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mercoledì 19 settembre 2012

SILENZIO STAMPA



LA REDAZIONE PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE A PARTIRE DA OGGI E FINO A DATA DA CONCORDARSI CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI E FEDERAZIONALI






sabato 15 settembre 2012

Editoriale Quarti di Finale - Coppa Petrella XV

Giocata non schiera i giocatori migliori dando la colpa alla NT e lasciando campo libero a mammuth
L’OMBRA DELLA COMBINE SU SCHICCHI - GROSSETO
Furiga l’antischicchi o il grande burattinaio? L’altra semifinale è tutta per Raspy e il ritrovato gasatissimo Barry


I quarti di finale di coppa posso essere distinti un 2 categorie: due match molto equilibrati, statisticamente aperti a tutti i risultati con continui ribaltamenti di fronte e finali al cardiopalma; gli altri 2 match in cui le due finaliste della scorsa edizione, Dinamo Schicchi e Raspiduo, hanno asfaltato le avversarie, Grosseto City e Blondjob, sommergendole sotto una pioggia di gol senza alcuna pieta'.
Difficile consolare i due team sconfitti. L'unico consiglio che mi sento di dare e' quello di cercare di buttarsi alle spalle questa batosta e di guardare avanti, cercando di dimenticare al più presto. Siamo pero' consapevoli che solo gli idioti hanno la invidiabile fortuna di dimenticare tutto in fretta. E purtroppo per loro, non e' il caso di Giocata e filo13. Del resto anche a me ieri e' successa una cosa devastante che mi ha fatto scendere l'umore sotto i tacchi: pensate che,.......pensate che purtroppo............, ehm.... di che stavamo parlando?
Boh! Forse volevo solo dirvi che la vita e bella e io sono felice come sempre!
Nel primo dei 2 match equilibrati, i Leoni d'africa si trombano (ma con moderazione) Annikilator, che combatte a lungo prima di calare le braghe e permettere ai Leoni di servirsi il pasto. Annikilator esce con onore dalla coppa e anch'io, malgrado la mia ignoranza con le lingue, voglio salutarlo e dargli appuntamento alla prossima edizione con l'unica parola di francese che sono stato capace di imparare: good morning, Annikilator!
E arriviamo a commentare l'ultimo quarto di coppa, il più combattuto, con entrambe le formazioni di Barry e Ma.gia determinate a conquistare l'accesso alle semifinali, entrambe convinte che una vittoria in coppa Petrella non ha prezzo (ma in realta', se guardate bene, il prezzo dovrebbe essere scritto sulla scatola). Lo spiegamento delle forze dell'ordine intorno allo stadio per garantire lo svolgimento in sicurezza del match e' imponente e di una ferocia inaudita: dobermann tenuti al guinzaglio da donne al primo giorno di mestruazioni.
La partita e' bellissima, forse la più bella di questa edizione.
Cosi' bella che nello stadio e' stata posta una targa commemorativa gia' prima del fischio d'inizio!
Così eccitante che malgrado Angelina Jolie avesse promesso di darla via gratis a tutti quelli che quel giorno fossero andati da lei anziché a vedere la partita, nessuno ha approfittato dell'invito, preferendole la visione del match.
A parte un povero idiota.
Così emozionante che per entrare allo stadio bisognava avere una certificazione di idoneita' del proprio cardiologo.
Cosi' combattuta che e' stata inserita nel libro "le 100 più grandi battaglie della storia dell'umanita'."
Cosi' incerta che anche il Dio Random aveva scommesso su chi avrebbe vinto. E ha perso! Anche il motore del gioco di HT, intervistato dopo il match, era convinto di aver fatto vincere l'altra squadra.
Alla fine ha vinto il Barry di Ray Allen e il Ma.gia se ne torna a casa accompagnata da uno scroscio di applausi, di cui il Presidente Mirari non potrà che andar fiero. Tanto gas!

Siamo arrivati alle semifinali, quasi tutte le squadre che si sono affrontate in questa edizione, sono oramai solo spettatrici di queste ultime decisive partite. A tutte le squadre eliminate mi sento di dire quanto gia' detto loro nella scorsa edizione: quest'altro anno vincerete senza dubbio voi la coppa!
Pronostici sulla vittoria finale? E' sempre difficile farne.
Io personalmente continuo a essere convinto che vincera' Mammuth, ma Angelina Jolie mi ha ribadito che sono un povero idiota....


Match of the week: AC Ma.gia - Barry f.c. 2006
Il tabellone inizia ad assottigliarsi sul serio, e quel gas che naturalmente viene sprigionato da una competizione di sì tal fatta non può fare a meno che riempire in ogni anfratto le quattro partite della serata petrelliana. E una in particolare ha raccolto il gasamento di almeno settordici partite messe insieme: AC Ma.gia - Barry f.c. 2006.
Reduci da due ottavi molto diversi non tanto per l’entità delle vittorie quanto per le evoluzioni dei matches (i siciliani avanti 3-0 su Spam Spritz, i lombardi e JR 3-1 su Fantamaniacs), le compagini presentano già al via succose novità che preannunciano emozioni: mentre mirari vara un garibaldino 2-5-3 dalla difesa pressochè assente, simile agli schieramenti proposti proprio dal suo avversario nelle ultime stagioni, Ray riabbraccia il 3-5-2 con due acquisti dell'ultima ora. Un portiere - Lasciato - e un difensore centrale - Echevarria -  che rafforzano l'intera fase difensiva d'una squadra che perde comunque qualcosa in attacco, complice anche l'assenza di Nousiainen infortunato. In definitiva, se qualcuno dovesse guardare distrattamente le due squadre disposte sul campo prima del calcio d'inizio, potrebbe ben pensare ad uno scambio di maglie anticipato.
I manager non ci sono ancora, e Mirari deciderà addirittura di seguire l'intera partita in una stanza del motel Gardenia di Casalecchio di Reno, luogo piuttosto deprimente e punto di ritrovo delle mignotte della zona. Non è dato sapere se questo c'entri qualcosa con la presenza del siciliano. Ray Allen invece comparirà all'inizio del secondo tempo, giustificando l'assenza con una ventina di scuse diverse snocciolate a una decina di diversi giornalisti di una trentina di diverse testate, di cui una quindicina cartacea e una quindicina online. Ma voci di corridoio lo volevano insieme ad un uomo con l'impermeabile nero in un parcheggio di Manaro sul Panaro, forse per chiudere "recentissimi" conti. O per aprirne di nuovi.
Ray spiega benissimo il suo pensiero al fischio
del rigore, poi segnato da Cote Quina
Quando arriva Ray le squadre se le sono già date di santa ragione. Al 10°, alla prima vera occasione, il Barry era passato in vantaggio: Bovtalo aveva evitato i due difensori avversari, già provati dalla vastità dell'area che da soli devono coprire: un simpatico matematico sugli spalti, il professore emerito Oddantonio Alacri - noto cultore della Coppa Petrella - l'ha calcolata e l'ha spiegata con una immagine fruibile a tutti, quella di stocazzo.
Dopo l'interessante disquisizione matematico-stocazzista, la partita era proseguita con un solo grande protagonista: l'arbitro. Che concede due rigori, uno a testa: ma mentre il primo (a favore di Ma.gia, trasformato da Pifferi) appare lampante quanto l'immagine proposta poco prima dal professore emerito Oddantonio Alacri, il secondo (per Barry, siglato da Quina) sembra una conseguenza dei cori che dal primo penalty in poi si sono levati dai tifosi lombardi. Cori misteriosamente spariti nel momento stesso in cui il pallone calciato dal rigorista bianconeroverde aveva accarezzato la rete.
RayAllen cerca di esorcizzare Ma.Gia.
con riti propiziatori
Poi, l'intervallo. Rilassante tisana alle ventisette erbe per i ragazzi del Barry, energetico Red Bull per gli undici di Ma.gia, e la differenza delle bevande si vede immediatamente: su un corner calciato dal pifferaio magico Pifferi, Tomas Garrasi si mette le ali e vola ad incornare la palla, scaraventandola in rete. E' la prima azione che vede Ray Allen appena comparso in tribuna vip: per tutelare i più sensibili, il redattore ha scelto di evitare di riproporre il contenuto delle frasi colte dalla lettura della labbra del manager dalla tripla fatata. 2-2 quindi, e dopo una dozzina di minuti arriva un'altra occasione per i mirari boys: ma la spinta pian piano si affievolisce e il Barry si riprende, anche grazie alle gambe fresche del giovane Insalaco che sostituisce il totem Raynaud. E si riprende così bene che riporta la testa avanti: è Piciarelli a colpire, dal fronte destro dell'attacco. Ray può tornare a sorridere, ma non passano che cinque minuti e accade il fattaccio: il nuovo acquisto Echevarria dà di matto e colpisce con un calcio negli zebedei Bocskor. Espulso. All'esordio. Quando l'intera squadra avversaria cerca il pareggio cercando di sfondare al centro, dove ora ci sarà il nulla. Ray inizia a sfogliare il suo 1001 torture per i tuoi sottoposti.
Ma come accade spesso nei paradossi calcistici, invece che il gol di Ma.gia arriva il 4-2 del Barry, ancora Piciarelli a firmare la sua doppietta personale. Siamo all'80°, finita qui? Ma state scherzando, miscredenti dello spirito petrelliano?
Un minuto dopo Ma.gia torna a segnare (Ligios), riaprendola. Due minuti dopo il Barry perde uno dei suoi uomini migliori, Norrerberg, per infortunio: mentre il talento svedese abbandona il campo in barella, mister Vilardell rimugina sulla sostituzione da effettuare. Come tenere occupati un branco di omaccioni dal testosterone a palla, aggressivi e vogliosi? Un raggio di luna illumina un posto sulla panchina, come una rivelazione divina. Un canto gregoriano risuona nell'aria mentre Vilardell scandisce il nome di chi occupa quel posto "Merivot, entri tu. Fai quello che sai fare". Giuseppe Merivot, la meretrice storica della federazione. entra e fa quello che sa fare: dopo il suo ingresso, sul campo non accade più nulla. O almeno, non accade più nulla che riguardi una partita di calcio. Una mossa micidiale di Vilardell, il Barry mantiene il vantaggio e vince, approdando nelle migliori quattro e tornando ai fasti della Petrella che l'ha visto trionfare, e anche in quella edizione i bianconeroverdi sconfissero Ma.gia. Deja-vù? Raspiduo, prossimo avversario di Ray in semifinale, non sarà molto d'accordo.



Stronzi si nasce, eroi si diventa.
Nato quando ancora i televisori erano in bianco e nero, Andrea Arno è figlio di un imprenditore della Brianza noto per aver inventato la macchinetta per sparare merda sui tetti, strumento dalla dubbia utilità ma in gran voga a metà degli anni ’70. Della madre si sa solo che diede alla luce il piccolo Andrea poco prima che gli scoppiasse un embolo dopo l’ennesimo etto di bamba tirata a narici larghe e chiappe strette. 
Lo sfortunato allenatore Cremonese
dopo l'incidente con Arno (ciao Vezzino :*)
Il figlio dal canto suo non era da meno, cresciuto nella bamba-gia era una gran testa di cazzo e all’età di 16 anni girava già col porche del padre, finché un giorno, mentre era nella zona di Cremona in cerca di mignotte e letame più friabile da lanciare, non riuscendo a trovare la città, finì con l’investire l’allenatore di una squadretta della campagna lombarda.
Per farsi perdonare riuscì a far sponsorizzare la squadra dalla ditta paterna e cominciò a prendere parte agli allenamenti. Si mise subito in luce per la grande tecnica… con cui rimorchiava le più grandi zozze della storia durante le serate in discoteca coi compagni. Il suo target era chiaro: non importava quanto fossero brutte o ciccione, l’importante è che avessero almeno una quarta di tette. Scelta apprezzabilissima, che però gli fruttò solo una malattia venerea di origine tropical-sub-sahariana e per curarsi andò a svernare in una clinica nel sud della Francia, dove si dice che imparò anche a sparare merda lontaniss… a giocare a calcio benissimo. 
Infatti una volta guarito tornò in Italia e dopo una breve parentesi nella capitale per riprendere confidenza velocemente con le zozze nostrane, si accasò sulla riviera marchigiana dove trovò la sua dimensione tra le fila dei Leoni d’africa.
Arno impegnato nel suo passatempo preferito.
A caccia di Fiha.
In cinque stagioni divenne un vero fenomeno e mettendo a frutto gli insegnamenti del padre, maturò in un attaccante prolificissimo: merda negli occhi dei difensori e palla in rete, tanto era facile! Alla fine venne venduto per una cifra record in Svezia, tanto da far sorgere dubbi su un ritorno a calciopoli... ma a lui andava più che bene visto che oramai era maturato anche nei gusti e in quel periodo oltre che zozze, brutte e tettone le cercava anche biondissime.  Non c’è dubbio che i dieci lunghi inverni che passò nel nord dell’Europa lo logorarono non poco, ma una fiammella nel profondo del suo animo continuava a scaldarlo: ”Tornerò in Italia per vincere la Petrella!”, questo era il suo pensiero fisso giorno dopo giorno, zozza dopo zozza, merda dopo merda. E alla fine il manager Furiga lo ha richiamato ai Leoni d’africa per poter coronare il suo sogno e di certo non sta sfigurando: già sette centri in questa edizione dell’ambitissima coppa e la tripletta con cui ha liquidato annikilator ai quarti è solo l’ultima perla della sua strabiliante carriera. Insomma, chissà se i Leoni riusciranno a levarsi il GM in Arno!





TOPP&FLOPPE

Top

Grandissimo Ortlieb Thivant… che poi quando uno ha quella faccia un po' così e quell'espressione ancora un po' più così, quando uno gira per i campi della Petrella da più di 20 anni e più che buscarle non fa ed è quasi sempre colpa delle squadre di brocchi, mezzi brocchi o pelabrocchi in cui gli tocca giocare, in genere finisce per adeguarsi al ritmo lento oppure sceglie di lasciar perdere e diventare spettacolare a ogni costo. Magari uno di quelli che pur di sfangarla fa scene impensabili per parate facilissime... Thivant non è così, parare è il suo mestiere e gli piace farlo. Due tuffi straordinari, è costretto a capitolare solo quando tutto il Grosseto City Ramblers dimentica che sugli angoli si salta e in difesa solitamente si fa opposizione…. Giocata dovrebbe comunque andarne fiero…

Una serata decisamente storta per Ortlieb...
ma trova comunque il modo di consolarsi
Dialogo tra il bomber dei Leoni d’ Africa Andrea Arno e il suo amico Gol:"Ciao, gol" - "Ciao Arno, come stai?" - "Benissimo, adesso però scusa scansati un attimo solo che arriva una palla sporca, ecco così. Gol" - "Sai che per avere 37 anni te la cavi davvero benino? Insomma, hai visto come sono ridotti Larrivey e Cacia...?" - "Chiiiiiiiiiiiiii? Aspetta, se ora mi trattieni per la maglia riesco a caricare meglio il destro, si sa mai che Risi non riesca a metterla in mezzo, ecco, gol" - "Come va con la tua compagna, hai messo la testa a posto?" - "Come no, ecco qua, doppio passo, dribbling secco, e gol" - "Andre, ma possibile che non pensi ad altro?" - "No, go Forza leoni!''

Luka Werkhoven, che classe!!Tanta. Persino troppa. Addirittura, per un eccesso di superbia sbaglia il gol più facile, al minuto 81, quando Roberto Carta è bravo a pescarlo in area: lui guarda il portiere, decide di mandarlo da una parte e il pallone dall'altra, ma al momento del tiro accentua troppo la torsione del capo e il portiere devia. Avesse colpito senza guardare, avrebbe fatto gol. Mandrake.

Flop
Stephane Traineau
Cito una sua frase di una settimana fa: "Io so che continuando così, con l’ annikilator non vincerò mai niente. Gli arbitri vengono tratti in inganno sempre dalla stessa parte". Bravo Steph, in effetti andando avanti così, mandando a fare in culo l'arbitro con la fascia da capitano al braccio (in culo), in coppa contro il Mod, difficile che tu vinca qualcosa con millikan...

Ilya Girshovich
Sarà l'emozione che gli procura giocare un quarto di petrella: lui, prodotto (incompreso) del vivaio della steppa; sarà la giornataccia, sta di fatto che la scampagnata emiliano romagnola del 33enne difensore è un Calvario. È lui che soccombe goffamente a nell'azione del primo gol; ed è lui, sul 2-0, a farsi travolgere da Giachen Gehmann. in versione tornado, cadendo come un sacco di patate e rischiando rigore ed espulsione. Blondjob al tappeto. L'assist involontario per gol di Zagni è suo. Insomma, mettiamola così: nella vita, l'importante è la salute. Rintronato.
La serata storta di Ilya, prosegue anche al rientro in Hotel...
Francesco Tarabochia
Forse non se n'è accorto e ha messo la scarpa destra al piede sinistro e la scarpa sinistra al piede destro. Quel che è certo è che il 39enne centrale siculo, in un Ma.gia già zoppicante di suo, oggi è un'autentica sciagura. È un suo doppio, sesquipedale svarione a spalancare al Barry , al minuto 80, la via della vittoria. Mirari, nel pallone, decide di non toglierlo . Jattura.


IL SALOTTO DELLA MEDIOCRITA’

“Non lasciare che sia il tuo nemico a scegliere il campo di battaglia”. Forse non molti lo sanno ma Sun Tzu fece una vita a scappare da un angolo all’altro della Cina solo perché non poteva onorare la montagna di bollette del gas che lo attendeva a casa. Sta di fatto che abbiamo fatto tesoro della sua massima, ed è per questo motivo che oggi, sul nostro blog, conosceremo meglio nientepopò di meno che il nemico pubblico n. 1: GM-Furiga.

Prima di tutto, com’è nato il rapporto con la Coppa Petrella ? Leggi gli editoriali ? Che idea ti sei fatto di questa competizione ?
- Grazie a Bacarospo e Bachforever che mi hanno invitato a partecipare quando ancora ero Mod (vi stavo sempre sulle palle, ma quella volta per un prefisso diverso). Ovvio che li leggo e li trovo anche divertenti. Che se arrivo in semifinale io dovreste impegnarvi un po’ di più come fed, un nemico non va fatto avvicinare tanto alla meta.

Prime tre edizioni da dimenticare, alla quarta apparizione girone dominato, gol a grappoli e la possibilità di andare fino in fondo. Qual è il segreto di questa metamorfosi ?
- A volte le motivazioni cambiano, credo sappiate bene qual’è la motivazione che mi ha spinto ad impegnarmi un po’ di più.

Martedì prossimo arriva la Dinamo Schicchi di mammuth. Come vive GM-Furiga la vigilia di quella che appare davvero molto più di una semplice amichevole del martedì ?
- Quale mammuth, quello di quando ero Mod o quello che s’è fatto conoscere dopo la mia richiesta di entrare in fed ? Martedì ho allenamento, non posso mica seguire le amichevoli su HT.
Un Furiga perplesso, cerca di spiare per capire
cosa accade dentro quella misteriosa fed...
 Stranamente la fed è tutt’altro che unita alla vigilia di questa semifinale: c’è chi tiferà Schicchi, chi guferà i Leoni d’Africa e chi si trova già fuori dallo stadio con striscioni come questo: “I giocatori di Leoni, poco adusi a partite come queste, sembrano terrorizzati e faticano a prendere iniziative. La semifinale di questa coppa sarà per loro un inferno.”. C’è tensione tra i giocatori ? Riuscirà Scazzoso a smazzarsi gli scazzi ? E’ vero che Filippo Santi ha chiesto rassicurazioni sulla tutela dei suoi rappresentati ?
- Tra i miei no, sono quelli di Schicchi che sono tesi, perdere sarebbe una bella umiliazione. Se io perdessi ? Io perderò sicuramente, ma sempre con stile. Scazzoso speriamo faccia il suo dovere. Filippo vuole tutelare i miei? Sono i suoi che devono preoccuparsi.

Seriamente, questo TA ha portato i Leoni d’Africa tra le prime 4 squadre della coppa.
Ti aspettavi di arrivare fin qui ? Ed ora che succede ?
- Ovvio che me l’aspettavo. Che succede lo sapremo martedì alle 19.01 o alle 20.45 ?

Cosa ti aspetti dal tuo prossimo avversario ? C’è qualcosa che vuoi dirgli ?
- Che vinca. Citando Batman: Non importa chi sono quanto quello che faccio che mi qualifica

All’utente Furiga chiediamo:
- il nick ha un significato particolare ?
- Sì, ma vi interessa davvero ? Assomiglia al mio cognome, era uno scarsissimo giocatore di calcio e provate a fare un anagramma, (sapete cos’è?), e vedete se arrivate ad un risultato.

- da dove deriva invece il nome della squadra ?
- Credo sia abbastanza difficile capire da dove derivi questo nome.

- e le maglie ? porca troia non ci saranno mica leoni in jamaica!
- m-fan ha fatto un capolavoro e me l’ha realizzate senza che gliele chiedessi, merita che i Leoni le indossino.

- complimenti per la salvezza tranquilla in V, ma fin dove si può arrivare col TA puro ?
- Ah boh, non è una scelta, semplicemente non ho alternative.

- ti sei già fatto un’idea dell’ultima modifica annunciata dagli ht ?
- Sì, è il momento che io smetta di giocare del tutto.

Al GM-Furiga chiediamo:
- cosa spinge un utente a diventare mod o GM ?
- La voglia di far sì che il forum sia un posto vivibile nel primo caso e la voglia di dare una mano alla comunità di ht. Non m’è mai piaciuto chi imbroglia.

- far parte dello staff ti piace perché....
- ovvio che mi piace, lo faccio per non entrare nella vostra fed.

- cosa invece non ti piace ?
- L’ipocrisia. Per esempio essere chiamato “amico mio” quando fa comodo e poi essere trattato come il nemico pubblico. A proposito, se avete visto il film alla fine chi l’ha spuntata?

Dissotterriamo l’ascia di guerra e scoliamoci una birra. Conosci l’Ichnusa ?
- Ma anche no, mica l’ho sotterrata io. Un birra non si rifiuta mai. Ovvio che la conosco l’Ichnusa, in un mini raduno di HT a Cagliari ne ho bevute diverse.

Martedì 18.09.2012, appuntamento alle 19:10 al Mosè Grilli Stadium, confidando che negli scarpini dei 22 in campo non ci siano sassolini da togliere ma solo voglia di dare spettacolo.


 Karo Kampione ti Skrivo 



 ESTICAZZI?
 Fase 7 ~ 18.09.2012
 Leoni d'africa -:- Dinamo Schicchi
 Barry f.c. 2006 -:- AC Raspiduo

venerdì 7 settembre 2012

Editoriale Ottavi - Coppa Petrella XV

Dieci banane per Tiuz, le attenzioni di JR per Fantamaniacs e Scarlino. Raspiduo all’ultimo respiro
I LEONI SBRANANO L’ULTIMO BALUARDO DELLA COSCA DEI COTECHINI
Coniglio a cena per Schicchi, Blondjob avanti nonostante gli infortuni, Ma.gia in scioltezza
I leoni hanno la meglio sull'ultimo dei cotechinari ma devono
rimanere sempre in allerta, l'inculata è sempre in agguato!

Gara di rutti negli ottavi di finale, dove il GM-Furiga è il più bravo a trovare la birra artigianale più gasante e ad emettere un rutto che si è sentito a chilometri di distanza, facendo rimbalzare la sua Petrella per ben 10 volte (10) sul placido laghetto della Dinamo Tiuz. Approda ai quarti di finale meritatamente assieme ad una cassa della birra propiziatrice.
Annikilator si tromba il Ma cosa fa Luca? ma Giorgione3, piegato a 90%, se la ride: "io con Lagnagna ho goduto di più!!!"
Non basta ad Errea offrire un buon caffè al Mammuth: la Dinamo Schicchi sbriga la formalità Maltenese senza apparente fatica ed avanza ai quarti di quella che, sempre più sembra già la sua coppa!
Grande giocata di Giocata (o giocata al quadrato, per chi ci capisce di ingegneria meccanica) che in una partita al cardiopalma elimina lo Scarlino. Anche per Chemical è giunto il momento di lasciare questa edizione della Coppa. Esce comunque a testa alta, non avendo più soldi per comprarsi le partite come aveva fatto ai sedicesimi.
In una partita dove entrambe le squadre tentano di risparmiare qualche titolare, il Ma.gia interrompe la corsa fin qui trionfale dello Spam Spritz. Un vero peccato per Lucaparo, che in molti ipotizzavano poter essere il vincitore a sorpresa di questa edizione. I bookmakers tirano invece un sospiro di sollievo.
Ma forse il più bel match degli ottavi è quello tra Amici Miei e Raspiduo, che ha visto 2 opposte scuole di pensiero fronteggiarsi sul campo. L'aggressività di Raspiduo vs il contropiede di Amici Miei. Una vera partita di scacchi, una battaglia navale, un master mind, un poker a carte scoperte, un tresette col morto, un "vediamo chi pesca la carta più alta"! Insomma, una sfida tra cervelli (in fuga). Ha vinto, dopo un testa a testa emozionante, la squadra più aggressiva.
Infine, nuova vittoria della vera sorpresa di questa edizione, il Blondjob sulla Gianpdoria. E' una squadra che personalmente non conosco, pertanto le posso dire solo quello che disse al mio matrimonio il Prete rimediato all'ultimo perché quello "titolare" non si era presentato: "io non vi conosco, ma sembrate dei bravi ragazzi. Vogliatevi bene e andate in pace!"
Nei quarti voleranno sberloni tra corazzate. Tra i 4 match, quello che sembra più interessante e' quello tra Barry e Ma.gia., ma in generale ci sara' una gran scorpacciata di calcio, che pare faccia bene anche alle ossa.

Un pronostico per la vittoria finale? Una voce nella mia testa mi dice che vincerà la Dinamo Schicchi.
Cosa dici Topo Gigio? Se sento spesso voci nella mia testa? Certo che no, sciocchino!


Match of the week: FC Amici Miei - AC Raspiduo
Sullo Stadio Pappa non piove, ma è nuvolo. Una serata tra il gnac e il petac, come se dis in Lombardia. Un meteo che non smorza però la voglia di far casino dei 1176 spettatori che si stringono nelle due curve e lasciano alla mercè delle pantegane romagnole il resto degli spalti.
Sul campo, le due squadre. L'FC Amici Miei, divisa sociale sui toni del blu, del celeste con una riga centrale nera, in tessuto trickotronic ipertraspirante e con l'innovativo reintegro dei sali persi sudando; e l'AC Raspiduo, con indosso la tipica maglia di chi non è supporter e non riceve dagli svedesi altro che uno stock di divise di una semplicità rivoltante, in flanella di lana di alce.
Ed ecco le formazioni. Da una parte, cinque difensori pluripregiudicati intenti ad affilarsi i tacchetti; dall'altra, un reparto difensivo assente, al quale viene sostituito un poco efficace cartello "Torno subito".
Di là due turisti dispersi al centro del rettangolo di gioco, con una cartina dell'Emilia in mano e un paio di domande sulla strada da intraprendere per Rimini; di qua un tale affollamento al centro che la metro di Milano all'ora di punta sembra il deserto salino del Pan. Ma c'è una cosa che accomuna questi due schieramenti, all'apparenza slegati e assolutamente inconciliabili. Anzi, due. Una è il tridente. L'altra è la voglia immensa di Petrella.
Eppure nel primo quarto d'ora quest'ardore non si vede, si registra solo un'occasione per Raspiduo, con palla salvata sulla linea. Si studiano, le due squadre. E forse sono anche frenate dalla tensione e dalla posta in palio.
Tutto cambia al minuto 17. E' la rete di Raspiduo a far saltare gli equilibri, con quell'ermafrodito di Maurizio Caterina. O Caterina Maurizio. C'è chi dice che riesca ad essere entrambi nella stessa serata e nello stesso letto.
E' un vantaggio che dura poco: Raspiduo vorrebbe chiuderla subito e torna a premere, ma il suo attacco viene ribaltato dai cerberi con scappellamento a destra. Il gol è di Surace e siamo di nuovo pari.
I ragazzi di raspy non si scompongono e continuano a giocare il loro calcio; tanto possesso e molte azioni, più pericolose di quanto il valore del reparto arretrato di Antani potrebbe concedere. Un palo e una gran parata di Crasta sono il prologo alla seconda rete della squadra pugliese, grazie al dribbling ubriacante di Regini e alla sua potente staffilata. Il ragazzo inizia a far capire l'ottima vena di giornata. Si va all'intervallo e il tè caldo viene distribuito in base alle percentuali del possesso palla: è chiaro che i giocatori dell'Amici Miei non faranno altro che suggere le bustine come un colibrì succhia il nettare da un fiore appassito.  
Al ritorno in campo però è di nuovo Antani: contropiede fulminante e partita di nuovo impattata, con Lawlor che corre per 70 metri e batte Rodev con un gran tocco. Poi ancora un Regini letteralmente indomabile sfugge a una sventagliata di mitra e riporta Raspiduo avanti. Nemmeno il tempo di mettersi a posto la maglietta dopo averla stropicciata abbracciandosi, che i ragazzi di raspy subiscono l'ennesimo pareggio: bella la furbata di Surace e fantastica la sua velocità di lingua, con la quale si esibisce in una supercazzola prematurata da applausi. La faccia allibita del difensore è tutta un programma, e la punta di Antani ne approfitta per servire Konowalski. Tre pari al 70°. Come direbbe Altafini "Che partita, amisci!" .
Un collegamento d'eccezione
per il Match of the week
Zanellato, il mister di Raspiduo, ordina a Maurizio Caterina di premere sulla fascia e diventare quasi il quarto attaccante. Lui/lei non se lo lascia ripetere due volte, e aumenta la portata offensiva dell'intera squadra. Più ci sono uomini da curare, più è difficile farlo, specie se uno di questi è due persone in una. Ad approfittare dell'intera situazione è l'eroe della serata: manco fosse Pelè, o Maradona, o Messi, Carlo Regini si esibisce in un controllo al volo con annessa una saborgia urticante imparabile per Crasta. Vantaggio raspy a nove minuti dalla fine, e c'è ancora tempo per Regini di mettere in difficoltà Amici Miei e confermarsi arma letale della serata.
Inutile lo scappellamento, inutile la terapia tapioco. Mr. Antani va a casa. Ai quarti Raspiduo, potenza petrelliana con molti estimatori. E' lui l'anti-Schicchi? La prima prova sarà martedì prossimo, contro la sorpresa Blondjob. Stay tuned.


Stronzi si nasce, eroi si diventa.
Serge Devos è il classico figlio di padre ignoto e madre m-ignot-ta. Venuto al mondo in una delle tante lande sconosciute, umide e inutili del Belgio, sin da piccolo si è messo a dare calci al pallone, non tanto perché gli piacesse e avesse amici con cui farlo, ma proprio perché non aveva un cazzo da fare. A dir la verità di amici ne aveva ben pochi, perché avendo lo zio becchino girava voce che il piccolo Serge portasse pure sfiga.
Il giovane Devos non perdeva tempo
in Repubblica Ceca
Della faccenda non se ne capiscono bene le sfumature, visto che il giorno della sua nascita nel suo piccolo paesello natìo scoppiò sì un’epidemia di una strana influenza che, unita all’invasione delle cavallette, dimezzò la popolazione, ma questo diede però un sacco di lavoro allo stesso zio. Insomma, fatto sta che crebbe odiato da tutti e il calcio divenne l’unico mezzo per redimersi. E il fanciullo ci sapeva davvero fare. 
Dotato di una tecnica sopraffina (e sottogrossa per via della dote fallica che lo fece poi diventare famoso come il mandingo del belgio) si mise subito in luce nella squadra locale, diventando uno dei giovani attaccanti più promettenti del Paese, tanto da farlo convocare a 18 anni nella nazionale U-20. Ma poi si sa, giovane, bello, forte e soprattutto con un cazzo così, più che essere attratto dal calcio che conta, si è decisamente infoiato di fiha e ha giustamente deciso di andare a maturare in Repubblica Ceca sulle rive dell’Elba e sulle tette delle tante mignotte della zona. (Per inciso, da quando se n’è andato nel suo paesino d’origine non ci sono più state cavallette e il giorno della sua partenza è tutt’oggi festa popolare. Ma questa è un’altra storia).
La grande tecnica però non gli venne meno, riuscendo a laurearsi più volte capocannoniere di serie e confermando la grande capacità di infilarlo… il pallone… in porta. Ma questa doppia vita cominciava a logorarlo, finché un giorno di Ottobre ebbe una vera e propria folgorazione sulla via di Damasco, nel senso che si stava proprio recando a Damasco, dove aveva sentito ci fosse un vivaio di mignotte geneticamente modificate che avevano tre tette. 
Ma mentre si recava a soddisfare questa sua ennesima perversione si imbatté nel capelluto presidente della grosseto city ramblers (perché fosse anche lui là non è dato sapersi), che con un vero e proprio blitz, ovvero promettendogli una fornitura di mignotte a vita e pure qualche moglie degli altri giocatori, se lo portò in Italia. Ma come tutti i porn… ehm… le storie che si rispettano, il lieto fine cala nella vita e sul cuore del nostro Serge che si innamora perdutamente e unicamente della splendida Petrella. 
Per lui appuntamento imperdibile, tanto da farsi schierare anche terzino pur di giocarla, è il suo appuntamento fisso per dare spettacolo. E così ha fatto anche nell’ultimo ottavo disputato dalla sua squadra contro Scarlino A.S.D., dove con un potentissimo tiro effettuato con la terza gamba ha sorpreso tutta la difesa avversaria e regalato una qualificazione insperata e anche un po’ rubata alla sua squadra… d'altronde dove c’è sfiga che aleggia c’è pure John!


Da 10 a zero, festa dell'uva 61 edizione

Voto 10 a Furiga e alle 2 cinquine consegnate a domicilio ad una Dinamo Tiuz non pervenuta. Pur orfani del pilastro difensivo Edoardo Teodoro Storari - al momento più impegnato a farsi far massaggi ayurvedici e a scrivere messaggi su Twitter che a dare una mano alla causa Petrelliana di Tiuz8 – i giallorossoverdi mettono in mostra tanta qualità ed un’ottima organizzazione di gioco. Per Lei, forse, quest’anno ci saranno anche loro.

Un bel 9 va al romeno Călin-Marius Rădulescu che ha il merito di affondare la bagnarola di giorgione3. I ragazzi di millikan, senza strafare, riescono nella doppia impresa di conquistare i quarti e di annullare le gufate iniziali del manager bolognese. La ciurma di Gino_Eliminatino, invece, ha disperato bisogno di almeno un paio di ancore di salvataggio dal mercato. Per i tifosi gialloblù, al momento, non rimane che ricorrere in massa ad uno dei nuovi sponsor del team. Il Malox… troppo ragù…

Voto otto, invece, per Carlo Regini. Pur avendo passato l’estate con la valigia in mano riesce a regalare ai compagni un passaggio del turno sul fil di lana. La prima personale realizzazione è davvero una perla da grande attaccante. Dovesse riuscire a trattenerlo in Puglia, il vero “top player” - definizione abusata nonché insignificante - se lo sarebbe assicurato Raspy76. Al pari di Regini merita una menzione anche il neo-biancazzurro di Amici Miei, il portierone Astolfo Crasta: pur impiegato in una difesa non all’ altezza si dimostra il miglior colpo dell'estate.

Sette scarso in pagella al tabellone elettronico del Dall’ Ara che, più o meno al venticinquesimo minuto del secondo tempo, proietta la il tabellone di, quarti semifinale e finale, sebbene siano ancora da giocare. Indovinate chi indicava come vincitore?? Il preistorico? Troppo scontato…. I pastori tedeschi? Fuocherello…. Grosseto City Ramblers signori…… Incubo o sogno di un pomeriggio di fine estate…
La sofferenza nel volto del povero Filip Nicolescu

Sei, di stima, a Filip Nicolescu di spam spritz e alla lancinante fitta allo stomaco che lo costringe per diverse ore al gabinetto la notte antecedente al match… urla di dolore e ad imprecazioni varie dovute forse alla troppa tensione. Dolore che finisce per distoglierlo dal triste spettacolo del campo. Fra SS e Ma.Gia vincono gli sbadigli. E Nicolescu, in panchina, soffre.

 

Voto cinque a Fantamaniacs: in trentanove minuti abdica al cospetto di un Barry chiaramente superiore per tasso tecnico ma di certo non irresistibile. Di questo passo, Jesús Fragoso - Zamparini permettendo - rischia di essere il primo allenatore a perdere la panchina. Anche se i giocatori a sua disposizione sono quelli che sono...

Matita rossa e quattro sul registro all’inventore della “nuova regola” sul fallo di mano “da punire sempre con l’ammonizione”. Calciatori ed allenatori pare che non l’abbiano proprio capita. Così come gli arbitri, che una volta ammoniscono e quella dopo no. Materiale buono per le didattiche spiegazioni del maestrino Fabio Caressa… Ma che sia chiaro una volta per tutte, come è possibile pisciare senza usare il fallo con la mano? Ce lo spieghino.

Voto tre ed orecchie da asino dietro a gianpiero80per la mina vagante Christoph Arsbeck. Ogni volta che si avvicina al pallone, l'ex promessa tetesca ti cermania provoca infarti multipli ai propri sostenitori e ai compagni di squadra. Contro la Blondjob una prestazione degna del peggior Zebina. Provvidenziale l’ infortunio, ma viene tardi.

Voto due alla novità tutta italiana della “panchina lunga”. Un modo come un altro per aumentare il casino a bordo campo e fare un po’ di compagnia al povero quarto uomo. E alle puttane di zona chi ci pensa?   
Ecco la nuova moda della panchina lunga
Si possono scorgere Jurij, Vezzo, Sante e molti altri volti noti
Uno (e a calci in culo dal preside) a quanti sostenevano (me compreso) che lo Scarlino, con Marko Sihvonen, avrebbe lottato per la conquista della coppa con le orecchie. La difesa del finnico sembra perfino peggio di quella del Milan targato Tabarez.

 Voto zero, per concludere, agli arbitri di porta. Assolutamente inutili, dato che nemmeno ventordici replay ci hanno detto con assoluta certezza se la punizione di Pirlo era dentro o meno. In compenso, adesso, giocatori e tifosi avranno due persone in più da insultare…


Top e flop
tropp
Furiga ne piazza ben 10 a tiuz8… forse un risultato un po’ largo, ma ne va dell’ impegno che il GM ci sta mettendo nello sculacciare questa fed di mistificatori…. Cosa potrà contro cintura nera di madonne millikan?
GM-Furiga non risparmia sonori sculaccioni a chi gli si para davanti
 Galacticos vs Foggia di Zeman? No, Fc Amici Miei vs AC Raspiduo….. un botta e risposta da calcio champagne…. per le coronarie di Mr_Antani un supplizio, l’ eliminazione lo incorona comunque gasatore di prim’ ordine…. se son rose fioriranno… se son cachi…
E’ un bel Barry! Sarà stato quel triplo vantaggio nei primi 45’, sarà che JR si trova decisamente bene con bacarospo77, sarà l’ aurora o Sara Tommasi, ma i pastori tedeschi non lasciano nulla al caso…. 1/4 in saccoccia, mirari è avvisato…

flopppp
ma cosa fa luca? Tromba lagnagna, ma poi lo prende dal milli.... tranquillo Gino_Eliminatino, ti si vuole bene cosi come sei, anche bisex.....

Derby tosco-maremmano fatale alla città di Scarlino, che rimane senza rappresentanti già da questi ottavi. Gli anubi si sprecano.... ed è svelato l’ arcano...... Chemical aveva preparato i riposizionamenti per una ottava coppa L, non per un ottavo....

Cos'altro aggiungere?



IL SALOTTO (BOLOGNESE IN QUESTO CASO) DELLA MEDIOCRITA’

Siamo sempre stati abitutati a pensarle sempre insieme, sempre vicine, sempre strabordanti. Non parliamo delle tette della Estrada, ma delle anime pure di due stragasatori storici come ErreA (Maltenese) e lucaparo (Spam Spritz), che dopo aver onorato alla grande la competizione, ad aspettarli agli ottavi hanno trovato una doccia fredda. Se l’abbiano fatta assieme non sono fatti nostri, le risposte che attendiamo sono altre!

Sedotti e abbandonati da madama Petrella: rimpianti per questa eliminazione ?
L - Rimpianti è dir poco, ho fatto la niubbata del secolo, invece di mettere partitella ho giocato partita della stagione, il match precedente agli ottavi!
E - Da quando sono stato eliminato dalla Petrella sono distrutto. La mia vita non ha più alcun senso e vago di bar in bar alla ricerca di qualcosa che la possa riempire. Insomma, tutto come prima.

Un messaggio di conforto per il vostro compagno di sventura
L - puppa
E - Non ti preoccupare luca, la Petrella è come le anfetamine: avrai tempo per rifarti.

E adesso ? Chi vincerà la Petrella ?
L - iuri ?
E - Ora che non c’è stoppardi vincerà sicuramente un outsider. Direi che stoppardi ha ottime possibilità.

La Petrella è sempre più una questione a due tra la Schicchi e il Depor.
Dicci chi ne uscirà vincitore e perché.
L - non saprei, mi sono ubriacato ieri sera, e mo trovo difficile esprimere qualsiasi pensiero!
E - Mammuth e il donz sono due grandi manager, campioni nello sport e nella vita. Io non sono come quelli alla juriy che rosicano di brutto perché a differenza di quei due fuoriclasse non ho mai vinto un cazzo e madonnaputtanaladra sono dieci edizioni che monopolizzano la Coppa e mi sbattono fuori.
No, proprio non me la sento di fare una scelta, se potessi punterei su entrambi. Poi mirerei e aprirei il fuoco.

Torniamo a noi: tre aggettivi per descrivere l’altro
L - pigro, intelligente, grigio
E - Stentoreo, apodittico, segaligno

Chi tra i due è più...
- affascinante
L - il suo fascino da morgan miete sbarbi.
E - Dopo il terzo vodka-lemon entrambi diciamo la nostra, ma lui ha più droghe.

- resistente all’alcol
L - sicuramente io, devo dire che quando tracanna vino rosso è micidiale, ma non riesce mai a resistere fino alla chiusura del locale (che rimane una mia specialità)
E - Dipende, ognuno di noi due ha la sua specialità, nella quale eccelle. La mia è il vino sotto i due euro, la sua sono i cicchetti a un euro. Nel nostro campo siamo i migliori e abbiamo un’ottima resistenza: per fare un esempio, non è mai successo che uno di noi due fosse costretto a riportare a casa l’altro a spalla da un locale perchè era troppo ubriaco. Siamo sempre stati entrambi così ubriachi che abbiamo abbandonato l’altro per terra senza troppi problemi.
I due amici mentre preparano gli ottavi di Coppa Petrella
 - bravo su ht
L - cos’è ht?
E - Come tutti saprete, luca si è iscritto ad Hattrick nella quota delle categorie protette. Per questo non è facile fare paragoni, diciamo solo che per me luca non è diverso dagli altri, è solo un manager speciale.

Cosa ti gasa dell’altro ?
L - (ndr: luca bevi di meno e non saltare le domande :P)
E - L’elenco è lungo ma il bello di luca è che con lui è sempre come la prima volta. Soprattutto quando gli spieghi qualcosa. (Scherzo orsacchiottone mio).

Cosa invece non ti gasa ?
L - (ndr: ho detto bevi di meno cazzo!)
E - La sua capacità di concentrazione: non mi capacito di come sia riuscito a sopravvivere fino alla soglia dei trent’anni senza aver mai probabilmente ascoltato per intero una sola delle frasi che gli venivano rivolte. Ma forse è una qualità.

Chiudiamo con un paio di date:
- 24.11.2009 Quarti di finale, vigilia di Maltenese - Erode Scannabelve... cosa ti viene in mente riguardando questo filmato storico...
L - Quanti capelli.... il mitico 3-4-3 di errea, bei tempi quando segnava più di un gol a stagione!
E - I miei di capelli invece ci sono ancora tutti. Quello che mi colpisce piuttosto è che a distanza di tre anni abbiamo ancora lo stesso spirito e la stessa voglia di divertirci. E lo stesso numero di esami, madonnaputtana.

- 14/04/2012: perché non eravate a Firenze ?
L - purtroppo ero in francia a lavorare maremma cane. Avevo proprio voglia di tirare su una bella balla con gli stragasatori, e poi c’era pure mammuth che offre sempre da bere!
E - Pioveva o qualcosa del genere. Forse centravano i rettiliani o le scie chimiche. Non mi ricordo, però avevo una buona scusa, non mi ricordo quale. Forse Vezzo se la ricorda, chiedete a lui. Però obbiettivamente la scusa di luca era migliore.
 
Karo Kampione T Skrivo
 
Infine una nuova rubrica: Coming soon
Vi presentiamo il prossimo grande successo da domani in tutte le migliori sale. Ma anche cucine, camere...e soprattutto bagni. Di lacrime


Esticazzi?
 Fase 5 ~ 04.09.2012
Dinamo Tiuz 1 : 10 Leoni d'africa
ma cosa fa luca? 1 : 3 annikilator
Dinamo Schicchi 4 : 1 Maltenese
Scarlino A.S.D. 2 : 3 grosseto city ramblers
Fantamaniacs 1 : 3 Barry f.c. 2006
AC Ma.gia 3 : 0 Spam Spritz
AC Raspiduo 4 : 3 FC Amici Miei
Gianpdoria 0 : 2 Blondjob Tube


Fase 6 ~ 11.09.2012
Leoni d'africa - : - annikilator
Dinamo Schicchi - : - grosseto city ramblers
Barry f.c. 2006 - : - AC Ma.gia
AC Raspiduo - : - Blondjob Tube