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giovedì 31 maggio 2012

Semifinali - Coppa Petrella XIV

La Dinamo evita anche il tentativo di entrata da tergo di Materazzi
E’ l’anno di Stoppardi Schicchi. 
Solo Raspy tra Mammuth e la Coppa.
L’AC Raspiduo in inferiorità numerica batte di forza un incontinente Mirari



Appare ormai evidente che solo una squadra può perdere questa XIV Petrella. Il grande favorito alla vittoria finale non può essere che l'armata Schicchi. Nulla possono le barricate e i tackle da tergo di Materazzi, nulla possono i mille gufi pronti a cantare, nulla possono nemmeno le mignotte della zona ormai esauste....questo si profila come l'anno della consacrazione di una Dinamo Schicchi versione buldozzer, anzi diremo quasi cannibale. Intanto è già partita la pretattica pianginista, suo vero cavallo di battaglia, potrà farci qualcosa l'AC Raspiduo che appare agli occhi di tutti come la vittima sacrificale? Potrà ripetere l'incredibile semifinale vinta in inferiorità numerica contro un Mirari in grande spolvero? Potrà rovinare la stagione perfetta di mammuth che dopo aver conquistato la terza serie si appresta ad alzare al cielo la terza Petrella?  Potrà uno scoglio arginare il mare? Non vi resta che leggervi l'editoriale e preparare striscioni e cori per la finalissima di martedì prossimo.
 
AC Raspiduo – AC Ma.gia 4 - 2
Licenza di sognare al Theatre of Dreams di Cremona, un sogno che dura 90 minuti, una proiezione onirica che vuol dire andare a giocarsi la finale di coppa Petrella, la competizione delle competizioni. Lo sanno bene i manager delle due squadre semifinaliste, Raspy col vestito della domenica (ancora addosso da domenica appunto) e Mirari con l’alloro dell’orto in testa (e un po’ di rosmarino portafortuna nel taschino). Nei loro occhi scintille di un’emozione palpabile,   per quel desiderio in procinto di avverarsi di arrivare fino in fondo, sapendo comunque che probabilmente li aspetta la ramazzata dalla Schicchi. Ma adesso c’è solo il campo, c’è solo l’ardore, c’è solo la tattica da non sbagliare, che significa 3-5-2 a cazzo ritto per AC Raspiduo e 2-5-3 defense-free per AC Ma.gia.
Chi riuscirà ad arrivare fino in fondo?
Chi raggiungerà la terra promessa?
Pronti, via e sembra monologo pugliese con calci d’angolo, pali, gol, espulsioni, azioni sbagliate, mignotte lasciate pregne, party di benvenuto e di arrivederci, tutto per l’AC Raspiduo che così a metà della prima frazione di gioco si trova sì avanti di un gol, messo a segno da Favasuli dalla destra, ma con un uomo in meno, visto che Csukás ha deciso di rifilare una manata ad un avversario a caso (le moviole mostreranno poi che si trattava di un intero braccio infilato nel culo). E mentre gli uomini di Raspy, come una bella fiha, si ammirano allo specchio senza andare a chiudere la gara, così la partita stessa viene riflessa uguale ed opposta sul campo.
Infatti è ora la compagine siciliana ad essere padrona della gara e va a prendere azioni, pali e gol come manna dal cielo, ribaltando il risultato prima col gol di Cojs che pareggia al 31’ dopo uno spettacolo di mimo post-moderno sulla destra e poi con la marcatura del giovane pupillo Aravena che sigla il momentaneo 1-2 per AC Ma.gia al 35'.
A questo punto l’AC Raspiduo decide di gettare il cuore oltre l’ostacolo e tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa mette offensivi anche i massaggiatori, proponendo un improbabile 2-5-2 TA che non si vedeva dai tempi di Italia-Nigeria a USA ‘94 dopo l’espulsione di Zola. Sembra essere la mossa che fa tremare la scacchiera e fa cadere per terra i pezzi di AC Ma.gia, o per lo meno i massaggi devono aver funzionato bene visto che i pugliesi sembrano averne per 20.
De Santis appare sorridente,
ancora è ignaro del suo destino
Arrivano così in serie i gol di Zecchin e Daddario, entrambi dalla sinistra, che riportano in vantaggio la squadra di Raspy. E’ il momento cruciale della gara, la tensione è al massimo ed è Casimiro Melato, l’ala infiammata della Raspiduo, a indirizzare verso i giusti binari la gara, volando in faccia al povero portiere De Santis, chiudendo così la sua Petrella e forse per sempre la sua carriera di fotomodello.
Al suo posto entra uno dei raccattapalle e non può far altro che inchinarsi due minuti dopo, ironia della sorte, proprio a Baggio che segna il definitivo 4-2.
Non possono più nulla le sterili offensive finali dei giocatori di AC Ma.gia, i cui occhi ormai non sognano più. È apoteosi AC Raspiduo, che ora più che un sogno ha una fantasia indecente che gira per la testa: giocarsela alla pari in finale con l’armata mammuthiana.



Schicchi-materazzi 2-1
Pretattica e pianginismo come di consueto per il manager sardo, fresco di promozione in C, silenzio stampa per marco2p, che con una strana scelta di formazione sembra preferire lo spareggio per la IV serie all eventuale finale di Petrella.
Dinamo Schicchi con il classico e imprescindibile 3-5-3 AOW,  Materazzi23team 5-3-2 CA e sperem…
Nota di colore dei tifosi lombardi che dagli spalti agitano numerose bambole gonfiabili intonando il coro “DELLA PARTITA, NON CE NE FREGA UN CAZZO!!!
Infatti quando già al minuto QUINDICI, Brogna avanza indisturbato sulla sua fascia di competenza  e lo infila in rete con una badilata, appoggiano momentaneamente le loro Real Doll e applaudono a scena aperta il fluidificante della cantera cagliaritana...a riprova del loro unico interesse: infilarlo in “gol”.
Tiqui-taca di Schicchi, tornei di briscola chiamata e di canasta vengono improvvisati sugli spalti, è il nulla cosmico fino al 69esimo, quando Pöschl indossa una maglia a righe orizzontali e  un cappello di paglia, non è Sampei, ma un gondoliere veneziano, e ricevuta palla, dribbla tutti, compresi l’ arbitro, 2 suoi compagni, Bush, Barbara d’ Urso, stocazzo e il portiere e deposita in rete con una disarmante facilità. Stending ovescion.
La fars….ehm, la partita ha un sussulto al minuto OTTANTUNO! Non tanto per una scossa di assestamento della vicina faglia padana e neppure per la vittoria a canasta del duo Bertolotti-Cominetti, quanto per l’inaspettato gol della bandiera siglato da Materazzi con il bomber Belloni. Solo un sussulto che non basta a marco2p a riaprire l’incontro, il manager saluta una Petrella vissuta finalmente da protagonista e entrando a piedi uniti negli spogliatoi saluta tutti a cazzott e da’ appuntamento alla prossima edizione.
Marco2p esce a testa alta e Mammuth si invola indisturbato in finale dove ad attenderlo c’ è Raspy…..la pretattica è già comunciata, e i primi fazzolettini sono intrisi di lacrime…. Che ne sarà di questa Petrella?



Re per una notte
stupri intellettuali di cervelli in sottovuoto
Benedetto Daddario nasce a Bari, durante un contest di burlesque.
Benedetto presenta la sua ultima fiamma alla mamma Patrizia
Figlio illegittimo, nato da una relazione tra l'utero di Patrizia e il seme del 47% del PDL, il piccolo non viene riconosciuto da nessuno e si puppa di conseguenza il cognome della madre. Che in fatto di puppare, non è mai stata seconda a nessuno.
Bambino atipico, sin dalla più tenera età mostra uno spiccato interesse per l'agricoltura e la rotazione delle colture: un anno patate, un anno albicocche, un anno pesche, il buon daddario cambia gusti ma rimane sempre con il chiodo fisso del sorriso verticale che domina sul ventre delle donne.
Dopo aver sofferto tantissimo per uscire dalla fregna della mamma (il parto dura dodici anni e mezzo per ottenere la prescrizione anticipata) il piccolo Benedetto passa tutta la vita a cercare di rientrarci.
Il giovane Daddario non nasconde le sue doti
A 7 anni,a causa del troppo amore verso le pugnette, è gia' in cura presso le suore Orsoline di Nostra Signora della Concordia, insieme a Schettino e a Natalia Mesa Bush: il giorno dopo, Benedetto ha gia' risolto il problema della verginità.
Si dedica al calcio nei ritagli di tempo che il porno, gli stupri e i club privee li lasciano, dando i primi calci ad un pallone durante le riprese del film Hard "Gazzi e Grossi non è solo il centrocampo del Siena".
Si scopre cosi implacabile goleador, dotato di un gran colpo di testa, una discreta tecnica di tiro e un avambraccio destro incredibilmente sviluppato: il perfetto prototipo di calciatore che di solito rimpolpa le fila dell'AC Raspiduo.  
E infatti Raspy, manager di provata esperienza, durante un pranzo di lavoro con il suo mentore Tinto Brass lo nota mentre da' prova delle sue qualita' d'ariete di sfondamento nel set "Benedetto XVI ma a riposo", prequel del colossal "Benedetto ? che da sveglio i romani non hanno inventato numeri cosi' grandi" sua ultima apparizione cinematografica visto che la carriera da calciatore prende da quel momento il sopravento.
E' infatti l'amicizia con Timothy Maggiore ad aprirgli gli occhi: "vinci una petrella e tromberai piu di quanto fa Rocco Siffredi".
Una folgorazione sulla via di Damasco, un coitus interruptus andato a male apposta, una pecorina sudaticcia sotto il sole di Maggio, un pompino con risucchio e scorreggia post coito: il piccolo Daddario capisce che l'unica via per la gloria, ma anche per la Giulia e la Samanta, è la Petrella.
Daddario diventa punto fermo del team del presidentissimo Raspy, trascinando a suon di gol la sua squadra in un tourbillon di retrocessioni e prestazioni da schifo. Ma quando tutto sembra perduto, complice una voragine nel tabellone e un assetto tattico sagace, l' AC Raspiduo si fa largo in Petrella nella stagione in corso, sino alla semifinale contro il sommo Mirari, quando Benedetto si ricorda di essere un grande centravanti di sfondamento siglando il gol del 3-2 che indirizza il match verso la finale.
Tra la gnagna e Daddario c'è ormai solo Schicchi di mezzo: si farà da parte?
Antonino Maggiore, vecchia lenza dei bordelli cremonesi, giura di no.



Karo Kampione T Skrivo



Ultima ora!
Con un comunicato urgente la GdF segnala di aver trovato traccia di un bonifico, da Mammuth in favore di Materazzi, sono in corso le perquisizioni delle sedi, ma al momento i si hanno notizie del ritrovamento di una boccetta di Epo destinata ad Antonino Maggiore, delle fiale di crescina per Charles Pöschl , e una busta con pastiglie di cialis appartenenti apparentemente alla coppia anche nella vita Simão Bento e Abdel Pérez. 
Aggiornamenti nelle prossime edizioni. 
In anteprima ecco una delle prove scottanti!

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Restate sintonizzati perché nel fine settimana uscirà un'edizione speciale per presentare al meglio la finalissima di questa XIV edizione.

stocazzo is burning

giovedì 24 maggio 2012

Quarti di...vini - Coppa Petrella XIV

Mammuth spazza via Sir_Fly con un tennistico 6-0, Raspy fa crollare il muro del bianconiglio solo ai rigori
DINAMO SCHICCHI: GAME SET & MATCH
Caricca e sirfly invito a gambe aperte mentre Materazzi entra a gamba tesa sullo Scarlino A.S.D.


Cremona pare assistere ai quarti di finale come una signora, in una sala da ballo, che scruta il corteggiamento dei vari contendenti con un’idea ben precisa e salda di chi si porterà a letto, salvo clamorosi colpi di scena. Sotto un cielo plumbeo, istantanea di un Maggio grigio e cupo più tendente alle liriche IanCurtisiane che alle spensierate note di Edoardo Vianello, crollano i sogni di tanti tifosi festanti, costretti ad ammainare le bandiere della propria squadra e ad ascoltarsi Decades sugli scalini di piazza del comune. Tifosi dello Scarlino, che vedono infrante le speranze di presidente chemical di fronte alle solite barricate issate da materazzi o della maltenese, costretti alla cinica lotteria dei rigori tanto dura da digerire.
Discorso diverso per i tifosi di Bluff Country e Spartak Gonzo, le altre due squadre tagliate fuori da questi quarti di finale. Qua al posto della delusione subentra la rabbia, rabbia per due partite praticamente regalate: sul versante piombinese causa la decisione di mettere un centrocampo di piedi di ghisa nemmeno lontano parente di quello arrapato schierato contro Stoppardi agli ottavi, sul versante trevigiano del bluff invece causa una strategia suicida di scoprire le difese laterali quando anche i sassi hanno capito che la Dinamo gioca AOW sempre e comunque.
Motivi di rammarico e rabbia, che faranno venire l’ulcera a due tifoserie arrivate sempre vicino al grande obiettivo ma mai, ahimè, capaci di intonare l’acuto della vita. Grande obiettivo che invece attende i quattro moschettieri di quest’anno, anzi, diciamo i tre, perchè D’Artagnan Mammuth pare iniziare la contesa due passi avanti, alla soglia della camera da letto della bella signora ammiccante. Per Mirari, Raspy e Marco2p c’è il tentativo di affilare bene le spade, aguzzare l’ingegno e sperare in una mano benevola della sorte. 



SCARLINO A.S.D. –  MATERAZZI23 TEAM 1-2

Il match più equilibrato di questi quarti vede spettatore d' eccezione il bomber scarlinese Bogdan Comeaga, con un bel +2 da smaltire.
Il 2-5-3 quasi obbligato della squadra di casa, si contrappone ad un 5-4-1 CA possessoso di Materazzi, praticamente il giorno e la notte,
manca solo JR a metterci lo zampino...
Laneve al '33 risponde ad Onrubia che al '15 aveva sbloccato il match; il primo tempo si conclude sull 1a1 dopo un azione sbagliata da Evert-Jan de Wilth, e un CA senza fortuna di Materazzi, oltre all’ infortunio del giovane Baglieri, sempre per la squadra ospite sostituito da Topor.
Un Chemical particolarmente nervoso a fine gara
La ripresa si svela avara di occasioni, Chemical recrimina per un' occasione gettata alle ortiche dall’ esterno Bocchia...neanche finito di bestemmiare in turco che il tanto temuto e finora scongiurato CA di Marco2p si concretizza...dalla punizione che ne consegue l' esperto e vecchiardo Bacchin sigla l' 1 a 2.
E' già il 75' e da qui al '90 non accadrà più nulla, ne non un eco assordante dovuto alle bestemmie di mister Marko Sihvonen, che a detta sua, "del predictor di HO se ne sciacqua le balle".
Ritorno immediato a casa per l' ultima compagine sopravvissuta di Scarlino e accesso alla semifinale per materazzi, dove troverà la neo-promossa in serie C Dinamo Schicchi seriamente intenzionata a fare il la dopietta in questa stagione.
Dalla Timber F.C. Arena è tutto, a voi studio.





AC RASPIDUO – MALTENESE 4-3 (ai rigori)
22 Maggio 2012, Omaha Beach…  no scusate, volevo dire Cremona…
Sotto un cielo plumbeo, ha inizio una di quelle battaglie che passera-nno alla storia: La Volpe del Friuli contro la muraglia del bianconiglio. Il solido 3-5-2 di Raspy all’assalto del solido 5-2-3 di ErreA che decide di lasciare il centrocampo all’avversario cercando di colpirlo in contropiede.
Gli 11 guerrieri di Raspy, posano per la foto di rito
Nei primi minuti i soldati di entrambe le compagini cercano di prendere la mira ma al 23° Visinescu sfonda centralmente e gambizza la colpevole difesa del Raspiduo: 0-1. Il colonnello Raspy prova subito a cambiare tattica ma si arriva al riposo senza altre emozioni.
Dopo aver bevuto un po’ di latte+ negli spogliatoi, i giocatori del Raspiduo rientrano sul campo di battaglia col coltello fra i denti e, forti del possesso palla (73%), al minuto QUARANTOTTO riescono finalmente  a far breccia nel muro di ErreA distraendo con una carota il povero Zecchin che si lascia aggirare: 1-1!
I contatti corpo a corpo si fanno pesanti, ne sa qualcosa Regini, colpito alla schiena dai cecchini del bianconiglio, che viene portato in infermeria; se la caverà con un braccio (nel culo) rotto e una ventina di punti di sutura allo sfintere. Il gol del pareggio non ha minato le certezze di ErreA che vede il suo muro respingere le bordate avversarie.
ErreA osserva la situazione dal suo bunker
Dopo 90 minuti la partita si conclude in perfetta parità.
Appena iniziano i supplementari il portiere Ramondino si accascia a terra ma poco dopo riesce a recuperare il suo posto in trincea, va decisamente peggio a Melato, colpito mortalmente da Vuchkov con una granata. Raspy perde i pezzi ma non molla la presa e costringe il bianconiglio alla lotteria dei rigori.
I cecchini della Volpe Raspy non tremano davanti al nemico mentre i soldati di ErreA recitano in pieno la parte dei conigli e consentono al Raspiduo di portarsi in vantaggio di ben 2 rigori. Proprio quando tutto sembrava finito, la bomba decisiva di Raspy fa cilecca e il muro non crolla, anzi, i giocatori della Maltenese gettano anima e corpo oltre l’ostacolo e armati di coraggio e precisione riescono a riportare tutto in parità fino al 3-3! Raspy si gioca la carta della vittoria e il rigore di Csukas (di nome e di fatto) non lascia scampo a Ramondino mentre Krenn (Maltenese) se la fa nelle braghe e calcia addosso a Rooks.
Finisce 4-3 per l’AC Raspiduo che porta a casa questa incredibile battaglia ma per vincere la guerra dovrà passare sul cadavere del sempre verde Mirari. E il povero Tippete? Se ne torna a casa spelacchiato ma conscio di aver gasato.




DINAMO SCHICCHI – BLUFF COUNTRY 6-0
Ci tengo a ringraziare il caporedattore, che ogni settimana mi invia nel campo “più” della settimana, passando dal “più soporifero” degli ottavi al “più scontato” dei quarti. Ed infatti mammuth, fuori e dentro lo stadio prima, durante e dopo il match, è talmente preoccupato della gara che vende a prezzi ridicoli il pecorino in scadenza e il mirto bianco avanzati dalla festicciola della sera prima. In realtà non sembra essere proprio mirto bianco, ha più un colorito giallognolo... Ma il manager sardo assicura che l’ha prodotto proprio lui... come, non ci è dato saperlo e preferiamo tenerci il dubbio.
Sta di fatto che la Dinamo Schicchi perde il pelo ma non il vizio, e si conferma killer dei Di Mattiolo 4. Come sarebbe andata la partita, lo si era capito dal match di campionato: mammuth se ne strafrega, prende 4 banane ma va in III lo stesso, sembra il Cagliari per come affronta il match... una volta raggiunta quota salvezza.
Maggiore entra e approfitta
dell'ormai inerme Visona
Tornando alla Petrella, la squadra capitanata da Brogna si presenta in campo con un solido quanto scontato 3-5-2 con i due attacchi sulle fasce degni dello schema più semplice del mondo: cross dal fondo per l’inserimento in area, conclusione e gol.
Alzi la mano chi non sapeva che Mammuth avrebbe giocato così... ok Sirfly, puoi abbassarla, la mia era una domanda retorica... Bluff per l’appunto gioca con in mano solo un degno attacco centrale, un “carta alta”, basterebbe una misera coppietta di due per batterlo, figurarsi una corazzata come quella mammuthiana. Ed è così che pronti via dopo 5 minuti è già gol. A 28 siamo già tranquilli, a 29 in ghiaccio. Non resta che arretrare ed infilarne un altro nel primo tempo, ed altri due nella ripresa.
Sei gol, Sei marcatori diversi, con annessa passerella per Antonino Maggiore che dopo solo un tempo, visto l’andazzo, decide di non tergiversare ancora e torna in albergo dalle mignotte che aveva lasciato un minuto prima della partita. Ritorno a casa triste per Sirfly quindi, continua il soggiorno di mammuth che vedremo cosa si inventerà per la semifinale... Ormai la Petrella sembra destinata a lui!




AC MA.GIA – SPARTAK GONZO 4-2
Lo stadio Il Guscio di Cremona ha ospitato questa settimana l’affascinantissimo quarto di finale di coppa Petrella che vedeva contrapposti gli undici poeti di Mirari contro gli undici macellai di Caricca86
Ci potevano essere botte da orbi o giocate sublimi e a quanto pare i protagonisti in campo hanno optato per le seconde…vabbè almeno per quanto riguarda l’AC Ma.gia, visto che Spartak Gonzo ha deciso di schierarsi con un centrocampo stile partitella a pasquetta, abbandonando l’atteggiamento solido ed equilibrato che aveva presentato sin qui. 
Mirari festeggiato per l'accesso alle semifinali
Così il cazzutissimo reparto centrale della compagine siciliana ha tenuto il pallino del gioco dall’inizio alla fine mettendo le basi per dar via libera alle sfuriate offensive di un attacco decisamente all’altezza, mentre come di consueto davanti al portiere c’erano tanto di palme e laghetti perché vederci un difensore giù di là era davvero un miraggio. 
Buon per il cugino rumeno del Bobone nazionale, Cãlin Vieru, che a quanto pare in tale locus amoenus ci va a nozze e riesce a concretizzare le uniche due azioni costruite dagli uomini di Caricca, mettendo a segno due reti che potevano risultare pesantissime, visto che prima porta in vantaggio Spartak sull’1 a 0 e poi agguanta il pareggio sul 2 a 2 dopo che Aravena e Valsecchi tra il 31’ e il 33’ avevano ribaltato il punteggio per i siculi. Ma evidentemente JR deve aver lasciato gli spalti prima della fine della partita e così Capriglia e Garrasi all’80’ e all’86’ hanno potuto dare il giusto compimento al possesso strabordante di Ma.gia siglando il 4 a 2 finale, risultato che poteva diventare ben più rotondo nel finale in un altro paio di occasioni, ma gli attaccanti di Mirari erano ormai intenti a scrivere i versi in Dolce Stil Novo per provare nuovamente ad ammaliare la ritrosa Petrella
Ora ad aspettarli in semifinale c’è l’AC Raspiduo, forse sarò il caso che ritrovino anche un po’ di cinismo!



Re per una notte
Stronzate utopiche tendenti allo skill up
Ci sono persone che nascono con la camicia.
Una di queste è certamente Siem Rooks, che 21 anni fa viene al mondo in quel di Rotterdam.
Frutto di una relazione tra una nota prostituta Olandese, Katrina Van Der Gnagnen, e Maurizio Costanzo, il piccolo Siem nasce con la camicia.
Dino erre collofit, per la precisione, dimenticata dal maldestro Costanzo all'interno della fregna della procace Katrina, insieme ad un grasso spermatozoo di nome P2.
Liberatosi dalla camicia ricolma di baffi putrefatti, il piccolo Siem inizia a muovere i primi passi di un'esistenza che ha dello straordinario: 2 minuti dopo, infatti, è già in rianimazione per colpa di una crisi epilettica fulminante.
A causa della malattia, il piccolo viene curato sin dalla tenera eta con dosi massiccie di Cannabis, dai 6 ai 7 grammi e mezzo. All'ora.
Visibilmente gonfio, il giovane inizia ad interessarsi al calcio perchè, all'ennesimo spinello di giornata, scambia il portiere Olandese Van der Sar in Jenna Jameson, e cerca quindi di star vicino alla sua pornostar preferita iscrivendosi alla scuola calcio "Van Der Kiaviken".
La svolta della carriera non arriva mai (non ve l'aspettavate, eh?).
Impara comunque i segreti del mestiere diventando un discreto portiere, tanto che lui stesso si candida come numero 1 titolare per gli europei di Austria-Svizzera 2008.
Il mister della nazionale, Delio Rossi, non è pero' d'accordo, e dopo una pacifica e squisita discussione tecnico-tattica, Siem entra in coma. Per non uscirci mai piu'.
Ma Raspy, luminare di indovina?, crede nel suo risveglio e lo compra, dopo una furiosa asta con Capitan Findus e con il comandante del tonno Insuperabile (che s’assomiglia davvero tanto, al babbo Maurizio Costanzo, eh?), dal banco frigo di Sushi fresco di fukushima dove ormai era finito il giovane portiere, spacciato per Tonno pinna gialla freschissimo.
Siem Rooks ritratto durante uno dei suoi scatti
fulminanti, 2 morti e 30 feriti il bilancio provvisorio
Il dottore capisce che l'unica via che puo' salvare dallo stato vegetativo il giovane portiere è la elettroterapia: collega quindi entrambi i testicoli ad un impianto elettrico marchiato Magneti Marelli da 2500 Megawatt, e installa all'interno delle braccia i Kers della ferrari di Felipe Massa. Che nemmeno se ne accorge.  
Il giovane diventa un portiere formidabile, scattante come una saetta e con un balzo fulminante, tanto che nel corso della sua militanza in maglia Raspiduo folgora 18 attaccanti avversari, un guardalinee, 7 prostitute e causa trentasette black-out in tutto il Friuli Venezia (la Giulia si salva per miracolo) a causa dell'enorme spreco di corrente che serve per ogni parata.
E ieri, infatti, A Udine e dintorni la sera non si vedeva un cazzo, visto che s'è arrivati pure ai rigori: il piccolo Siem Rooks non ne para manco mezzo, sbaglia quello che tira perchè folgora anche il pallone da calcio, ma diventa eroe per caso perchè Errea, da sempre delfino curioso, ordina al suo ultimo rigorista: "Prova a tirargli addosso, che vediamo che succede! Dai dai, chissa’ le scintille che fa’! tira tira, tiragli addosso, tanto siamo in vantaggio". Errea, si sa, a far di conto non è mai stato un fulmine di guerra.
Ma se le cose gliele dici piano, le capisce.A volte.Caffè.
Il resto, è storia.
Compresa la messa in mora dell'Enel nei confronti dell' Ac Raspiduo: riusciranno a pagare le bollette?
La risposta in semifinale.

Pot e Polf
top
Nonostante la sconfitta, lo Scarlino gioca un match all’ arma bianca e deve arrendersi solo ad un quarto d' ora dal termine, ma ha un buon futuro davanti a se... un sorteggio più benevolo e JR meno infame avrebbero scritto un finale diverso.
Chemical cerca di ritrovare il culo perduto
ma senza sucCESSO
Mirari di prepotenza infila la 5 vittoria di fila e si guadagna la semifinale...meritata, anche se fino all'80 era tutto in bilico... con Capriglia e Garrasi passa la paura...
vediremo cos’ ha in mente Raspy per il manager siculo...

flop
I tiratori di ErreA alla gogna, su 5 rigori calciati, ben 3 non vanno a segno, potevano valere una sculata in semifinale, ma san Giuvan fa minga ingàn....e a far compagnia a Mirari ci va Raspy.

"Basta, non la gioco piu la petrella." Queste le parole di commiato del Presidente, la redazione tutta Si stringe attorno a -Jurij in questo triste momento, confidando nello schiudersi del portafogli, per rinverdire i fasti Petrelliani di un passato che pare non voglia tornare (o forse un passato che non è mai esistito....).

SirFly Bluffa sul serio, i quarti regalati non lo spronano a dare il meglio di se, e Mammuth decide personalmente cosa prendersi.
Il risultato è un match in stile fetish, con il preistorico perfettamente nei panni del dominatore, e Sir costretto da una frusta a 7 code a leccare gli stivali del proprio aguzzino.
Ecco i risultati della sonora sculacciata
rimediata da SirFly




Karo Kampione T Skrivo





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Il nuovo non avanza, le galline vecchie fanno sempre buon brodo....vedremo fra i vecchi polli della Petrella chi avrà la meglio, anche se il risultato finale appare quanto mai scontato. Avrano la meglio le barricate di Materazzi o i solchi sulle fasce di mammuth? Mirari farà un'altra Ma.gia. o dovrà arrendersi all'arrembante Raspy? Collegatevi martedì prossimo, spettacolo garantito!
 

AC Ma.gia - : - AC Raspiduo 
Materazzi23 team - : - Dinamo Schicchi