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venerdì 24 giugno 2011

Editoriale quarti di finale - Coppa Petrella XI

Stoppardi e Grosseto sul velluto, non c’è trippa per gatti per Daveth e Caricca
Le nove meraviglie di Naked!
E non sono i culi del Best Bottom

Amendolara spazza via i resti di Furetto. Barry disincanta il Potter della Coppa


Naked festeggia la vittoria insieme a nove ragazze della rubrica CULturale BBOW


Sarà rimasto deluso chi si aspettava partite incerte fino alla fine come agli ottavi o la caduta dei favoriti come ai sedicesimi. I quarti di finali, come ormai da tradizione, sembrano la tappa sorniona della Petrella, quella di passaggio prima delle montagne, quella in mezzo al giro adatta ai velocisti, quella che fondamentalmente sà di poco e che la gente considera il giusto. Niente luna park, niente adrenalina, niente sedie ribaltate o cuori palpitanti: le partite dei quarti prendono una strada precisa già nei primi minuti e non regalano sorprese, facendo accedere alle semifinali le squadre più quotate, senza nemmeno quel pò di pathos che finora Cagliari ci aveva regalato. Così il Grosseto city Ramblers piega in modo aerobico uno Spartak Gonzo formato gironi di qualificazione, il Real Amendolara spazza come uno tsunami un Mucho De Nada che prima di incontrare Naked aveva ben figurato, un Barry FC apre come una cozza il catenaccio proposto dall’AC Ma.gia e la Stoppardi fà di un sol boccone il Verm8 e tutta la claque di gufi presente a Cagliari. A margine, ma nemmeno troppo, il campione in carica Deportivo Donkaiserzauker si conferma il piu’ meglio di tutti, portando in alto il nome della Petrella anche nella coppa del non...ehm, nel mundialito per club, dove, con una prestazione da millemila htstats, si sbarazza dell’ennesimo avversario-fantoccio e avanza a grandi falcate verso la finale. Ma passiamo nel dettaglio a raccontare le partite, con i nostri inviati sempre sul pezzo.



Stoppardi regola Verm8 prima dell’intervallo e scaccia i gufi a pallonate

Stoppardi non delude le aspettative ed in scioltezza approda alle semifinali di Coppa Petrella per la prima volta da otto stagioni a questa parte; nulla può fare la Verm8 di daveth, combattiva si ma forse troppo intimorita dall'impatto mediatico costruitosi attorno alla Stoppardi. Infatti sembra che tutti i mass media petrelliani siano d'accordo a definire questo l'anno buono per la squadra di Iuri ed in effetti tutti gli indizi sembrano confermarlo: la squadra è in forma ed in ottima salute, gasata come non mai da una promozione in V serie ottenuta "aprendo il portafoglio" e da un inizio di stagione che già faceva sognare il miracolo ai tifosi più creduloni; ci sono state fin da subito nel turno ad eliminazione esclusioni eccellenti ed inaspettate quali la Dinamo Schicchi, l'Erode Scannabelve e gli Indiani Metropolitani (questi ultimi due sgasati fin dall'inizio della Petrella), ma anche la Bluff Country di SirFly_Macmai e l'Apples Dream Team del Gasatore Dell'Anno apples; infine, la Coppa è andata in scena fin dall'inizio senza il suo attore migliore (il più bravo), ossia il Deportivo donkaiserzauker. Insomma, al di là degli insistenti maniavantismi presidenziali, sembra l'anno buono per -Jurij e finora lo sta dimostrando.
Riguardo alla partita in sè, non c'è molto da raccontare; la Stoppardi si fa attendere solo venti minuti prima di aprire il Walzer della Goleada con Jacinto Grelo. Subito dopo Verm8 tenta di reagire ed è solo un grande gesto atletico del portierone stoppardiano Quentin Tournier a negare la gioia del pareggio a Francesco Ginnari. Purtroppo per Daveth però si vede partire solo questa fiammata dalla marmitta del Verm8, perchè poi sono i ragazzi di -Jurij a prendere in mano il match siglando il 3 a 0 prima dell'intervallo, con Nenkov e Gorgulho. Il secondo tempo non è altro che ordinaria amminastrazione per gli esperti giocatori della Stoppardi, che trovano addirittura il poker su rigore al 72esimo, realizzato da Flavio Lantieri.
Verm8 a casa senza particolari demeriti, anzi Daveth c'ha provato ma probabilmente paga la minore esperienza rispetto ad uno dei veterani di Hattrick. -Jurij invece inizia a deporre timidamente il maniavantismo anche nei messaggi sul forum e forse inizia a crederci anche lui. Ma attenzione! Prima della fine mancano ancora due turni e già a cominciare dal prossimo non sarà una passeggiata: RayAllen non ha certo intenzione di stare a guardare.


-Jurij al mare (accompagnato da Sante_Pollastri) si prepara a calare il poker contro Daveth


Thoeni, Gross, Tomba e Compagnoni: La valanga azzurra resuscita e si incarna in Amendolara: Mucho De Nada Umiliato!

Sono quasi 1800 i disoccupati e cassaintegrati caduti in depressione che assiepano le tribune dello stadio Zozzoland per il quarto di finale tra Amendolara e Mucho de Nada. In realta', tra questi ben milleseicentoventisette erano convinti di assistere ad un best bottom live e non alla partita piu' a senso unico di un senso unico.
Real Amendolara si presenta al match come superfavorita, forte di un campionato ormai tranquillo e di un monte stipedi secondo solamente a Barcellona e Manchester City; d'altronde il patron Naked era stato chiaro in avvio di stagione, autocandidandosi alla vittoria finale.
Un Naked che si presenta allo stadio in pelliccia di ermellino, catena d'oro al collo da chilo e otto, centovertordici anelli alle mani e sigaro cubano in bocca, con codazzo di una dozzina di accompagnatrici che lo seguono festanti dall'alto dei loro culi.
Furetto invece, dopo una settimana di festeggiamenti e baldorie dovute alla storica vittoria negli ottavi contro gli odiati nemici di Indiani Metropolitani, non si presenta invece in tribuna vip lasciando la poltrona a fianco di quella dell'avversario di giornata vuota: arrivera' solo piu' tardi, giustificandosi del ritardo con la piu' banale delle scuse: "Mammuth m'ha ipnotizzato e m'ha trascinato al Tartana in un rave party a base di alcool, cocaina e mignotte."
Alla discesa delle squadre in campo si capisce da subito come andra' a finire: i giocatori di mucho scendono in campo evidenziando uno stato fisico pietoso, con boxer da mare al posto dei calzoncini e magliette della coop al posto della divisa ufficiale: "Anche le ragazze della lavanderia erano al Tartana", cosi si giustifica mister Osnes, stringendo in mano un antico rosario e una bibbia, ben sapendo che per i suoi si prospettava piu che una partita un'estrema unzione. L'11 di Naked invece scende in campo fiero, pimpante, con pettorali scolpiti e braccia abbronzatissime e tatuate, ognuno di loro a testa alta e mano nella mano alle ragazze della uefa che accompagnano ogni partita le squadre in campo: SexyOranje, Flaquita, Vanilla e Dahlia accompagnano a bordocampo i loro eroi, per poi uscire dal campo tra la disperazione del pubblico e l'approvazione di Naked, che le accoglie in tribuna con una carriola di vasellina e il piu classico caviale e champagne a contorno.
Il Match non ha storia, con Amendolara che sblocca subito il match con un rapido 1-2 in grado di tramortire chiunque. Ma Mucho non è una squadra qualunque, ed infatti Van Peppen, alla mezz'ora, dimezza lo svantaggio con un'azione spettacolare, proprio in concomitanza con l'arrivo allo stadio di un sudatissimo e spettinatissimo Furetto. "Ora rimontiamo!" esclama il presidente, ma non arriva alla fine della frase che gia' Amendolara si riserva nell'area di rigore avversaria con l'impeto di una Valanga: 3-4-5-6 e set conquistato in scioltezza all'intervallo, un 6-1 che non lascia spazio alle recriminazioni di Furetto, che sul 5-1 contesta un passante in top spin a suo modo di vedere fuori dal campo: "You cannot be serious!" esclama infuriato verso il giudice di sedia, e lanciando la racchetta sull'erba se ne va mestamente, annunciando diciassette ricorsi al Tar per l'accaduto.
La ripresa non fa altro che ingigantire il passivo, con i lupi della Sila intenti a schiacciare il piede sul pedale del gas sino ad un 9-1 che, a memoria d'uomo, rappresenta un vero e proprio record per quanto riguarda un quarto di finale della competizione. Una dimostrazione di forza impressionante per il team calabro-romano, una prepotente candidatura al successo finale, una seria alternativa allo schicciasassi Stoppardi, sicuramente un bel dito in culo da pelare per Grosseto city Ramblers, che in semifinale dovra' cercare di non fare la fine del povero Furetto.
Per evitarlo, Giocata è stato gia' segnalato al Tartana, intento a prendere appunti da Mammuth su alcuni cocktails, mentre Naked prepara l'incontro a bordo piscina, intento a battere il record mondiale di soffoconi ricevuti da donne diverse: chi la spunterà?


Furetto si dimentica del match e prende lezioni dal maestro Mammuth


La diga dei Gonzi tiene quasi un tempo poi cede e viene sommersa dal mare grossetano

Questo pezzo sarà pubblicato in forma ridotta per venire incontro alle capacità mentali di mammuth.
1700 e spicci spettatori tra loro un folto gruppo pastori imbufaliti che facevano pascolare le pecore sul terreno di gioco del Teste Mobili da cui vengono convinti ad andarsene in cambio di un posto in prima fila e uno spettacolo di altri tempi; aggiungendo le pecore il conto è presto fatto spettatori paganti uguale zero. In una giornata di merda che quasi piove le squadre fanno il loro ingresso tra un tifo assordante, in realta così pare dal campo ma sono gli improperi dei pastori e i belati delle pecore. La partita inizia e dopo un breve scambio di presantazioni (un ammonito e un acciaccato) i ragazzi di giocata iniziano l'assolo interrotto qua e la da un gol un'azione fallita e 2 ammonizioni dei Gonzi; i pastori in tribuna annoiati dalla partita a senso unico contano le pecore ormai rassegnate a saltare la cena, piuttosto che rischiare di addormentarsi guardando la partita, il resto è cronaca. Complice un attacco leggerino supportato da un centrocampo non all'altezza di quello dei GCR i ragazzi di caricca non si rendono mai pericolosi eppure con qualche sforzo in più, vista l'inesistenza della difesa avversaria, poteva uscirne una partita scoppiettante. Invece la diga di Spartak Gonzo tiene non troppo e consente ai ragazzi di caricca di restare in partita sino al 3 gol dei GCR, anche galvanizzati e illusi dal gol del 2-1 poi però la diga crolla e un mare di gol 6 per l'esattezza sommerge i gonzi. Finita la partita finalmente pecore e pastori possono riprendere possesso del verde manto e tutti vissero felici e contenti. caricca non troppo contento ma nemmeno troppo triste, ha poco da recriminare, alla fine i GCR sono sempre stati un brutto cliente in Petrella.


I "legnosi" giocatori dello Spartak scesi in campo nei quarti


Ray Allen liquida il Poeta: “Qua si gioca a calcio, mica è un concorso di letteratura!”

E il naufragar m’è dolce in questo mare. Questo avrà pensato a fine partita Mirari, nel caso mezzo filosofo oltre a poeta, ripensando alla seconda uscita consecutiva ai quarti di finale nella coppa petrella. Naufragar dolce, perchè se da una parte l’uscita nei turni che contano brucia, dall’altra c’è la consapevolezza di essere entrato nell’olimpo della Petrella, e di non essere una meteora qualsiasi. Insomma, per dirla con De Gregori, il ragazzo si farà, anche se ha le scarpe strette, il prossim’anno giocherà con la maglia numero 7. Flashback
Al Sant’Elia sono 1238 gli spettatori accorsi, nonostante un movimento collettivo verso la sardegna ben più massiccio da parte delle due tifoserie, che però a quanto pare hanno preferito seguire la partita nel maxischermo sistemato alla spiaggia di Poretto, bevendo un’ottima Ichnusa ghiacciata. Costu, ehm, maglietta bianca con bande orizzontali neroverdi per il Barry di RayAllen, completo tamarro a fiamme per il Ma.gia di Mirari, che però nonostante la maglietta aggressiva, in campo si schiera con un 5-2-3 contropiede con fossati e coccodrilli davanti alla difesa, mentre RayAllen controbatte con un baldanzoso 2-5-3 alla maremmana, il tutto a confermare che l’abito non fa il monaco.
La partita tatticamente si pone come l’eterno duello manicheo tra Difesa e Attacco, tra culo parato e gas aperto, tra trincea e blitzkrieg, un’epopea che fino a qualche stagione fa non avrebbe avuto storia, considerando il solito assioma “La difesa non conta un cazzo”, ma che oggi ha tutto un altro fascino, visti i ritocchi al motore che hanno reso ancor più determinante il fattore culo. Barry macina un gran gioco sulle fasce sin dall’inizio, che però si infrange sul fossato, dove i coccodrilli fanno un gran lavoro stoppando i palloni e rilanciando oltre la voragine di centrocampo, per azionare il trio lescano davanti. Proprio in uno di questi ribaltamenti, al 37°, i due difensori di Barry, in preda ad un gran mal di testa, non possono far altro che stendere le punte fiammanti, causando un calcio di punizione che è una sorta di invito a nozze per Schroll, cecchino arrivato in extremis in Sardegna con un volo charter Vienna-Cagliari: 1-0 Ma.gia! Mirari è gasatissimo e inizia a sboroneggiare nello stragasalive, mentre RayAllen attapirato capisce che qualcosa non va e inizia a lavorare d’astuzia in cerca di una soluzione. Ci vuole poco al manager lumbard per capire che il punto di forza dei fiammanti è il fossato con i coccodrilli, quindi ordina al suo braccio destro di andare al primo supermercato possibile a comprare 100kg di tonno, da dare in pasto ai coccodrilli sapientemente schierati da Mirari, per addolcirli e placarli. La mossa risulta geniale, e versato il tonno nel fossato la partita cambia di netto, perchè in assenza dei coccodrilli la diga siciliana risulta vana, e i ragazzi di Ray iniziano a concretizzare la percentuale bulgara di possesso palla, andando in gol per 4 volte in poco meno di 40 minuti. Siamo al 71° e la partita è praticamente finita, con RayAllen a festeggiare a bordo campo facendo tiri da 3 in un canestro appositamente messo dietro la panchina e Mirari triste, a guardare i coccodrilli ancora intenti a finire la partita colossale di tonno data loro in pasto dai perfidi scagnozzi di Ray.
Finisce così al Sant’Elia, con un risultato che ricalca l’hattrick che fu, quando la difesa contava come il due a brisca e le squadre argute posizionavano tutte le pedine in avanti. Finisce con un RayAllen esagerato, in grado per la prima volta di arrivare alle semifinali di Petrella e con tutta la voglia di fare lo sgambetto al presidente Jurij, suo prossimo sfidante e con un ottimo Mirari, che esce a testa altissima dalla competizione, dimostrando di avere carattere e versatilità tattica da grande. Un plauso per il nostro poeta, che a questo punto può concentrarsi a pieno sulla campagna elettorale per la nazionale.


Barry Fc cerca di scardinare la linea difensiva schierata da Mirari


Mandati in archivio i quarti di finale, i riflettori si accendono adesso sul penultimo atto della manifestazione, mentre nei salotti tv infuria la polemica, con diversi opinionisti della trasmissione “Processo Indiano del Lunedi” che puntano il dito verso Stoppardi, reo di aver contribuito, con la sua presenza tra le fab-four della competizione, ad abbassare notevolmente il livello della competizione. Polemiche condivise da Donzauker e Mammuth, ospiti il giovedi sera della trasmissione Colpo Grasso, che nicchiano sulle sorprese Amendolara e Barry: “ci fossimo stati noi ci saremo sbarazzati di chiunque” dicono all’unisono, mentre, a gettare ulteriore benzina sul fuoco arriva anche il comunicato stampa dell’Erode, che su proprio sito ufficiale parla di “Indegne pretendenti al prestigioso e ambitissimo secondo posto”. I 4 superstiti fanno spallucce e vanno avanti, ognuno con le proprie convinzioni, ben sapendo che questa potrebbe essere l’unica possibilita’ per loro di portare a casa la coppa, vista la dirompente crescita di quello Spam Spritz che si appresta ormai a dominare la competizione per il prossimo decennio.
Appuntamento dunque a martedi prossimo, in una assolatissima Cagliari, per il penultimo atto della Petrella: Stay Tuned, e ricordate, Petrella is burning!

2 commenti:

  1. Complimenti ai NON lavativi! Gasate a millemila!

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  2. GLOOOM!
    Buono, cos'era latte di cocco?

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