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mercoledì 24 novembre 2010

Editoriale finalissime - IX edizione


Fatale il golden goal per i Fantamaniacs, ma è una sconfitta a testa altissima

DONZAUKER IL CANNIBALE: E’ TRIPLETE! ANCORA UNA VOLTA CAMPIONE

Dopo serie giovanile e campionato, terzo titolo per i gialloviola. Indiani al terzo posto


a cura della redazione


E’ il Deportivo Donkaiserzauker il campione della nona edizione della Coppa Petrella. Fra le montagne molisane è la squadra toscana ad alzare per la seconda volta nella sua storia la coppa al cielo, demolendo in modo brusco il sogno dei Fantamaniacs. Una finalissima che non ha tradito le attese, con un’altalena di emozioni che ancora una volta ha onorato una competizione nella quale si gioca senza esclusione di colpi. Terzo titolo stagionale per i gialloviola, confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, lo spirito cannibale della squadra di donzauker. I Fantamiacs quindi si fermano a un passo dal sogno, ma la loro coppa resta comunque eccezionale per intensità e qualità. Il Depor si conferma squadra di qualità, andandosi a prendere un posto nell’Olimpo della competizione. Nella finalina, gli Indiani Metropolitani si impongono sulla Dinamo Tiuz finendo al terzo posto.

Se Napoleone sceglieva i suoi generali in base alla fortuna, Donzauker sarebbe stato protagonista nella campagna Prussiana. Senza togliere nulla allo squadrone papale, il Depor risolve una finale combattutissima al golden gol, sfruttando al massimo la buona sorte che gli concede la prima azione ai supplementari. Ma andiamo con calma.
Tifosi dei Fantamaniacs bloccati all'aeroporto

Lo stadio che ospita la finale più attesa da tutta ht Italia è il Led Zeppelin, ormai un must per questa Petrella, nonché grandissima garanzia di gasamento. Benché le aspettative siano alte, la cornice di pubblico non è il massimo e molti settori dello stadio sono vuoti. Come mai un così basso profilo da tifosi infiammati e gasati come quelli dei Fantamaniacs e del Depor? Facile, dalla Toscana e dal Veneto i tifosi hanno preferito l’aereo, e come ci svela una news di “notizie fresche” , i piloti della Delta Airlines non trovano il Molise, così gli ultras sono costretti ad atterrare in Serbia . Sebbene in settimana i due manager abbiano assicurato il no ai polli, all’entrata in campo ci sono 3 volti nuovi belli freschi di giornata: Szerstak, medianaccio tedesco per i Fantamaniacs e il tandem Arlecchini-Hazan per il Depor, così che l’odore di becchime inizia a propagarsi nell’aria. Tatticamente i fautori dello scontro epico e risolutorio tra attacco e difesa rimangono delusi, infatti il Depor abbandona l’idea del 2-5-3 TA per un 3-5-2 AOW più coperto, mentre Bacarospo opta per un 4-4-2 equilibrato evitando di fare le barricate e ripartire in contropiede. La partita che ne viene fuori è uno scontro a scacchi, che trasuda agonismo ed equilibrio a più non posso, tanto che i presidenti in tribuna sono costretti a cambiarsi il pannolone reiterate volte. L’esperienza del Depor ai quartieri alti della Petrella garantisce un avvio migliore per i giallo viola, che al 18° vanno già in vantaggio grazie ad un corner sfruttato da Antoniacci. Il gol è come una sberla forte in viso quando fa freddo, e i veneti si tolgono dall’empasse emotiva iniziale, che gli garantisce il pareggio grazie ad un’azione corale finalizzata da Robinson. E’ suonata la sveglia per i Fantamaniacs e il team di Bacarospo inizia a giocare meglio, ma un’altra azione di pregevole caratura si infrange sul palo, tra le bestemmie in 7 lingue del presidente. Bestemmie evocatorie, perché l’arbitro vedendo il momento di difficoltà della squadra più blasonata adotta il canovaccio strisciata, concedendo un bel rigorino inesistente al Depor: 2-1 e palla al centro. Manco il tempo di digerire il torto arbitrale e il vecchio volpone di Bertè marchia a fuoco il terzo sigillo, sfruttando il momento di difficoltà psicologica dei nerazzurri. E’ il solito Depor di sempre, smaliziato, fortunato, ma soprattutto cinico e capace di sfruttare alla perfezione le debolezze dell’avversario. Si va in pausa con la convinzione che la partita sia finita, ma Bacarospo scende negli spogliatoi e opta per il monologo motivazionale, gridando che nei Fantamaniacs si combatte per un centimetro, si difende con le unghie e con i denti per un centimetro, perché alla fine la somma di quei centimetri, farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Il monologo gasa a manetta i giocatori veneti, che rientrano in campo con la bava alla bocca e le fiamme al culo, spolverando un impeto atletico che si traduce in gol al 54°. Risultato accorciato, ma i Fantamaniacs non possono reggere quei ritmi da infarto e rallentano la velocità di manovra. Il tempo passa e la tensione contrae i muscoli, facendo diventare la partita spigolosa. I nerazzurri non riescono a trovare l’impeto di inizio tempo e si innervosiscono con il passare dei minuti, nervosismo che costerà a Bittermann un giallo per proteste. Come detto prima la forza dei giallo viola è saper sfruttare al meglio le circostanze favorevoli e vedendo il momento nevrastenico dei veneti affondano il colpo con Antoniacci: 4-2. Mancano dodici minuti e la partita pare conclusa a tutti tranne che a Bacarospo, che invoca calma e ricorda che fino al 90° tutto è possibile. E come nella miglior favola in cinque minuti i veneti arrivano al pareggio, con due gol in rapida successione che danno il meritato pareggio ai Fantamaniacs. E’ un’altalena di emozioni, in tribuna iniziano a volare psicofarmaci e si intravedono i primi pianti isterici, mentre Donzauker e Bacarospo ormai con salivazione azzerata e pupille dilatate iniziano ad avere allucinazioni a sfondo mistico. Si va ai supplementari, il cui epilogo sarà o golden gol o calci di rigore, in ogni caso un trauma. Il finale ad altissima tensione lascerà con l’amaro in bocca una delle due squadre, che arrivate a questo punto e dopo lo spettacolo offerto si meriterebbero entrambe la coppa, ma il calcio è bastardo e c’è posto solo per uno………
Sbroglia la matassa Zanfrini del Depor, uno dei giocatori più esperti in fatto di Petrella tra i 22 in campo, sfruttando la prima palla giocabile dell’extratime. Non c’è tempo di replica per i Fantamaniacs, il cinismo del golden gol getta nello sconforto i veneti e manda in paradiso la compagine papale, che alza il trofeo per la seconda volta nella storia. Dopo il campionato vinto e lo spareggio con approdo in quarta serie, il Depor mette la ciliegina alla stagione e si conferma se mai ce ne fosse bisogno cannibale. Una fame di vittoria eterna che non lascia le briciole a nessuno e che dà definitivamente i galloni di miglior team della federazione ai giallo viola. Se la voglia è sempre questa, sarà dura affermarsi in Petrella per qualsiasi altro team, ne sa qualcosa Bacarospo, perfetto nell’analisi tattica (nonostante le critiche dei soliti bubboni) ma uscito comunque sconfitto.


Condensati alla Minghia Oronzo Arena, oltre 1800 tifosi hanno gremito ieri sera gli spalti per assistere alla finalina per il terzo posto, alla gara per accedere al podio, al match valido per un posticino al sole: insomma, la partita per decidere chi sarà il primo degli ultimi, nonché l'ultimo degli stronzi.
Partita dell'amicizia fra Indiani e Tiuz

Si sono affrontate per questo ambito premio gli Indiani Metropolitani e la Dinamo Tiuz, due squadre unite dal forte gemellaggio fra il Salottino Bolognese (con la esse maiuscola e la b maiuscola) e la cricca del Cotechino Lardellato. Non c'è più spazio per l'odio ed i rancori cupolisti ed anticupolisti arrivati a questo punto, trova spazio solo una grande festa per quella che, comunque, può essere considerata una prestazione ottima per entrambi i team in Coppa Petrella. Più delusi forse gli Indiani Metropolitani di Sante_Pollastri cui brucia ancora, e non poco, l'eliminazione alle semifinali da parte del Depor con un sonoro 8 a 3. Più leggero nello spirito (e anche nella costituzione, ndr) il presidente Tiuz che per la prima volta arriva a giocarsi il terzo posto dopo una Petrella condotta in maniera magistrale dalla sua squadra, riuscita a svettare all'interno della cosca dei Lardellati a scapito di nomi importanti come quelli di Vezzo, Sine e marco2p. Ad infrangere i sogni di una finale a dir poco clamorosa sono stati i fantastici Fantamaniacs del fantamitico Baca, che hanno costretto la Dinamo ad una comunque dignitosissima finalina contro gli Indiani.
Un clima da tarallucci e vino comunque ieri sera proprio per via dei rancori dimenticati, con i tifosi uniti da cori ed coreografiche condivise ed i due Presidenti Sante e Tiuz mano nella mano a seguire le squadre in campo.
Le quali invece si affrontano in maniera più aggressiva, sfoggiando due 2-5-3 speculari dove le piccole differenze si notano solo nella disposizione della (scarna) difesa: gli Indiani impiegano due centrocampisti pure dietro a dare ulteriore spinta, mentre la Dinamo, forse temendo attacchi sulle fasce, schiera due difensori come esterni cercando di coprire maggiormente i lati del campo.
Il centrocampo ed il conseguente possesso palla, il pallino del gioco per utilizzare terminologie un po’ retrò, sono comunque in mano agli Indiani Metropolitani che presto arrivano al vantaggio grazie a Federico Fogagnolo servito da un astuto passaggio filtrante al centro. I Mohawk di Sante controllano bene il campo e già al 22° minuto trovano il raddoppio che sembra chiudere il match già nel primo tempo. Ma per arrivare in testa nella lunga piramide della Cricca Lardellata non puoi essere uno sprovveduto qualsiasi, lo sa bene Tiuz, e lo sa bene anche la sua squadra che pochi minuti dopo accorcia le distanze con un magnifico uno-due concluso in rete da Olaf Szygenda. Quando si chiude il primo tempo, sia i tifosi che i due Presidenti (ormai tanto in clima da volemose bbene da essere seduti uno in braccio all'altro) sono soddisfatti del match.
Alla ripresa, gli Indiani allungano ancora con Patryk Muracki, grazie ad una sgroppata sulla sinistra, e cercano di addormentare un po’ il gioco. La Dinamo sembra essere invischiata nella catena di meline dei giocatori di Sante ma al 84° accorciano con Bjorn Meuleman riaprendo il match, che viene però nuovamente richiuso da una spietata e cinica rete di Dariusz Szymula che pone il risultato sul definitivo 4 a 2.
Terzo posto per Sante ed i suoi Indiani Metropolitani dunque: dopo il secondo posto dell'anno scorso si potrebbe parlare di trend leggermente negativo ma questo solo se non si conosce la difficoltà e l'agonismo della Coppa Petrella. Gli Indiani si confermano una delle istituzioni dei piani alti della competizione e si attende con trepidazione di vederli sul gradino più alto del podio: chi sarà il prossimo anno a negargli questa soddisfazione?
Per la Dinamo Tiuz invece uno splendido quarto posto, da incorniciare; in una stagione difficile in coppa per la compagine cremonese, povera di soddisfazioni che sembravano esser certe, la Dinamo del Presidente Tiuz è un dolce sciroppo utile per lenire l'amaro delle delusioni e per mandar giù il cotechino che, si sa, è sempre un po’ gnucco da inghiottire.



Curiosità di Petrella 2000

Problemi economici all’orizzonte per Donzauker e bacarospo. Il problema della Delta Airlines col Molise infatti lascia i suoi strascichi pesanti: il mancato introito dei biglietti si abbatte pesantemente sulle finanze dei due, non immediatamente, ma a breve. Infatti, considerata l’altissima quantità di gas espressa dai due nella finale più attesa del panorama calcistico, c’è da aspettarsi una bolletta a molti zeri. Probabile anche una nota di ringraziamento con omaggio natalizio degli stessi russi che gestiscono la fornitura in Italia. Niente panico comunque, i due presidenti sono già alla ricerca della soluzione: donzauker con un abile stratagemma si sta facendo intestare l’8 per mille, bacarospo invece ha progettato un tour musicale per il suo Bittermann. Ma d’altronde, una finale di Petrella è per sempre!


Giunge quindi all’epilogo questa nona edizione, caratterizzata ancora una volta da valutazioni molto alte e gasamento dispensato a piene mani. Ora l’attesa si sposta alla decima edizione, quella del Giubileo, che verrà giocata nella cornice rinascimentale della città di Firenze, culla dei Petrellas. Sarà ancora una volta il Depor a imporsi? Riusciranno gli altri gasatori a ottenere un posto al sole? 
Dante riflette già sulla prossima edizione fiorentina

Interrogativi che troveranno una risposta solo nella prossima stagione. Il gasamento è già alto, non resta altro che aspettare l’arrivo del carrozzone nella città di Dante Alighieri...

5 commenti:

  1. Si chiude, per gli Indiani Metropolitani, un'altra coppa sopra le righe. Il terzo posto mi pare meritato, potevamo fare di più se non avessimo incontrato il Depor in semifinale. Siamo comunque soddisfatti, tre semifinali nelle ultime tre edizioni non sono un caso. Come un caso non è che, sempre nelle ultime tre edizioni, chi ci ha battuto ha poi vinto la coppa.

    Augh!

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  2. Troppo gas!

    Mi sa che si sta esaurendo e dovremmo cercare fonti alternative...

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  3. Bell'editoriale e lacrimuccia sulla guancia.
    Ma il pagellone?

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  4. Ci stiamo lavorando raspy, tranquillo.... :D

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