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giovedì 20 ottobre 2011

Editoriale semifinali - Coppa Petrella XI

Il Deportivo è troppo forte anche per la Dinamo. E AC Ma.gia supera Blue Steel al golden goal
NOTTE MAGIcA PER LE SEMIFINALI DI PETRELLA
Ora tocca a Mirari provare l’impresa nella finale contro il Donz


chi riuscirà a raggiungere la stella più luminosa?


90 minuti attendono quarantaquattro eroi e li separano dal sogno della finale al Filadelfia. 90 minuti di sangue, sudore, passione, cuore, sofferenza. 90 minuti che consegneranno ai presidenti o un’orgia di felicità o una carrettata di veleno, per essere arrivati ad un passo dal sogno e averlo perso sul più bello, come un bambino a cui rubano la bici appena comprata. 90 minuti che vi verranno raccontati dai nostri impeccabili cronisti sul campo:




Rullo compressore Depor: dopo la Petrella già un contratto pronto per lui con Autostrade Per L’Italia

Numeri da capogiro nella semifinale di coppa Petrella tra la Dinamo Scrocco e il Deportivo Donkaiserzauker: 6 gol, giocatori da 11 stelle e 634 htstats totali fra le due semifinaliste!
Pronti? Via! E nell’arena torinese gli oltre mille tifosi si scatenano tifando per i propri beniamini, ma nel primo quarto d’ora di partita le compagini si studiano e c’è da notare solo giallo di Picardo al 2’ minuto per proteste reiterate contro l’arbitro che stava chiedendo il numero ad una gnocca in tribuna.
Ma al 18esimo si sveglia il cannibale: Zeman si sbraccia urlando e Il donz passa in vantaggio con Frank Amadì che insacca nell’angolino lontano.
La fortuna non assiste mpingitore, sarà per il gatto nero sullo stemma, ma i suoi sbagliano ben due occasioni e il Deportivo segna altri due gol in un solo minuto con Fulvio Antoniacci che prima segna un gran gol al volo sotto la traversa, e poi serve Dan Siri libero in mezzo all’area. 0-3 e la partita prende una brutta piega per mpingitore dato che pur sfoggiando un formidabile (basso) a centrocampo, non può pensare di competere con il magnifico (basso) di donzauker e lascia al cannibale un 61% di possesso palla per tutta la partita.
Ma non mancano le polemiche dato che l’arbitro concede al 47esimo un discutibile calcio dal dischetto che permette a Siri di festeggiare la doppietta e la quasi certezza di passare il turno andando a bersi un bicchiere di vin santo con il donz e portare la sua squadra sul 0-4.
Al 52esimo però arriva il gol della bandiera per la Dinamo, con Victor Picardo che offre un assist al bacio a Oscar Tudor che insacca senza troppi sforzi e risolleva le speranze di una difficile rimonta.
Gol sbagliato e gol subito dalla Scrocco, e Amadi firma la sua doppietta e deposita il risultato finale in cassaforte.
Mpingitore ce l’ha messa tutta e i suoi non hanno sfigurato in campo, ottenendo ottime prestazioni, ma non sufficienti per vincere la partita.
Donzauker “The Cannibal” invece non tradisce le aspettative e non solo vince il campionato di IV serie, ma approda alla sua quarta finale di coppa Petrella contro Mirari, il poeta vate, in una sfida a colpi di rime e sermoni che sarà seconda solo solo alle spettacolari premiazioni.
Stay Tuned!


Anche mpingitore deve arrendersi, donzauker avanza come una schiacciasassi verso la sua ennesima Petrella.


Il poeta giunge finalmente alle porte del paradiso terrestre a tempo praticamente scaduto, a farne le spese è un’ insolitamente sfortunata Blue Steel

In semifinale Mirari gioca la sua carta vincente e non ce n’é per nessuno.


Era la semifinale dell’ incertezza sin dalla vigilia e stavolta i criceti non hanno fallito e ci hanno regalato fuochi d’ artificio per la sfida fra Blue Steel ed A.C. Magia.
Nel mitico stadio “Uno ciccione! L’altro coglione!” (lascio al lettore la libertà di assegnare le cariche ai due sfidanti) la squadra di otto si schiera con il 3-5-2 “ercanto”, ovvero con due trequartsti e con gli attacchi laterali belli infiammati, tanto da supportarli con l’ attacco sulle fasce come tattica al posto della ben più collaudata “bucio de culo” marchio di fabbrica Steel.
Mirari resta invece più che fedele alla sua imprevedibilità tattica e spara un tutti avanti gasone che cerca di limitare il gap tecnico fra le due squadre soprattutto a centrocampo dove riesce a pareggiare i valori avversari; in avanti poi si affida a bomber Brendariz per riuscire a sfondare almeno il centro ed un lato della difesa avversaria.
Al fischio d’inizio Mirari inizia a comporre rime dagli spalti che gasano talmente tanto i suoi da farli partire con un’ azione ed un SE nei primi 23 minuti: la prima viene clamorosamente fallita nonostante il predominio al centro, ma il secondo viene trasformato grazie alla velocità ed altruismo di Lund.
La partita sembra mettersi in discesa per l’ A.C. Magia, mentre i Blue Steel sembrano demotivati dalla strana assenza del proprio presidente in tribuna che giungerà solamente al 33’ del primo tempo galvanizzando i suoi che produrranno in soli due minuti ben due azioni pericolose sulle fasce, la seconda delle quali è finalizzata da un tal Froget, amico molto intimo di lucaparo di chiare origini pugliesi che tiene molto alla pronuncia “all’ italiana” del suo cognome.
Intervistato nel dopopartita otto dichiarerà seraficamente di essere stato impegnato per gran parte del primo tempo da un’ altra grandissima manifestazione sportiva: la prima maratona di Torino dedicata ai cavalli che il patron dei Blue Steel vorrebbe esportare anche in terra fiorentina nello splendido scenario del centro del capoluogo toscano, un’ idea a nostro avviso semplicemente fantastica.
Tornando alla nostra semifinale, al 41’ ancora Froget, misteriosamente (fino a un certo punto) lasciato a debita distanza dai difensori centrali dell’ A.C. Magia mette a segno il 2-1 Steel e mostra allo stadio la sottomaglia con su scritto “purgatemi ancora”; l’ imbarazzo scende sui restanti 21 uomini più arbitri presenti ed il primo tempo va in archivio senza altre emozioni.
Uscendo dagli spogliatoi per il secondo tempo Brendariz prende la rincorsa e brucia tutti sul calcio d’ inizio andando a realizzare il secondo SE veloce per la squadra di Mirari che si porta sul 2-2. Il mister di Ma.gia cerca di sfruttare il buon momento per i suoi e cerca il gol del vantaggio operando due cambi, ma la mossa giusta dalla panchina la fa l’ allenatore di Blue Steel che con degli urlacci ricorda ai suoi come aveva detto loro di giocare: detto-fatto e gol del 3-2 dalla fascia.
Sul punteggio di 3-2 gli ospiti hanno la possibilità di pareggiare dalla destra, ma falliscono clamorosamente; fortunatamente per loro la regola del “gol sbagliato, gol subito” ha un’ eccezione e anche i Blue Steel falliscono l’ azione che sarebbe stata quasi certamente del K.O.,
e così, tre minuti dopo aver tirato un sospiro di sollievo per non essere andati sotto di due gol, i ragazzi di Mirari riescono a pareggiare nuovamente con bomber Brendariz che segna dal centro.
Non succede altro fino al 90’, la posta in palio è troppo alta per rischiare di subire un gol negli ultimi minuti, quindi saranno i supplementari e poi eventualemnte i rigori a decidere chi raggiungerà il depor in finale.
Gli over time iniziano fra cazzotti dati e presi da entrambe le squadre che portano a qualche cerotto e niente più, poi al 111’ e 42 secondi (a soli 18 secondi dai rigori, come sottolineato dall’ eclettico commentatore della tv argentina apples) arriva come un fulmine a ciel sereno Zuffo che approfitta di un difensore rimasto ad allacciarsi le scarpe al limite dell’ area per eludere il fuorigioco e presentarsi da solo davanti al portiere: 3-4 e festa che può cominciare per l’ A.C. Ma.gia che conquista il diritto di contendere l’ ambita Petrella ai cannibali del depor.
I Blue Steel se ne vanno mestamente dal campo, questa volta del loro rinomato “bucio de culo” se n’è visto ben poco.
Per Mirari l’ appuntamento con la storia martedì prossimo al Filadelfia di Torino per la finale celodurista A.C.Magia vs. Deportico Donkaiserzauker



Vittoria in rimonta e per Mirari è una notte magica



Siamo agli sgoccioli dunque, la Petrella del 150° d’Italia sta per essere assegnata. Chi sarà il vincitore? Il Deportivo di Donz, schiacciasassi e capace di mostrare i muscoli senza scomporsi, o l’AC Ma.gia di Mirari, baciato dalla buona sorte e talentuoso con le rime. Gli ingredienti per un cocktail esplosivo ci sono tutto, il catalizzatore della reazione sarà l’abbondante gas sparso per tutta Torino durante la competizione.
Petrella is burning!

7 commenti:

  1. Juri, Sante e Mammuth sò froci!

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  2. BUAHAHAHAHAH

    Geni!!!!

    Domingo con la tattica "bucio de culo" è sempre una gioia!!!

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  3. Questo sì che si dice gasare!

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  4. La maratona dei cavalli è sicuramente uno sport in grande evoluzione nel palcoscenico italiano.

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  5. http://www.youtube.com/watch?v=AFpanlu-ca8

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  6. AAHAHAHAHaHahahahahahaHahAhaah

    grandissimi!

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