali ed a rimontare un doppio passivo grazie ad un attacco veramente in forma.
Altro contropiede ed altra meritata sufficienza per l’ A.S. Strada in Chianti a cui darei un bel 7 per il suo 5-4-1 che punta a finalizzare le azioni di contropiede sui lati. Ottima la difesa, che permette di subire un solo gol, nonostante le molte azioni lasciate agli avversari.
Ma passiamo adesso a qualche insufficienza...chi pare non aver letto attentamente i consigli dell’ angolo tattico???
I primi ad essere rimandati con un 5 sono i Niubbagnolo Skà che riescono a raggiungere praticamente gli stessi rapporti attacco-difesa dei Fantamaniacs, ma che si dimenticano completamente del centrocampo, senza nemmeno tentare la fortuna con un contropiede. Ne esce fuori un 4-1 a senso unico, nonostante un numero di stats non troppo inferiore agli avversari.
Ultima ingenuità tattica della giornata da parte della Rocca petrosa del temporale che si merita il 4 per aver buttato via un’ occasione d’oro per fare uno sgambetto ad una grandissima della coppa, come l’ Erode Scannabelve. Anche per loro è stato fatale l’ aver lasciato troppo possesso agli avversari che disponevano di un solo reparto su sei più forte. Tuttavia il centrocampo è bastato sia ad innescare l’ unica zona di attacco favorevole che a togliere molte azioni pericolose alla rocca petrosa che esce dallo stadio con 0 punti e la sensazione di aver potuto raccogliere molto di più.
Alle prossime pagelle, mi raccomando ripassate!!!

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