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venerdì 28 dicembre 2012

Coppa Petrella XVI - Ottavi di finale

Mammuth piange sul serio, big match vinto dal Depor. Anche gli Indiani salutano la coppa.
Stoppardorgoglio
Dal 3-1 al 3-4, Stoppardi come a Stalingrado. Hasta la Stoppardi Siempre!
Raspiduo senza patemi, Scarlino, Loss, le capre e Annikilator continuano a gasare!

Natale con il fiato sospeso in tutto il mondo, quello appena passato.
L'ansia e l'incertezza che regnavano sulla coppa più amata al mondo hanno mandato di traverso svariati maiali, tacchini e agnelli nell'intero occidente: la Petrella era ancora sovietica, o stava ormai diventando un prodotto filo americano?
Quando l'annosa questione sembrava risolversi a favore dei Coca-Cola's Boys, un urlo implacabile e imponente terrorizza l'intero occidente, 3/4 di america latina e 7/8 di Groenlandia: è l'urlo di Stoppardi, vero e unico favorito alla vittoria finale, a certificare che la Petrella no, non si svende nemmeno davanti alle offerte più faraoniche, e piuttosto che concedersi ad un ex-mod la da' via al presidente più cialtrone d'Italia, dopo Cellino e Gaucci.
Nel frattempo, il Depor si sbarazza di una Dinamo Schicchi in tono minore, che non riesce a far altro se non innalzare una flebile muraglia spazzata via con fatica dai pretini.
Bagarozzo manda per sempre in pensione il padre padrone Sante, ora ufficialmente mai profeta in patria, mentre Scarlino sfrutta la voragine del tabellone per andare a farsi incaprettare dalle sporche e cattive.
Raspy, millikan e Loss confermano che la Petrella è affar di gasatori, e vanno a completare un rooster che promette scintille e tanto spettacolo.
L'ultima Petrella volge al termine, e dietro le ultime due curve si intravede lo striscione finale; iniziamo ad intravedere la scritta che troneggia sull'arrivo: STO....

Match of the Week: Deportivo Donkaiserzauker - Dinamo Schicchi
Indipendentemente da come sia andato a finire, o quale sia stato lo svolgimento, una partita meritava di diritto di ergersi a big match di questi ottavi. Una partita che metteva di fronte due cannibali della competizione, dominatori delle ultime edizioni, grandi protagonisti di buona parte della storia Petrelliana. Il quattro volte campione Deportivo Donkaiserzauker e la tre volte trionfatrice Dinamo Schicchi. Un vero regalo per questo Natale.  
Impossibile descrivere l’attesa spasmodica dipinta sui volti dei tifosi al Landsberg Allee.
Il Deportivo si dispone in un 3-5-2 dalle ali ben spianate. La Dinamo si presenta ai nastri di partenza senza reparto offensivo: voci di corridoio rivelano che nel redditometro varato dal governo sia presente anche la voce “attaccanti”, e mammuth ha deciso di non rischiare in alcun modo visite degli omini in grigio. Il risultato è un 5-5-0 difensivamente possente ma spuntato e senza troppi palleggiatori in mezzo al campo. Per fronteggiare la penuria di idee, il preistorico ordina ai suoi di non lasciar respirare i registi avversari, ringhiando su ogni pallone.
I pretacci sono spaesati: al 7° perdono una palla e Andrés Bolaño quasi porta in vantaggio Schicchi. E’ solo dopo l’errore marchiano del giocatore che il coach della Dinamo, Bojko, si accorge d’averlo schierato a centrocampo. “Ma non era portiere?” domanda al suo vice, ricevendo risposta affermativa. Non ci vuole molto perché Andrés Bolaño venga richiamato in panchina, col mister di Schicchi ancora incredulo della sua stessa mossa… “Devo aver letto male il pizzino del presidente” e in effetti un rapido controllo evidenzia l’errore di interpretazione del geroglifico mammuthiano le cui zampe pelose, oltre all’eccessiva quantità di mirto ingerita durante il pranzo di Natale, rendono quasi illeggibile. Pian piano Bojko scova un altro paio di indicazioni che aveva travisato, e al 25° rimette a posto le cose con un’altra sostituzione. Nel frattempo il campo ha registrato davvero poco, e la grande attesa del match s’è trasformata nella grande attesa dell’occasione da gol. Che, appena prima della mezzora, arriva. E questa volta ha la divisa nera del Depor. Váňa sfugge sulla sinistra ma vanifica tutto calciando sull’esterno della rete. Paradossalmente l’opportunità creata - anche se sbagliata - non carica i ragazzi dell’esorcista, ma li innervosisce; nei successivi dieci minuti pensano più a spaccare tibie che a giocare a calcio. A farne le spese Lo Baido, che deve abbandonare il campo in barella, e Rask Thomsen, colpito duro alla schiena ma stoico nel rimanere in campo. Anche perché Schicchi aveva finito le sostituzioni.
Prima della fine del primo tempo il Depor si ricorda anche di giocare a calcio e sfodera una bell’azione, che il fratello di Loredana, Stefano Bertè, spreca.
Duplice fischio… un match che si pensava diverso, ma che rimane comunque pregno d’intensità e furore agonistico.
E’ che alla lunga, chi difende perde efficacia. Non ci si può permettere alcun errore, e le occasioni per respirare sono così poche che si rischia di annegare. La Dinamo è forte anche di testa, ma il Depor è esperto e dovrebbe solo ricordarsi cosa significa attaccare con pazienza, muovere la palla e aspettare il varco giusto. Ci pensa il suo presidente a riportare i suoi sulla retta via, recitando alcuni brani della Bibbia. Scelti a caso, ma la citazione dal Libro fa sempre un certo effetto.
E allora il Depor affronta la ripresa con la calma e la saggezza. Fingerlos prende per mano la squadra e inizia a mostrare tutte le sue qualità, sublimate nel gol che regala vantaggio e partita al Donz. Una rete che arriva al 67° ma che non trova replica alcuna da parte della Dinamo, incapace di creare alcuna trama offensiva.
Il Deportivo Donkaiserzauker, nella cui bacheca riposano il maggior numero di Petrelle, va ai quarti. Nella memoria di tutti resterà questa partita non tanto per la partita in sé, quanto per tutto quello che hanno significato le squadre per la Coppa Petrella. Vere icone. Un plauso a mammuth, che esce alla grande dalla storia della competizione. Il Donz continua, perché ci sono una dozzina di preti che vogliono riscrivere una fine già scritta.



Top&flop sonopienohoilvomito ediscion
top
Allerta meteo su Firenze, il capoluogo toscano da un paio di giorni a questa parte è minacciato da una densa nube gassosa dalla dubbia provenienza. Si consiglia a chi non gasa di serrarsi in casa e attendere ancora qualche settimana.

L’ arco e le frecce degli indiani metropolitani hanno potuto ben poco contro le lance assetate di sangue fantamaniache....al grido di Puppaaaaaaaaaaa gli 11 pellerossa se la danno a gambe, in testa ai fuggitivi i 3 nuovi divini spennati..


Dura fino al 120' l' ottavo più in bilico. Barry fc 2006 e annikilator regalano emozioni fino all ultimo... Millikan dopo esser scampato alle fauci dei pastori tedeschi dovrà evitare anche quelle del cannibale. Ridi poco adesso eh?

Flop
Preferiamo quando piange e poi vince......mammuth in versione lagna con un valido motivo non piace ... Stiamo affilando le zanne per la prima edizione della coppa che nascerà dalle Petrelliane ceneri?

Andrea Arno, a quasi 38 anni non è il caso di appendere le scarpette al chiodo? Neanche dopo un entrataccia van der Rijst riesce a terminargli la carriera....patto con il diavolo? 666 chiama Donzauker!

Anche il Petrellomane Mirari deve arrendersi di fronte ad un ChemicalFather mai così combattivo. L'alleanza con Anubi sta dando i suoi frutti e all'AC Ma.gia restano solo i torsoli...


 Amarcord: intervista a donzauker84
Allora, siamo ai titoli di coda: ci racconti cosa è stata per te la Petrella?
Semplicemente, una delle ragioni principali per cui hattrick mi ha appassionato così tanto. Le vittorie e le soddisfazioni più belle me le sono tolte nella Coppa per eccellenza, perchè va bene battere i soloni di hattrick ma vincere e perculare gli amici non ha prezzo. Anzi, ce l’ha: il pollame è caro. La prima Petrella, in particolare, non si scorda mai: quanto allenamento gli ho sacrificato... Ma ne valeva sempre la pena.

 Cosa ti rimane, umanamente parlando, da questa avventura lunga quasi 5 anni?
Tanto. Hattrick è stato davvero una bella valvola di sfogo, ma anche un modo per passare il tempo con gli amici e incontrarne di nuovi. La Petrella e la Fed, poi, sono stati dei punti fermi per cui non smetterò mai di ringraziare sante e juri. Un gioco che, pur con tutti i suoi difetti, mi ha appassionato e continua a farlo. Forse non più come prima, il Depor ha un pò esaurito la sua spinta ma ci sta dopo tanto tempo, ma in ogni caso continuo a seguire le partite e a incazzarmi col random.

Sei stato il più forte, il più vincente, il più temuto: come hai fatto a sbaragliare la concorrenza in questa maniera?
Il celodurismo spaventava molti, evidentemente. I miei scendevano in campo con la bava alla bocca, gli avversari erano spesso intimoriti. Oltre a questo, negli anni il Depor è sempre stato una squadra forte, in grado di scalare le serie fino alla II. Non mi sono mai risparmiato in Petrella, anzi ho anche fatto ricorso ai polli in qualche occasione. Poi, ovviamente, il culo ha giocato la sua parte: è un gioco probabilistico, e non ho mai avuto grosse randomate avverse. Ma neanche a favore.

Qual è stata la finale piu bella? Quella che ti ha dato più gioia?
La prima Petrella, contro Vezzo, non si scorda mai. Ma battere Bacarospo fu fantastico: ero reduce dal mots allo spareggio (vinto) per salire in III, il ts era devastato e si era infortunato il mio unico attaccante vero. Studiammo entrambi la formazione per una settimana, e dopo una partita al cardiopalma e la sua rimonta da 2-0 a 2-2 Zanfrini segnò il golden goal. Rimane la mia più grossa soddisfazione su hattrick.

Il rivale piu rognoso? Quello che ti ha dato più gusto battere? E quello che t'ha fatto penare di più?
Ce ne sono tanti in realtà. Mammuth senza dubbio, la sconfitta contro di lui in Petrella VIII fu un bello smacco, anche perchè fino ad oggi non avevo più avuto occasione di avere la rivincita. Una volta mi avrebbe dato più soddisfazione, ora vivo il tutto con molto più distacco. Ricordo che Materazzi mi mise molto in difficoltà, così come Bacarospo in finale. Per non parlare di Mpingitore, con cui persi la finale di Petrella VII. Poi la partita più difficile è sempre la prossima.

Dovendo sceglierne uno, quali dei campioni del Depor puo' fregiarsi del titolo di mister Petrella?
Stefano Bertè. Quattro Petrelle in bacheca, ha 31 anni ed è con me dai 17.
Quale avversario avresti voluto nella tua squadra?
Thimothy Maggiore e Libero Nativo.

Chi vincera' l'ultima Petrella? E perche?
Io. Sono il cannibale. Anche se, ad essere sincero, non mi sarebbe dispiaciuta un’affermazione di sante o di juri: se la meritano. Sante è uscito, speriamo che sia davvero l’anno di Stoppardi.

Immaginando che la Petrella prenda forma e sembianze umane, cosa gli diresti?
Non abbiamo mai parlato molto, abbiamo un rapporto basato sul sesso. Tanto gira e rigira torna sempre da me: sa bene cosa l’aspetta.

Ma era davvero arrivato il momento di mandarla in pensione?
Si. Tutto finisce, ed è giusto che anche la Petrella ci saluti. Ha dato tanto, ma i tempi sono cambiati ed è giusto che cambi anche lei. Ma un pensierino alla Petrella lo faremo sempre.

Grazie Cannibale, è stato un onore poterti intervistare.

ESTICAZZI CHE STRISCIONE
I tifosi dei Leoni d'Africa deridono il famoso slogan stoppardiano, insinuando un utilizzo poco consono del deretano di Jurij.
Purtroppo per loro è lo stesso Jurij che gli farà un buco simile alla fine della partità.
Gli ultras dell'AC Ma.gia non sono molto poetici nei confronti di Chemical
I tifosi degli Indiani Metropolitani augurano a tutti un buon Natale

La sdraina
Colto da folle gasamento per l’approdo ai quarti di finale dopo la vittoria contro il mod, il presidentissimo bolscevico Jurij Andropov ha deciso di passare ai fatti e mostrare al pubblico gli effetti della sua agenda. Conscio di essere rimasto l’unico PM nei reami della Petrella, il gavorranese di Scandicci (o lo scandicciano di Gavorrano, fate vobis) ha indetto un comizio elettorale nel quale svelava le bellicose e sanguinolente atrocità segnate sulla famigerata agenda della morte. Il mondo petrelliano ha appreso con sconcerto e sgomento i terribili piani del presidente e, addirittura, ci sono stati suicidi di massa quando Jurij ha dichiarato che passerà il capodanno al lago, in completa “isolation”. Il partito PM si è subito spaccato in diversi tronconi: l’entourage fiorentino si è dissociato completamente dalle scelte dell’agenda definendole “dissennate”, mentre la sponda sarda rimane cornacchiniana, anche se mammuth dichiara di volere “delucidazioni sull’accaduto”.
Intanto Sante Pollastri ha preso, di sua iniziativa, il primo soviet train per il gulag del Filare. La depressione post-eliminazione non è stata ancora superata e un po’ di lavoro in miniera non gli farà altro che bene. I complottisti moderati democristiani parlano di un’alleanza segreta con diegoth per l’organizzazione della nuova coppa. Staremo a vedere. Ma tutto ciò è passato molto in sordina viste le sparate del presidentissimo. Infatti perfino l’alto sacerdote Maya si è scomodato dall’oltretomba, dopo il flop del 21 dicembre 2012, dichiarando alla stampa: “Abbiamo dato un mesetto di recupero all’umanità prima del fischio finale, il tutto per vedere se è l’anno di Stoppardi. Non stiamo nella pelle neppure noi.”


LA FAZIOSA RASSEGNA STAMPA



venerdì 21 dicembre 2012

Coppa Petrella XVI - Sedicesimi di finale

Mammuth, donzauker, bacarospo, loss, jurij, sante pollastri, rayallen:
i cantieri possono attendere un mese, l’ultima petrella suona musica classica.
Vecchi leoni ruggiscono
Socatona Davor_Nuna, anche quest’anno banane per i Raccattati.
Bachforever fermato da un muro di cemento armato.


Martedi di passione nella città dei poeti e dei gioiellieri.
Quando ormai l'ultima edizione della coppa più amata dalla gnagna pareva stancamente trascinarsi verso un finale mesto e senza sussulti, il primo turno ad eliminazione diretta cambia le carte in tavola, proponendo un menù trito e ritrito ma sempre graditissimo.
Un po' come quando si entra nell'osteria di fiducia ben sapendo che il vino e lo stufato con le patatine non deludono mai, cosi la Petrella propone ai commensali i suoi piatti forti, che l'hanno resa cosi celebre e cosi amata negli anni.
Ed ecco quindi, il sempre verde pollo croccante ma ben speziato servito con abilità dagli chef locali, capitanati da un Mammuth in versione finale contro gli Indiani, seguito a ruota dal mago dello spiedo Bacarospo e dal sempre Utopico Sante, Pollastro di nome e di fatto.
Ecco il delizioso pate' di titolari, servito con maestria dai cuochi provetti Donzauker, RayAllen e Loss, tutta gente che la Petrella in bacheca ce l'ha già.
E a chiudere il menù, poteva forse mancare il dolce?
La montagna di gol con cui Stoppardi seppellisce il povero Kallos non è infatti degna della piramide di Profiterole della pasticceria pluripremiata, quella che da bambino sognavate con ghigno soddisfatto tutto l'anno e che, una volta visitata, si ritrovava la vetrina dei dolci tutta unta dalle vostre tenere manine?
Perchè, se mai ce ne fosse stato bisogno, questi sedicesimi di coppa ribadiscono che la competizione fatica a cedere il passo, cela con maestosa eleganza le rughe dettate dall'età e ribadisce una volta ancora, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in confronto a lei gli Hattrick Master sono una cagata pazzesca.
Quel che si profila all'orizzonte assume i toni epici di mille battaglie, mille avventure, sintetizzando appieno migliaia e migliaia di post, perculate, amicizie virtuali e diventate reali, vite e storie che si sono intrecciate dipanandosi nella matassa che è la vita con una poesia senza eguali.
Ecco dunque stagliarsi all'orizzonte la sfida tra i giganti Depor e Schicchi; lo scontro tra inutili mattacchioni di ieri e di oggi Sante e Bacarospo; la lotta tra i gasatori Chemical e Mirari, vecchi compagni di letto al raduno; ma più di tutto, il vero match, la madre di tutte le sfide, quella che metterà di fronte la legge della giustizia, con l'ecs mod nemico del popolo furiga, e il Che della federazione, il presidente amato dalla folla, il fuorilegge anarchico Jurij.
Cosa riservera' il futuro ai vecchi leoni che tornano a ruggire?
O saranno i nuovi leoni, venuti dall'Africa, a chiudere per sempre l'età dell'oro della Petrella?


 Match of the week: Fantamaniacs - Bluff Country
Nell'ultimo turno della fase a gironi, diciamolo, non c'era stato molto gas. Partite per lo più scontate, qualche fuoco fatuo di paglia qua e là... ma nulla che avesse inchiodato alla poltrona gli spettatori di quest'ultima Petrella. I sedicesimi hanno ribaltato totalmente la frittata: match dall'alto tasso adrenalinico, botte e risposte, minuti da seguire in apnea e finali incerti. Come non citare gli incontri dei pluricampioni Dinamo Schicchi e Deportivo Donkaiserzauker, sull'orlo del baratro contro Gianpdoria e Gine4Ever, e alla fine vincenti? Ma è stata un'altra partita a calamitare l'attenzione di chi stava seguendo questo turno.
A La casa dorata di Samarcanda mille e passa barboni hanno deciso di sfruttare le poltrone riscaldate dell'impianto fiorentino. La maggior parte dorme, gli altri sonnecchiano. Sul campo scendono intanto le squadre: 4-5-1 con annessi muri di cinta, fossati e filo spinato per Fantamaniacs, 2-5-3 con la propria area trasformata in un curato giardino all'inglese dal portiere Haircoat per Bluff Country.
Due idee di gioco diverse, ma che l'abilità di mister e manager rendono più equilibrate di quello che gli schieramenti lasciano intendere. A proposito di manager, non è ben chiaro dove siano: qualcuno sostiene che bacarospo sia ad una cena di lavoro con un uomo dall'impermeabile nero, per appianare vecchie divergenze e per trattare qualche affare futuro, di SirFly giungono dichiarazioni riguardanti strane invocazioni randomatico-natalizie, ma la nebbia sembra poi averlo fagocitato.
Partiti. I primi 25 minuti sono di puro studio, fine sinonimo che può essere tranquillamente sostituito con un più grezzo "Che due palle!".  Non succede nulla. Poi, improvvisamente, la partita si infiamma e l'ultimo quarto d'ora è l'emblema dell'intensità: le occasioni fioccano come la neve a Santa Caterina Valfurva e qualche barbone riesce perfino ad alzare le palpebre. Il primo squillo di tromba è dei ragazzi del baronetto Fly, con Marotta che non aggancia un bel pallone, poi ci pensa la baca-band ad animare la serata: punizione di Fioletti a lato, paratona di Haircoat - con i guanti da giardino - su Lara, fino al vantaggio trovato da "acciuga" Atchugarry, colpo di testa con deviazione decisiva di un cespuglio di bosso.
L'entusiasmo fantamaniaco dura però poco, perchè bastano 8 minuti perchè Country pervenga al pari con Dussol. Il punto è che dura ancora meno la soddisfazione di SirFly, al quale necessitano solo 60 secondi per vedere Simone Schicchi mettere la firma su un'altra grande partita e sulla rete del 2-1 per Fantamaniacs. Ed è mica finita, nei successivi due giri d'orologio sono altre tre le occasioni, una per Bluff, le altre due per gli uomini di bacarospo. Nove azioni da rete in 18 minuti... Pazzesco!
La pausa tra i due tempi è utile per calmare un po' gli agitati 22, con qualche goccia di Lexotan per non surriscaldarli troppo. Le dosi però non sono del tutto esatte, e l'inizio della ripresa non è molto diverso dai primi minuti della partita, fatta eccezione per un palo di Bluff. I barboni tornano ad addormentarsi, Haircoat riprende a curare il suo giardino inglese.
I due mister cercano di dare una svegliata al match effettuando una sostituzione a testa, seppur senza modificare la tattica. Ma i risultati si vedono solo dopo qualche minuto, e in quel lasso di tempo il coach di Fantamaniacs, Fragoso, si addormenta.
La partita però torna ad animarsi, con Haircoat che si esibisce in una gran parata per proteggere un'aiuola, e con Folstad che timbra il cartellino per Country e riporta il risultato sul pareggio. Un paio di olè di quei quattro barboni risvegliatisi dal letargo rianimano mister Fragoso: completamente spaesato, incapace di connettere, senza rendersi conto del tempo e dello spazio ma solo del fatto che Bluff ha segnato, fa uscire Aarema, fa entrare Zborovan, e ordina ad Hocde di affiancare Lischi in avanti e aumentare il peso offensivo. Un 4-4-2, in teoria. Un modulo provato solo un paio di volte all'autogrill, in pratica. In confusione il mister, in confusione i suoi, Bluff Country non crede a tanta manna e va in vantaggio. Siamo all'86°. Esulta SirFly, riemerso dalla nebbia per seguire le ultime fasi della gara. Bacarospo, che sta seguendo la partita alla radio durante la cena di lavoro, si lascia andare a qualche lieve imprecazione.
Ma i suoi sono duri a morire, esperti e poco inclini a uscire di scena solo per colpa di un coach assonnato. 89°. Hocde sfrutta una punizione, evita un cespuglio di rovi, scarta una fila di tulipani e scaraventa in rete il 3-3. Tripudio dei barboni, ormai tutti sveglissimi e vogliosi di seguire i supplementari.
La breve pausa consente a Fragoso di riordinare le idee e le tattiche dei suoi. Ma qui è la fase psicologica a pesare, e la vittoria (o la sconfitta) sfumata (o maturata) nell'ultimo minuto di gioco è un macigno difficile da togliersi. Infatti, nonostante Fly evochi il nomen homen Petrella, sono i Fantamaniacs, sulle ali dell’entusiasmo, a trovare la rete del 4-3 con Vargas Porras - abile a superare le siepi centrali - e raggiungere gli ottavi. Baca perde ogni ritegno ed esulta porconando in aramaico antico (cit.). Una partita strepitosa, in cui entrambi meritavano il passaggio del turno. Onore a SirFly, ma il baca e i suoi ci hanno creduto quel pizzico in più; ora affronteranno gli Indiani Metropolitani del patron Sante.
Gas aperto.


Da 10 a 0 maèdavverol’annodistoppardi Ediscion

10 Mantenendo un basso profilo come fino ad ora, la Stoppardi è riuscita ad arrivare agli ottavi senza perculate varie, il 10 a 0 a Kallos è figlio della tranquillità.... Ora però gli occhi di tutti sono puntati, si farà abbindolare anche Furiga?

un bel 9 al mio cardiologo e alla sua tempestività, un intervento d' urgenza salva la vita di chi vi scrive al '96 di Fantamaniacs - Bluff Country.... Il gol di Juan Carlos Vargas Porras è da eiaculatio tutt altro che precoce..... gas e sperma!

8 Prova di forza per le Capre del Pastore, Joker085 è schiantato a terra con una facilità impressionante, una pre-tattica al limite dell’ assurdo funziona ancora una volta, il triplo divino in difesa di Vela vedremo se avrà la forza di reggere alle cornate caprine....

7 L' ultima edizione è un evento speciale, pare averlo capito cosi come Jurij, anche Sante Pollastri, 322 stats sono un bel biglietto da visita, e un avvertimento per tutti...

6 Dinamo Schicchi e il super Depor viaggiano spalla a spalla, rispettivamente mettono in bacheca gli scalpi di Giampdoria e Gine4ever... i 2 pluricampeao hanno ragione dei loro avversari solo in coda al secondo tempo... ragazzi, adesso potete rilasciare i muscoli gluteali e cambiare la biancheria intima

5+ in scioltezza per lo Scarlino A.S.D., che pialla i BrustaBoys e rimane l'UNICA squadra di Scarlino ancora in competizione...... diegoth e Davor_Nuna hanno pronte le bambole voodoo di Laneve e Comeaga.... chiamasi campanilismo.
I due angelici attaccanti proveranno a fanculizzarli...

4 per i Raccattati Forelocks, JR ci mette del suo per farlo socare e il premio randomata dell’anno finisce diretto nelle mani di Davor!

3 Se si potesse fare il processo alle illusioni, Mr_Antani sarebbe da rinchiudere.... dopo un girone passato a gas spalancato il manager biancazzurro in odore di fiori d' arancio becca 9 arancini da Mirari, che, arriva, gli apre il culo, saluta educatamente, e se ne va....s i si... ma è tutta colpa degli infortuni...

2: Bachforever, pretendevi qualcosa di più? E apri sto benedetto portafogli!!!!!!
firmato: Stampa faziosa

1 per ildruido, troppo impegnato a pensare ai problemi dell’economia moderna e al suo amato Barnard  per schierare una formazione degna contro annikilator

0 a Kallos, fonti quasi certe sortengono che abbia preso denaro per lasciare la strada spianata alla Stoppardi, forse sono solo dicerie, ma a pensar male spesso ci si prende....



ESTICAZZI CHE STRISCIONE!
La curva dei Leoni d'Africa rende omaggio al loro uomo simbolo: Andrea Arno, il Bomber della Petrella.

Persino la curva della VELA è una muraglia! Incredibile amisci!


I tifosi della Stoppardi chiedono a gran voce al loro presidente di aprire il portafogli...


La sdraina
La nuova coppia si mostra al pubblico
Il monologo di 3 ore e mezzo di diegothKPB10tvukdb su TV9 non è andato molto a genio ai vertici petrelliani della federazione. Il giovane leader del partito bimbominkia ha rivendicato il suo diritto ai poteri, minacciando di continuare lo sciopero della newsletter se non gli vengono riconsegnati i superpoteri di moderazione, dopo aver confermato in diretta il suo fidanzamento con l’avvenente soubrette Sandra Milo, donna di sani e robusti principi morali. Ma il punto più importante toccato dal Gran Visir dei bimbiminkia, è l’organizzazione della prossima coppa, quella che sostituirà la beneamata Petrella. Viste le ripetute figure di merda collezionate dai Ghiozzi dei Greppi nelle ultime edizioni, diegothecc..ecc.. ha pensato di prendere in mano le redini dell’organizzazione e di dettare le nuove norme, a sua detta del tutto rivoluzionarie. Il format proposto prevede infatti che le squadre che avanzeranno il turno saranno quelle perdenti, mentre il nuovo editoriale sarà scritto solamente in linguaggio SMS e caratteri cirillici. Questo ha mandato su tutte le furie la redazione petrelliana, che si è detta “indignata, inorridita e tradita da un collaboratore ormai disperso da varie settimane”. Il manager dei Ghiozzi ha puntualmente smentito che la sua discesa in campo e le regole proposte per la prossima coppa possano essere per interesse personale, tuttavia nessuno dei senatori si fida e sono pronti a dar battaglia ai vaneggiamenti del rampollo scarlinese. Insomma, l’ultima Petrella è nel pieno della bagarre e c’è già chi ha tempo di ponderare sulla prossima, ignota coppa. Che siano in arrivo altri partiti ed altre votazioni?

IN SEGRETO: ma non ditelo a quello lì.
Basta, mi sono rotto le palle di quel debosciato del mio presidente. E' un matto che gira sempre con dei gufi sulla spalla e pensa solo a cantare col suo complessino di inferiorità e fare filmati stupidi con i suoi amichetti mentre suona e si dimena come una checca isterica. Se ci siamo qualificati per gli ottavi non è certo merito suo, figuratevi che ha pure deciso di non rinnovare l'abbonamento al solito circolino del paese in cui ci ritrovavamo a ridere e scherzare e mangiare quintalate di ottima Spam. A volte pensiamo che sia pure ritardato perché rimane sempre indietro a leggere i giornali e ci racconta notizie vecchie di una settimana quando passa a trovarci. Per fortuna ora pare che l'abbiano rinchiuso in un centro di recupero.


STAMPA RASSEGNATA





venerdì 14 dicembre 2012

PETRELLA XVI - Fase a gironi: III turno

Incredibile debacle di Spartak Gonzo, a punteggio pieno la favoritissima Raccattati.
Le capre salvano l’indiano dalla tana del bianconiglio
Grazie al fair play del già qualificato pastore, Sante Pollastri si salva il culo e manda a casa il sempre più tenero ErreA.

A differenza del film black sheep, dove pecore indemoniate mietono vittime, in Petrella le capre obbediscono bene al loro pastore e regalano una pagina da libro cuore in questa ultima petrella. Sante Pollastri, storico patron, rischia fortemente l’eliminazione all’ultima giornata dalla sua coppa, visto che il pastore già qualificato gioca contro l’ostico (oddio insomma via) ErreA senza assillo di risultato. Ma l’onestà del manager calabrese, unita a qualche messaggio cerchiobottista con gli occhi dolci del baffo più famoso di fed portano le capre ad abbattere il coniglietto ErreA, ricacciando la Maltenese nella tana e promovendo di fatto gli Indiani ai sedicesimi. Così, in questo modo bizzarro e un pò a culo, Sante passa alla fase finale della sua coppa, proprio come l’Italia dell’82, dopo un girone passato all’ultima giornata e col folle rischio di andare a casa. Siamo sicuri che gli Indiani, del resto, come l’Italia mundial, siano in grado di spazzare via via tutti i team e portare, finalmente, a casa la coppa dopo 16 stagioni a socare, è indubbiamente il suo anno.
Attorno a questa vicenda i gironi decretano verdetti già mezzi scritti, senza troppe sorprese. Fanno rumore le eliminazioni dello Spartak Gonzo soprattutto, storico team abbonato ad arrivare almeno agli ottavi della competizione e del bimbominkia diegoth, che anche a questo giro vede bene di far cacare il cazzo e torna a Scarlino con le pive nel sacco.
Adesso riflettori accesi sui sedicesimi, i gasometri iniziano a scaldarsi lentamente e Dante è pronto a godersi la bellezza di quest’ultima edizione da far tremare i polsi.


Match of the week: Blondjob Tube - Brianza Velenosa
I terribili effetti dell'influenza Merkel sui tifosi
Fa fresco ma si sta bene alla Franziskaner Arena, impianto costruito con botti di riciclo della nota birreria bavarese. Molti degli spettatori, per accompagnare degnamente gli hotdog comprati, si ritrovano a leccare senza vergogna i propri sedili. Un passatempo anti-igienico - più di un tifoso verrà ricoverato al termine del match con i primi sintomi della devastante influenza teutonica, detta "la Merkel" - che non distoglie l'attenzione dal match che ospita l'impianto. 
Perchè c'è tensione; la partita è da dentro/fuori ed è un passaggio dei sedicesimi che una di queste squadre si godrà. Stiamo parlando di Blondjob Tube - Brianza Velenosa, due team che hanno vinto a tavolino contro il Grande Paccaro Special_One, e perso poi nello scontro col campione in carica, il gasatissimo Raspiduo. Che vince, si unisce alle altre grandi 32. Prima del calcio d'inizio, minuto di silenzio per la morte del presidentissimo della Dinamo, Riccardo Shicchi. Poi, si gioca.
Punto in comune dei due schieramenti è il folto centrocampo a cinque, una battaglia a colpi di passaggi e fraseggi. Invertiti i numeri di difensori e attaccanti: due dei primi per Blondjob, due dei secondi per Brianza, e invertite per quanto riguarda i reparti a 3. L'intera partita diventa così un continuo susseguirsi di sfide 1vs1, 2vs2, threesome, orgie e orgette. E vedendo il nome sul pornografico andante di una delle squadre (Brianza>Arcore>che ve lo dico a fare?) non è difficile crederlo.
Difatti il primo tempo non risulta molto attraente, le squadre "giocano" molto ma a concretizzarsi sono solo due reti, una per parte (Postma per Brianza, Iguape per Blondjob).
Negli spogliatoi, durante l'intervallo, i due mister ricorrono a due strategie opposte per impossessarsi della partita. Il coach di Brianza, Blanch, diluisce nel tè caldo una pastiglia azzurra ad ognuno dei suoi, per cercare di rinforzare le penetrazioni; quello di Blondjob, Robertsson, fa indossare a tutti i suoi 11 una cintura di castità modello Alto Medioevo, per difendersi al meglio dalla fisicità e dai falli degli avversari nei numerosi "scontri di gioco".
La tattica vincente è quella di Blondjob Tube: gli interventi da dietro e i falli, incattivitisi, trovano le adeguate contromisure e diventano deleteri per Brianza. Al 62° siamo già 4-1 con la solita, triste, trita e ritrita rete natalizia di Boldi, e i gol di Ostrovskis e Natov. A questo si aggiunge il ko di Malzkorn la cui coperta, mentre viene portato fuori in barella, assume i contorni di una tenda canadese un po' storta a seguito dell'infortunio. Una partita che si infila presto nel pertugio più congeniale a Blondjob, che riuscirà anche a replicare con il quinto gol (ancora Natov) al tentativo di rientrare da parte di Brianza (rete di mister LeBlanc).
Blondjob raggiunge così, con purezza, i sedicesimi dell'ultima coppa Petrella, e affronterà uno di quelli che questo trofeo l'ha alzato, il Barry. Brianza torna in brianza avendoci provato, ma forse non abbastanza. E' fuori, ed è un addio finale alla coppa più gasante.



Amarcord: intervista a -Jurij
 Quando si parla di formazioni storiche della Coppa Petrella, è impossibile non citare la Stoppardi. Quasi sempre presente, fin dall'inizio, e sempre bersaglio di critiche e lazzi. Tra i soci fondatori era la squadra con maggiori possibilità di contendere lo scettro all'armata Dinamo Scrocco: che ricordi hai di quelle prime edizioni, ormai avvolte da una nebbia di quella che alcuni potrebbero scambiare per ricordi?
Di quelle primissime edizioni ricordo le partite con 70 htstats, gli omini superstilizzati dell'hattrick vecchio, le prime timide perculate e una sorta di incoscenza generale nel capire cosa era la coppa e come si sarebbe evoluta.

A parte qualche stagione di volontario appannamento, la Stoppardi qualche occasione di scrivere il proprio nome nell'albo d'oro l'ha avuta: impossibile non parlare della finale della Petrella, persa contro l'AC Springfield Simpson guidata da un bimbo. Pensi che con quella vittoria in bacheca la storia della Stoppardi sarebbe potuta essere diversa?
Quella grossa me la sono sputtanata per vincere un campionato di ottava.... Erano altrissimi tempi, prima dell'era che io chiamo d'oro (ma lo dico sottovoce sennò poi la gente se la prende) e anni luce lontani dall'era odierna. Se solo avessi immaginato che la Petrella a breve sarebbe diventata un must, avrei sparato la formazione migliore e probabilmente vinto. Ma inutile piangere sul latte versato.
Le altre volte invece un mix di ossessione per i piani a lunghissimo termine, che non mi hanno mai convinto ad aprire il portafoglio definitivamente e di "sfiga stoppardi" hanno avuto vita facile sulla mia fame di Petrella.

"E' l'anno di stoppardi": ora è sempre, è stato il refrain costante di sedici edizioni di Petrella, accompagnato dai titoli a nove colonne e perculate quando la Stoppardi veniva eliminata. Come ti spieghi questo accanimento? Forse il ruolo presidenziale portava ad una sovraesposizione, oppure c'era del timore reverenziale per la tua squadra?
E' sempre stata una cosa che mi ha dato molto fastidio onestamente. Non so perchè si sia creato il tormentone e successivamente il massacro mediatico, a volte le mode nascono quasi per caso e durano per anni così, senza apparente motivo.
La Stoppardi ha sempre attratto il titolone, l'articolo, o semplicemente la mera citazione anche quando poi fondamentalmente non faceva nulla, figuriamoci sulle eliminazioni. Direi probabilmente per sollazzo dei vari giornalisti incentrare gli editoriali su di me quando uscivo era dovuto, vuoi sia perchè a me dava noia, sia perchè era la moda, e la moda si sa vende.
Dopo un po’ mi ci sono abituato, d'altronde la mia posizione presidenziale, come del resto altre posizioni non potevano godere dell'anonimato di altre squadre in petrella. Anche per quello contro di me, come ad esempio contro gli Indiani, la gente ha sempre dato il 200%, infatti siamo al palo entrambi come coppe vinte....

Dopo la mancata partecipazione dell'anno scorso, pensi di poter finalmente mettere le mani sulla Petrella? E' la tua ultima occasione...
Si, è l'ultima occasione per tutti, e di ciò sono felice. Come ha detto Sante è giusto chiudere la coppa col botto e mandarla nell'olimpo, dove merita, per renderla immortale. Le nuove facce, il nuovo stile, le nuove filosofie meritano una coppa tutta loro, nuova di pacca, che non senta il peso dell'ingombro "Petrella". Io giocherò per andare il più possibile avanti, come ho sempre fatto, consapevole del fatto che essendo l'ultima edizione saranno tutti agguerriti e ci sono un bel pò di squadre più attrezzate della mia. Però chissà, con un pò di culo che ho avuto raramente in questo gioco, e mai in petrella (a differenza di altri), potrei fare il colpaccio.
Mi dispiace solo che questo evento da fine del mondo coincida proprio con un periodo dove mi scordo anche di loggarmi in pratica......

La Petrella va in pensione, per decisione sostanzialmente unanime dei membri storici della fed. Eppure tu vaticini da anni un prepensionamento o una riduzione: siamo arrivati troppo tardi?
Forse sarebbe stato meglio non tirare troppo le briglie al cavallo e lasciarlo libero di galoppare via. Però sono discorsi opinabili e molto soggettivi. Io credo che l'ultima petrella per come la conoscevo io sia stata giocata più di un anno fa, che la federazione per come la intendevo io sia finita più di un anno fa, e che da un momento non ben preciso gli eventi abbiano mutato federazione e petrella in un prodotto più "standard" e meno esclusivo di una volta. Processo che però era anche prevedibile, cos'è che non cambia? Cambiano i partiti, non vedo come non possa cambiare un ritrovo di persone on-line dove ci sono continui e incessanti abbandoni e ingressi, c'est la vie.
Sono contento però che siano stati fatti due raduni a sancire due epoche, e forse a mettergli la parola fine.
Direi così guarda.
Era arcaica
Era antica
Era premoderna
Era moderna (età dell'oro)
Era postmoderna
Era futura (da scrivere, prob. senza i protagonisti delle precedenti)

Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un tuo progressivo allontanamento dal mondo hattrickiano, con un parallelo avvicinamento ai cantieri: dobbiamo preoccuparci per la Stoppardi?
Un pò sono preoccupato pure io, è inevitabile. L'amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza, e un pò di tenerezza....
Credo di poter dire senza dubbio che è il periodo più distaccato che ho dal gioco da 6 anni a questa parte, e già il fatto che dica da 6 anni fa capire di come possa essere anche naturale. E' stata una droga fortissima, ho tenuto botta per anni e anni quando tutti quelli che erano "cresciuti nel gioco con me" mollavano, ho parlato con utenti delle varie ere della fed. e forse (spero) di essere stato anche un collante per loro, o almeno un punto di riferimento.
Da un annetto sto prendendo il metadone, ora vedo la luce nel tunnel, cioè, ritornando al contatto, sto diminuendo i login, leggo il forum a morsi e bocconi e tengo a galla la squadra in modalità basilare. Però la tengo a galla, chissà mai che non mi ripigli voglia di giocare a modino.

Cosa rappresentano per te la Petrella e la fed di cui sei il fondatore?
La petrella è un'arrizzacazzi che non me l'ha mai data ehehehe La federazione invece un figlio capriccioso che piano piano si è staccato dal padre e tra poco andrà a vivere in un altro tetto.
No vabbè, a parte le figure retoriche, la petrella è l'applicazione ad hattrick di quello che noi chiamavamo lo stile Petrella: ovvero perfezione, professionismo, sovieticità, ma con goliardia, leggerezza e gran divertimento.
La federazione semplicemente uno dei miglior progetti che ho mai costruito e portato avanti. E' stata una faticaccia, mi ci sono incazzato spesso da morire, ma l'aver tirato su una comunità virtuale così unita e dai caratteri identitari così forti, in grado di farla durare nel tempo e di mantenerla sempre così rigogliosa, mi inorgoglisce da morire.
Non avrò scoperto la nitroglicerina, ma nel mio piccolo so che ho (abbiamo) fatto una cosa importante, che ha allietato (e continua) per anni le giornate di molte persone variegate e diverse tra di loro. A livello sociale è stato un esperimento bellissimo.

I cicli finiscono e ricominciano: è il cerchio della vita. Sei tornato alla piscina con grandi risultati su vari fronti, possiamo aspettarci un ritorno hattrickiano in grande stile?
Se il ritorno è come quello nel mondo del nuoto devono passare 10 anni. Nel 2022 ci sarà sempre Quelli che stragasano? Ad oggi, 11 dicembre 2012 mi tengo (e mi godo) questo mio approccio ultimo ecosostenibile con hattrick, anche perchè dopo anni a tirare la carretta ne sentivo il bisogno. Però mai dire mai, spesso mi mancano le giornate a leggere 200 post con reply minuto su minuto, e metto qualche linketto così a caso, come mi è sempre piaciuto fare, per vedere che succede.....


Esticazzi che Striscione!
La tifoseria della Dinamo Schicchi omaggia il suo Presidente da poco scomparso.

La società e la tifoseria della Real Canova è furiosa per il trattamento riservato ai suoi danni dalla stampa. Ecco lo striscione esposto durante Real Canova - Ghiozzi dei Greppi.

Uno dei soliti farneticanti strisiconi della curva bimbominchiesca dei Ghiozzi dei Greppi.


Da 10 a zero conunpaiodibuchiediscion
10 - Porta a casa pallone, bandierina e slip dell’arbitro.....bottino pieno per Saul Leao, 5 gol, passaggio del turno e un chiaro avvertimento a ildruido

9 - Encomiabile il saluto della curva della Dinamo Schicchi al proprio Presidente. Riccardino sempre con noi, e nei nostri HD.

8 - 2 minuti di fuoco e quella che fino a quel momento era stata una gara noiosa si trasforma in scoppiettante ed in bilico. Giorgione3 e falcinho salutano la Petrella ed evaquano tutto il gas residuo in loro possesso.

7 - La vecchia guardia non molla: Indiani Mertopolitani e Stoppardi sugli scudi. Pare ultimanente pensino solo alla fiha.....niente di male, ma ci sarebbe La Coppa da conquistare... Trenta e Kallos banco e tagliere di prova.

6 - J.R. ci mette la manina e fa puppare la fava patavina di bachforever a diegoth, la pretattica su feisbuc non giova gli effetti desiderati. La seconda squadra di Scarlino esce in malomodo, e senza appello.

3 - Di special-coso evitiamo di parlarne vah......

2 - Ci sono ancora decine e decine di bimbi che piangono....non sono gli alunni della Mammuth High School ma sono i piccoli fans della Apples Dream Team, un punticino lo volevano anche loro............

1 - Cosa ci faceva bacarospo allo stadio dei Ghiozzi sabato? Quelle sono porcherie da PM, e perfortuna che John ha votato G.A.S.!

0 - la carta d' identità di Andrea Arno, è falsa come le piangerie di Mammuth!


La sdraina
Berlusconi ridiscende in campo ed elogia a pieni voti Andrea Arno: “Lo accolgo a braccia aperte nel mio nuovo team, insieme a quella fregna di sua sorella.” Arno è il simbolo del vecchio che avanza. A 37 anni capocannoniere indiscusso della competizione con 9 reti. Ma allora ci si domanda: è giusto che il papi torni in campo? Oppure sta utilizzando il nonno dei Leoni d’Africa solo come pretesto demagogico? Nel frattempo, orde di zoccolacce si sono riversate trionfanti per le strade di Hardcore, migrando improvvisamente da Firenze e lasciando molti presidenti petrelliani a farsi segoni a due mani.
In men che non si dica, il comitato Petrella capitanato da un imbufalito bachforever, è sceso a sua volta in campo contro il Berlusca, accodandosi alla carovana di illustri personaggi che hanno catapultato quintali di merda sul ritorno del cavaliere. Lo sciagurato nano da giardino ha in seguito dichiarato: “Chissenefrega della Petrella”, ricevendo come risposta un eloquente “no comment” dal fondatore della coppa Sante Pollastri. D’altra parte, si è ormai capito che a Berlusconi il calcio non piace, altrimenti non sarebbe rimasto così a lungo presidente di quella squadretta milanese a strisce rosse e nere. Ma una cosa è certa: gli accoppiamenti dei sedicesimi hanno fatto schizzare lo spread alle stelle.


In segreto: getta gli arcani petrelliani e nascondi la mano!
Il presidente del mio team è una checca, ma credo che ormai lo sappiano tutti. Se n’approfitta del mio vizietto di metterla sempre, ovunque veda un buco. Io comunque l’accontento di buon grado, mi fa giocare in Petrella, lo infilo agli avversari pure lì e soprattutto sta in panchina quel compagno di squadra che mi sta sulle balle, che mi ha anche preso di mira... Sono sicuro che in realtà vuole che lo infili anche a lui, ma è un animale, grezzo, rozzo, col culo peloso e a me non piace. Però intanto lui puppa perché sta in panca, mentro io afatasto in vetri di paglia!



ANCHE LA STAMPA SI RASSEGNA