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giovedì 8 settembre 2011

Editoriale 1° turno - Coppa Petrella XII

Cade subito il campione in carica, buona la prima per gli esordienti
SOTTO LA MOLE IL CARROZZONE NON DELUDE:
RIPARTE LA CACCIA AL TITOLO

Molti risultati a sorpresa: l’oligarchia petrelliana non esiste più


Il primo turno è archiviato e come al solito non mancano le sorprese nella Coppa Petrella, la competizione più prestigiosa di Hattrick. Si comportano egregiamente le new entry, subito intenzionate a mettersi in mostra dimostrando di saper gasare, mentre cadono dalla sedie alcune squadre storiche, non al passo con i tempi e con la ferocia di chi vuole mettere le mani sull'ambito premio. Dai campi da gioco il team di editorialisti è pronto con mille rubriche per raccontare lacrime e sorrisi della prima giornata di Petrella.




Stefano Berté del Deportivo Donkaiserzauker non era stato
avvertito della vittoria a tavolino


The two best matches of the week
Cronache semiserie di partitelle tra scapoli e ammogliati

Fantamaniacs 3 - 2 Apples Dream Team
Pronti via ed è subito big match nel primo turno di Petrella.
Il nostro cronista è stato spedito nei polverosi campi del girone 14, dove, in una cornice di tuoni, lampi, fulmini e saette, 1100 imbecilli circa hanno gremito gli spalti in ferro e paglia dello stadio "Uno ciccione! l'altro coglione!" (intitolato così poche ore prima della partita dopo aver visto, nell'ordine, i due presidenti Apples e Bacarospo) per assistere al big match tra Apples dream team e Fantamaniacs, due team d'elite nel fermamento petrelliano, anche se fatichiamo a capire il perché visto che nessuno dei due ha mai vinto un cazzo.
La compagine rossoverde venuta dalla sardegna attraversa un momento delicato della sua storia, vista la lunga serie negativa in cui è incappata in campionato dove, dopo i primi due successi e i proclami di V serie sono arrivate grandinate di gol e sonore batoste che hanno portato Arcione e compagni ai margini del baratro e dell'ingloriosa retrocessione.
Se Apples piange di certo nemmeno Bacarospo ride, visto che i suoi Fantamaniacs arrancano in campionato e rischiano seriamente l'onta della discesa di serie, che potrebbe portare ad una seria fuga di talenti per motivi economici, primo fra tutti quel Bitterman che da tempo ormai, tramite il suo procuratore, strizza l'occhio e manda segnali all'entourage di Stoppardi.
Ci si aspetta quindi un match con ampio spazio alle riserve ma comunque combattuto, visto che pare chiaro ad entrambi che il vincitore di questa sfida sara' quasi certamente il vincitore del girone. Chi perde invece, oltre a dover lottare per il secondo posto, si troverebbe certamente il super Depor sin dai sedicesimi.
Ecco perche', pronti-via, gli uomini di Apples, chierati con il solito garibaldino 2-5-3, si gettano in avanti alla ricerca della vittoria, capitanati dal bomber Moltedo che pare il più in forma di giornata. E' invece Pietro Migliore, giovane promessa della cantera di Schicchi, ad ergersi ad eroe della giornata, andando a siglare il gol del meritato vantaggio che manda tutti a bere un thè caldo: i difensori di Fantamaniacs, sbigottiti e increduli, nulla possono davanti alla vivacità e freschezza del giovane bomber di scuola Mammuth, che dopo aver messo a sedere mezza difesa avversaria, fa un tunnel all'ultimo uomo avversaio e va a depositare in rete. Ed è qui che scatta il dramma, perchè l'ultimo uomo avversario è Roberto Carta, che vedendo il giovane Migliore esultare si abbandona ad un drammatico "Tu quoque Petrus, fili mii".
Migliore non sembra sazio, e quando al 58mo sigla il raddoppio, sui veneti di Fantamaniacs sembra calare il buio, tanto che Bacarospo in tribuna inizia ad annodare un cappio per farla finita all'istante. Non esulta invece Apples, perche' sa bene che vincere 2-0 a 30 minuti dalla fine per lui non è abbastanza, memore delle cinquantaquattro rimonte subite nell'ultimo mese e mezzo. Ed infatti, a 20 minuti dalla fine, Fantamaniacs riapre la partita accorciando le distanze con Jano. Apples, capendo che quello che va in onda è un film gia' visto, non si scompone, e dopo essersi cambiato con dignita' il panno, si abbandona ad un'endovena di cannonau per cercare di stordirsi mentre è ancora in vantaggio: ma è proprio una frazione di secondo prima del coma etilico che Kirner e Fragoso ribaltano il punteggio sul filo di lana, dando il via alla festa Fantamaniacs e al psicodramma sardo, con Arcione che tenta il suicidio, Franco Fill che piange forte e chiama la mamma e il povero Migliore che si aggrappa alle cosce di Roberto Carta chiedendogli di portarlo via con sè.
Il patron Bacarospo esulta, ma con moderazione: gli osservatori dagli altri campi, infatti, parlano di un A.S. Strada in Chianti in gran forma. Lo spauracchio Deportivo, insomma, è ancora da scacciare.


Apples spera che bacarospo non metta i titolari


Indiani Metropolitani 5 - 4 Loss’ Eleven
Martedì 06/08/2011, ore 19.00. Prima giornata della XII Edizione della Coppa Petrella.
L’aria è elettrica sugli spalti dello stadio “El mi Abuelito ... Por Siempre y Para Siempre” e non è solo per la pioggia torrenziale e i fulmini che vengono attratti dai pennacchi dello stadio. Ben 1541 spettatori sono accorsi sugli spalti muniti di k-way, mantelline e ombrelli per godersi un appuntamento con la storia. Questa è infatti la sesta volta che i Loss’ Eleven e gli Indiani Metropolitani (al momento della prima sfida si chiamavano ancora Sante Pollastri n.d.r.) si trovano a sfidarsi in una partita ufficiale della coppa più ambita d’Italia in quella che ormai si può definire “Il Classico” della Petrella.
Molti al momento dell’estrazione dei gironi hanno gridato al complotto cupolista, sia per questa serie di cogironisti abituali, sia per i gironi tropo facili estratti per una nota squadra sarda, ma queste sono questioni che verranno sicuramente risolte dal C.I.O.C. (Central Intelligence degli Orsetti del Cuore). Ma la domanda che tutti gli spettatori del match of the week di questa settimana si sono posti alla fine del match è stata: Chi avrebbe mai detto che un match con un prepartita con clima così amichevole si sarebbe trasformato nella partita più avvincente e gasante della prima giornata di Petrella?
Entrambi gli allenatori infatti scendono in campo con un 2-5-3 simmetrico e offensivo che lascia spazio ad attacchi galoppanti e a difese lillipuziane. Gli spettatori devono rimanere col fiato sospeso solo per 8 minuti prima di vedere Ewald den Uijl per gli Indiani infilare agevolmente gli avversari. Non passa molto tempo e le cose si mettono male per i veneti perché ci pensa il giocatore simbolo degli indiani a raddoppiare, Libero Nativo (di nome e di fatto).
Ma gli Eleven non mollano e nel giro di dieci minuti prima dimezzano lo svantaggio con Andrej Bošković, e poi pareggiano i conti con Roberto Santucci. Prima della fine del primo tempo però il risultato cambia un’altra volta. Il direttore di gara, visibilmente intimorito dai cori e dalle minacce cupoliste, concede un discutibilissimo tiro dagli undici metri agli Indiani. Audun Lothe, adibito alla battuta, non sbaglia e insacca il 3-2 degli indiani, fra il muro di fischi rivolti alll'arbitressa (vedi foto http://images.virgilio.it/sg/sportuni/upload/ste/0001/steinhaus-bibiana29.jpg ndr: prima donna ad arbitrare una partita di Petrella, è diventata l’idolo dei tifosi della Loss’ Eleven. Dopo il rigore dubbio però, la tifoseria hanno cambiato gli striscioni da: “Faccela vedè, faccela toccà” in “Buon ritorno a casa… verremo a trovarti!”. Da interpretare il significato…).
Le squadre vanno così a bere un tè caldo sul 3-2 per gli indiani dopo il rigore molto discusso. Ma la squadra di Loss non si fa prendere dal panico, e dopo il discorso di incoraggiamento dell’allenatore, la squadra scende in campo più motivata e pareggia di nuovo con Turchetti per poi passare in vantaggio con il veterano Placidi. La sorte sembrava avversa ai toscani, ma pochi svolazzi e molta sostanza portano ancora den Uijl a tu per tu con i portiere e gli permettono di pareggiare. La partita sembrava destinata a finire in parità, quando Luigi Fallo si è comportato onorando il suo cognome e si è apeso alla maglia di un avversario, facendosi espellere.
Non serve dire che la difesa Eleven, ridotta ad un solo giocatore, non è stata in grado di fermare l’affondo finale degli Indiani, che affondano la Loss’ Eleven con un altro gol di Libero Nativo. Ma il 5-4 sembra sia arrivato ancora una volta con lo zampino della cupola. L’arbitro infatti ha convalidato il gol anche se è stato segnato in netta posizione irregolare… regolare o no, la partita finisce 5-4 per gli Indiani e dopo il consueto saluto finale, i giocatori si riuniscono per scambiarsi i saluti, i calumet e i gufi, come si confà a due grandi squadre del loro calibro.
Rimane solo un dubbio: ce la faranno gli orsetti a battere la cupola prima o poi?
Sante Pollastri esce gasato ed esultante dalla partita dopo aver battuto per l’ennesima volta Mister_Loss in petrella e si porta in testa al girone. Le cose si mettono male per i Loss’ Eleven invece che devono vincere le prossime due partite se vogliono rimanere in gara, ma il buon gioco espresso nella prima partita fa ben sperare per il futuro.



Luigi Fallo della Loss' Eleven all’entrata
degli spogliatoi dopo un brutto “Fallo da espulsione”.



La Randomata della settimana
Ovvero: Quando John Random viene a cena a casa tua senza esser stato invitato

Ricomincia la compezione più amata dalla classe politica italiana e dalla classe operaia cilena e subito il sommo John Random accenna a farsi vedere su più campi da gioco, spostandosi repentinamente da uno stadio all'altro di Torino manco c'avesse la scopa di Harry Potter sotto il sedere.
Partiamo ad analizzare la sfida fra la Spartak Gonzo di caricca e Agliana92 dove John Random si diverte a spostare l'ago della bilancia del destino in continuazione per i primi 50 minuti del match, salvo poi stufarsi e, inforcata la scopa magica, dirigersi verso altri (sfortunati) lidi. A caricca rimane il rimpianto di aver anche assaporato il vantaggio per pochi minuti e di essere uscito sconfitto con una probabilità del 53.79% di vittoria, mentre Agliana con un centrocampo superiore di una scoreggia (molto bassa e molto puzzolente) e una difesa composta da Qui e Quo (Qua è stato tenuto in panchina perchè giù di forma) si aggiudica la vittoria.
Randomata più marcata di scena al Doggy Stile Arena fra Balatro e A.C.LEVO dove in una sfida che verrà ricordata negli annali come uno dei più grandi sfoggi di htstats mai visti in Petrella (106 per la Dinamo, 95 per il suo avversario), ildruido deve piegarsi alle volontà di John che come ben sapete di solito preferisce i 90° di piega: con una probabilità del 60.76% e una stima di almeno 5 gol da segnare l'A.C.LEVO ne subisce invece 6 e ne segna solo tre, e Falcinho gongola.
John non manca di far visita anche al campione in carica Barry in campo contro uno dei massimi esponenti della cosca del cotechino in una sfida ben più sentita di quella appena menzionata. I due manager non si risparmiano di certo ma ad avere la meglio alla fine è il fascino e la beltade sproporzionata di Sine che appena il 19.9% di chances piazza tre cotechini in mano a Barry e si porta a casa l'incontro.
Ultima randomata degna di nota è lo schiaffo morale al Gasatore dell'Anno della passata stagione, la mela preferita da tutta la federazione, Apples in campo contro l'Inutile Mattacchione per antonomasia, Bacarospo77. John per questo incontro arriva probabilmente in ritardo direttamente dopo esser passato dagli altri campi, si siede in poltrona VIP ed assiste compiaciuto ad una rocambolesca rimonta da parte dei Fantamaniacs che, sotto meritatamente di due gol, riescono a ribaltare il risultato negli ultimi minuti di gioco, nonostante una non proprio esaltante percentuale di vittoria pronosticata: 17.84%. La sconfitta randomatica, l'ennesima di una stagione decisamente sfortunata, ha lanciato Apples in uno stato di depressione e pianginismo degno del suo maestro, mammuth; ai microfoni della stampa ha dichiarato di sentirsi pressapoco così:







Re per una notte
Inutili fenomenologie di stringhe di numeri peraltro scadenti

Anno nuovo vita nuova diceva un vecchio detto. Non in Petrella però,dove le stelle brillano di continuo nel firmamento della competizione ma cambiano con la velocità di un tornado tropicale. E' per questo che il primo re per una notte della stagione non è l'incredibile Karl Christensen della dinamo Tiuz, autore di 5 gol in una sola partita. No, il re per una notte è colui che meglio di tutti sintetizza lo spirito della competizione e che va a stabilire un record difficilmente battibile anche in futuro: parliamo di Iuri Cornacchini, giovane bomber di belle speranze della squadra più beduina al mondo, quel Stoppardi di cui è certamente questo l'anno giusto. Cresciuto a fasi alterne un po' in alto e un po' in largo, il piccolo Iuri dà i primi calci al pallone in tarda età, quando l'ingombrante buzzo ne ostacola i sogni di gloria nel nuoto, suo primo amore sportivo. Diventa subito un caso mondiale, perchè si tratta del primo giocatore per il quale, nonostante la frase "è sempre il piu veloce quando è pronta la merenda", non esca fuori uno straccio di specialita' veloce. Approdato alla corte di Stoppardi per un tozzo di pane, è al Verm8 dell'amico Daveth che il piccolo Iuri inizia a mettersi in mostra, facendo il suo esordio nel calcio che conta e andando a timbrare il suo primo gol in Petrella ancora in giovane eta'. Ma quello con il Verm8 è per l'attaccante maremmano solo un fuoco fatuo, che si spegne appena 3 mesi dopo, quando il giovane bomber approda nella città dello stradivari e del cotecchino lardellato per ultimare il suo processo di crescita all'Erode Scannabelve. Qui, tra le fila cremonesi, il giovane bomber esprime al massimo tutte le sue qualità: non troppo veloce ma nemmeno troppo lento, potente ma fragile, dotato di grande elevazione ma con la testa a spigoli, tecnico ma solo con il piede che non usa mai, di guarigione rapida ma perennemente in infermeria, il giovane Cornacchini riesce, con diversi colpi di natica e anche grazie a qualche bonifico verso la svezia a marcare il cartellino con una certa continuità, segnando gol decisivi anche in Petrella. Ma la saudade, per un maremmano, è insopportabile, e così ecco che il bomber riprende la via di casa in uno dei trasferimenti piu scandalosi della storia del calcio, con cifre a 6 zeri e treni merci di salumi e formaggi in aggiunta. Ed è tra le fila amiche che il suo sogno si avvera, quando, al 47mo minuto di un'inutile pomeriggio di Settembre il piccolo Iuri, al grido di "non ho niente da invidiare a Maradona e Pelè", scaglia un bolide sotto la traversa, diventando il primo giocatore della storia ad aver segnato in Petrella con 3 squadre diverse: una sorte di Clarence Seedorf della competizione, con sole due gambe al contrario dell'Olandese ma pur sempre nella storia della coppa più ambita di Hattrick. Un fenomeno inspiegabile, per un bug travestito da attaccante come lui: eppure, nonostante la evidente pochezza tecnico-tattica e l'innato senso per la sbronza più che per il gol, il giovane bomber toscano sembra ambire a traguardi talmente prestigiosi che, a questo punto, viene un dubbio: che sia proprio lui il predestinato, l'eletto che dovrà salvare il mondo e la Petrella dal dominio di Donzauker?



I Top & Flop
Nella vita c'è chi sale e chi scende

I Top
Dinamo Tiuz: non è certo da tutti rifilare 10 pappine al proprio avversario. Da ancor meno è rifilare queste sberle alla Dinamo Scrocco, tre volte campione della Coppa più prestigiosa di Hattrick. Certo, mpingitore ci ha messo del suo sottovalutando l’avversario ed ettichettandolo come uno dei tanti del girone, ma tiuz ha sicuramente sfoderato una prestazione di prepotenza che ha annichilito la compagine toscana. Nuovo schiacciasassi, voto 10

Leoni d’Africa: esordio in Petrella per furiga, come per molti, ma lui non si limita a guardare e dall’alto del suo nome evidenziato di giallo va a vincere 7-0 alla prima, con tanto di proclami celoduristici sul prosieguo della competizione. Mica male, per una new entry! Poco moderato, voto 7

Maltenese: niente da dire, ErreA gasa. Con una squadraccia che nemmeno Orrico avrebbe saputo creare e Aggroppi allenare, riesce a contenere i danni ad un risicato 6-0, limitando quindi la differenza reti e candidandosi seriamente ad un piazzamento importante nel girone. Guido Meda è salito in piedi sul divano per sottolineare l’importanza di questa prestazione, mentre Bruno Pizzul ha festeggiato col solito Taj di neri, amatissimo vino in quel di Udine. Siamo convinti che pur con pianto e stridore di denti il coniglietto riuscirà nella sua impresa. Stimolato, voto 6 (a 0)


I Flop
Barry f.c. 2006: dal campione in carica ci si aspetta sempre di più, ed un passo falso lo si paga a caro prezzo. Certo Sine è stato sicuramente aiutato un po’ da Johnny, ma i campioni in carica si presentano con una difesa talmente imbarazzante che perfino Rocco Siffredi ha cominciato a provare un po’ di pudore. Che risenta della crisi in cui sembra entrata l’NBA? Rimandato, voto 5

Deportivo donkaiserzauker: il cannibale torna dopo la parentesi coppa Italia della scorsa edizione, con i suoi proclami tronfii di superiorità e trasudanti boria, pregni di altezzosità, gravidi di strafottenza... e alla prima si deve accontentare di vincere a tavolino, con un tempismo nell’organizzare l’amichevole da parte dell’avversario che puzza molto di combine... decisamente non degno del depor. Rivedibile, voto 5

Apples Dream Team:
fra la mela e il fantamaniaco continui rimandi alla lotta per il secondo posto per poter affrontare ed eliminare donzauker ai sedicesimi, lo-elimino-io-no-lo-elimini-tu-ismi a tout court, tutto pianificato, tutto calcolato... Tutto, tranne la rimonta di bacarospo.
Perché perché la partita la vincevi 2-0, alla vittoria ci credevi per davvero... perché... perché... 2-1 2-2 2-3 (semicit.) Canzonato, voto 3





Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra.
La beltà della provincia petrelliana, lontano dai riflettori e dai soliti noti.

Quando la fiorentina andò in C2, mi ricordo una storica pagina della nazione, in cui, con il tipico sarcasmo fiorentino, si tentava di giustificare come andare in trasferta in C2 fosse meglio che in champions, per invogliare i tifosi. C’erano tante massime, tra cui “Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra”, una genialata che copio e ripropongo, per dare il titolo a questa rubrica. Rubrica concepita per accendere i fari sulle squadre nuove e attualmente fuori dallo star system petrelliano, che occupa il prime time mediatico da sempre.
Dunque, in questa Petrella XII aperta al nuovo come mai prima d’ora, al ballo delle debuttanti si son presentate molte signore in ghingheri, pronte a farsi belle e a rompere le uova nel paniere ai vari matusa dell’entourage petrelliano.
Esordio con il botto in Petrella ad esempio per l’AC Mascetti 1980 di poempeeno, squadra molto interessante in prospettiva e capace di vincere il derby fiorentino in salsa torinese con la Rocca Petrosa, compagine ultrastorica in petrella.
Esordio da matricola perfetto anche per lo Spartak Attene, in grado di schiantare per 2-0 la resistenza dell’enigmaticissimo di nome e di fatto Oh è Boh. Lo spartak, guidato da Lattene77, è un team dell’entourage “sardegnolo”, e come ogni buon team sardo si fregia nello stemma di effigi indipendentiste con i 4 mori in bella vista. Lattene77, in trasferta all’estero dunque insieme ad Apples e Mammuth, è squadra da tenere in vista, considerando che la scuola sarda di hattrick ha sempre gasato, quasi quanto quella maremmana, anche se il prode Lattene77 dovrà scegliere se ispirarsi al catenacciaro mammuth o al garibaldino Apples.
Prima petrella che inizia col botto anche per i Leoni d’Africa di Mod-Furiga, presentatisi con lo sguaiato risultato di 7-0 ai danni del Brianza Velenosa. La squadra marchigiana però, più che per il risultato, balza agli occhi come primo team storico in petrella gestito da un MOD, quindi come prima infiltrazione dell’apparato in quella che nacque come una coppa di protesta, come un movimento dal basso contro le logiche di potere della combriccola hattrickiana.





Sotto i riflettori
Interviste psicanalitiche a manager gasanti

Per la prima settimana incontriamo Folkzanna, manager del Folkzanna Team. Nata nell’aprile 2006, la squadra ha raggiunto notevoli traguardi e naviga ora in IV alla ricerca di una tranquilla salvezza. La bacheca è riempita da due campionati di V e un titolo a testa in VI, VII, VIII e IX. E’ alla sua seconda partecipazione in Coppa Petrella.

Ma come è iniziata?
“Spinto da un suggerimento di un amico di pallacanestro (Sifone) che continuava a parlarmene. Al tempo ero al primo anno di università e alle lezioni non passava mai il tempo, quindi in cerca di una distrazione convinsi il mio amico e compagno di banco a diventare il mio socio cofondatore in questa nuova avventura”. Ed è da questa partnership che derivano il nome utente e quello di squadra “Lui si chiama Folco, io sono Zanna. Folco è durato appena una stagione, forse due come coinvolgimento e interesse (era fantastico discutere di tattiche e mercato a lezione) poi ha mollato”.
Ma lo Zanna è rimasto “e sempre più malato del giochino. Ma non ho voluto cambiare il nome squadra perché ormai mi ero affezionato e quando mi trovo con il mio amico lo aggiorno sempre sui progressi della nostra creazione…”. Legato all’ambiente universitario è anche il nome dello stadio “Contrà Barche è l’indirizzo della mia università dalle cui aule informatiche abbiamo dato vita al tutto”

Già, il tutto. Gioie e soddisfazioni ma anche dolori e delusioni. Tra quest’ultimi, il primo spareggio per salire in IV “Ci rimasi molto male perché persi per un golden gol. Ma forse meglio così perché ce la feci la stagione successiva e salii nella IV.62 dove conobbi il Donz e di conseguenza la vostra federazione di esilaranti gasatori.”
Nelle gioie e nelle soddisfazioni, invece, sul gradino più alto del podio c’è un giocatore. Un giocatore che fa bella mostra di sé anche sullo stemma della squadra. Aristotele Candido. “Ricordo ancora quel venerdì notte quando sbronzissimo alle 3 di notte dopo una serata in discoteca andai a fare quella pescata che avrebbe cambiato la storia della mia squadra. Da subito ho capito il potenziale del “filosofo” e ho incentrato prima le giovanili poi la prima squadra completamente attorno a lui e al suo allenamento e sono stato ampiamente ripagato”. Candido è diventato infatti un pilastro dell’Under20 “è stato protagonista nella cavalcata che ci portò all’ unica medaglia d’oro della nostra storia hattrickiana, giocò perfino la finale” e poi tassello importantissimo della Nazionale Maggiore dove, lo speriamo tutti, contribuirà a portarci anche al primo oro in NT “Vedremo”.
Intanto “l’invendibile” cerca di portare in alto il Folkzanna insieme ai suoi fratelli; già , perché nella rosa compaiono anche Luca e Giovanni “sono andato a fare spese folli per portarli in squadra, adesso loro 3 sono i perni del mio 11 titolare”.

Un 11 titolare schierato spesso col 3-5-2, ma anche col più coperto 4-5-1 o con lo spregiudicato 2-5-3, “attaccando sempre sulla fascia di Aristotele Candido, difficilmente difendibile, e spesso anche su un altro lato. In futuro vorrei riuscire ad avere almeno 2 trequartisti molto forti e costruire la squadra sul modello Ercanto”. Sul fronte dei cambiamenti per la prossima stagione, Folkzanna se ne dichiara “Affascinato. Con agenti e bonus fedeltà per i giocatori, io che sono antitrader e tengo tantissimo i giocatori potrei avere vantaggi”.

Un manager che ci ha dato l’impressione di essere preparato e infoiato al punto giusto, di quelli che puntano ad arrivare il più in alto possibile, ma sempre divertendosi.“Mi affascina molto anche il mondo della nazionali ma non sono ancora pronto per prendermi un tale impegno. E potrei mettermi come obiettivo anche quello di vincere una Petrella perché no”. Questa? “Cercherò di passare il girone, poi si vedrà. Intanto festeggio la mia prima vittoria nella competizione, dopo gli 0 punti nel girone difficilissimo dello scorso anno.. Un 5-0 che mi da soddisfazione, ottenuto però contro un utente di X (Novoli, ndr) alla sua prima stagione che sta dimostrando il gasamento giusto con mail private e pretattica varie..”. Il prossimo match è davvero impegnativo, Folkzanna affronterà infatti naked e la sua Real Amendolara, vicecampione in carica “mi scontro contro uno dei grandi protagonisti della scorsa edizione e con il potenziale per far benissimo anche in questa. Ma i posti per andare avanti sono due nel girone quindi non la reputo partita decisiva e devo ancora decidere come giocarla”. Il favorito per la vittoria finale? “sicuramente il cannibale Donz, ma non sarà assolutamente facile per lui conquistare il titolo, in molti sono quelli cui piacerebbe farlo fuori e John non si è ancora espresso a riguardo.. Io dal canto mio spero di trovarmelo contro nelle fasi eliminatorie e provare a metterlo in difficoltà.. "

Ma in definitiva, questo Folkzanna, chi è? Da dove viene? Cosa fa e perché lo fa?
“Sono Marco, ho 25 anni e vengo da Vicenza. Mi sono laureato in Ingegneria Gestionale qualche mese fa, quindi non so bene se mi dovrei definire neolaureato oppure neodisoccupato visto che ancora non ho trovato lavoro. Spero di iniziare qualcosa entro breve..”

Quindi complimenti, ingegnere, ti auguriamo di trovare la tua via nella vita, in hattrick, nella fed e nella Petrella. E mi raccomando, gas aperto! Sempre!



Il presidente della Maltenese lascia la sala stampa
senza rilasciare dichiarazioni



Controcorrente - Una rubrica stronza, indiscreta, senza peli sulla lingua
Questa settimana in esclusiva gestita dal nostro inviato Millikan, lo squilibrato di Quelli che Stragasano
N.B: non adatta ai deboli di cuore

nizia la dodicesima edizione della coppa Petrella, la competizione per antonomasia per i gasatori di tutto il mondo e che come ogni stagione viene preparata con maniavantismi di ogni genere e dichiarazioni al fulmicotone che rendono inerme qualsiasi novello gasatore, poco av-vezzo a certe manovre psicologiche, tanto da farlo nascondere dietro al proprio orsetto del cuore prima di accoltellarlo a morte.
Per fare solo un esempio delle tante fuoriuscite, come non riportare le parole del
manager di Stoppardi? Egli ha dichiarato ai quattro venti la sua bottizzazione anche in campo petrelliano salvo poi calare un più che tennistico 7 a 1, lasciando così adito a più di qualche malpensante di credere che certa gente a volte farebbe meglio a non parlare.
Ma per tornare più strettamente al calcio giocato, nessuno può non aver notato che questa edizione dell’amata coppa si gioca in suolo torinese: se infatti la Mole antonelliana è il simbolo della città, a caratterizzare questa prima giornata sono state partite finite con moli (passatemi il paragone) di reti e dal passivo a dir poco imbarazzante. Questi risultati sono certo figli di approcci e intenti differenti, ma allora risulta facile chiamare schiacciasassi squadre che schierano la formazione titolare contro chi evidentemente ha l’orgoglio schiacciato sotto qualcos’altro.
C’è poi da prendere in considerazione chi cade pesantemente, ma ancora di più chi la caduta la vive in maniera drammatica. È certamente questo il caso del manager di Apples Dream Team, a cui non si può certo rimproverare di prendere la competizione sottogamba, al contrario è proprio necessario fargli notare che il calcio a tutti i livelli rimane comunque un gioco e da vivere come tale. Al suo avversario di giornata possiamo invece ricordare che certe lecca-culaggini non fanno bene agli sconosciuti, figuriamoci agli amici gasatori: chi riesce a credere che certi cambi vengano fatti al fine di perseguire il pareggio può tranquillamente essere additato come demente!
Chiudiamo con una nota di colore (sempre che il resto possa dirsi in ‘scala di grigi’) dicendo che anche la composizione dei gironi, così come ogni altra regola, è una decisione dettata da ragioni storiche prima che cupolistiche, quindi se deve essere cambiata sarà la storia della competizione stessa a doverlo decidere. Ma è vero anche che stendere il tappetino rosso verso i sedicesimi a chi può tranquillamente ottenerli sul campo, non è una situazione degna di questo torneo, dove prima di tutto vengono perculaggini e socate, ma poi anche lotta, sudore e onore!
Per ora è tutto, ma siamo solo all’inizio!



Ochetta all’uscita dallo stadio, gongola nel suo brodo
dopo aver fatto socare Marrundo




L'angolo tattico
giocata ci insegna come giocare ad Hattrick resposabilmente

Bentornati ancora una volta nell’ unico angolo in cui la niubbaggine non la fa da padrona (forse)...
Partendo dal match Spartak Gonzo vs. agliana92 volevo parlarvi di un argomento molto discusso in settimana in “Quelli che Stragasano”, ovvero il TA (tutti avanati) che tanto ha fatto socare la nostra meluccia fino a fargli pensare addirittura di abbandonare hattrick.
In realtà agliana92 non gioca un vero e proprio TA perchè mantiene i 2 difensori centrali normali i quali tuttavia non impediscono allo Spartak di avere un deciso predominio anche nell’ attacco centrale. In avanti, invece, agliana riesce a sfondare abbastanza agilmente solo nel mezzo, mentre i lati sono entrambi più o meno pari alle difese.
La partita la decide, come spesso accade, il possesso che assegna solo 3 azioni visualizzate in cronaca allo Spartak (realizzate tutte e tre), nonostante il 49% di possesso in entrambe le frazioni di gara.
Agliana si porta quindi a casa la prima partita del girone per 4-3, nonostante lo Spartak partisse leggermente favorito dalle valutazioni.
Il TA si conferma modulo del random...ovviamente non è sempre così, ma spesso dove c’è tutti avanti c’è socamento dell’ una o dell’ altra squadra, questo perchè spesso le difese di entrambe le squadre possono poco nei confronti degli attacchi e tutto è affidato al possesso che nonostante la “nuova” ripartizione fra azioni collettive ed esclusive può ancora mostrare distribuzioni un po’ random.
Il TA va usato con cognizione e non può essere adottato da una squadra che punta a vincere la serie o la coppa perchè espone troppo al caso e di conseguenza alle socate epiche. D’ altra parte è uno schieramento che permette di essere abbastanza competitivi e di fare qualche sgambetto a squadre più blasonate con l’ utilizzo di meno risorse, soprattutto economiche.
Perciò usate sempre il TA con un adulto accanto!!! Alla prossima piccoli lettori!




Il blob della settimana
Sprazzi di coerenza ed intelligenza inaspettati

- minchia è vero sei un cesso! scusa ma pensavo fossi forte!

Il commento politically correct di lucaparo sulla bottizzazione dei Raccattati



- Match arranged! Enjoy!

L’entusiasmo di Apples prima della partita



- Mi sono rotto le balle. Domani mattina tutti in vendita e chiudo baracca e burattini

La socata di Apples dopo la partita



- Beh, effettivamente JR potrebbe anche decidere di mettermi i bastoni fra le ruote, non si sa mai...

Un inedito maniavantismo da parte di donzauker: che il celodurismo sia passato di moda anche per lui?



- ma dio maiale rotto in culo...girone del cazzo...si va di zero punti come nelle ultime edizioni....che palle!!!

diegoth e l’esito del sorteggio



- Ecco così la Schicchi incontra 3 squadre di X..

Ancora Apples sull’ipotesi del sorteggio integrale



- Qualcuno mandi una coccola ed una carezza sul musetto a Tippette da parte mia :)

Un orsettifero Vezzo manda un pensiero coccoloso al suo avversario



- con Bandula si soca per antonomasia

un giocata a dir poco profetico poche ore prima del match

3 commenti:

  1. Andiamo a dettagliare il gasamento:

    per provare a sfidare Folkzanna ho schierato la prima squadra, mantenendo il risultato sullo 0-1 fino al primo tempo che quasi ci speravo... poi il cedimento di resistenza nella seconda metà di gara e lo 0-5 finale (da notare 2 gol all'83' e all'84').
    Al 72' arriva puntuale la meledizione di John Random: infortunio +3 ad una delle due punte titolari.

    Da notare, come corollario, che tre giorni prima avevo schierato la formazione di riserva in campionato per lasciare spazio ai titolari con Folkzanna. Squadra abbordabile già battuta fuori casa, gioco in casa, che faccio picco? ma si tanto ho una previsione dell'80%, me lo posso permettere... risultato: sconfitta 1-2 con 3 ammoniti e un rosso.

    E le prossime partite si preannunciano già come infernali contro Niubbagnolo Ska e Real Amendolara.

    Petrella forever !

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  2. Vittoria facile per me alla prima, il mio avversario non l'ha nemmeno giocata (avrei potuto farne 7-8 :D)

    Le altre due invece si preannunciano toste anche se Lagnagna e Materazzi23 non hanno ancora mostrato il potenziale che potranno avere nella Petrella.

    Mi gasa sta coppa, peccato che l'obiettivo primario sia salvarsi senza playout in IV, fossi stato ancora in V l'avrei giocata a pieno regime!

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  3. festina!
    dico e ripeto solo questo nome!
    FESTINA!!!
    ho guardato le vecchiee edizioni e si è sempre comportata bene
    e per me che sono una matricola ha fatto solo bene incontrare una squadra che farà parlare di se.

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