Apples e Kallos schiaffeggiati, lagnagna se ne va mentre il Cannibale non schiaccia la G-MILF
C’ERANO UNA UOLTA GLI INDIANI....
Il titolo è una merda, ma anche la figura dei ragazzi di Sante non è da meno
Le
prime eliminazioni ecellenti fanno sempre rumore. Riecheggiano come
uno sparo in mezzo al deserto. Tanto rumore per nulla però, perché anche
se parliamo di gasatori e petrellisti storici, parliamo pur sempre di
squadre che qui non hanno mai vinto un cazzo. I giovani fringuelli di
Kallos non pungono, gli scarti raccattati in giro per il mondo da Apples
pensano di essere ancora al check-in per Vladivostok, gli Indiani di
sante si fanno sculacciare come l’ultima delle gnagne, insomma...tutto
come da previsioni. Fa sicuramente notizia l’ottima qualificazione
raggiunta da nicola1 ma ancor di più quanto fatto dalla giovane
Kelly_Garrett che ammalia col suo fascino sia J.R. che il cannibale
donzauker e porta a casa un preziosissimo punticino.
Nulla
di nuovo invece da Schicchi, Raspiduo, Spartak (Attene e Gonzo), Bluff, Tiuz,
Barry, Scarlino, Folkzanna ormai certezzze della competizione che con
vittorie convincenti completano anzitempo un’agevole qualificazione nei
rispettivi gironi fuffa mentre torna fra i vivi l’Erode. A proposito di
gironi fuffa, anche Stoppardi (ricordiamo che è il suo anno) con una
bella partita fa’ forse un passo decisivo verso il passaggio del turno.
Moltissimi gironi ancora apertissimi, poche le squadre gche possono
dormire sonni tranquilli, ci aspetta un martedì da leoni ...o da
coglioni, al campo l’ardua sentenza. O l’hardware di merda sentenzia.
MATCH OF THE WEEK
Deportivo donkaiserzauker - La nonna di beethoven.
Deportivo donkaiserzauker - La nonna di beethoven.
Erano
anni, anzi secoli, che non accadeva una cosa così. Il Barcellona non va
in finale? Il Milan chiuderà l’anno con zeru tituli? Macchè, tutte
segate…Il Donz non vince una partita di Petrella!
La
nonna di Beethoven, che posava per Postalmarket quando il Donz perse
l’ultima partita della Coppa, si mette i panni dell’agente Graham e
ferma il Cannibale.
La
cronaca - Piove, governo ladro. Il Depor schiera uno zemaniano 3-4-3,
tanto caro ai tifosi del Padova, con diverse riserve ma anche alcuni
titolari illustri, così come la vecch…ehm la nonna che concentra i suoi
undici verso il centro del campo.
Gattiglio
e Amadi cercano di prendere la mira nei primi 10 minuti di partita ma
le loro conclusioni fanno caca’ da ride e così sale in cattedra Gastòn
Guzmàn che sfoggia una parabola da cappella arroventata e porta
inaspettatamente in vantaggio i sordi beethoveniani (16’).
Amadi
non ci sta e prova a reagire ma stavolta è un difensore a negargli la
gioia del gol – “Ma che aspetti? La banda di Montalcino? Tira prima
maremma lurida!” – lo apostrofa il mister...
Si va così alla pausa: possesso palla Depor (65%) ma Beethoven, per ora, gliele suona.
Caffè,
ammazzacaffè, sigaretta e cacatina e siamo finalmente pronti per il
secondo tempo dove dopo 20 minuti il prete pareggia: Amodt sfrutta gli
sviluppi di un calcio piazzato e sigla il gol dell’1-1. Sconforto sulla
panchina della nonna (che intanto stava tenendo un corso di punto-croce
ai panchinari) dove tutti cominciano a temere la disfatta.
La
nonna di Beethoven si mette i panni dell'agente Graham e ferma il cannibale Donzauker, ma lui non pare preoccuparsi più di tanto... |
Re per una notte
Cronache pericolosamente borderline di eroi di byte e segatura
Cronache pericolosamente borderline di eroi di byte e segatura
José
Villegas è il classico calciatore la cui storia sembra quella del
predestinato: nato dopo solo 7 mesi di gravidanza, il piccolo Josè
appena uscito dalla gnagna della madre non piange. Si dispera, e inizia a
passare l'intera esistenza nel tentativo di rientrarci quanto prima.
Nella gnagna eh...
il piccolo José mostra le sue doti già nelle prime ecografie |
Nato
con una rara malattia incurabile, il morbo di Rocco, il giovane Josè
vive con una perenne erezione che oltre a causare un costante dolore di
gonadi lo costringe ad una vita difficile a causa dello scarso afflusso
di sangue alla testa, confinandolo ai margini dell'autismo e del ritardo
mentale.
Dopo
aver ingravidato tutte e 9 le proprie cugine materne, che per
tradizione familiare portano una quarta di tette e fanno del puppare lo
sport nazionale, Josè viene introdotto allo sport dallo zio Evaristo,
anziano guardone di paese che spera, grazie alla popolarita' del nipote,
di trombarsi qualche cheerleader.
Jose
passa cosi dal baseball, sport in cui eccelle pur non avendo mai avuto i
soldi per comprarsi una mazza regolamentare, al basket, dove si
distingue per l'impressionante media di stoppate per partita, vincendo
peraltro diversi premi nel biliardo a stecca, nel salto con l'asta, sino
ad approdare nel verde rettangolo da Football, quando, durante un
provino del Barcellona nella regione della Castilla y León, viene notato
dal duo Pique-Ibra, che estasiati dalla sua castagna da fuori stressano
Guardiola sino a quando quest'ultimo non cede, aggregandolo alle
giovanili Blaugrana.
L'esperienza
nella cantera del Barca termina però anzitempo, quando Josè,
confondendolo per una sua cugina, trova un giovane UolterFòrmica intento
a raccogliere le monetine lanciate contro Mourinho dagli spalti durante
Barca-Inter di Champions league.
La
successiva denuncia del giovane Uolter, violato nel suo intimo, porta
in dote al piccolo Josè una lunga squalifica, che lo porta a dover
sfogare la sua passione per il football in un campo di dilettanti, con
l'ingaggio per gli spagnoli del Labajos, dove peraltro dura solo una
partita a causa della sua love story con la figlia del mister, Finazza,
che fa gridare allo scandalo i principali tabloid iberici e che dara'
alla luce una splendida bambina, la mamma di Finazza.
E'
chiaro a tutti che l'unico paese che può tollerare gli eccessi del
piccolo Villegas è la Germania, notoriamente tollerante in tema di morbo
di Rocco; è cosi che la carriera del giovane bomber spagnolo ha
finalmente un po' di stabilita' nei campionati tedeschi, dove Josè
riesce ad ingravidare mezza Rhur e un quarto di Baviera, oltre a vincere
una mezza dozzina di classifiche cannonieri sino a raggiungere
l'esorbitante valore di 3 milioni di euro al mercato nero.
L'unico
disposto a sborsare una cifra del genere è il manager di Dada's Duck,
che in realtà cercava uno stallone da monta per la sua scuderia di
cavalle da trotto, la Dada's Horse. Nell'inserzione trovata nel portale
"Stallonidamonta.com" infatti, il messaggio era abbastanza chiaro:
"Giovane stallone imbizzarrito e pronto al salto di staccionata, prezzo
d'occasione".
Chiarito
l'equivoco, al povero manager laziale dagoda non rimane altro da fare
se non mandare in campo il bomber, nella speranza che i suoi problemi
fisici impensieriscano l'avversario.
Ed
è proprio il morbo di rocco che si rivela prezioso nella sfida di
petrella contro i veneti di Real Canova, guidati dal presidente
Bachforever ancora claudicante al braccio delle seghe, che rimasto
impietrito e invidiosissimo davanti alle doti balistiche del bomber
Castillano ordina ai suoi una partita di contenimento, da giocarsi in
posizione prona ma con mutandoni di ghisa antistupro.
Ma
la potenza di Josè non conosce ostacoli; terminato in soli 61 minuti il
giro nelle tribune, il bomber scende in campo e in soli 17 minuti lo
infila da tutte le posizioni: cavalcata, staffilata, prepotentemente
alle spalle del portiere son solo alcune delle parole che i cronisti sul
campo hanno utilizzato per descrivere lo scempio di culi e gol
perpetrato dal giustiziere della Bassa, come viene chiamato
confidenzialmente Villegas dai compagni di squadra.
Per
Real Canova, oltre al braccio da pugnetta claudicante, diversi punti di
sutura che chiudono un 7-2 amaro come non mai e che proiettano Villegas
nell'olimpo del trotto: dopo Ribot, Tornese, Varenne e John Holmes,
Josè si issa con il pennone ben verso l'alto nella hall of fame dei
migliori stalloni del millennio.
Cugine permettendo.
Top&Flop
Top
Al top di questa seconda giornata di Petrella senz altro l' Erode Scannabelve che batte di misura Falcinho
e stacca il biglietto per i sedicesimi,un orsetto del cuore è stato
visto entrare per errore negli spogliatoi della Dynamo Balatro, di lui
non si hanno ancora notizie.
Per nicola1 ehm...no,per Davor_Nuna prova di forza, 4 pere e a casa ad un dimesso Mr_Panda, rimette sui giusti binari una qualificazione che ora è ad un passo, toccherà dare tutto (non proprio tutto) nel 3 e decisivo turno..
Per nicola1 ehm...no,per Davor_Nuna prova di forza, 4 pere e a casa ad un dimesso Mr_Panda, rimette sui giusti binari una qualificazione che ora è ad un passo, toccherà dare tutto (non proprio tutto) nel 3 e decisivo turno..
Tripla del Barry f.c. 2006,
che si conferma prima forza del girone e intinge i Ghiozzi in una bella
laguna colma di merda..consigliamo a diegoth pinne e bokkaglio..
Flop
7 pattonate per Bachforever tutte
in una volta non sono malaccio, si vocifera volesse prenderne più di 6
per render meno doloroso il cappotto del Padova col Pescara...ma è ora
di levarsi quel braccio dal culo, per sua fortuna il girone è di media
difficoltà, e tutto può essere...shockkato
Lagnagna soccombe
senza nemmeno provarci, una Real Festina hard è un foursome di
emozioni, l' amplesso regala soltanto il primo acuto per la compagine
piemontese, ma non è un urlo di gioia, è un lamento di dolore, un doggystyle a secco metterebbe k.o anche Nessa Devil...stuprato
Sotto i riflettori
interviste imbalsanti a manager benauguranti
Per
il secondo editoriale di questa Petrella lardellata incontriamo un
manager alla sua seconda partecipazione nella stracoppa delle coppe:
Girchi, il plenipotenziario patron del Generation Swine Sporting Club.
Dalle
risposte ai primi quesiti, appare subito chiaro che la musica la fa da
padrona nella vita del nostro; il nome utente, infatti, “deriva dalla
trasformazione italiana del nome finlandese Jyrki, cantante di uno dei
miei gruppi preferiti, i 69 Eyes”, mentre quello della squadra “è stato
preso da un disco Generation Swine
dei Motley Crue, gruppo che adoro!” e che vuole pubblicizzare:
“consiglio a tutti gli amanti del rock di recuperare proprio questa
tiratissima song”. Lo faremo, non temere.
giacomo79-JFC e Girchi, conosciuti durante il periodo degli "studi" |
Il
sottofondo rock ci accompagna mentre snoccioliamo le gesta hattrickiane
di Girchi, iniziate ben 10 anni fa con un’altra squadra “si chiamava
Glamstarz FC, ma poi fu chiusa”. Il giochino svedese “era un modo per
giocare ed interagire con i miei amici di studi”. Una rivalità divenuta
presto qualcosa di più di un gioco, qualcosa di molto simile a un
torbido giro di soldi e scommesse: “organizzavamo coppe e tornei, anche
con piccoli premi in denaro!”. Nella cosca, anche un’altra conoscenza
della Petrella “giacomo79-JFC mister di è n'amica ha iniziato con me”.
Rock, soldi, una vita al limite, sempre all’attacco. Un po' come in
hattrick "nella mia carriera non ho mai allenato difesa, mai lo farò".
Ed è quindi con l'attacco che Girchi tenterà di portare il GSSC "ai
livelli della gloriosa Glamstarz FC con la quale sfiorai le vette della
VI serie" anche se "purtroppo il tempo che posso dedicare oggi ad
Hattrick è molto meno rispetto a quello che avevo nel periodo
universitario". La causa? Biechi boicottatori "Dove lavoro hanno
bloccato l'accesso ad Hattrick!"
Ma
per la Petrella "ho iniziato perchè giacomo79-JFC mi ha invitato"
inizia ad esserci sempre tempo "Questa edizione cercherò di fare meglio
rispetto alla precedente, ho una squadra più competitiva e la mia
posizione in campionato (affatto buona!) mi permette di concentrare le
mie forze in coppa piuttosto che sul campionato". Per migliorarsi
basterebbe un punto, dopo il triplo ko subito nella scorsa Petrella; un
risultato utile che ormai può arrivare solo dall'ultimo match, contro il
pluricampione Deportivo Donkaiserzauker. Ma, "per chi come me non ha
molto tempo da dedicare ad Hattrick non è semplice andar
avanti...continui cambiamenti ai quali non sempre si riesce a stare
dietro, ma alla fine mi piace giocare anche così, improvvisando!"
Nella
volenterosa improvvisazione del Generation Swine i giocatori simbolo
sono due prodotti di generazioni diverse: il 35enne Gianluca Bum Bum
Ruggieri "il quale fin dall'inizio della nuova avventura mi ha subito
dato molte soddisfazioni" e l'appena 20enne Francesco Luca "acquistato
solo perchè ha il mio stesso nome e cognome".
Ecco,
chi si nasconde dietro il nickname, Francesco: "sono di Grosseto e per
lavoro vivo a Scandicci (FI). Gioco ad Hattrick da molti anni e da un
paio sono supporter...perchè come si dice - e lo abbiamo detto tutti noi
almeno una volta - "Hattrick!? Smetto quando voglio!" e poi ci siamo
trovati a puntare le sveglie nel cuore della notte per vedere se siamo
riusciti a comprare quel fenomeno di cui abbiamo seguito l'asta per
giorni e giorni!" Come smentirlo?
Girchi ci lascia con un augurio, che ricambiamo col gas aperto!
"Buona Petrella e Rock 'n' Roll per tutti!!!"
Esticazzi o Stocazzo?
Storie di vita vissuta da qualcun altro…
La
coppa Petrella comincia ad entrare nel vivo, come un dildo ben
lubrificato che scivola amabilmente nel godurioso occhio di dio sito tra
le gambe di femminil genere. Che questa edizione si stia rivelando tra
le più gaudiose degli ultimi CENTODICIOTTO! anni lo dice anche il fatto
che nelle dichiarazioni pre-partita persino il presidente di Stoppardi
ha dismesso le sue usuali lugubri vesti depressive-style, rilasciando
alla stampa affermazioni come “è sempre un’allegra Petrella” e facendo
gridare le casse in risonanza sesso-stereo con ben tre, e dico TRE!,
pezzi sull’allegro andante, non certo da strapparsi i capelli ma è già
qualcosa per dire…esticazzi!
Intanto,
le cronache metropolitane della notoriamente nascosta Cremona stavolta
riportano la storia di un inesistente cittadino di nome Uolter, che ha
fatto parlare di sé per una strana vicenda di vagabondaggio. Si narra
infatti che l’eroe in questione il pomeriggio di martedì sia andato a
dar da bere al suo fegato in compagnia di alcuni amici in uno dei
peggiori bar della peggior periferia, dove per inenderci le zanzare sono
così grandi che le mandano ad atterrare a Malpensa.
Il giovane Uolter viene "rimbalzato" allo sportello |
All’uscita dal
locale si è diretto verso lo stadio deciso a vedere la partita clou del
II turno di Petrella, A.S. Ribolla VS F.C. Spartanis. Il suo zigzagare
da beone gli faceva sembrare i marciapiedi più grandi di quello che
potesse ricordare, ma in effetti erano stati allargati di recente
nell’ambito del progetto di razionalizzazione urbana, cosa di
fondamentale importanza per un centro che viene dimenticato anche dalle
mappe stradali. Comunque, una volta giunto a destinazione, il nostro
Uolter è andato ad acquistare il biglietto all’apposito box, ma
l’addetto dal naso proboscideo, non riuscendo a capire una sola delle
parole malamente sbiascicate che uscivano dalla sua bocca e dopo
l’ennesima volta che sentiva pronunciargli un verso che faceva più o
meno così:”A-FA-TAS-TI”, ha deciso di chiudergli di brutto muso (un po’
come il culo insomma) lo sportello in faccia. A questo punto il giovane
vagabondo ha deciso di tornare a casa che ha raggiunto faticosamente nel
volgere di pochi minuti: abita infatti dall’altra parte della strada
rispetto allo stadio. Fatto sta che questo non gli ha permesso di
smaltire la sbornia e dopo aver suonato il campanello, alla risposta del
familiare “Chiiiii èèèèè?” egli ha risposto “Sono io, sono io…”, ma la
felpa sulla lingua ha in realtà lasciato uscire:”Sodomia, sodomia…”.
Ovviamente, l’inevitabile risposta alla proposta, che è suonata più
sconcertante della stessa voce che l’esprimeva, è stata: ”STOCAZZO!”.
Uolter sta ancora vagabondando e questo racconto raccoglie le tracce
sommarie che si stanno seguendo per ritrovarlo.
Perle da porci
Ho dovuto abbassare i prezzi! Tra crisi e concorrenza non c'è altro rimedio per campare Apples spiega perché i suoi servizi costino meno di una volta. lucaparo interessatissimo.
gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool Special
One, dopo che non partecipa alla Petrella denigrandola e preferendole
una coppetta da banalissimi nerd, ha pure il coraggio di scrivere
qualcosa sul thread del live... Vergogna! (cit.)
qualcuno dia una sveglia al gallinaceo lagnagna non sa che è il gallinaceo che dà la sveglia, ma d’altronde vive in città...
Karo kampione t skrivo