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giovedì 26 gennaio 2012

Editoriale Ottavi - Coppa Petrella XIII

Mentre lucaparo si diletta con la salsiccia, a molti non resta che farsi una birra dopo gli ottavi
LO SPIRITO DEL VECCHIO MAGGIORE TUONA: 
NON MORIRO’ COME L’ULTIMO DEGLI INDIANI”!
Ballanza e Bluff a tutto gas, fuori a testa alta Indiani e Maltenese. Culo Verm8.
E’ questo il messaggio che la più accreditata pretendente al titolo lancia agli altri 7 superstiti della coppa. Ennesima prova di forza della Schicchi, adesso chiamata alla sfida contro un folkzanna che lascia intendere di non aver scoperto completamente le proprie carte; e mentre la folla attende lo scontro tra i Maggiore e i Candido, il Verm8 di Daveth apre il catenaccio della Maltenese e si prepara ad attendere un Bandula incazzato e voglioso di andare fino in fondo dopo la vittoria contro i giallorossi stars, castigatori presidenziali nei sedicesimi. Il “Ribollente” Timber di joker085 viene annikilito dall’esordiente millikan, adesso chiamato alla grande prova contro Sine e il suo Ballanza Team, che stringe i denti in una tiratissima partita contro gli Indiani Metropolitani dalla quale il Presidente baffuto esce non senza qualche rimpianto. A.C. LEVO – Buff Country chiude il tabellone dei quarti, ma mentre il druido piemontese passeggia su quel che resta della sculata ma terribile matricola kalleidos, Sirfly deve compiere un grande sforzo per avere la meglio sull’acciaio blu di _otto_, che nonostante una signora prestazione cede il passo al team veneto con sede in Via della gradazione alcolica n.1




Perchè a Londra ci si diverte più che a Gubbio
Gufate in libertà sui possibili vincitori
Scalpellini già al lavoro, discussioni accese sull’opportunità o meno di confermare il sorteggio integrale, dibattito sulla possibilità di tenere la prossima petrella a Cremona, in Molise o sull’Isola che non c’è: la Petrella XIII è di fatto già in archivio. Da decidere i piazzamenti, ma un vincitore c’è già: il sardo più peloso e preistorico di hattrick italia, signore, signori e signori che vorrebbero essere signore, ecco a voi Mammuth! La dimostrazione di forza di martedì lascia infatti poco spazio per eventuali sfidanti: 336 htstats, seconda prestazione di sempre, solo JR potrebbe mettergli i bastoni fra le ruote, ma il preistorico pare troppo forte anche per l’intervento della divinità più pregata al mondo dopo Elvis e Nainggolan.
dopo "L’anno di Stoppardi", si profila un nuovo tormentone
In particolare, il centrocampo sardo sembra decisamente troppo per le squadre superstiti, mentre i principali pretendenti al titolo possono solo guardare la Petrella in tv, consolandosi solo con prostitute della zona a quintalate e dosi da cavallo di psicofarmaci. I potenziali avversari si squagliano come neve al sole di fronte a tanta forza: rimane sì qualche squadra di buon livello, come Folkzanna, Bluff Country o Ballanza, ma non sembrano decisamente in grado di poter impensierire il preistorico, neanche con una eventuale randomata a favore. Già martedì la probabilissima vittoria contro la Candido’s Family di Folkzanna potrebbe togliere di mezzo uno dei team più pericolosi. L’unico aiuto per gli sfidanti potrebbe venire dal campionato, dove Mammuth deve ancora conquistare la salvezza, con il rischio di uno spareggio-salvezza che lo costringerebbe al mots prima della scontatissima finale: nonostante questo, il rischio pare alquanto remoto.
La Dinamo Schicchi sembra tranquillamente in grado di vincere le ultime due partite di campionato ed assicurarsi così la salvezza diretta, preparandosi poi per il salto di serie nella successiva stagione. Insomma, poche storie: è l’anno di Mammuth!



Sotto i riflettori
interviste psicanalizzanti a manager postulanti
Quinto appuntamento stagionale con quei manager che vorresti tanto conoscere ma che non hai mai sperato di avvicinare. Dopo Kelly Garrett, Xadhoom, Uva88 e Mellantibus stringiamo la mano a Joker085, gm di Timber f.c.
il manager di Timber f.c. con la divisa sociale
Che prende subito in mano la situazione, descrivendo la sua storia fuori da hattrick come un qualsiasi alcolista anonimo “mi chiamo Marco, ho 26 anni. Sono originario della provincia di Grosseto, precisamente da Ribolla,dove ho trascorso i primi 20 anni della mia vita. Poi mi sono trasferito a Milano per l'università (mi devo ancora laureare,sull'argomento evitiamo ulteriori parole....ahahahaha) e da tre anni invece abito a Torino dove ho iniziato a lavorare in banca”.
Parentesi di vita vera conclusa, ora si parla di hattrick, la parte che più ci interessa. E partiamo dalle origini dei nomi, brevi riflessioni che spesso ci dicono molto su chi abbiamo di fronte; come in questo caso, dove il nickname Joker deriva “sia dal personaggio di Batman (nei telefilm o cartoni animati parteggio spesso per i cattivi, pagherei per vedere Willy il coyote mangiarsi Bip-Bip) sia dalla carta da gioco che preferisco, il Joker appunto. 85 sta per il mio anno di nascita mentre 0 l'ho inserito perche' Joker85 al momento in cui mi sono iscritto era gia' preso”. Un giocatore di carte affascinato dal lato oscuro, nonché grande sfruttatore di consolle. E quest’ultima caratteristica è evidente nella scelta del nome della squadra: “un'origine bizzarra: nel periodo in cui ho iniziato a giocare mi stavo spaccando la testa su Final Fantasy 8 per Playstation. In quel periodo nel gioco mi trovavo nella citta' di Timber appunto e da li' è nato tutto. L' F.c. l'ho aggiunto perchè fa fico!”
Viriamo sull’aspetto più manageriale della storia di Joker, al timone della Timber dal 2005 “su suggerimento di un mio compagno dell'università ed infatti la scelta della regione Milano è dovuto al fatto che questo mio amico era convinto che avendo la stessa regione avremmo avuto più opportunità di trovarci nello stesso girone...mi sa che non aveva capito molto bene il gioco o non aveva letto tanto bene il regolamento. Ahhahahaha!” No, ci sa di no…
La squadra d’origine grossetana, ma che gioca a Milano, pur avendo sede a Torino, ha in bacheca un trofeo di VIII e uno di VII. Soprattutto del primo Joker conserva un gran bel ricordo, definendo la vittoria di quella serie come “la più grande gioia hattrickiana”. Siamo nella lontana stagione 32: “terz'ultima giornata io secondo a -3 perdo lo scontro diretto contro il primo,scivolo a -6, faccio già i complimenti all'altro per la giusta vittoria dato che mi aveva battuto sia all'andata che al ritorno. Per farla breve io vinco le ultime 2 partite con risultati eclatanti,un 6a0 e un 6a1,l'altro le perde tutte e 2 e io vinco il campionato per la miglior differenza reti!!!!! Che sculata!!!!!”.
A questi bei momenti si contrappone la retrocessione dalla VI alla VII di 5 stagioni fa. Una caduta del gasamento, un crollo nell’oblio che stava diventando fatale “Mi ero molto demotivato a giocare e probabilmente se non fosse stato per ChemicalFather avrei smesso di giocare ad hattrick”.
Già, il manager di Scarlino, Mister randomate atomiche. “abita a 10 km dal mio paese,abbiamo anche frequentato la stessa scuola,anche se in classi diverse, ma ci siamo conosciuti per lavoro nel 2009 a Torino”. Una collaborazione continua dall’alto livello di gasamento, consigli e suggerimenti per fare grande la Timber: “Il mio obiettivo nel gioco è arrivare il più in alto possibile nelle serie. Sono assolutamente contrario con chi perde partite di proposito per stare fermo in una serie e con chi si autobottizza condannandosi alla retrocessione”. Una continua salita basata sul compatto “3-5-2 con variazione della strategia delle ali e terzini. Talvolta adotto la tattica dell'attacco sulle fasce ma non è una fissazione”; come non lo è il modulo, in realtà, perché in vista potrebbe arrivare una mezza rivoluzione “sto pensando di tirar fuori due trequartisti da favola e passare ad un 3-4-3 con un i due trequartisti...vediamo se l'idea sarà applicabile e funzionerà!”.
I nuovi trequartisti potrebbero aggiungersi ai giocatori simbolo di questa Timber, come “Jean-Luc Le Bot ora nelle mie vecchie glorie perchè è il primo giocatore che ho comprato e Theodor Suchet,grandissimo bomber che mi ha fatto svariati hattrick e vinto 2 classifiche capocannonieri mi pare. L'idolo attuale è Camillo Passanti,il giocatore piu' forte che ho in squadra”.
E’ proprio Camillo Passanti ad essere uscito infortunato nell’ultima partita di Petrella, sul risultato di 2-2 tra i ragazzi di Joker e l’annikilator di millikan, trionfatore alla fine con un debordante 5-2. Sicuramente l’uscita di Passanti ha destabilizzato l’intera compagine toscanatorinmilanese, che ricorderà comunque questa tredicesima edizione della Petrella –la terza giocata da joker- come quella “dove sono arrivato più lontano e quello dove ho partecipato più attivamente. Il mio cammino è stato abbastanza fortunoso,un girone non impossibile dove ho anche vinto la prima partita a tavolino e un sedicesimo dove l'avversario ha giocato con molte riserve”. Sull’ottavo, Joker sapeva sarebbe stata dura “il mio avversario gioca seriamente”, ma siamo sicuri che ci riproverà alla grande in questa stragasante competizione, per “arrivare il più lontano possibile anche se sono ben consapevole che contro ad alcuni mostri sacri sarà impossibile. Nel caso avremo l'occasione di affrontarli ci affideremo a John Random!”. Ah, onnipotente John…
Sulla finale, Joker spara una previsione secca già persa, almeno per metà “Dinamo Schicchi-Indiani Metropolitani con i primi leggermente favoriti”. Ritenta, sarai più fortunato.
Pacca sulla spalla e in bocca al lupo, Joker. Ti vogliamo alla prossima Petrella più infoiato che mai. E grazie per i complimenti sugli editoriali!


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L’ANGOLO DI PENNA FETENTE
Palermo - Intervista al Sig. Utente Inutile, detenuto in attesa di processo, ai sensi dell’articolo 60 dell'ordinamento penitenziario.
Il sig. Inutile ci raggiunge dalla cella di isolamento dove è rinchiuso dal 12 gennaio, stanti (si cita testuale dall’appendice alla convalida di arresto) “pericolo di fuga, di inquinamento delle prove, di atti di autolesionismo, nonchè di pratiche onanistiche estreme”. Trasandato, barba lunga, capelli arruffati, sguardo perso nel vuoto, emana un fetore nauseabondo. Tuttavia...
G: Buongiorno, grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande, nonostante sia avvertito che non saremo affatto teneri. Anzitutto come va?
I: A lei cosa sembra?
G: Francamente la vedo malissimo.
I: Bravo, provi lei a stare in questo inferno…
G: Chi è causa de suo mal... Ma dica, come ha reagito quando ha finalmente capito l’equivoco che sta alla base di tutta questa situazione?
I:  Senta, non giochi agli indovinelli con me, in “questa situazione” appunto... cosa dovrei mai aver capito??
G: Ad esempio che la Petrella non è una donna, ma una manifestazione. E sono appena partiti gli ottavi.
I: Cerca di confondermi? Prima la mette sul trascendente... “è una manifestazione”, poi torna prosaico e dice che se la trombano a gruppi! E che saremmo già all’ottava spedizione. Lei non ha nessuna sensibilità.
G: ...
I: Perché fa quella faccia?
G: Lei è un farabutto, ma io ho capito il suo gioco e non ci casco. La ritenevo solo un simpatico cialtrone che ha sprecato un'occasione d'oro per beneficiare dell'affidamento in prova al servizio sociale. Ma ora comprendo che l’ha fatto apposta. C’è del dolo!
I: Cos'è che ho sprecato?
G: Le era stata commutata la pena: bastava scegliere una partita e commentare a vanvera, cosa che le riesce pure facile, dato il mestiere che fa. E invece se ne sta ancora qui a fingere di equivocare per fuggire dalle sue responsabilità. A quasi 40 anni. Ma si vergogni!
I: Ma che minchia sta dicendo?
G: Il paese intero prova ribrezzo e vergogna per le sue nefandezze. Ma lei pare non curarsene, ed esagera. Era stato invitato per tempo, di otto partite ne bastava una! Una, dico io! Ma lei no! Ha preferito trastullarsi nella sua nominale inutilità! Un sondaggio l’ha eletta emblema del peggior marciume italiano: superficiale, fannullone, menefreghista!.
I: Ma scusi, partite di che? Di donne? Le vendono in gruppo?? A chi devo chiedere???
G: Addio signor Inutile. Esseri immondi come lei meriterebbero il ripristino della legge marziale, tutti i nostri lettori concordano.
I: Ma no... La prego... non vada via, mi dica a chi devo rivolgermi! Ok guardi, mi scuso! Giuro che la prossima volta scelgo quello che vuole! Mi sa che non avevo capito nulla ma... Boh? Ah, ecco... ERO... RIMASTO SENZA BENZINA... AVEVO UNA GOMMA A TERRA... NON AVEVO I SOLDI PER PRENDERE IL TAXI... LA TINTORIA NON MI AVEVA PORTATO IL TIGHT... C'ERA IL FUNERALE DI MIA MADRE..! ERA CROLLATA LA CASA..! C'È STATO UN TERREMOTO..! UNA TREMENDA INONDAZIONE..! LE CAVALLETTE!!! NON È STATA COLPA MIA! LO GIURO SU DIO! Non vada via...!!!!!
...
L’editore e la redazione intera si scusano con i propri lettori, per la pessima qualità umana dell’intervistato

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Ed ora andiamo ad analizzare le partite degli ottavi di finale, i nostri inviati, fortunatamente non ancora del tutto sobri, sono riusciti ad inviare i loro pezzi, quindi...soprattutto se vi siete persi la diretta delle partite... buona lettura!


Dinamo Schicchi – AC Ma.gia
Benvenuti amici telespettatori alla Pecoroni Arena! Siete pronti per uno dei match più caldi della stagione? Questa sera vedremo sfidarsi la Dinamo Schicchi e l’AC Ma.gia, il Maestro del porceddu contro il Virtuoso del cannolo,  Giurassico contro Poeta Stragasante.
niente polli nel menù di una delle sfide più attese degli ottavi
Nella prima mezz’ora non accade praticamente nulla mentre i capitani  Pöschl e Vincent si sfidano a ridosso del cerchio di centrocampo ad una sfida a suon di Ichnusa e cannoli. Da segnalare nel frattempo l’azione di Fabio Calamandrei della Dinamo Schicchi che al 6° del primo tempo, mentre raccoglieva margherite nell’area avversaria, è inciampato. Inutili le proteste di Mammuth che si sbraccia dal batton-privet.
Ma attenzione, al 35esimo l’arbitro assegna una punizione dal limite per la Dinamo Schicchi. Antonino Maggiore si avvicina al pallone, saluta Timothy in panchina, e mentre il portiere si distrae salutando il campione della Schicchi, Tonino la piazza alle sue spalle andando a salutare i tifosi sotto la curva.
Il resto del primo tempo viene sprecato con una discussione tra l’arbitro e Mirari, che protesta per la truffa sul gol subito.
Il secondo tempo invece risulta scoppiettante già da subito, con Tony Major ancora protagonista. Infatti il suo corner sembra telecomandato quando va ad impattare sulla testa di Alexis Hascoet e rimbalza in rete.
Nell’azione successiva Beksultanov ci rende partecipi del suo passato da giocoliere. Dopo essersi smarcato con una rabona degna del miglior Ronaldinho però decide di tirare in porta e ne risulta un tiro troppo debole. Il portiere avversario ringrazia, finisce il caffè e para agevolmente, rilanciando l’azione di AC Ma.gia.
Il 2-1 viene segnato da José Aravena, che dopo un’azione centrale spiazza il portiere avversario piazzando il pallone nell’angolino.
Un cambio tattico per Mirari e un cambio obbligato per mammuth in seguito all’infortunio di uno dei suoi. Il team del giurassico si porta sul 3-1 al 64esimo con Fabio Calamandrei che, margherita all’occhiello, finta il cross e spiazza il portiere appena entrato.
La squadra sarda decide ti affondare la stoccata vincente due minuti più tardi, quando il capitano vede un pallone spiovere nella sua direzione e lo colpisce di ginocchio, ingannando di nuovo De Santis e mettendo un punto esclamativo sul risultato finale della partita.
Da qui al novantesimo nulla da dichiarare eccetto l’infortunio di Kristoffer Aamotd per la Schicchi e il cambio per Besnik Gjana (detto Bajana) per Ma.gia.
Al 90esimo mammuth esce al galoppo di una bionda dal batton-privet, e, deridendo Mirari, ha fatto un giro d’onore del campo intonando l’inno della Brigata Sassari.
Intervistando uno spettatore preso a random, egli ci ha detto, sorridendo sotto i baffi: “Ne sono certo, è l’anno di mammuth!”


Fichialsoleimbottite - Folkzanna Team
870 spettatori presenti allo stadio Stella D’Oriente per la partita fra una delle corazzate della competizione, la Candido’s Family del presidente Folkzanna, e una delle sorprese, Fichialsoleimbottite del manager gasometrix, giustiziere del mod-Furiga. 
Fra gli spettatori, spicca la presenza di un nutrito gruppo di parenti degli 87 Candido scesi in campo quest’oggi, dal trisavolo 102enne Long John Candido all’ultimo arrivato Long John Jr Jr Jr, figlio proprio di Long John: il fondatore della famiglia si mantiene infatti in salute, accompagnato dalla fidanzata 23enne, incinta di un altro frugoletto, e da una ragazza più giovane anch’essa incinta. Ad oggi, Long John detiene il ragguardevole record di 99 figli, tutti presenti allo stadio con rispettive compagne e pargoli. 
Il tempo di guardarsi intorno, e gasometrix capisce subito che gli altri 869 spettatori rispondono tutti al nome di Candido. Non sarà una giornata facile per lui.
il Divino Candido, veglia dalle tribune sui suoi fratelli
Intuendo una situazione difficile ed un’alta probabilità di inculata, gli 11 di fichialsoleimbottite scendono in campo con un roccioso 352 pressing, cui risponde folkzanna con un 352 speculare ma decisamente più rilassato. Per la gioia di 869 spettatori, è proprio un Candido ad aprire le marcature al 20°, dando il via alla grigliata di famiglia in tribuna. Gasometrix cerca di inserirsi presentandosi come un lontano cugino acquisito, ma niente da fare per lui! Proprio mentre viene cacciato in malo modo, infatti, Folkzanna segna un altro gol con Folco, il cugino di Firenze: birre stappate, neonati in festa, Long John con la faccia tra due tette, festa grande sugli spalti! Il primo tempo si chiude col dominio territoriale di Folkzanna, mentre gli avversari si avventano in tribuna chiedendo se per favore possono partecipare anche loro alla cicciata. A inizio secondo tempo l’arbitro richiama tutti in campo, ma i giocatori che riescono a trascinarsi in campo sono evidentemente appesantiti dalla mangiata, mentre una buona metà deve correre al bagno a causa della celeberrima salsa della signora Clotilde Candido. 
Di fatto non si riprende a giocare prima del 73°, quando i piccoli Timmy e Maicol Candido, figli di Long John di 7 anni che avevano chiesto se gentilmente potevano giocare un pò anche loro, non mettono in condizione Caserta e Serlupini di segnare altri due gol per Folkzanna. 4-0 e tutti a casa, con gasometrix che conclude qui la sua corsa e Folkzanna che dovrà vedersela con Mammuth. Intanto la giornata di oggi ha sicuramente rappresentato una bella pubblicità per la centralità della famiglia nella società italiana, facendo contento il buon Gesoo.



Annikilator - Timber F.C.
Timber-Annikilator si preannunciava come il classico ottavo di finale di cui frega un cazzo a nessuno. Il match infatti, metteva da una parte il più classico dei carneadi contro il più classico dei niubbi, rendendo la partita vuota di pathos tennico tattico.
Peraltro, il cronista si chiede perché dover stare a scrivere su una partita tra un ammasso di bit quando fuori il sole fa capolino sulla collina, preannunciando l'imminente tramonto, e i primi passerotti solitari cinguettano sul Mandorlo ormai svuotato di foglie e fiori, ricordandoci che la primavera è dietro l'angolo, e con esso l'arrivo della Rondine.
Inoltre, l’inutile scribacchino sottostipendiato si chiede per quale motivo ci sia il bisogno di romanzare su un 5-2 netto ed inequivocabile frutto di una prestazione appena sufficiente del maratoneta Millikan ai danni del giullare di corte Joker85, che paga con una niubbaggine tattica l'assidua frequentazione dell'esponente Scarlinese Chemical father.
Le squadre infatti, si specchiano in maniera grigia e autunnale nelle loro merdosissime valutazioni da primo turno di coppa Italia tranne che a centrocampo, dove l'astuta faina annikilista decide di puntare su un quasi presentabile eccellente al cospetto dell'imbarazzante accettabile merdo alto dell'avversario Milanese.
Ecco perché, passata la buriana del doppio pareggio subito nel primo tempo, annikilator propende per la soluzione di forza, azzoppando l'unico calciatore degno di chiamarsi tale della squadra avversaria, il forte Camillo Passanti, a cui viene asportata la milza e mezza cistifellea con un duplice intervento a piede a martello da parte dei due mastini avversari: Il Griso e il Nibbio, che verificata la menomazione del povero Passanti ordinano ai compagni di pasteggiare su un avversario ormai in balia del tiki-taka degli ospiti.
Passanti intuisce che per lui si prospetta una brutta fine
Un 5-2 merdosissimo ma pur sempre marron, che permette al miracolato maratoneta de noarti di avanzare fino ai quarti di finale di una competizione che già dai sedicesimi ha estromesso fior di squadroni, manager capaci, oltre ovviamente a Stoppardi.
Siamo certi che Annikilator si fermerà agli ottavi come lo stronzo troppo grosso si blocca all'imbocco del sifone, cosi come siamo altrettanto certi che Timber ha fatto del suo meglio ma da martedi prossimo potrà riprendere a visionare nel minimo dettaglio Youporn per scovare un ano più allargato di quello del povero Camillo Passanti: detto questo, la ciccia è finita e con la benzina alle stelle noi di certo non spenderemo un centesimo di più per vedere ancora una volta queste due squadracce in campo.
Andremo a mignotte, eventualmente.



Maltenese - Verm8
Ben 788 spettatori per questo ottavo di Coppa che, al motto scritto di “pochi ma buoni” invadono la phantastica arena. In realtà lo striscione lo alzano in 787, perché l’ultimo sventola una bandiera dei Doors con scritto “chi siete voi per giudicare chi è buono e chi no?”, ma siamo su dettagli che poco riguardano i nostri amici impegnati nello scontro. ErreA solca il campo con un 4-4-2 arcigno che cerca di fare del contropiede la sua forza. Una formazione ben studiata e molto ben disposta in campo, la sua.
Daveth invece schiera un offensivo 2-5-3. Offensivo solo per il senso del pudore: se i suoi valori fossero il profilo di una donna, sarebbe totalmente piatta, ma con un naso alla Ibrahimovic... e la sorpresina tra le gambe. Niente che in linea di massima possa impensierire la coriacea difesa ErreAiana, intendiamoci. Però c’è sempre un dettaglio inatteso, non calcolato, Imprevedibile.
Ma andiamo con ordine: undici minuti di studio e poi Verm8 sfonda sulla destra. Come, non ci è dato saperlo, ma le telecamere evidenziano che il doppio passo di Ginnari sembra essere più un doppio calcio. Sulle palle dell’avversario. Altri 16 minuti e Marcin Michałek, appostatosi in un bunker nei pressi del dischetto, attende il momento propizio per uscire senza che nessuno capisca da dove e inventa una deviazione che significa 2 a 0 per Verm8. Qui uno dei tifosi in tribuna, un pelato molto truccato e vestito in maniera abbastanza vistosa applaude e rivolge verso il presidente della Maltenese un incitamento alquanto strano: il labiale infatti evidenzia la frase “Ti rivoglio coniglietto!”, mentre dall’altra parte delle gradinate si alza un tale vestito da prete che rivolgendosi al crocefisso accomodato al suo fianco gli urla gioioso “lo sapevo! mi hai dato una lezione di vita ma non potevi lasciarmi senza vendetta!”.
Tifosi della Maltenese incitano la squadra dagli spalti
Ma il buon ErreA capisce che quella è la chiave di volta della partita: già due minuti dopo Tansini riparte in contropiede rubando palla all’avversario dicendogli “guarda, un asino che vola”, ma al momento del tiro si ricorda di essere testimonial della Gillette e fa la barba al palo.
A questo punto, la sagacia tattica del pugliese si materializza nel secondo tempo: toglie il Krenn che non si sposava bene col pollo lesso passando al 3-5-2, e dopo 7 minuti della ripresa Tansini si ricorda di sponsorizzare anche il dopobarba rivitalizzante, accende così i propri tifosi siglando l’1 a 2. Inizio della rimonta? Assolutamente no, perché Verm8 per addormentare la partita non utilizza la camomilla, ma il metodo della mazzata tra capo e collo. Così, due fallacci che costano altrettante ammonizioni intimoriscono i Maltenesi, che non accennano a ripartire nemmeno quando Vass coglie la traversa, e il fischio finale permette a daveth di arrivare ai quarti di finale con dei valori che se fossero espressi in soldi, sarebbero monetine. Di color rame. ErreA invece esce a testa alta e recriminando più di qualcosa, ma pensare di poter eliminare il profeta dell’Imprevedibile e passarla liscia, è da folli. Sua Specialità gli ha fatto fare la fine degli abitanti di Gomorra. Fuori quindi entrambi i superstiti del salottino bolognese per la felicità di lucaparo che nella prossima Petrella spera di incontrare bachforever per fare la fine degli abitanti di Sodoma.


Giallorosso stars - Bandula F.C.
Estadio Nacional La Lisa. Serata tersa di fine gennaio. Sul prato dell'impianto palermitano si affrontano Giallorosso Stars e Bandula, in un match interessante per presupposti e contenuti. I ragazzi di jdona sono carichi a mille dopo l'eliminazione di rigorazza inflitta a Jurij, mentre il team lombardo è reduce dalla pazzesca vittoria contro i Grosseto City Ramblers; partite che hanno aumentato fiducia e autostima, per provare ad agganciare i quarti.
Bandula non cede al culo di Jdona e passa barzotto ai quarti
Ma l'approccio a questi ottavi è molto diverso. L'ultima quota rosa rimasta nel roster adotta un 4-4-2 dalla difesa solida e dalla fascia destra molto propositiva con Beatrice esterno alto, Castagnaro terzino infiammato e bomber Céliz a dar loro manforte allargandosi spesso e volentieri. Tattica comunque attendista, che lascia a Bandula l'iniziativa del gioco; un compito che gli uomini del manager lombardo, schierati in un iper-offensivo 2-5-3, non disdegnano affatto. Anzi. Lo sfruttano alla grandissima. Dopo l'estemporanea giocata, finita male, del giallorosso Casula - che uscirà infortunato dopo la mezzora - Bandula costruisce gioco e gol. La bellezza di cinque nei primi 45 minuti, firmati Gecele, Khatib, dalle sforbiciate stile Parola di Ennio Scali e Giancarlo Minicucci, e ancora da Scali. Un primo tempo di una bellezza rara per Bandula, le stelle giallorosse collassano rapidamente a nane bianche prima e a buchi neri poi, fagocitando ogni speranza di arrivare ai quarti. Certo, jdona l'aveva detto dopo la vittoria contro il nostro presidente onorario "per me la Petrella finisce qui!", "l'epico atto finale sono stati i rigori contro Stoppardi... quella contro Bandula sara' solo una partita normale..." ma all'inizio del match aveva anche riacceso qualche speranza "per aiutarmi bandula schiera un 2-5-3... se c'era un modulo che speravo schierasse era quello". Eppure i suoi ragazzi non c'hanno nemmeno provato, non c'hanno creduto come nel match contro Jurij. E hanno pagato.
Alla fine - sarà 6-1 con Mladenovic e il gol della bandiera di Castagnaro - a godere è Bandula, proiettato verso i quarti di finale, un risultato fantastico per la compagine settentrionale. Ora Verm8: match interessante, che Bandula onorerà alla grande. Il portafoglio è già stato slucchettato "dovro' bruciare tutti i miei soldi e comprare dei polli giganti!". Rosticcerie attente, Bandula è arrivato e vuole la semifinale.


Blue Steel - Bluff Country 2 – 4
Allo stadio Mediterraneo è andato in scena l’attesissimo ottavo tra la squadra di otto e quella di SirFly, preceduto nelle ore antecedenti da accesissime dichiarazioni dei due manager, per la precisione sono stati rilasciati un punto e virgola (“;” ndr) da parte del presidente fiorentino e tre punti di sospensione (“…” ndr) da parte di quello veneto. Quindi era chiaro da queste folgoranti parole che quest’anno Blue Steel puntava dritto alla conquista della finale, impresa impeditagli nella scorsa edizione dalla gasatissima Ma.gia, incontrata in semifinale.
spalti vuoti allo stadio Mediterraneo a causa della fine dello sciopero delle mignotte della zona
Così la squadra dallo sguardo fotogenico mette in campo un 3-5-2 con attacchi talmente infiammati da bruciarsi ancora prima della partita: le fasce non vedranno mai una palla! Di tutta risposta Bluff Country riceve chiare indicazioni da SirFly, che con la canna da pesca in mano e il cappellino con le esche in testa manda in campo un 2-5-3 tutto possesso e cazzo dritto in centro prima di tornare a farsi i suoi di cazzi. Il risultato è che la compagine veneta non mollerà mai il possesso della palla e dopo appena 15 minuti si ritrova gia sul 3 a 0 grazie ai gol di Marmora, Timson e Visona. Tanto che al 20 l’autore del primo gol esce senza manco aver versato una goccia di sudore, si cambia direttamente in panchina e si dirige con il retino per andare a dar man forte al suo presidente. Altro chiaro segno dell’assoluto predominio di Country è la sostituzione di inizio secondo tempo: Petrella esce dal campo ma la squadra resta in Petrella, più che un Bluff un gioco di parole! A questo punto quelli di Blue Steel non ci capiscono più una sega ma riescono ad accorciare le distanze su calcio di punizione indiretto con Boradosso. Peccato che al 69esimo i veneti fuggano via di nuovo sul 4 a 1 con Timson su calcio d’angolo. Rimane solo il tempo di veder accorciare Petterson direttamente su calcio di punizione per il 4 a 2 finale con tanto di dichiarazione del giocatore verso le telecamere; dal labiale si legge chiaramente un:”Luca ti amo” evidentemente rivolto al manager Lucaparo…chi lo sa, forse una speranza di giocare la prossima Petrella con la mitica Spam Spritz? A fine partita otto invece dichiara:”Forse è giunta l’ora di passare finalmente  alla Magnum”, mentre Sirfly ribatte:”Trota, è una trota!”.


Indiani - Ballanza 2 - 3
La partita tra Sante e Sine ha il sapore della grande sfida, quella che la notte prima non ti fa dormire; con la mente ti proietti in avanti cullando un'idea di Petrella, inconfessabile, fino a ripassare le parole che dovrai dire quando ti consegneranno la Coppa. Per Napoleone la rivoluzione non era altro che un'idea che ha trovato delle baionette e se l'idea degli Indiani era quella di vincere la Petrella di certo a Sante Pollastri non mancava l'artiglieria. Era tutto perfetto, come lo era a Waterloo, prima che venisse giù la pioggia. E poi martedì a Palermo non pioveva mica.
Il manager toscano tira a lucido il suo tridente e schiera in campo un 2-5-3 supportato da un centrocampo cazzuto e gagliardo per disegnare la classica formazza che piace tanto all'infame e irascibile motore di gioco. Dall'altra parte c'è Sine, rappresentante superstite della decadente dinastia dei cotechini lardellati, che con il piglio fiero e aristocratico della cena indigesta non si vuole rassegnare al ruolo di semplice comparsa nel piatto del martedì sera. Il manager del Ballanza si presenta con un 2-5-3 speculare a quello avversario. Saranno scintille.
Si parte, non si può chiedere di più al cielo che sovrasta Via Albricci 22, gli spettatori presenti sono 1988. Neanche il tempo per Toro Seduto di parcheggiare il cavallo e trovare posto sugli spalti che pronti-via la compagine cremonese va a segno due volte. Il vento dell'est gela gli indiani sulle gradinate e porta i nomi di Monori e Kuzka. Toro Seduto, colpito da questa doppia penetrazione a freddo, preferisce seguire i restanti 86 minuti in piedi. La maledizione del non-c'è-due-senza-tre porta la firma di Zerak quando siamo già a venti minuti dalla fine, Indiani zero Ballanza tre. Sine in panchina, soddisfatto di come procede l'incontro, vomita vodka-lemon e impartisce ordini tattici a una cassa di Gatorade. Una distrazione pericolosa per il manager lardellato, che in zona Cesarini vede gli Indiani farsi sotto e sfiorare la remuntada. Sfiorare, perchè alla fine sarà 2 a 3 per i cremonesi.
Sfiorare, come quella Coppa che Sante ha creato e che, sogno segreto di un padre incestuoso per una figlia un po’ troia, non è ancora riuscito a possedere. Costretto finora al vouyerismo da buco della serratura dovrà accomodarsi anche quest'anno dietro la porta, a spiare gli altri sbattersela. Eppure quel Sine ha una faccia conosciuta; era la quinta edizione, quando un giovane cremonese di belle speranze si presentò a casa di Sante per trombargli la figlia e sparire nel nulla. Oggi, a otto edizioni di distanza, quel giovane si ripresenta con la stessa ambizione. Un'altra lacrima solca il volto di Sante.
un inconsolabile Sante, non si dà pace per l'ennesima batosta


A.C.LEVO 8 - 0 kalleidos
Al “Vernazza” la sfida mi godevo,
un ottavo stracolmo di pathos
si scontravano i boys di A.C. Levo
co’esordienti atleti di Kallos

Prìa del match i due Presidenti
gran superbia avean ostentato
ma sol uno dei 2 contendenti
posta a casa avrebbe portato

A.C. Levo l’è più equilibrato
beve vino e sol pensa a bagasce
mentre kallos ci prova infiammato
attaccando su entrambe le fasce

In realtà coi valori alla mano
questa scelta fa storcere il naso
ma alla fine il kallista l’è strano
di totale follia è pervaso

E sbagliando primiera l’azione
porge il fianco ai nemici più arguti
che prendendosi barca e timone
ne fan 4 in 9 minuti

Il prosieguo de lo scontro ci dimostra
che l’ardore senza forza poco paga
ed il druido i suoi valori mette in mostra
si fa beffe di avversari e poi dilaga

Poco serve fare il cambio a un certo punto
pe’i trentini c’è Verdesca a dar man forte
gli sfa spazio Livio detto Lo Squillante
c’ha percosso le campan m’a suon di morte

Il verdetto è un pesante 8 a zero
che spinge forte come fosse vento in poppa
il team dei celti, tanto stoico quanto fiero
verso i quarti stragasanti della coppa

Cavalcando il favore delle masse
il gasamento si fa largo dentro il druido
che a prescinder dall’attinger a le sue casse
ha mostrato che in sue vene scorre fluido

Va anche detto che fa sempre gran piacere
che in cammino petrelliano pien di rovi
si fan spazio anche team di basse serie
speriam quindi che Kalleidos ci riprovi

Infin dei conti tocca fare i complimenti
ad un kallos matto e colmo di baldanza
che più di tanto auspichiam non si lamenti
nonostante abbia subito la mattanza

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Oltre la Petrella
La Coppa delle Coppe
Perchè vincere la Petrella ti porta lontano, molto lontano...

Martedì è partita la prima edizione della Coppa delle Coppe, manifestazione rivista e corretta dell'ormai ex-Mundialito per Club. Come il predecessore, questa nuova competizione mette di fronte i campioni (o i principali rappresentanti) delle più note coppe private di Hattrick Italia, e in questo parterre la Coppa Petrella non poteva certo mancare.
A portare in alto i colori di Quelli che Stragasano ci pensa il Deportivo Donkaiserzauker, vincitore della scorsa edizione della Coppa Petrella e impossibilitato a partecipare a quella in corso a causa del suo sontuoso cammino nella Coppa Italia. Davanti il Coldimosso, squadra protagonista di un ottimo campionato in settima serie e vincitrice della Coppa Carriera. Dopo un avvio stentato da parte di entrambe le formazioni, è Gestenberger intorno alla mezz'ora a portare in vantaggio il Depor. Passa poco e arriva il raddoppio, sempre con il roccioso teutonico che mette in cassaforte la partita. A stretto giro di posta arriva il tris di Federico, che chiude il match. O almeno sembra, perchè Gerli fa quello che non va mai fatto: stuzzicare il cannibale riportando la partita sul 3-1. E allora negli ultimi 4 minuti si scatena la furia del Super Depor: uno-due-tre che sembra peggio di un Ko tecnico, per il 6-1 che manda le squadre negli spogliatoi a bere un thè caldo. A dire il vero i giocatori di Coldimosso si fanno una valeriana per trovare un po' di tranquillità dopo lo choc patito negli ultimi minuti della prima frazione. La ripresa è una pura formalità, con altre tre reti che portano il risultato sul definitivo 9-1.
Parte quindi bene l'avventura del Depor nella nuova Coppa delle Coppe, competizione prestigiosa che raduna ben 16 fra le principali coppe private del forum Italia. Negli altri match, vita facile per longdongsilver, campione della Franco Baresi League, che sbatacchia il Vano Daniel, campione della coppa Fenili Belasi, con un perentorio quanto inequivocabile 7-0. Stessa sorte (però per 5-1) per Romagnolo Doc, rappresentante della coppa Emilia Romagna (e quale sennò?) contro I Secchi 97, squadra della Coppa Val di Fassa, rimandandolo fra le Dolomiti a cercare miglior fortuna. Bella anche l'affermazione del Maccari (Coppa Veneto) che si impone per 4-0 contro Ac Anchione (Coppa Interprovinciale Pistoiese). Le altre partite sono state più tirate, con la vittoria per 2-0 del Tempio del Tifo (Memorial Pallì) contro teamk (Coppa delle Coop), del Bagicalupo (Pavia e Provincia Cup) sull'Antoniana (Coppa Federazione Hattrick Bergamo) per 2-1 e del Bognor Regis (Coppa TNG) per 2-0 su magic09 (Coppa DAC). Chiude il turno la vittoria di Idioteque (Coppa Oltremella) su Fantapazzo (New Game Fox Cup) con uno spettacolare 4-2.
Martedì prossimo quarti di finale, con il Deportivo Donkaiserzauker che se la dovrà vedere con Romagnolo Doc, ostica squadra al comando della propria ottava serie e determinata a portare alla ribalta di Hattrick la famosa piadina romagnola. Nella stessa parte del tabellone di fronte Bognor Regis contro Idioteque, in una sfida sicuramente avvincente. Nella parte alta, invece, di fronte Il Tempio del Tifo contro longdongsilver e Maccari – Bagicalupo.
donzauker si prepara a fare un sol boccone del prossimo avversario
La Coppa Petrella è chiamata ad altre affermazioni, dopo i successi nei precedenti Mundialiti e nelle supercoppe con le federazioni gemelle. E ancora una volta è il donz la nostra testa di ponte...





link utili:

Mi raccomando, organizzate a PALERMO, in modalità REGOLE DI COPPA. Se siete di PALERMO organizzate in campo neutro in SICILIA.