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giovedì 26 aprile 2012

Editoriale 2° turno - Coppa Petrella XIV

Apples e Kallos schiaffeggiati, lagnagna se ne va mentre il Cannibale non schiaccia la G-MILF
C’ERANO UNA UOLTA GLI INDIANI....
Il titolo è una merda, ma anche la figura dei ragazzi di Sante non è da meno
 
Le prime eliminazioni ecellenti fanno sempre rumore. Riecheggiano come uno sparo in mezzo al deserto. Tanto rumore per nulla però, perché anche se parliamo di gasatori e petrellisti storici, parliamo pur sempre di squadre che qui non hanno mai vinto un cazzo. I giovani fringuelli di Kallos non pungono, gli scarti raccattati in giro per il mondo da Apples pensano di essere ancora al check-in per Vladivostok, gli Indiani di sante si fanno sculacciare come l’ultima delle gnagne, insomma...tutto come da previsioni. Fa sicuramente notizia l’ottima qualificazione raggiunta da nicola1 ma ancor di più quanto fatto dalla giovane Kelly_Garrett che ammalia col suo fascino sia J.R. che il cannibale donzauker e porta a casa un preziosissimo punticino.
Nulla di nuovo invece da Schicchi,  Raspiduo, Spartak (Attene e Gonzo), Bluff, Tiuz, Barry, Scarlino, Folkzanna ormai certezzze della competizione che con vittorie convincenti completano anzitempo un’agevole qualificazione nei rispettivi gironi fuffa mentre torna fra i vivi l’Erode. A proposito di gironi fuffa, anche Stoppardi (ricordiamo che è il suo anno) con una bella partita fa’ forse un passo decisivo verso il passaggio del turno. Moltissimi gironi ancora apertissimi, poche le squadre gche possono dormire sonni tranquilli, ci aspetta un martedì da leoni ...o da coglioni, al campo l’ardua sentenza. O l’hardware di merda sentenzia.


MATCH OF THE WEEK
Deportivo donkaiserzauker - La nonna di beethoven.
Erano anni, anzi secoli, che non accadeva una cosa così. Il Barcellona non va in finale? Il Milan chiuderà l’anno con zeru tituli? Macchè, tutte segate…Il Donz non vince una partita di Petrella!
La nonna di Beethoven, che posava per Postalmarket quando il Donz perse l’ultima partita della Coppa, si mette i panni dell’agente Graham e ferma il Cannibale.
La cronaca - Piove, governo ladro. Il Depor schiera uno zemaniano 3-4-3, tanto caro ai tifosi del Padova, con diverse riserve ma anche alcuni titolari illustri, così come la vecch…ehm la nonna che concentra i suoi undici verso il centro del campo.
Gattiglio e Amadi cercano di prendere la mira nei primi 10 minuti di partita ma le loro conclusioni fanno caca’ da ride e così sale in cattedra Gastòn Guzmàn che sfoggia una parabola da cappella arroventata e porta inaspettatamente in vantaggio i sordi beethoveniani (16’).
Amadi non ci sta e prova a reagire ma stavolta è un difensore a negargli la gioia del gol – “Ma che aspetti? La banda di Montalcino? Tira prima maremma lurida!” – lo apostrofa il mister...
Si va così alla pausa: possesso palla Depor (65%) ma Beethoven, per ora, gliele suona.
Caffè, ammazzacaffè, sigaretta e cacatina e siamo finalmente pronti per il secondo tempo dove dopo 20 minuti il prete pareggia: Amodt sfrutta gli sviluppi di un calcio piazzato e sigla il gol dell’1-1. Sconforto sulla panchina della nonna (che intanto stava tenendo un corso di punto-croce ai panchinari) dove tutti cominciano a temere la disfatta.
La nonna di Beethoven si mette i panni dell'agente 
Graham e ferma il cannibale Donzauker, ma lui 
non pare preoccuparsi più di tanto...
Ma non è così perché il Depor non riesce più a sfondare e la partita finisce in parità. Il pillolone dirà che il Donz doveva ampiamente vincere, il possesso era nettamente dalla sua, le hatstats denotano un netto divario tecnico ma sostanzialmente? ‘Sticazzi! La nonna di Beethoven, dopo essersi ripassata la curva Nord e tutti i distinti, se ne va fra gli applausi di tutti, soprattutto coloro che si spippettavano col Postalmarket, mentre per il Deportivo solo fischi… Doveva essere una passeggiata di salute per il Donz e invece si è rivelato un mezzo passo falso che rischia di compromettere il primato del girone, ma lui non sembra preoccuparsene più di tanto e prepara, con cura, la vendetta…  
  
Re per una notte
Cronache pericolosamente borderline di eroi di byte e segatura
José Villegas è il classico calciatore la cui storia sembra quella del predestinato: nato dopo solo 7 mesi di gravidanza, il piccolo Josè appena uscito dalla gnagna della madre non piange. Si dispera, e inizia a passare l'intera esistenza nel tentativo di rientrarci quanto prima. Nella gnagna eh... 
il piccolo José mostra le sue doti già nelle prime ecografie
Nato con una rara malattia incurabile, il morbo di Rocco, il giovane Josè vive con una perenne erezione che oltre a causare un costante dolore di gonadi lo costringe ad una vita difficile a causa dello scarso afflusso di sangue alla testa, confinandolo ai margini dell'autismo e del ritardo mentale.
Dopo aver ingravidato tutte e 9 le proprie cugine materne, che per tradizione familiare portano una quarta di tette e fanno del puppare lo sport nazionale, Josè viene introdotto allo sport dallo zio Evaristo, anziano guardone di paese che spera, grazie alla popolarita' del nipote, di trombarsi qualche cheerleader.
Jose passa cosi dal baseball, sport in cui eccelle pur non avendo mai avuto i soldi per comprarsi una mazza regolamentare, al basket, dove si distingue per l'impressionante media di stoppate per partita, vincendo peraltro diversi premi nel biliardo a stecca, nel salto con l'asta, sino ad approdare nel verde rettangolo da Football, quando, durante un provino del Barcellona nella regione della Castilla y León, viene notato dal duo Pique-Ibra, che estasiati dalla sua castagna da fuori stressano Guardiola sino a quando quest'ultimo non cede, aggregandolo alle giovanili Blaugrana.
L'esperienza nella cantera del Barca termina però anzitempo, quando Josè, confondendolo per una sua cugina, trova un giovane UolterFòrmica intento a raccogliere le monetine lanciate contro Mourinho dagli spalti durante Barca-Inter di Champions league.
La successiva denuncia del giovane Uolter, violato nel suo intimo, porta in dote al piccolo Josè una lunga squalifica, che lo porta a dover sfogare la sua passione per il football in un campo di dilettanti, con l'ingaggio per gli spagnoli del Labajos, dove peraltro dura solo una partita a causa della sua love story con la figlia del mister, Finazza, che fa gridare allo scandalo i principali tabloid iberici e che dara' alla luce una splendida bambina, la mamma di Finazza.
E' chiaro a tutti che l'unico paese che può tollerare gli eccessi del piccolo Villegas è la Germania, notoriamente tollerante in tema di morbo di Rocco; è cosi che la carriera del giovane bomber spagnolo ha finalmente un po' di stabilita' nei campionati tedeschi, dove Josè riesce ad ingravidare mezza Rhur e un quarto di Baviera, oltre a vincere una mezza dozzina di classifiche cannonieri sino a raggiungere l'esorbitante valore di 3 milioni di euro al mercato nero.
L'unico disposto a sborsare una cifra del genere è il manager di Dada's Duck, che in realtà cercava uno stallone da monta per la sua scuderia di cavalle da trotto, la Dada's Horse. Nell'inserzione trovata nel portale "Stallonidamonta.com" infatti, il messaggio era abbastanza chiaro: "Giovane stallone imbizzarrito e pronto al salto di staccionata, prezzo d'occasione".
Chiarito l'equivoco, al povero manager laziale dagoda non rimane altro da fare se non mandare in campo il bomber, nella speranza che i suoi problemi fisici impensieriscano l'avversario.
Ed è proprio il morbo di rocco che si rivela prezioso nella sfida di petrella contro i veneti di Real Canova, guidati dal presidente Bachforever ancora claudicante al braccio delle seghe, che rimasto impietrito e invidiosissimo davanti alle doti balistiche del bomber Castillano ordina ai suoi una partita di contenimento, da giocarsi in posizione prona ma con mutandoni di ghisa antistupro.
Ma la potenza di Josè non conosce ostacoli; terminato in soli 61 minuti il giro nelle tribune, il bomber scende in campo e in soli 17 minuti lo infila da tutte le posizioni: cavalcata, staffilata, prepotentemente alle spalle del portiere son solo alcune delle parole che i cronisti sul campo hanno utilizzato per descrivere lo scempio di culi e gol perpetrato dal giustiziere della Bassa, come viene chiamato confidenzialmente Villegas dai compagni di squadra.
Per Real Canova, oltre al braccio da pugnetta claudicante, diversi punti di sutura che chiudono un 7-2 amaro come non mai e che proiettano Villegas nell'olimpo del trotto: dopo Ribot, Tornese, Varenne e John Holmes, Josè si issa con il pennone ben verso l'alto nella hall of fame dei migliori stalloni del millennio.
Cugine permettendo.


Top&Flop
Top
Al top di questa seconda giornata di Petrella senz altro l' Erode Scannabelve che batte di misura Falcinho e stacca il biglietto per i sedicesimi,un orsetto del cuore è stato visto entrare per errore negli spogliatoi della Dynamo Balatro, di lui non si hanno ancora notizie. 
Per nicola1 ehm...no,per Davor_Nuna prova di forza, 4 pere e a casa ad un dimesso Mr_Panda, rimette sui giusti binari una qualificazione che ora è ad un passo, toccherà dare tutto (non proprio tutto) nel 3 e decisivo turno..
Davor prende a calci Mr_Panda e riapre la corsa ai sedicesimi
Tripla del Barry f.c. 2006, che si conferma prima forza del girone e intinge i Ghiozzi in una bella laguna colma di merda..consigliamo a diegoth pinne e bokkaglio..


Flop
7 pattonate per Bachforever tutte in una volta non sono malaccio, si vocifera volesse prenderne più di 6 per render meno doloroso il cappotto del Padova col Pescara...ma è ora di levarsi quel braccio dal culo, per sua fortuna il girone è di media difficoltà, e tutto può essere...shockkato
bach controlla l'esito della partita ma non capisce..

Lagnagna soccombe senza nemmeno provarci, una Real Festina hard è un foursome di emozioni, l' amplesso regala soltanto il primo acuto per la compagine piemontese, ma non è un urlo di gioia, è un lamento di dolore, un doggystyle a secco metterebbe k.o anche Nessa Devil...stuprato


Sotto i riflettori
interviste imbalsanti a manager benauguranti
Per il secondo editoriale di questa Petrella lardellata incontriamo un manager alla sua seconda partecipazione nella stracoppa delle coppe: Girchi, il plenipotenziario patron del Generation Swine Sporting Club.
Dalle risposte ai primi quesiti, appare subito chiaro che la musica la fa da padrona nella vita del nostro; il nome utente, infatti, “deriva dalla trasformazione italiana del nome finlandese Jyrki, cantante di uno dei miei gruppi preferiti, i 69 Eyes”, mentre quello della squadra “è stato preso da un disco Generation Swine dei Motley Crue, gruppo che adoro!” e che vuole pubblicizzare: “consiglio a tutti gli amanti del rock di recuperare proprio questa tiratissima song”. Lo faremo, non temere.
giacomo79-JFC e Girchi, conosciuti durante il periodo degli "studi"
Il sottofondo rock ci accompagna mentre snoccioliamo le gesta hattrickiane di Girchi, iniziate ben 10 anni fa con un’altra squadra “si chiamava Glamstarz FC, ma poi fu chiusa”. Il giochino svedese “era un modo per giocare ed interagire con i miei amici di studi”. Una rivalità divenuta presto qualcosa di più di un gioco, qualcosa di molto simile a un torbido giro di soldi e scommesse: “organizzavamo coppe e tornei, anche con piccoli premi in denaro!”. Nella cosca, anche un’altra conoscenza della Petrella “giacomo79-JFC mister di è n'amica ha iniziato con me”. Rock, soldi, una vita al limite, sempre all’attacco. Un po' come in hattrick "nella mia carriera non ho mai allenato difesa, mai lo farò". Ed è quindi con l'attacco che Girchi tenterà di portare il GSSC "ai livelli della gloriosa Glamstarz FC con la quale sfiorai le vette della VI serie" anche se "purtroppo il tempo che posso dedicare oggi ad Hattrick è molto meno rispetto a quello che avevo nel periodo universitario". La causa? Biechi boicottatori "Dove lavoro hanno bloccato l'accesso ad Hattrick!"
Ma per la Petrella "ho iniziato perchè giacomo79-JFC mi ha invitato" inizia ad esserci sempre tempo "Questa edizione cercherò di fare meglio rispetto alla precedente, ho una squadra più competitiva e la mia posizione in campionato (affatto buona!) mi permette di concentrare le mie forze in coppa piuttosto che sul campionato". Per migliorarsi basterebbe un punto, dopo il triplo ko subito nella scorsa Petrella; un risultato utile che ormai può arrivare solo dall'ultimo match, contro il pluricampione Deportivo Donkaiserzauker. Ma, "per chi come me non ha molto tempo da dedicare ad Hattrick non è semplice andar avanti...continui cambiamenti ai quali non sempre si riesce a stare dietro, ma alla fine mi piace giocare anche così, improvvisando!"
Nella volenterosa improvvisazione del Generation Swine i giocatori simbolo sono due prodotti di generazioni diverse: il 35enne Gianluca Bum Bum Ruggieri "il quale fin dall'inizio della nuova avventura mi ha subito dato molte soddisfazioni" e l'appena 20enne Francesco Luca "acquistato solo perchè ha il mio stesso nome e cognome".
Ecco, chi si nasconde dietro il nickname, Francesco: "sono di Grosseto e per lavoro vivo a Scandicci (FI). Gioco ad Hattrick da molti anni e da un paio sono supporter...perchè come si dice - e lo abbiamo detto tutti noi almeno una volta - "Hattrick!? Smetto quando voglio!" e poi ci siamo trovati a puntare le sveglie nel cuore della notte per vedere se siamo riusciti a comprare quel fenomeno di cui abbiamo seguito l'asta per giorni e giorni!" Come smentirlo?
Girchi ci lascia con un augurio, che ricambiamo col gas aperto!
"Buona Petrella e Rock 'n' Roll per tutti!!!"


Esticazzi o Stocazzo?
Storie di vita vissuta da qualcun altro…
La coppa Petrella comincia ad entrare nel vivo, come un dildo ben lubrificato che scivola amabilmente nel godurioso occhio di dio sito tra le gambe di femminil genere. Che questa edizione si stia rivelando tra le più gaudiose degli ultimi CENTODICIOTTO! anni lo dice anche il fatto che nelle dichiarazioni pre-partita persino il presidente di Stoppardi ha dismesso le sue usuali lugubri vesti depressive-style, rilasciando alla stampa affermazioni come “è sempre un’allegra Petrella” e facendo gridare le casse in risonanza sesso-stereo con ben tre, e dico TRE!, pezzi sull’allegro andante, non certo da strapparsi i capelli ma è già qualcosa per dire…esticazzi!
Intanto, le cronache metropolitane della notoriamente nascosta Cremona stavolta riportano la storia di un inesistente cittadino di nome Uolter, che ha fatto parlare di sé per una strana vicenda di vagabondaggio. Si narra infatti che l’eroe in questione il pomeriggio di martedì sia andato a dar da bere al suo fegato in compagnia di alcuni amici in uno dei peggiori bar della peggior periferia, dove per inenderci le zanzare sono così grandi che le mandano ad atterrare a Malpensa. 
Il giovane Uolter viene "rimbalzato" allo sportello
All’uscita dal locale si è diretto verso lo stadio deciso a vedere la partita clou del II turno di Petrella, A.S. Ribolla VS F.C. Spartanis. Il suo zigzagare da beone gli faceva sembrare i marciapiedi più grandi di quello che potesse ricordare, ma in effetti erano stati allargati di recente nell’ambito del progetto di razionalizzazione urbana, cosa di fondamentale importanza per un centro che viene dimenticato anche dalle mappe stradali. Comunque, una volta giunto a destinazione, il nostro Uolter è andato ad acquistare il biglietto all’apposito box, ma l’addetto dal naso proboscideo, non riuscendo a capire una sola delle parole malamente sbiascicate che uscivano dalla sua bocca e dopo l’ennesima volta che sentiva pronunciargli un verso che faceva più o meno così:”A-FA-TAS-TI”, ha deciso di chiudergli di brutto muso (un po’ come il culo insomma) lo sportello in faccia. A questo punto il giovane vagabondo ha deciso di tornare a casa che ha raggiunto faticosamente nel volgere di pochi minuti: abita infatti dall’altra parte della strada rispetto allo stadio. Fatto sta che questo non gli ha permesso di smaltire la sbornia e dopo aver suonato il campanello, alla risposta del familiare “Chiiiii èèèèè?” egli ha risposto “Sono io, sono io…”, ma la felpa sulla lingua ha in realtà lasciato uscire:”Sodomia, sodomia…”. Ovviamente, l’inevitabile risposta alla proposta, che è suonata più sconcertante della stessa voce che l’esprimeva, è stata: ”STOCAZZO!”. Uolter sta ancora vagabondando e questo racconto raccoglie le tracce sommarie che si stanno seguendo per ritrovarlo.


Perle da porci
Ho dovuto abbassare i prezzi! Tra crisi e concorrenza non c'è altro rimedio per campare Apples spiega perché i suoi servizi costino meno di una volta. lucaparo interessatissimo.

gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool Special One, dopo che non partecipa alla Petrella denigrandola e preferendole una coppetta da banalissimi nerd, ha pure il coraggio di scrivere qualcosa sul thread del live... Vergogna! (cit.)

qualcuno dia una sveglia al gallinaceo lagnagna non sa che è il gallinaceo che dà la sveglia, ma d’altronde vive in città...


Karo kampione t skrivo

20 commenti:

  1. Merda, m'hanno gia rubato l'idea.

    allora, dunque.....

    SEI!

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  2. Questo è l'anno di Stoppardi26 aprile 2012 alle ore 23:55

    sicuro

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  3. Per vostra informazione, l'Apples non è matematicamente eliminata!

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    1. vabbè allora segnati sto titolo che alla prossima mi fai compagnia e andiamo a casa assieme! :P

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  4. Grandissimo articolo!

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  5. Il titolo è una vera merda (cit.), il contenuto fa cagare (cit.) e vi serve una profonda riflessione (cit.)

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  6. Avete scassato o' cazzo

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  7. "Il titolo è una vera merda (cit.), il contenuto fa cagare (cit.) e vi serve una profonda riflessione (cit.)"
    ok... corro in bagno!

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  8. faccia come vuole
    o
    faccia come il culo

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  9. Ancora una uolta da applausi

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  10. Grande, grandissima amarezza per queste tre sconfitte consecutive. Non so neanche se fosse mai successo. Di sicuro mettiamo la testa sotto la sabbia, e sochiamo tremendamente...

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