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sabato 5 gennaio 2013

Coppa Petrella XVI - Quarti di Finale


Stoppardi-Raspiduo da crepacuore, alla fine il campione abdica. Fantamaniacs alla Trap.
Millikan fa il Davide: Anche donzauker abbandona la coppa
A sorpresa annikilator manda a casa il Depor, tra lo stupore di Firenze.
Scarlino di rigore, ma le capre recriminano
Mancano ormai pochi, pochissimi passi all’avvenimento che tutti, dai Maya al divino Otelma passando per i gasatori di tutta Italia attendono: è davvero l’anno di Stoppardi quello che si staglia all’orizzonte della coppa più amata dagli Italiani.
L’ultima conferma la regala il consueto martedì di coppa, dove l’invincibile armata sovietico-maremmana si sbarazza con una manita del campione uscente raspy, proprio nel giorno in cui il cannibale della competizione Donzauker saluta mestamente la compagnia uscendo, come l’ultimo degli stronzi, contro un millikan baciato dalla fortuna e anche da un discreto numero di viados arrapati.
L’unico che sembra poter contendere lo scettro al presidente Jurij pare Bacarospo, già infiammato e pollizzato in vista della semifinale più importante della sua esistenza, mentre l’ultimo dei fab four è l’indegno scarlinese Chemical, che con valutazioni degne della Pistoiese anno 81/82 sbarca incredibilmente in semifinale, dove il povero Carta, unico fuoriclasse del team, dovrà cercare di tenere a bada i compagni di squadra, ancora poco avvezzi a questi tipi di match, nella speranza che anche l’avversario millikan, sempre che riesca a riemergere dal gay pride che lo tiene ostaggio, non passi al pollame spinto.
Ancora due atti insomma, prima di far calare il sipario sulla coppa dalle grandi orecchie ma anche dalla discreta fregna slabbrata: comunque vada, infatti, l’ultimo ad incidere il proprio nome sul trofeo sarà al primo successo.
L’ennesimo amante di madama Petrella insomma, ancora una volta più che madama proprio zoccola.
Ed ora, amici lettori, la parola al campo centrale:

match of the week: AC Raspiduo - Stoppardi
Qualcosa è cambiato. Il sentore c'era già stato prima e dopo gli ottavi, quando Jurij aveva battuto i Leoni d'Africa con una rimonta pazzesca ma soprattutto studiando la partita come non gli accadeva da tempo. E aprendo il portafoglio, tra l'altro, risucchiando il terzino cinese Qian Kairi. Insomma, la Petrella iniziava a mostrare di nuovo la voglia del presidente.
Anche prima del difficile quarto contro il campione in carica, l'AC Raspiduo, l'atteggiamento di Jurij ha ricalcato quello del turno precedente: attenzione maniacale ai dettagli e sfoggio del portafoglio. Il prescelto della vigilia è Carles Montros, portierone spagnolo. Se a tutto questo aggiungiamo raspy, che risponde con altrettanta cura del particolare e con pochissima voglia di essere detronizzato dopo l'impresa dell'ultima edizione... be', si capisce che la partita s'apre con le migliori premesse di questo mondo.
Entrambe si schierano con il 2-5-3. Ma non cadete nell'errore di pensare a moduli estremamente offensivi, perchè l'abilità dei coach e la bontà delle rose a disposizione rendono le formazioni equilibrate e con punte di qualità in ogni reparto.
Parte fortissimo Stoppardi, lanciata a mille dall'ormai consueta apparizione del cecchino sovietico cui è intitolato lo stadio, quel Vasilij Zajcev che aveva aiutato il compagno Jurij a ritrovare la via durante la partita contro Gine4Ever (ved. PETRELLA XVI - Fase a gironi: II turno - Match of the week). Prima è Epelde a costruirsi una buona occasione, sfumata, quindi è Lorentzen a sfondare sulla destra; questa volta l'esito è il migliore per Stoppardi. Rodev è battuto e la compagine di Jurij è avanti.
La reazione di Raspiduo è un po' tardiva, e si esaurisce nel giro di un paio di minuti: sono Gehmann e l'ermafrodito Maurizio Caterina (o Caterina Maurizio) a provarci, senza successo. Dall'altra parte, invece, una Stoppardi ordinata in difesa riesce a far male anche in attacco, trovando la rete del 2-0 con il centrocampista-codice fiscale Brngal. Letale.
E l'orgoglio del campione? Che fine ha fatto quel Raspiduo capace di far esplodere tutti i gasometri la scorsa edizione?
Una domanda che aleggia fra gli stessi giocatori di raspy, e i loro occhi ne sono la conferma. I loro sguardi si incrociano. Daddario guarda Regini, Paratore guarda Favasuli. Tutti guardano il loro presidente in tribuna VIP. Dapprima spaesati, poi interrogativi, quindi di nuovo consapevoli, ispirati e carichi. Ebbene sì, le domande ritrovano la risposta e a cavallo della ripresa Raspiduo trova i gol che valgono il pari, con gli stessi che prima avevano sbagliato: Gehmann e Caterina, esempio perfetto del cambio di testa operato dallo sguardo gasato e gasante di raspy.
Ma Stoppardi è solida, e nonostante schieri un paio di giocatori che gli stessi tifosi stentano a riconoscere, sembra una squadra che giochi insieme da anni. Ritrova infatti il vantaggio con Epelde, e lo ritrova ancora una volta dopo che Daddario aveva colto, su rigore, il 3-3. Un carroarmato sovietico che chiude 5-3 con l'ultimo sigillo di Succi a pochi minuti dal termine.
Una partita da standing ovation per i valori espressi e le emozioni suscitate.
Il campione uscente Raspy deve suo malgrado abbandonare i sogni di un bis. In un primo momento sente odore di John, ma guardandosi attorno non scorge la sagoma in impermeabile nero del manipolatore della sorte. E' probabile che fossero effluvi provenienti da altri campi della competizione. Nelle interviste post-gara il manager di Raspiduo farà i complimenti al suo avversario, dichiarando ufficialmente che d’ora in poi lo sosterrà nella sua corsa.
Jurij è dunque in semifinale, tra i complimenti di chi ne elogia la prestazione e le critiche di chi non apprezza l'uso dei mercenari senza cuore. Ma il presidente è tornato gasato, talmente gasato da abbandonare ogni orpello Joydivisionistico e lasciarsi andare ad un nuovo ballo che diverrà presto una hit: lo Stoppardi Style.
Qualcosa è cambiato, decisamente.
Madama Petrella abbandona così anche il suo fidanzato più recente, ora è il momento di un altro accompagnatore, dell'ultimo flirt della sua vita. Quattro pretendenti, uno solo sarà il vincitore.
La Madama vi studia con passionale desiderio...


Top & flop diarreaevomito ediscion
top
758, serve altro? Il record è servito. Le stats tra Raspy e Iuri hanno del leggendario....nessun limite alla fantasia per Stoppardi!

Staffetta!
Regalo di natale in ritardo per Scarlino ed Annikilator, una botta di figa (o di culo che dir si voglia) è sempre la benvenuta...








Lo Scarlino elimina a sorpresa il pastore.. possibile che Anubi abbia avvelenato le capre?


Onore delle armi a Loss che se la gioca a viso aperto con un incredibile Fantamaniacs... e fino al 90' mantiene la partita in bilico.. Gas D.O.C

Ti aspetti un Cornacchini, ma è il Succi a portare sulle stelle Stoppardi, ti aspetti un Comeaga ma ci pensa Azmi a regalare la top 4 allo Scarlino, l' imprevedibilità della Coppa Petrella.


flop

Alessandro Del Piero di Loss' Eleven non ha offerto una prestazione degna delle sue migliori giornate : Non è una Coppa per gobbi, che vi aspettavate?

Daddario, non pervenuto... Bertè, Antoniacci? Dispersi nella nebbia..... Zorzetto, Nucera?  Pieni di panettone vinello, vedremo se per la semifinale li avranno smaltiti... sì, la semifinale del prossimo anno!!

Tremano le gambette quando si è lì lì per entrare nella storia? E il puzzo di sterco nell’ aria? Qualcuno se la dev' esser fatta sotto... I rigori sono fatali alle Capre e David Baldocchi spara alle stelle quello decisivo... Chemical ringrazia, e ora alla nursery a cambiare il poppante, forza!


Amarcord: intervista a Vezzo
La cricca cremonese fece il suo ingresso in Petrella come un terremoto: ricordo ancora i mormorii tra i partecipanti alla notizia di uno di sesta in Petrella. Contro Vezzo per la prima volta si videro i polli in Petrella, comprati da Errea. Che impressione vi fece quella gabbia di matti?
Il clima Petrelliano al mio ingresso era ancora acerbo, rispetto all'acme che raggiunse nelle 4-5 stagioni successive. Però ricordo che già si odorava un profumo di rivoluzione, quell'aroma simile all'umore di donna vogliosa. Non ho mai capito perchè quel profumo era così simile a quello del polletto alla griglia però ...

Con il vostro ingresso, la Petrella iniziò rapidamente a cambiare faccia: valutazioni che si impennavano, pollame come se piovesse, perculate continue fra utenti che non si conoscevano neanche in real life. Cosa è successo per portare a questi livelli una coppettina fra sei imbecilli?
E' successo che la struttura ossea della fed è sempre stata la perculazio del prossimo. E poter perculare un avversario sconfiggendolo in un’ amichevole era una goduria sublime. Certo, poter prendere per il culo uno perchè ascoltava i Joy Division gufando la fed peggio dei Maya, o sfottere un sardo perchè si beve una birra che manco l'olio della Repsol fa così schifo, oppure insultare uno per il suo egocentrismo paragonabile a quello dello psiconano, oppure offendere un altro perchè se la fa con Casini, ecc ecc ... ecco, nulla di tutto ciò era paragonabile alla sfottuta da Petrella. O quasi.

Sine vinse la Petrella V, Vezzo ci è andato spesso vicino, Materazzi era uno dei team più ostici: come vedete il bilancio dei cotechini lardellati e quello della vostra squadra?
Io ci sarei andato spesso vicino? Ahahahahahahahah. Vabbè che è passato da poco il Natale, ma non spariamo cazzate! Comunque è indubbio, statistiche alla mano, che l'Onda Cremonese abbia fatto paura, eccome, ai vertici della fed. E' da quando abbiamo iniziato a fare sul serio che c'hanno messo i cotechini fra le ruote. A noi, che i cotechini li idolatriamo. E' uno schifo (cit.)

Raduni, coppe, fed e cupole: Sine e Vezzo sono stati senza alcun dubbio pezzi fondamentali nell'ingranaggio di quelli che stragasano. Eppure, col tempo, vi siete piano piano allontanati, tanto da lasciare addirittura hattrick: come mai? Non vi manca per niente quello sfondo verde?
Hattrick in sè non mi manca per un cazzo. La vita della fed mi manca eccome, soprattutto perchè ora davanti al computer in ufficio spesso mi tocca lavorare anzichè sparare cazzate tutto il giorno. Diciamo che ho iniziato a vedere le cose sotto un’ altra prospettiva, a scoprire che nella vita c'è altro: il cielo blu, il canto di un usignolo, lo smog di Milano ... tante cose belle insomma.

La Petrella va in pensione: questa è l'ultima edizione. I cicli finiscono, e anche la Petrella passa la mano, forse per stanchezza sua, forse per i Maya. E voi non ci siete: non vi vergognate neanche un pò?
No, anzi. Dopo aver smesso di fumare, essermi allontanato da Hattrick è la cosa di cui vado più orgoglioso in vita mia.

Saluto tutta la fed, in particolare i miei eterni alleati di magheggi. E ricordatevi che quando tornerà in auge l'idea di un forum esterno, io ci sarò. Per mandarvi affanculo eh, non per altro, ma comunque ci sarò. Baci dagli orsetti del cuore.

La sdraina (preisthorical edition)
L’avvento della Par Condicio, e le imminenti elezioni (di cosa poi resta da capire) spingono a più miti consigli i leader degli schieramenti in campo.
Martedi sereno per il presidente Jurij, che dopo aver consumato un frugale pasto a base di uova,caffè e rigatino si è recato nel primo pomeriggio presso la sede della Dinamo Schicchi, per parlare di strategie future e possibili alleanze.
Il premier, visibilmente soddisfatto per l’esito dell’incontro, si è poi recato a palazzo grazioli per assistere alla quinta di Baaria.
Giornata intensa invece per i Gas Bacarospo e Chemical, che sperano di poter arrivare ad una finale tutta loro per poter poi rovesciare il potere al grido di “Ponte ponente ponte pi tape tape rugia”, con tanto di ban di massa e introduzione dell’Imu anche per i sacchi a pelo e le tende Canadesi.
In tutto il baillame politico, chi sembra fregarsene è l’anarchico Millikan, che a vincere le elezioni non ci pensa minimamente ma punta ad un pareggio ristretto per potersi giocare poi tutte le proprie fiches in un terzo turno alla francese con sbarramento al 7% e scappellamento a destra.
In tutto questo, l’unica cosa sensata da chiedersi è un’altra: chi spiega la situazione del Milan a Diegoth?

IN SEGRETO... cosa non si fa per il piacere personale...
Uomo, 22 anni
Ho rotto con quella checca isterica del mio presidente, quindi l’altro giorno sono sceso in magazzino e ho preso un wurstel dal frigo per masturbarmi... che godimento, solo che era particolarmente ruvido e mi ha rotto il deretano costringendomi a non scendere in campo per il match della mia squadra, che fortunatamente ha vinto nonostante quell’odioso afatasto di compagno di squadra...

Uomo, 25 anni
Sapevo che un mio compagno di squadra ricerca piacere personale ficcandosi alimenti nel culo (una volta ho dovuto lavare la bottiglia di ichnusa in lavatrice per poter assaporare il gustoso nettare senza retrogusti) così l’altro giorno sono passato da un amico artista che ha fatto un wurstel maledettamente somigliante, solo che era di carta vetrata! e quell’idiota non se n’è accorto! Maledetto finocchio, te l’ho fatta finalmente!

LA REDAZIONE PRONA



venerdì 28 dicembre 2012

Coppa Petrella XVI - Ottavi di finale

Mammuth piange sul serio, big match vinto dal Depor. Anche gli Indiani salutano la coppa.
Stoppardorgoglio
Dal 3-1 al 3-4, Stoppardi come a Stalingrado. Hasta la Stoppardi Siempre!
Raspiduo senza patemi, Scarlino, Loss, le capre e Annikilator continuano a gasare!

Natale con il fiato sospeso in tutto il mondo, quello appena passato.
L'ansia e l'incertezza che regnavano sulla coppa più amata al mondo hanno mandato di traverso svariati maiali, tacchini e agnelli nell'intero occidente: la Petrella era ancora sovietica, o stava ormai diventando un prodotto filo americano?
Quando l'annosa questione sembrava risolversi a favore dei Coca-Cola's Boys, un urlo implacabile e imponente terrorizza l'intero occidente, 3/4 di america latina e 7/8 di Groenlandia: è l'urlo di Stoppardi, vero e unico favorito alla vittoria finale, a certificare che la Petrella no, non si svende nemmeno davanti alle offerte più faraoniche, e piuttosto che concedersi ad un ex-mod la da' via al presidente più cialtrone d'Italia, dopo Cellino e Gaucci.
Nel frattempo, il Depor si sbarazza di una Dinamo Schicchi in tono minore, che non riesce a far altro se non innalzare una flebile muraglia spazzata via con fatica dai pretini.
Bagarozzo manda per sempre in pensione il padre padrone Sante, ora ufficialmente mai profeta in patria, mentre Scarlino sfrutta la voragine del tabellone per andare a farsi incaprettare dalle sporche e cattive.
Raspy, millikan e Loss confermano che la Petrella è affar di gasatori, e vanno a completare un rooster che promette scintille e tanto spettacolo.
L'ultima Petrella volge al termine, e dietro le ultime due curve si intravede lo striscione finale; iniziamo ad intravedere la scritta che troneggia sull'arrivo: STO....

Match of the Week: Deportivo Donkaiserzauker - Dinamo Schicchi
Indipendentemente da come sia andato a finire, o quale sia stato lo svolgimento, una partita meritava di diritto di ergersi a big match di questi ottavi. Una partita che metteva di fronte due cannibali della competizione, dominatori delle ultime edizioni, grandi protagonisti di buona parte della storia Petrelliana. Il quattro volte campione Deportivo Donkaiserzauker e la tre volte trionfatrice Dinamo Schicchi. Un vero regalo per questo Natale.  
Impossibile descrivere l’attesa spasmodica dipinta sui volti dei tifosi al Landsberg Allee.
Il Deportivo si dispone in un 3-5-2 dalle ali ben spianate. La Dinamo si presenta ai nastri di partenza senza reparto offensivo: voci di corridoio rivelano che nel redditometro varato dal governo sia presente anche la voce “attaccanti”, e mammuth ha deciso di non rischiare in alcun modo visite degli omini in grigio. Il risultato è un 5-5-0 difensivamente possente ma spuntato e senza troppi palleggiatori in mezzo al campo. Per fronteggiare la penuria di idee, il preistorico ordina ai suoi di non lasciar respirare i registi avversari, ringhiando su ogni pallone.
I pretacci sono spaesati: al 7° perdono una palla e Andrés Bolaño quasi porta in vantaggio Schicchi. E’ solo dopo l’errore marchiano del giocatore che il coach della Dinamo, Bojko, si accorge d’averlo schierato a centrocampo. “Ma non era portiere?” domanda al suo vice, ricevendo risposta affermativa. Non ci vuole molto perché Andrés Bolaño venga richiamato in panchina, col mister di Schicchi ancora incredulo della sua stessa mossa… “Devo aver letto male il pizzino del presidente” e in effetti un rapido controllo evidenzia l’errore di interpretazione del geroglifico mammuthiano le cui zampe pelose, oltre all’eccessiva quantità di mirto ingerita durante il pranzo di Natale, rendono quasi illeggibile. Pian piano Bojko scova un altro paio di indicazioni che aveva travisato, e al 25° rimette a posto le cose con un’altra sostituzione. Nel frattempo il campo ha registrato davvero poco, e la grande attesa del match s’è trasformata nella grande attesa dell’occasione da gol. Che, appena prima della mezzora, arriva. E questa volta ha la divisa nera del Depor. Váňa sfugge sulla sinistra ma vanifica tutto calciando sull’esterno della rete. Paradossalmente l’opportunità creata - anche se sbagliata - non carica i ragazzi dell’esorcista, ma li innervosisce; nei successivi dieci minuti pensano più a spaccare tibie che a giocare a calcio. A farne le spese Lo Baido, che deve abbandonare il campo in barella, e Rask Thomsen, colpito duro alla schiena ma stoico nel rimanere in campo. Anche perché Schicchi aveva finito le sostituzioni.
Prima della fine del primo tempo il Depor si ricorda anche di giocare a calcio e sfodera una bell’azione, che il fratello di Loredana, Stefano Bertè, spreca.
Duplice fischio… un match che si pensava diverso, ma che rimane comunque pregno d’intensità e furore agonistico.
E’ che alla lunga, chi difende perde efficacia. Non ci si può permettere alcun errore, e le occasioni per respirare sono così poche che si rischia di annegare. La Dinamo è forte anche di testa, ma il Depor è esperto e dovrebbe solo ricordarsi cosa significa attaccare con pazienza, muovere la palla e aspettare il varco giusto. Ci pensa il suo presidente a riportare i suoi sulla retta via, recitando alcuni brani della Bibbia. Scelti a caso, ma la citazione dal Libro fa sempre un certo effetto.
E allora il Depor affronta la ripresa con la calma e la saggezza. Fingerlos prende per mano la squadra e inizia a mostrare tutte le sue qualità, sublimate nel gol che regala vantaggio e partita al Donz. Una rete che arriva al 67° ma che non trova replica alcuna da parte della Dinamo, incapace di creare alcuna trama offensiva.
Il Deportivo Donkaiserzauker, nella cui bacheca riposano il maggior numero di Petrelle, va ai quarti. Nella memoria di tutti resterà questa partita non tanto per la partita in sé, quanto per tutto quello che hanno significato le squadre per la Coppa Petrella. Vere icone. Un plauso a mammuth, che esce alla grande dalla storia della competizione. Il Donz continua, perché ci sono una dozzina di preti che vogliono riscrivere una fine già scritta.



Top&flop sonopienohoilvomito ediscion
top
Allerta meteo su Firenze, il capoluogo toscano da un paio di giorni a questa parte è minacciato da una densa nube gassosa dalla dubbia provenienza. Si consiglia a chi non gasa di serrarsi in casa e attendere ancora qualche settimana.

L’ arco e le frecce degli indiani metropolitani hanno potuto ben poco contro le lance assetate di sangue fantamaniache....al grido di Puppaaaaaaaaaaa gli 11 pellerossa se la danno a gambe, in testa ai fuggitivi i 3 nuovi divini spennati..


Dura fino al 120' l' ottavo più in bilico. Barry fc 2006 e annikilator regalano emozioni fino all ultimo... Millikan dopo esser scampato alle fauci dei pastori tedeschi dovrà evitare anche quelle del cannibale. Ridi poco adesso eh?

Flop
Preferiamo quando piange e poi vince......mammuth in versione lagna con un valido motivo non piace ... Stiamo affilando le zanne per la prima edizione della coppa che nascerà dalle Petrelliane ceneri?

Andrea Arno, a quasi 38 anni non è il caso di appendere le scarpette al chiodo? Neanche dopo un entrataccia van der Rijst riesce a terminargli la carriera....patto con il diavolo? 666 chiama Donzauker!

Anche il Petrellomane Mirari deve arrendersi di fronte ad un ChemicalFather mai così combattivo. L'alleanza con Anubi sta dando i suoi frutti e all'AC Ma.gia restano solo i torsoli...


 Amarcord: intervista a donzauker84
Allora, siamo ai titoli di coda: ci racconti cosa è stata per te la Petrella?
Semplicemente, una delle ragioni principali per cui hattrick mi ha appassionato così tanto. Le vittorie e le soddisfazioni più belle me le sono tolte nella Coppa per eccellenza, perchè va bene battere i soloni di hattrick ma vincere e perculare gli amici non ha prezzo. Anzi, ce l’ha: il pollame è caro. La prima Petrella, in particolare, non si scorda mai: quanto allenamento gli ho sacrificato... Ma ne valeva sempre la pena.

 Cosa ti rimane, umanamente parlando, da questa avventura lunga quasi 5 anni?
Tanto. Hattrick è stato davvero una bella valvola di sfogo, ma anche un modo per passare il tempo con gli amici e incontrarne di nuovi. La Petrella e la Fed, poi, sono stati dei punti fermi per cui non smetterò mai di ringraziare sante e juri. Un gioco che, pur con tutti i suoi difetti, mi ha appassionato e continua a farlo. Forse non più come prima, il Depor ha un pò esaurito la sua spinta ma ci sta dopo tanto tempo, ma in ogni caso continuo a seguire le partite e a incazzarmi col random.

Sei stato il più forte, il più vincente, il più temuto: come hai fatto a sbaragliare la concorrenza in questa maniera?
Il celodurismo spaventava molti, evidentemente. I miei scendevano in campo con la bava alla bocca, gli avversari erano spesso intimoriti. Oltre a questo, negli anni il Depor è sempre stato una squadra forte, in grado di scalare le serie fino alla II. Non mi sono mai risparmiato in Petrella, anzi ho anche fatto ricorso ai polli in qualche occasione. Poi, ovviamente, il culo ha giocato la sua parte: è un gioco probabilistico, e non ho mai avuto grosse randomate avverse. Ma neanche a favore.

Qual è stata la finale piu bella? Quella che ti ha dato più gioia?
La prima Petrella, contro Vezzo, non si scorda mai. Ma battere Bacarospo fu fantastico: ero reduce dal mots allo spareggio (vinto) per salire in III, il ts era devastato e si era infortunato il mio unico attaccante vero. Studiammo entrambi la formazione per una settimana, e dopo una partita al cardiopalma e la sua rimonta da 2-0 a 2-2 Zanfrini segnò il golden goal. Rimane la mia più grossa soddisfazione su hattrick.

Il rivale piu rognoso? Quello che ti ha dato più gusto battere? E quello che t'ha fatto penare di più?
Ce ne sono tanti in realtà. Mammuth senza dubbio, la sconfitta contro di lui in Petrella VIII fu un bello smacco, anche perchè fino ad oggi non avevo più avuto occasione di avere la rivincita. Una volta mi avrebbe dato più soddisfazione, ora vivo il tutto con molto più distacco. Ricordo che Materazzi mi mise molto in difficoltà, così come Bacarospo in finale. Per non parlare di Mpingitore, con cui persi la finale di Petrella VII. Poi la partita più difficile è sempre la prossima.

Dovendo sceglierne uno, quali dei campioni del Depor puo' fregiarsi del titolo di mister Petrella?
Stefano Bertè. Quattro Petrelle in bacheca, ha 31 anni ed è con me dai 17.
Quale avversario avresti voluto nella tua squadra?
Thimothy Maggiore e Libero Nativo.

Chi vincera' l'ultima Petrella? E perche?
Io. Sono il cannibale. Anche se, ad essere sincero, non mi sarebbe dispiaciuta un’affermazione di sante o di juri: se la meritano. Sante è uscito, speriamo che sia davvero l’anno di Stoppardi.

Immaginando che la Petrella prenda forma e sembianze umane, cosa gli diresti?
Non abbiamo mai parlato molto, abbiamo un rapporto basato sul sesso. Tanto gira e rigira torna sempre da me: sa bene cosa l’aspetta.

Ma era davvero arrivato il momento di mandarla in pensione?
Si. Tutto finisce, ed è giusto che anche la Petrella ci saluti. Ha dato tanto, ma i tempi sono cambiati ed è giusto che cambi anche lei. Ma un pensierino alla Petrella lo faremo sempre.

Grazie Cannibale, è stato un onore poterti intervistare.

ESTICAZZI CHE STRISCIONE
I tifosi dei Leoni d'Africa deridono il famoso slogan stoppardiano, insinuando un utilizzo poco consono del deretano di Jurij.
Purtroppo per loro è lo stesso Jurij che gli farà un buco simile alla fine della partità.
Gli ultras dell'AC Ma.gia non sono molto poetici nei confronti di Chemical
I tifosi degli Indiani Metropolitani augurano a tutti un buon Natale

La sdraina
Colto da folle gasamento per l’approdo ai quarti di finale dopo la vittoria contro il mod, il presidentissimo bolscevico Jurij Andropov ha deciso di passare ai fatti e mostrare al pubblico gli effetti della sua agenda. Conscio di essere rimasto l’unico PM nei reami della Petrella, il gavorranese di Scandicci (o lo scandicciano di Gavorrano, fate vobis) ha indetto un comizio elettorale nel quale svelava le bellicose e sanguinolente atrocità segnate sulla famigerata agenda della morte. Il mondo petrelliano ha appreso con sconcerto e sgomento i terribili piani del presidente e, addirittura, ci sono stati suicidi di massa quando Jurij ha dichiarato che passerà il capodanno al lago, in completa “isolation”. Il partito PM si è subito spaccato in diversi tronconi: l’entourage fiorentino si è dissociato completamente dalle scelte dell’agenda definendole “dissennate”, mentre la sponda sarda rimane cornacchiniana, anche se mammuth dichiara di volere “delucidazioni sull’accaduto”.
Intanto Sante Pollastri ha preso, di sua iniziativa, il primo soviet train per il gulag del Filare. La depressione post-eliminazione non è stata ancora superata e un po’ di lavoro in miniera non gli farà altro che bene. I complottisti moderati democristiani parlano di un’alleanza segreta con diegoth per l’organizzazione della nuova coppa. Staremo a vedere. Ma tutto ciò è passato molto in sordina viste le sparate del presidentissimo. Infatti perfino l’alto sacerdote Maya si è scomodato dall’oltretomba, dopo il flop del 21 dicembre 2012, dichiarando alla stampa: “Abbiamo dato un mesetto di recupero all’umanità prima del fischio finale, il tutto per vedere se è l’anno di Stoppardi. Non stiamo nella pelle neppure noi.”


LA FAZIOSA RASSEGNA STAMPA



venerdì 21 dicembre 2012

Coppa Petrella XVI - Sedicesimi di finale

Mammuth, donzauker, bacarospo, loss, jurij, sante pollastri, rayallen:
i cantieri possono attendere un mese, l’ultima petrella suona musica classica.
Vecchi leoni ruggiscono
Socatona Davor_Nuna, anche quest’anno banane per i Raccattati.
Bachforever fermato da un muro di cemento armato.


Martedi di passione nella città dei poeti e dei gioiellieri.
Quando ormai l'ultima edizione della coppa più amata dalla gnagna pareva stancamente trascinarsi verso un finale mesto e senza sussulti, il primo turno ad eliminazione diretta cambia le carte in tavola, proponendo un menù trito e ritrito ma sempre graditissimo.
Un po' come quando si entra nell'osteria di fiducia ben sapendo che il vino e lo stufato con le patatine non deludono mai, cosi la Petrella propone ai commensali i suoi piatti forti, che l'hanno resa cosi celebre e cosi amata negli anni.
Ed ecco quindi, il sempre verde pollo croccante ma ben speziato servito con abilità dagli chef locali, capitanati da un Mammuth in versione finale contro gli Indiani, seguito a ruota dal mago dello spiedo Bacarospo e dal sempre Utopico Sante, Pollastro di nome e di fatto.
Ecco il delizioso pate' di titolari, servito con maestria dai cuochi provetti Donzauker, RayAllen e Loss, tutta gente che la Petrella in bacheca ce l'ha già.
E a chiudere il menù, poteva forse mancare il dolce?
La montagna di gol con cui Stoppardi seppellisce il povero Kallos non è infatti degna della piramide di Profiterole della pasticceria pluripremiata, quella che da bambino sognavate con ghigno soddisfatto tutto l'anno e che, una volta visitata, si ritrovava la vetrina dei dolci tutta unta dalle vostre tenere manine?
Perchè, se mai ce ne fosse stato bisogno, questi sedicesimi di coppa ribadiscono che la competizione fatica a cedere il passo, cela con maestosa eleganza le rughe dettate dall'età e ribadisce una volta ancora, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in confronto a lei gli Hattrick Master sono una cagata pazzesca.
Quel che si profila all'orizzonte assume i toni epici di mille battaglie, mille avventure, sintetizzando appieno migliaia e migliaia di post, perculate, amicizie virtuali e diventate reali, vite e storie che si sono intrecciate dipanandosi nella matassa che è la vita con una poesia senza eguali.
Ecco dunque stagliarsi all'orizzonte la sfida tra i giganti Depor e Schicchi; lo scontro tra inutili mattacchioni di ieri e di oggi Sante e Bacarospo; la lotta tra i gasatori Chemical e Mirari, vecchi compagni di letto al raduno; ma più di tutto, il vero match, la madre di tutte le sfide, quella che metterà di fronte la legge della giustizia, con l'ecs mod nemico del popolo furiga, e il Che della federazione, il presidente amato dalla folla, il fuorilegge anarchico Jurij.
Cosa riservera' il futuro ai vecchi leoni che tornano a ruggire?
O saranno i nuovi leoni, venuti dall'Africa, a chiudere per sempre l'età dell'oro della Petrella?


 Match of the week: Fantamaniacs - Bluff Country
Nell'ultimo turno della fase a gironi, diciamolo, non c'era stato molto gas. Partite per lo più scontate, qualche fuoco fatuo di paglia qua e là... ma nulla che avesse inchiodato alla poltrona gli spettatori di quest'ultima Petrella. I sedicesimi hanno ribaltato totalmente la frittata: match dall'alto tasso adrenalinico, botte e risposte, minuti da seguire in apnea e finali incerti. Come non citare gli incontri dei pluricampioni Dinamo Schicchi e Deportivo Donkaiserzauker, sull'orlo del baratro contro Gianpdoria e Gine4Ever, e alla fine vincenti? Ma è stata un'altra partita a calamitare l'attenzione di chi stava seguendo questo turno.
A La casa dorata di Samarcanda mille e passa barboni hanno deciso di sfruttare le poltrone riscaldate dell'impianto fiorentino. La maggior parte dorme, gli altri sonnecchiano. Sul campo scendono intanto le squadre: 4-5-1 con annessi muri di cinta, fossati e filo spinato per Fantamaniacs, 2-5-3 con la propria area trasformata in un curato giardino all'inglese dal portiere Haircoat per Bluff Country.
Due idee di gioco diverse, ma che l'abilità di mister e manager rendono più equilibrate di quello che gli schieramenti lasciano intendere. A proposito di manager, non è ben chiaro dove siano: qualcuno sostiene che bacarospo sia ad una cena di lavoro con un uomo dall'impermeabile nero, per appianare vecchie divergenze e per trattare qualche affare futuro, di SirFly giungono dichiarazioni riguardanti strane invocazioni randomatico-natalizie, ma la nebbia sembra poi averlo fagocitato.
Partiti. I primi 25 minuti sono di puro studio, fine sinonimo che può essere tranquillamente sostituito con un più grezzo "Che due palle!".  Non succede nulla. Poi, improvvisamente, la partita si infiamma e l'ultimo quarto d'ora è l'emblema dell'intensità: le occasioni fioccano come la neve a Santa Caterina Valfurva e qualche barbone riesce perfino ad alzare le palpebre. Il primo squillo di tromba è dei ragazzi del baronetto Fly, con Marotta che non aggancia un bel pallone, poi ci pensa la baca-band ad animare la serata: punizione di Fioletti a lato, paratona di Haircoat - con i guanti da giardino - su Lara, fino al vantaggio trovato da "acciuga" Atchugarry, colpo di testa con deviazione decisiva di un cespuglio di bosso.
L'entusiasmo fantamaniaco dura però poco, perchè bastano 8 minuti perchè Country pervenga al pari con Dussol. Il punto è che dura ancora meno la soddisfazione di SirFly, al quale necessitano solo 60 secondi per vedere Simone Schicchi mettere la firma su un'altra grande partita e sulla rete del 2-1 per Fantamaniacs. Ed è mica finita, nei successivi due giri d'orologio sono altre tre le occasioni, una per Bluff, le altre due per gli uomini di bacarospo. Nove azioni da rete in 18 minuti... Pazzesco!
La pausa tra i due tempi è utile per calmare un po' gli agitati 22, con qualche goccia di Lexotan per non surriscaldarli troppo. Le dosi però non sono del tutto esatte, e l'inizio della ripresa non è molto diverso dai primi minuti della partita, fatta eccezione per un palo di Bluff. I barboni tornano ad addormentarsi, Haircoat riprende a curare il suo giardino inglese.
I due mister cercano di dare una svegliata al match effettuando una sostituzione a testa, seppur senza modificare la tattica. Ma i risultati si vedono solo dopo qualche minuto, e in quel lasso di tempo il coach di Fantamaniacs, Fragoso, si addormenta.
La partita però torna ad animarsi, con Haircoat che si esibisce in una gran parata per proteggere un'aiuola, e con Folstad che timbra il cartellino per Country e riporta il risultato sul pareggio. Un paio di olè di quei quattro barboni risvegliatisi dal letargo rianimano mister Fragoso: completamente spaesato, incapace di connettere, senza rendersi conto del tempo e dello spazio ma solo del fatto che Bluff ha segnato, fa uscire Aarema, fa entrare Zborovan, e ordina ad Hocde di affiancare Lischi in avanti e aumentare il peso offensivo. Un 4-4-2, in teoria. Un modulo provato solo un paio di volte all'autogrill, in pratica. In confusione il mister, in confusione i suoi, Bluff Country non crede a tanta manna e va in vantaggio. Siamo all'86°. Esulta SirFly, riemerso dalla nebbia per seguire le ultime fasi della gara. Bacarospo, che sta seguendo la partita alla radio durante la cena di lavoro, si lascia andare a qualche lieve imprecazione.
Ma i suoi sono duri a morire, esperti e poco inclini a uscire di scena solo per colpa di un coach assonnato. 89°. Hocde sfrutta una punizione, evita un cespuglio di rovi, scarta una fila di tulipani e scaraventa in rete il 3-3. Tripudio dei barboni, ormai tutti sveglissimi e vogliosi di seguire i supplementari.
La breve pausa consente a Fragoso di riordinare le idee e le tattiche dei suoi. Ma qui è la fase psicologica a pesare, e la vittoria (o la sconfitta) sfumata (o maturata) nell'ultimo minuto di gioco è un macigno difficile da togliersi. Infatti, nonostante Fly evochi il nomen homen Petrella, sono i Fantamaniacs, sulle ali dell’entusiasmo, a trovare la rete del 4-3 con Vargas Porras - abile a superare le siepi centrali - e raggiungere gli ottavi. Baca perde ogni ritegno ed esulta porconando in aramaico antico (cit.). Una partita strepitosa, in cui entrambi meritavano il passaggio del turno. Onore a SirFly, ma il baca e i suoi ci hanno creduto quel pizzico in più; ora affronteranno gli Indiani Metropolitani del patron Sante.
Gas aperto.


Da 10 a 0 maèdavverol’annodistoppardi Ediscion

10 Mantenendo un basso profilo come fino ad ora, la Stoppardi è riuscita ad arrivare agli ottavi senza perculate varie, il 10 a 0 a Kallos è figlio della tranquillità.... Ora però gli occhi di tutti sono puntati, si farà abbindolare anche Furiga?

un bel 9 al mio cardiologo e alla sua tempestività, un intervento d' urgenza salva la vita di chi vi scrive al '96 di Fantamaniacs - Bluff Country.... Il gol di Juan Carlos Vargas Porras è da eiaculatio tutt altro che precoce..... gas e sperma!

8 Prova di forza per le Capre del Pastore, Joker085 è schiantato a terra con una facilità impressionante, una pre-tattica al limite dell’ assurdo funziona ancora una volta, il triplo divino in difesa di Vela vedremo se avrà la forza di reggere alle cornate caprine....

7 L' ultima edizione è un evento speciale, pare averlo capito cosi come Jurij, anche Sante Pollastri, 322 stats sono un bel biglietto da visita, e un avvertimento per tutti...

6 Dinamo Schicchi e il super Depor viaggiano spalla a spalla, rispettivamente mettono in bacheca gli scalpi di Giampdoria e Gine4ever... i 2 pluricampeao hanno ragione dei loro avversari solo in coda al secondo tempo... ragazzi, adesso potete rilasciare i muscoli gluteali e cambiare la biancheria intima

5+ in scioltezza per lo Scarlino A.S.D., che pialla i BrustaBoys e rimane l'UNICA squadra di Scarlino ancora in competizione...... diegoth e Davor_Nuna hanno pronte le bambole voodoo di Laneve e Comeaga.... chiamasi campanilismo.
I due angelici attaccanti proveranno a fanculizzarli...

4 per i Raccattati Forelocks, JR ci mette del suo per farlo socare e il premio randomata dell’anno finisce diretto nelle mani di Davor!

3 Se si potesse fare il processo alle illusioni, Mr_Antani sarebbe da rinchiudere.... dopo un girone passato a gas spalancato il manager biancazzurro in odore di fiori d' arancio becca 9 arancini da Mirari, che, arriva, gli apre il culo, saluta educatamente, e se ne va....s i si... ma è tutta colpa degli infortuni...

2: Bachforever, pretendevi qualcosa di più? E apri sto benedetto portafogli!!!!!!
firmato: Stampa faziosa

1 per ildruido, troppo impegnato a pensare ai problemi dell’economia moderna e al suo amato Barnard  per schierare una formazione degna contro annikilator

0 a Kallos, fonti quasi certe sortengono che abbia preso denaro per lasciare la strada spianata alla Stoppardi, forse sono solo dicerie, ma a pensar male spesso ci si prende....



ESTICAZZI CHE STRISCIONE!
La curva dei Leoni d'Africa rende omaggio al loro uomo simbolo: Andrea Arno, il Bomber della Petrella.

Persino la curva della VELA è una muraglia! Incredibile amisci!


I tifosi della Stoppardi chiedono a gran voce al loro presidente di aprire il portafogli...


La sdraina
La nuova coppia si mostra al pubblico
Il monologo di 3 ore e mezzo di diegothKPB10tvukdb su TV9 non è andato molto a genio ai vertici petrelliani della federazione. Il giovane leader del partito bimbominkia ha rivendicato il suo diritto ai poteri, minacciando di continuare lo sciopero della newsletter se non gli vengono riconsegnati i superpoteri di moderazione, dopo aver confermato in diretta il suo fidanzamento con l’avvenente soubrette Sandra Milo, donna di sani e robusti principi morali. Ma il punto più importante toccato dal Gran Visir dei bimbiminkia, è l’organizzazione della prossima coppa, quella che sostituirà la beneamata Petrella. Viste le ripetute figure di merda collezionate dai Ghiozzi dei Greppi nelle ultime edizioni, diegothecc..ecc.. ha pensato di prendere in mano le redini dell’organizzazione e di dettare le nuove norme, a sua detta del tutto rivoluzionarie. Il format proposto prevede infatti che le squadre che avanzeranno il turno saranno quelle perdenti, mentre il nuovo editoriale sarà scritto solamente in linguaggio SMS e caratteri cirillici. Questo ha mandato su tutte le furie la redazione petrelliana, che si è detta “indignata, inorridita e tradita da un collaboratore ormai disperso da varie settimane”. Il manager dei Ghiozzi ha puntualmente smentito che la sua discesa in campo e le regole proposte per la prossima coppa possano essere per interesse personale, tuttavia nessuno dei senatori si fida e sono pronti a dar battaglia ai vaneggiamenti del rampollo scarlinese. Insomma, l’ultima Petrella è nel pieno della bagarre e c’è già chi ha tempo di ponderare sulla prossima, ignota coppa. Che siano in arrivo altri partiti ed altre votazioni?

IN SEGRETO: ma non ditelo a quello lì.
Basta, mi sono rotto le palle di quel debosciato del mio presidente. E' un matto che gira sempre con dei gufi sulla spalla e pensa solo a cantare col suo complessino di inferiorità e fare filmati stupidi con i suoi amichetti mentre suona e si dimena come una checca isterica. Se ci siamo qualificati per gli ottavi non è certo merito suo, figuratevi che ha pure deciso di non rinnovare l'abbonamento al solito circolino del paese in cui ci ritrovavamo a ridere e scherzare e mangiare quintalate di ottima Spam. A volte pensiamo che sia pure ritardato perché rimane sempre indietro a leggere i giornali e ci racconta notizie vecchie di una settimana quando passa a trovarci. Per fortuna ora pare che l'abbiano rinchiuso in un centro di recupero.


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