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giovedì 15 settembre 2011

Editoriale 2° turno - Coppa Petrella XII

Nuove leve una sega: i vecchi big della competizione ipotecano i 16mi con un turno d’anticipo
L’ALBA DEI DINOSAURI:
AVANTI STOPPARDI, ERODE, DEPORTIVO, INDIANI E SCHICCHI.

Tiuz ancora da 10 e lode, rinascita Apples, Barry vince e riprende a sperare: il campione c’è.


I dinosauri della Petrella in una foto di gruppo scattata nel 1826


Alla faccia dei dinosauri! L'estinzione tarda a venire per i matusa della competizione che fanno incetta di risultati positivi ed agguantano la qualificazione con un turno d'anticipo facendo a gara a chi ce l'ha più lungo. Il campione uscente Barry ritrova la vittoria e la fiducia contro un altro dinosauro, Marrundo, che subisce la sodomizzazione che tanto voleva evitare e soca in silenzio. Si riaccende la speranza per Tippete, mentre nel derby del salottino bolognese la spunta Bluff Country contro un lucaparo spaventato ed inerme (come al solito). Bene l'Onda Cremonese.




The Match of the week
Cronache sgangherate con dettagli veritieri

Barry F.C. stende L’arezzo Galasocaray. Si scopre che Marrundo è allergico a tutti i tipi di bacche selvatiche. Sappiamo che è l’anno di Stoppardi e che fa molto clamore la vittoria del presidentissimo contro il profeta dell’imprevedibile, ma il match più interessante della settimana è:

Barry F.C. 2006 - Arezzo Galasocaray
13 settembre 2011, ore 19.05, Monster Park, una leggenda Petrelliana contro una leggenda Hattrickiana
Barry F.C. dopo la sconfitta della prima giornata contro Ballanza Team cerca il riscatto mentre Marrundo esce da un insipido pareggio. Il 2-5-3 sembra una moda non solo in campionato, ma pure in Petrella, infatti altri due squadroni di grosso calibro si affrontano con un TA che promette una partita spettacolare e pirotecnica.
E invece no. La partita risulta un mortorio fino al minuto 35 del primo tempo in cui Giuliano Molinaro infila il portiere avversario in un momentaneo vantaggio per Barry. Ma il pubblico non ha il tempo di esultare che la squadra di Arezzo reagisce e nel minuto successivo Mustafa Keklik agguanta il pareggio deviando un cross dalla destra. Passano altri 5 minuti e Molinaro indossa la maglia del supereroe e mette a segno la sua personale doppietta infilando la difesa ospite in una delle numerose falle.
Il secondo tempo vede Barry partire in quarta e dopo 3 minuti l’idolo dei Greenbarries, Didier Bantorf aumenta il vantaggio di un gol con un tiro al volo su cross dalla destra. Ma gli ospiti non mollano e si portano sul 3-2 con un gol di Philippe Chouinard al 60esimo. Nell’ultimo terzo di partita il Barry ha fatto valere il suo maggior possesso palla e al 69esimo ha messo a segno il quarto gol che fa socare assai Marrundo e tutto l’Arezzo Galasocaray (scusate la rima) fissando il risultato sul definitivo 4-2.
Ebbene sì, il leggendario Marrundo è con un piede fuori dalla Petrella. Si dice sempre che l’errore più grande che si possa fare è sottovalutare John Random, e il secondo errore più grave è sottovalutare l’avversario. Tutti si chiedono se in effetti l’arcinoto tecnico pluricampione d’Italia abbia veramente sottovalutato l’attuale campione in carica della Petrella o se sia sceso improvvisamente il suo interesse nei confronti della coppa più amata d’Italia. I fatti ci indirizzano per la prima ipotesi.
Infatti, anche se c’è stata una discreta differenza di hatstats (250 vs 192), non troppo tempo fa si potevano leggere nei forum di “Quelli che Stragasano” dichiarazioni come: “Mi toccherà vincerla sta Petrella de merda...”, oppure “non mi inculerete :P”. Che confermano che Marrundo sta socando un bel po’.
RayAllen aggiunge quindi una vittima alla sua lista nera e si porta in seconda posizione nel girone 13 alle spalle del Ballanza Team di Sine, ed è consapevole che potrebbe bastare un punto nella prossima partita e la maggior differenza reti per raggiungere il passaggio del turno. Ma è anche certo che un campione di Petrella deve puntare alla vittoria e al massimo sempre e comunque. Il tempo dei passi falsi è finito.
Marrundo invece deve vincere e sperare in uno stop di Ray. Un portavoce dello spogliatorio dell’Arezzo Galasocaray ha dichiarato: “I greenbarries non gli sono mai piaciuti e adesso ancora meno… Ieri però l’ho visto gettare nelll’immondizia anche tutti i cd di Barry White e il suo nuovo Blackberry… gli ci vorrà tempo per smaltire la socata…”


La disperazione di un socantissimo Marrundo
dopo la batosta subita da RayAllen



La Randomata della settimana
A chi John Random avrà mostrato tutta la sua simpatia questa volta?

Random poco presente durante il secondo turno di Coppa Petrella XII, avvenimento che concede un pò di respiro ai vari manager impegnati a sfidarsi sotto il profilo della Mole Antonelliana. Forse la causa di questa poca attività di John è da imputarsi al fatto che martedì fosse impegnato full-time nell'assistere al match fra l'AC Raspiduo ed i Leoni d'Africa.
Mod-furiga, non a conoscenza della grande passione di John per la Petrella, gioca un equilibrato 3-5-2 puntando al possesso palla ed all'attacco sulle fasce; di contro Raspy decide di accendere un cero, indossare mutandoni di ghisa per resistere al dominio incontrastato della mediana del campo da parte dell'avversario e scendere in campo con uno sbilanciato 2-5-3 per tentare di mostrare almeno di avere il cazzo duro. Tentativo che contro i Leoni d'Africa fallisce clamorosamente già nel tunnel d'ingresso al terreno di gioco.
L'intuizione però di recitare una preghierina al Dio Random appena prima d’uscire di casa premia il vecchio volpone della coppa Raspy che dopo soli 3 minuti trova il vantaggio con Pietro Zecchin. Seduto comodamente in tribuna d'onore, elegantemente vestito con un doppio petto gessato ed intento ad osservare l'incontro con un monocolo in grado di conferirgli un aspetto molto nobiliare, Furiga al vantaggio dell'AC Raspiduo si limita ad un esclamazione contenuta ("Parbleu!") convinto che la barca possa ancora essere raddrizzata più che agevolmente.
A dargli ragione sono i fatti visto che al 29esimo minuto i Leoni d'Africa agguantano il pareggio grazie ad un azione solitaria di Christophe Beaune, ma l'AC Raspiduo allunga nuovamente pochi minuti dopo. E' un continuo botta e risposta fra le squadre in campo ma alla chiusura del primo tempo, sul risultato di 3 a 2 per Raspy nonostante un possesso palla piuttosto sterile (39%), furiga è ancora convinto che si tratti di una piccola botta di sfortuna e si mostra sicuro in tribuna d'onore di un recupero della sua squadra: "Non solo pareggeremo i conti", motteggia a voce alta rivolto agli altri ospiti della tribuna d'onore, "andremo anche a vincere questo match!". Purtroppo per lui a sentirlo fra i presenti c'era anche John Random, che non prende benissimo le parole arroganti d furiga e decide di intervenire per dare un “aggiustatina” al match.
Ricomincia così il secondo tempo e John decide di illudere per un pò il povero Mod consentendo ai Leoni di ruggire maestosamente e di raggiungere il pareggio sul risultato di 3 a 3 per merito di un altra azione solista, questa volta ad opera di Petar Davidovic. Ma è solo la quiete prima della tempesta per furiga, tempesta che arriva puntualmente fra i minuti 73 e 84 sotto forma di Augusto Baggio e Carlo Regini che infilzano due volte il portiere avversario e regalano la vittoria a Raspy, al settimo cielo per l'inaspettato successo. Di sentimenti diametralmente opposti furiga invece che, dopo aver gettato il monocolo a terra calpestandolo, si è lanciato in una lunga sequela di bestemmie rivolte al destino beffardo. La speranza per lui è che John Random non abbia sentito anche questo affronto, altrimenti la Coppa Petrella per i Leoni d’Africa si fa davvero grigia.


I Leoni d’Africa vengono abbattuti a pallonate da raspy e John R.



Re per una notte
Sviolinate leccaculiste ad anonimi protagonisti di una botta e via

Chi lo avrebbe mai detto?Quando 19 anni fa Giorgio Biunno vedeva la luce dopo un parto travagliato, il padre Tonino non avrebbe mai immaginato che il suo secondogenito sarebbe diventato un calciatore professionista.
Tutto ebbe inizio 20 anni fa, quando il giovane Tonino Biunno, mandriano della Valtellina in cerca di emozioni forti, si reca insieme agli amici al locale "Il rifugio di Heidi", storica locanda conosciuta in tutto il nord Italia, dove non è difficile trovare un buon pasto, un ottimo vino e qualche ragazza piacevole e ben disposta.
Mentre il giovane Tonino mangia insieme agli amici, nel tavolo a fianco un manipolo di scalmanati, capitanati da un certo Sante Pollastri, finiva di gang-bangare due giovani polacche al grido di "l'anno prossimo sara' l'anno di Stoppardi". Incuriosito dal nome Stoppardi, Tonino si avvicina alla mischia e in tempo zero si ritrova a dover gestire un eiaculatio precox nella fregna di Camilla Kyrgwizbiek, battona di Varsavia che si ritrova cosi' gravida del messaggio di pace e fratellanza del giovane mandriano. Resosi subito conto della cazzata fatta, il buon Tonino sviene all'istante, proprio mentre il manipolo di scalmanati va via tra risate generali e una profezia: "il bimbo che hai appena concepito gasera'.Pascolera' in verdi praterie tra le difese avversarie, svettera' con la forza di un bisonte sui calci d'angolo e finira' per buttarla nel culo a Stoppardi, prima o poi. Augh, ora vado, vento grigio aspetta."
Il piccolo Giorgio promette bene sin da subito: 6 chili e mezzo alla nascita, il primo gesto del futuro bomber non è piangere ma dare una testata all'infermiera di turno, che sviene all'istante. La mamma Camilla, sventrata dal passaggio di un simile bue, dopo essersi fatta ricucire con duecentotrentasette punti, tanto da completarci persino la raccolta della Barilla, scappa via dalla stalla in cui vive insieme a Tonino, Giorgio, il fratello Petar e 4 vacche, lasciando la famiglia al piu' completo stato brado.
L'infanzia tra merda di vacca e scodelle di mangime rende il piccolo Biunno forte e resistente, tanto che, quando si presenta per un provino nella primavera della Dinamo Tiuz, il patron cremonese se ne innamora, mettendolo sotto contratto sino a 2048 in qualita' di stalliere tuttofare del club.
L'ora del riscatto arriva martedi, quando il piccolo Giorgio viene allertato dal mister Balthasar Sneijder, fratello del calciatore Wesley, che con poche parole lo informa della sua presenza nell'11 titolare contro la Dynamo Balatro di Falcinho: ""Giurgin, levate so chi stivai pien de merda de vaca e va a sgurate so, che ste bas te gioghet!" (Giorgio, togliti gli stivali, che son pieni di merda di vacca e fatti una doccia, stasera giochi).
Tradito dall'emozione, Biunno non si doccia e scende in campo portando con se' la sua seconda specialita', che spesso risulta piu' letale del colpo di testa formidabile che si ritrova: un concentrato di odori che va dal variopinto letame stagionato passando per il sempreverde roquefort da piede lercio, un mix di tanfo maleodorante che costringe i difensori di Balatro, notoriamente avezzi ad odori ben piu gradevoli come la gnagna brasilera, a stare ben alla larga dalla giovane punta cremonese.
E' grazie a questa marcatura che definire larga è un eufemismo che Biunno si scatena, scagliando in porta uno dopo l'altro 5 palloni 5 per entrare di diritto nella hall of fame della competizione. Il ragazzo, gasato a mille, si toglie ogni genere di sfizio, compreso un gol in sforbiciata con annesso distacco di un chilo e mezzo di sterco dalla suola dello stivale, trascinando i suoi ad una roboante vittoria a doppia cifra contro i poveri fiorentini verdeoro.
Il problema per il ragazzo sara' riconfermarsi, visto che a fine partita, per festeggiarlo, i compagni di squadra l'hanno simpaticamente rinchiuso nella lavatrice sociale insieme ai panni sporchi, con abbondante tocco di candeggina e omino bianco: riuscira' il nostro eroe, con la sola arma del colpo di testa, a confermarsi su questi livelli?


Biunno, la punta della Dinamo Tiuz ne infila cinque



I Top & Flop
Il meglio ed il peggio della settimana Petrelliana

I Top
Zitto zitto, bacarospo evita Donzauker = Fra una piangina di Apples e una preghierina di Dave_Gilmour a San Gennaro per fargli passare il girone, il manager dei Fantamaniacs inanella due risultati utili consecutivi che gli permettono di passare in scioltezza il girone e, a meno di una clamorosa sconfitta contro il tira-pugni del girone, tale darkinhatikos, evitare la bestia-nera donzauker. Dopo una vittoria alquanto sfocata contro Apples (a onor del vero il manager sardo avrebbe meritato la vittoria), riesce a strappare uno striminzito 1-0 all’A.s. Strada in Chianti, in una partita che ha visto di tutto tranne che il bel gioco.
Il baca entra tra i TOP non tanto per il passaggio del girone in sè, alquanto scontato direi, quanto per la sua capacità di farsi poca pubblicità ma essere sempre un avversario temibile..... capito apples?

ChemicalFathers a punteggio pieno, sconfitto anche il ragazzo d’oro Mirari = La petrella è una gioia anche perchè, a chi ha voglia di guardare oltre la nube ormai puzzolente dei soliti nomi, si apre un mondo di squadre che magari si fanno meno pubblicità, ma riescono ad imporsi con il loro gioco. Ne è un’esempio la Scarlino, che in 2 giornate chiude il contenzioso promozione e vola verso i sedicesimi, dopo la vittoria di martedì scorso contro il Sommo Poeta. COn un risultato di 4-2 e uno sboroneggiante 233 htstats che, a detta del pillolone, gli dava l’89.44 % di possibilità di vittoria, Scarlino si scopre una delle squadre migliori (fino a questa giornata) della dodicesima edizione della Petrella........ un po’ di aria fresca oltre le solite scorregge di Hadams, le piangine sarde e le varie intercettazione che sembra di esser tornati a calciopoli.
Quindi noi tutti della redazione gli facciamo un “in bocca al lupo” e speriamo che anche quest’anno l’ambita coppa possa trovare casa nella sede di una squadra che se la merita davvero (un po’ come ray l’anno scorso), e non solo perchè sboroneggia e tira fuori il cazzo da 300 e passa htstats.


I Flop
Chi visse sperando morì cacando = E’ proprio il caso di dirlo a bach, il manager di Real Canova (per chi ancora non conoscesse il soggetto) che passa un’intera settimana, dallo scontro con Bacillo fino alla partita di martedì scorso con la Stoppardi, a perculare e professare sicurezza nello scontro contro Iuri, sicuro bot e quindi vittima sacrificale perfetta. La vittoria avrebbe permesso a bach non solo il passaggio del girone ma, cosa più importante, la rivalsa su quel giocatore (dal nome evocativo) che già la scorsa edizione lo aveva purgato. Fatto sta che risultato dell’equazione è stato un disastroso 4-2, sottolineato anche dalla niubbaggine e dall’incapacità di bach di settare una formazione con dei cambi decenti..... roba che riesce a fare anche sandim!!!! Il Dio che tutti noi controlla, il grande John, è stato clemente e non ha permesso a Cornacchini di segnare una rete nel match, ma ciò poco importa al nostro bach. Adesso dovrà vedersela con un altro genio come Diegoth per la partita decisiva per decidere chi passerà il girone.

La coppia -Jurij - Mammuth = Doveva essere il segreto di stato invece si son dimostrati peggio di Gianni e Pinotto, con goffe accuse a vicenda suggellate da fantomatiche intercettazioni su MSN che parlavano di sboroneggiamenti e vittorie della Petrella: e tutto mentre si consumava l’agonia del vero sport sul campo!!! Queste son cose che fanno male al calcio.
Tutto comincia con Juri che, in preda a non si sa quale attacco onirico, predice che la finale sarà un’intramontabile Indiani - Schicchi, provocando la rabbia del compagno Mammuth. Quest’ultimo, per ripicca, pubblica uno scambio di battute avuto tra i 2 su MSN, dove il presidente della Stoppardi afferma al giurassico che il tanto proclamato stato di BOT è solo una finta e che, appena la coppa arriverà alle fasi finali, i soldi accumulati in questi mesi verranno utilizzati per costruire una squadra da 350 htstats (sottolineiamo il numero, altrimenti donzauker e juri si rimettono a discutere) che lasci solo macerie dietro di sè, un po’ come Gengis Khan.
A sua volta juri, ormai alle strette e deciso fino all’ultimo a negare (tra presidenti del resto si imparano anche i trucchi del mestiere), pubblica una propria intercettazione, dove ammette di non voler investire per la Petrella e dove al contrario è Mammuth che afferma la propria vittoria già scritta.
A tutto ciò segue uno scontro verbale, dovuto al fatto che alcuni orari segnati nelle conversazioni risultano essere palesemente taroccati, del tipo che alle 16.35 uno scrive 2 righe di frase e dopo 10 secondi un altro risponde con altre 3 righe......
Che siano informazioni che non dovevano trapelare ma che alla fine sono uscite, o semplicemente un teatrino mediatico progettato dai due tanto per buttare giù un po’ di polemica al fuoco (ce ne fosse poca, tanto), non lo sappiamo, fatto sta che i 2 si meritano un posto tra i peggiori della settimana, e se quello stronzo di millikan non mi avesse inculato il controcorrente, l’avrei scritto anche lì.

Apples = Fa tanto il piangina e poi vince 11-0 e passa il girone...... ridicolo!!!!



Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra.
Dietro ogni matricola c’è un villaggio

In questa seconda giornata di petrella, come ben sintetizzato dal titolo, ha tirato buriana per i nuovi adepti, che dopo un esordio positivo hanno lasciato i riflettori ai soliti dinosauri, manco si fosse in un surreale requel di Jurassick Park in salsa torinese. Vuoi perché l’effetto sorpresa è più forte alla prima giornata, vuoi perché i top team partenti con l’handicap hanno rintuzzato i danni per non uscire, tanto sta che la lista dei vincenti grassettati è colma delle solite facce note. In questo panorama è dura trovar qualche team di spicco per la rubrica, ma ci salva dal nulla assoluto fumante di contenuti (o anche no) cittadibaveno, squadra alla prima apparizione in Petrella e appartenente alla gloriosa e per molti inarrivabile quarta serie. Il team di giu87 dopo aver regolato al primo turno Hugger Land ha sfondato Lagnagna, senza ritegno, non portando rispetto e sodomizzando il manager torinese in casa propria. Vittoria prestigiosissima quella di cittadibaveno, considerando che Lagnagna dopo lo sgambetto alla corazzata Dinamo Schicchi della scorsa stagione è diventata uno spauracchio che vaga per i campi della petrella. Lagnagna batte schicchi, cittadibaveno batte lagnagna, dunque cittadibaveno gasa più di Schicchi? Evidentemente sì, anche perché il team di giu87 ha vinto la quinta lo scorso anno proprio nel girone del nostro giurassico, dando un bel secchio di caffè col rigatino al manager sardo e causandogli le solite domande amletiche sulla bottizzazione. La quinta con mammuth ha anche aperto le porte petrelliane a Giu87, e ora sono cazzi di tutto il roster, non solo del sardo e sardonico giurassico. Cittadibaveno lanciatissima dunque alla qualificazione, direttamente dalla quarta fascia; per il team rivelazione della coppa adesso resta solo l’ostacolo Materazzi, la squadra di prima fascia del girone, che appare però sempre più la brutta copia di quel team che a suon di catenacci fece tremare l’universo petrelliano per stagioni.

Dopo aver sedotto Schicchi, lagnagna deve capitolare
contro il manager di cittadibaveno



Sotto i riflettori
Interviste psicattosauriche a manager rampanti

Per la seconda giornata di questa Petrella incontriamo una new entry del roster petrelliano, Kallos, manager di Kalleidos.

Kallos, nome dal sapore greco. "Già, deriva proprio dal greco e significa bello. Per esempio.." e qui esce il Kallos Piero Angela "...kalligrafia vuol dire bella scrittura e quindi è sbagliato dire una bella calligrafia, sarebbe come dire bella bella scrittura. Kalleidos quindi vuol dire bello, ma con una L mentre con 2 forse vuol dire bellissimo". Sorride, Kallos, prima di spiegare il motivo per cui la cultura greca lo affascina tanto "Si dice che il mio bis nonno sia stato un marinaio greco con la conoscenza di 7 lingue".

Il Kalleidos nasce "nel dicembre 2008. Un mio cliente parlando di calcio e di giochi mi consigliò di provare e dopo due settimane mi arrivò una squadra tutta mia". Una bella emozione, quella di poter gestire un'intera società, vendendo e comprando giocatori. "Ma all'inizio di cacchiate ne ho fatte parecchie ed è per questo che mi ritrovo ancora in X serie. Diciamo che mi ero impegnato di più in politica che frutta molto di più! Ma quest'anno c'è stata la svolta, non passerò di categoria, perchè ho appena perso contro la prima, ma sicuramente sono salito di livello".
Kallos baserà le sue fortune "sul 3-5-2 e sul 4-5-1, oltre al modulo del gran maestro alla Longobarda, il 5-5-5. Ma cerco di portare a livello accettabile tutte le tattiche più usate, dal 4-3-3 al 5-4-1". Un vero cambio di mentalità, per un progetto ambizioso che passa dal nuovo portiere "il mio primo acquisto azzeccato" e dal giovane attaccante Tailez "cresce di giorno in giorno" ma passa, questo progetto ambizioso, anche dalla Coppa Petrella.

Perchè Kallos si è unito alla competizione più gasante di hattrick anche per imparare da gente più esperta "ho conosciuto la Petrella cercando tra le competizioni quelle che più si addicevano ai miei gusti. Non troppo grande e con la possibilità di crescere sfidando sia squadre di categoria inferiore - come la mia X - e altre di categoria superiore". Per ora quindi non troppa importanza al risultato "come già si sarà notato dal 9 a 0 subito all'esordio", quanto alla possibilità di crescere "se mi sarà possibile, mi piacerebbe continuare di anno in anno fino a portarmi a casa la coppa".
E da neofita della competizione, lancia un'idea agli organizzatori "farei partecipare una straniera per girone, tanto per confrontarci anche a livello internazionale".
E per questa Petrella? Chi tra i partecipanti è ben visto da Kallos? Dopo una attenta analisi e un primo approccio alla competizione, la sua risposta non è quella che ti aspetti: "Barry mi sembra un buon candidato se non fosse che gli avversari sputeranno sangue contro di lui e che forse potrebbe peccare di sopravvalutazione di se stesso, mentre credo fermamente che la squadra da battere sia Real Festina, vincerà campionato e coppa".

Segnatevi questo post, dunque, figlio di... chi? "Un semplice ragazzo di 35 anni nato il 14 febbraio, quindi per diffondere amore. Sono padre dal 21 luglio del 2011 di una splendida bambina di nome Safira e di un bel bambino di nome Joshua. Vengo dal sud e vado al nord
Kallos
dirigente Kalleidos,
primo membro Krociato.
Mi affascinano le K e di nome faccio Mirko”

Un neo-papà che ha voglia di divertirsi, imparare e migliorare. E soprattutto, ha voglia di entrare nel mitico mondo della Petrella. E allora ?a?? t???, Kallos!


A sinistra il povero Kallos deve soccombere alla veemenza di FC Iuulenza



Controcorrente
Quando i niubbi vengono a galla come gli stronzi

Siamo al nuovo appuntamento con la rubrica più cinica che il mondo editoriale abbia mai conosciuto e per dimostrare che non siamo qui per vendere contraccettivi ai cinesi vogliamo partire dando numeri precisi e dati inconfutabili. Infatti, dopo due giornate dal via della coppa Petrella, si fa presto a notare che sui 16 gironi solo uno (il quarto raggruppamento per la precisione) non presenta una squadra a punteggio pieno e si rivela essere il vero girone di ferro, non di certo quelli reclamati subito dopo il sorteggio. Andando avanti con l’analisi balzano poi all’occhio le 15 squadre che presentano la cifra a tutto tondo nel rispettivo girone: ZERO punti! Sono questi i niubbi nel senso lato e gentile del termine, vale a dire che o sono nuovi della competizione (e non la prendono con il dovuto ardore) o sono semplicemente iscritti da poco ad hattrick e militando in serie basse non hanno grandi arsenali a disposizione, in termini di rosa e di risorse economiche.
Ma quando si parla di niubbaggine o niubbezza o niubbità che dir si voglia (lasciamo a voi cari lettori la scelta), non si può certo non commentare le occasioni in cui questa si manifesta nei manager che dovrebbero essere più scaltri ed avveduti. È in queste circostanze che ci si rende conto che sotto sotto ognuno di noi è un po’ niubbo dentro e si vede affiorare a galla (sì proprio come gli stronzi) quella speciale capacità di dare ordini (o di non darne affatto a seconda dei casi) che portano la propria squadra al tracollo, accorgendosene ovviamente quando è troppo tardi. E se qualche tempo fa fu il celebre Zagor (non l’ultimo degli stronzi, per rimanere in tema) con la sua niubbaggine-di-default ai quarti di finale della coppa del mondo a dar dimostrazione di ciò di cui stiamo parlando, nel secondo turno di questa Petrella è stato il manager bachforever che, dimenticando di impostare le condizioni per sostituzioni e cambio di modulo, ad un certo punto si è trovato in campo con una squadra che assomigliava ad un gruppo di muratori che giocano a beach soccer al mare, mandando la sua Real Canova al macero tra le fauci della sempre quadrata Stoppardi. Speriamo che tutto questo, come spesso succede, possa servire da lezione al manger dalla rada chioma, nel frattempo lo si è visto solo dare di matto sui tavoli da gioco per una puntata che secondo lui era regolare, ma questa è un’altra storia …


Le nuove seghe ... ehm, leve in azione



L'angolo tattico
A scuola di tatticismo dal professor Giocata

Bentornati, cari i miei niubboni, nell’angolo tattico. Oggi parleremo della difesa, questa sconosciuta!
Da sempre la difesa è stato il reparto più bistrattato e probabilmente sottovalutato di hattrick. Ultimamente le cose sembrano essere un po’ cambiate ed i tempi in cui si volava in serie A con il tutti avanti sono, fortunatamente aggiungerei, andati come la gloria di Marrundo.
Qualche pazzo addirittura basa le sue fortune su questo misterioso reparto, proprio come bacarospo che da bravo ex caposcout degli attaccanti della nazionale usa catenacci degni del ponte Milvio e anche Dave_Gilmour, convinto contropiedista del salotto buono fiorentino.
Già all’ annuncio delle formazioni i 1046 insonni cronici in cerca di sonniferi alternativi iniziano a sbadigliare: 5-3-2 monolato con attacco sulle fasce per i Fantamaniacs e 4-5-1 contropiede per l’ A.S. Strada in Chianti che schiera sia i difensori centrali che i centrocampisti verso l’ esterno e l’ unica punta difensiva così da avere entrambe le fasce laterali di attacco competitive.
Gli attacchi hanno vita difficilissima contro le arcigne difese imbastite dalle due squadre e solo le urla che sembrano provenire dalla panchina, ma che in realtà sono quelle di bacarospo in viva voce da un cellulare, spostano l’ azione decisiva dal centro verso il lato per l’ unico gol del match che vale la vittoria dei Fantamaniacs.
Ai toscani va solo un misero contropiede sullo 0 a 0 che si infrange sulla muraglia avversaria nonostante capiti sul miglior lato di attacco.
Le due facce della difesa dimostrano come da sola possa fare poco per vincere, ma se assieme ad essa ci sono un bel centrocampo ed almeno un latino di attacco in caso di monolato, un bel centrocampo un bel tiratore e molti specialisti in caso di tutti indietro o un bell’attacco che riesca a concretizzare i contropiedi generati, ecco che una squadra difensiva può essere vincente come la tradizione del calcio italiano ci insegna.
Se poi vorrete aspirare alle vette di hattrick non potrete dimenticarvi dell’ importanza della difesa in quest’hattrick sempre più equilibrato.


La porta dei Fantamaniacs ben lucchettata



Il blob della settimana
Chi l’ha sparata più grossa sta volta?

Apples Dream Team - Darkinatikhos (347522184) potete anche ignorarla e levarla dal live, oramai il girone 14 è una questione solo tra A.S. Strada in Chianti e Fantamaniacs

Un pianginesco e frenoamanoavantista Apples prima della vittoria per 11-0



- te di sicuro, con le tue 300 hatstat e chi ti ferma? nemmeno jr potrebbe nulla ... o si? (332413852)

Una perculata è per sempre...



- Scusa eh, ma ti ho già fatto vedere che posso farne 340 giocando fuori casa, per quale motivo non dovrei farle in coppa?

donzauker e il terrorismo celodurista ...



- Ho sbagliato ad impostare 2 cambi su 3 e 1 riposizionamento, fare le formazioni in due minuti non gasa un cazzo

La socata di bach dopo il cappotto rimediato dalla lanciatissima Stoppardi



- Domani vendo tutto e l'incasso globale lo giro al primo niubbo che passa e chiudo la squadra. Mi sono rotto le balle.

Al martedì si soca: ecco qua lo sfogo di un’ochetta un po’ spennacchiata, che cita una famosa mela



- Ma con chi hai avuto a che fare?? Chi sono questi polli niubbi che ci provano con una frasetta tonta?? :PPP

Apples e il suo manuale d’amore ...



- Non mi inculerete!

Un Marrundo ottimista qualche settimana prima della sodomizzazione subita da Ray Allen ...



ErreA approfitta di un momento di distrazione di Xadhoom

giovedì 8 settembre 2011

Editoriale 1° turno - Coppa Petrella XII

Cade subito il campione in carica, buona la prima per gli esordienti
SOTTO LA MOLE IL CARROZZONE NON DELUDE:
RIPARTE LA CACCIA AL TITOLO

Molti risultati a sorpresa: l’oligarchia petrelliana non esiste più


Il primo turno è archiviato e come al solito non mancano le sorprese nella Coppa Petrella, la competizione più prestigiosa di Hattrick. Si comportano egregiamente le new entry, subito intenzionate a mettersi in mostra dimostrando di saper gasare, mentre cadono dalla sedie alcune squadre storiche, non al passo con i tempi e con la ferocia di chi vuole mettere le mani sull'ambito premio. Dai campi da gioco il team di editorialisti è pronto con mille rubriche per raccontare lacrime e sorrisi della prima giornata di Petrella.




Stefano Berté del Deportivo Donkaiserzauker non era stato
avvertito della vittoria a tavolino


The two best matches of the week
Cronache semiserie di partitelle tra scapoli e ammogliati

Fantamaniacs 3 - 2 Apples Dream Team
Pronti via ed è subito big match nel primo turno di Petrella.
Il nostro cronista è stato spedito nei polverosi campi del girone 14, dove, in una cornice di tuoni, lampi, fulmini e saette, 1100 imbecilli circa hanno gremito gli spalti in ferro e paglia dello stadio "Uno ciccione! l'altro coglione!" (intitolato così poche ore prima della partita dopo aver visto, nell'ordine, i due presidenti Apples e Bacarospo) per assistere al big match tra Apples dream team e Fantamaniacs, due team d'elite nel fermamento petrelliano, anche se fatichiamo a capire il perché visto che nessuno dei due ha mai vinto un cazzo.
La compagine rossoverde venuta dalla sardegna attraversa un momento delicato della sua storia, vista la lunga serie negativa in cui è incappata in campionato dove, dopo i primi due successi e i proclami di V serie sono arrivate grandinate di gol e sonore batoste che hanno portato Arcione e compagni ai margini del baratro e dell'ingloriosa retrocessione.
Se Apples piange di certo nemmeno Bacarospo ride, visto che i suoi Fantamaniacs arrancano in campionato e rischiano seriamente l'onta della discesa di serie, che potrebbe portare ad una seria fuga di talenti per motivi economici, primo fra tutti quel Bitterman che da tempo ormai, tramite il suo procuratore, strizza l'occhio e manda segnali all'entourage di Stoppardi.
Ci si aspetta quindi un match con ampio spazio alle riserve ma comunque combattuto, visto che pare chiaro ad entrambi che il vincitore di questa sfida sara' quasi certamente il vincitore del girone. Chi perde invece, oltre a dover lottare per il secondo posto, si troverebbe certamente il super Depor sin dai sedicesimi.
Ecco perche', pronti-via, gli uomini di Apples, chierati con il solito garibaldino 2-5-3, si gettano in avanti alla ricerca della vittoria, capitanati dal bomber Moltedo che pare il più in forma di giornata. E' invece Pietro Migliore, giovane promessa della cantera di Schicchi, ad ergersi ad eroe della giornata, andando a siglare il gol del meritato vantaggio che manda tutti a bere un thè caldo: i difensori di Fantamaniacs, sbigottiti e increduli, nulla possono davanti alla vivacità e freschezza del giovane bomber di scuola Mammuth, che dopo aver messo a sedere mezza difesa avversaria, fa un tunnel all'ultimo uomo avversaio e va a depositare in rete. Ed è qui che scatta il dramma, perchè l'ultimo uomo avversario è Roberto Carta, che vedendo il giovane Migliore esultare si abbandona ad un drammatico "Tu quoque Petrus, fili mii".
Migliore non sembra sazio, e quando al 58mo sigla il raddoppio, sui veneti di Fantamaniacs sembra calare il buio, tanto che Bacarospo in tribuna inizia ad annodare un cappio per farla finita all'istante. Non esulta invece Apples, perche' sa bene che vincere 2-0 a 30 minuti dalla fine per lui non è abbastanza, memore delle cinquantaquattro rimonte subite nell'ultimo mese e mezzo. Ed infatti, a 20 minuti dalla fine, Fantamaniacs riapre la partita accorciando le distanze con Jano. Apples, capendo che quello che va in onda è un film gia' visto, non si scompone, e dopo essersi cambiato con dignita' il panno, si abbandona ad un'endovena di cannonau per cercare di stordirsi mentre è ancora in vantaggio: ma è proprio una frazione di secondo prima del coma etilico che Kirner e Fragoso ribaltano il punteggio sul filo di lana, dando il via alla festa Fantamaniacs e al psicodramma sardo, con Arcione che tenta il suicidio, Franco Fill che piange forte e chiama la mamma e il povero Migliore che si aggrappa alle cosce di Roberto Carta chiedendogli di portarlo via con sè.
Il patron Bacarospo esulta, ma con moderazione: gli osservatori dagli altri campi, infatti, parlano di un A.S. Strada in Chianti in gran forma. Lo spauracchio Deportivo, insomma, è ancora da scacciare.


Apples spera che bacarospo non metta i titolari


Indiani Metropolitani 5 - 4 Loss’ Eleven
Martedì 06/08/2011, ore 19.00. Prima giornata della XII Edizione della Coppa Petrella.
L’aria è elettrica sugli spalti dello stadio “El mi Abuelito ... Por Siempre y Para Siempre” e non è solo per la pioggia torrenziale e i fulmini che vengono attratti dai pennacchi dello stadio. Ben 1541 spettatori sono accorsi sugli spalti muniti di k-way, mantelline e ombrelli per godersi un appuntamento con la storia. Questa è infatti la sesta volta che i Loss’ Eleven e gli Indiani Metropolitani (al momento della prima sfida si chiamavano ancora Sante Pollastri n.d.r.) si trovano a sfidarsi in una partita ufficiale della coppa più ambita d’Italia in quella che ormai si può definire “Il Classico” della Petrella.
Molti al momento dell’estrazione dei gironi hanno gridato al complotto cupolista, sia per questa serie di cogironisti abituali, sia per i gironi tropo facili estratti per una nota squadra sarda, ma queste sono questioni che verranno sicuramente risolte dal C.I.O.C. (Central Intelligence degli Orsetti del Cuore). Ma la domanda che tutti gli spettatori del match of the week di questa settimana si sono posti alla fine del match è stata: Chi avrebbe mai detto che un match con un prepartita con clima così amichevole si sarebbe trasformato nella partita più avvincente e gasante della prima giornata di Petrella?
Entrambi gli allenatori infatti scendono in campo con un 2-5-3 simmetrico e offensivo che lascia spazio ad attacchi galoppanti e a difese lillipuziane. Gli spettatori devono rimanere col fiato sospeso solo per 8 minuti prima di vedere Ewald den Uijl per gli Indiani infilare agevolmente gli avversari. Non passa molto tempo e le cose si mettono male per i veneti perché ci pensa il giocatore simbolo degli indiani a raddoppiare, Libero Nativo (di nome e di fatto).
Ma gli Eleven non mollano e nel giro di dieci minuti prima dimezzano lo svantaggio con Andrej Bošković, e poi pareggiano i conti con Roberto Santucci. Prima della fine del primo tempo però il risultato cambia un’altra volta. Il direttore di gara, visibilmente intimorito dai cori e dalle minacce cupoliste, concede un discutibilissimo tiro dagli undici metri agli Indiani. Audun Lothe, adibito alla battuta, non sbaglia e insacca il 3-2 degli indiani, fra il muro di fischi rivolti alll'arbitressa (vedi foto http://images.virgilio.it/sg/sportuni/upload/ste/0001/steinhaus-bibiana29.jpg ndr: prima donna ad arbitrare una partita di Petrella, è diventata l’idolo dei tifosi della Loss’ Eleven. Dopo il rigore dubbio però, la tifoseria hanno cambiato gli striscioni da: “Faccela vedè, faccela toccà” in “Buon ritorno a casa… verremo a trovarti!”. Da interpretare il significato…).
Le squadre vanno così a bere un tè caldo sul 3-2 per gli indiani dopo il rigore molto discusso. Ma la squadra di Loss non si fa prendere dal panico, e dopo il discorso di incoraggiamento dell’allenatore, la squadra scende in campo più motivata e pareggia di nuovo con Turchetti per poi passare in vantaggio con il veterano Placidi. La sorte sembrava avversa ai toscani, ma pochi svolazzi e molta sostanza portano ancora den Uijl a tu per tu con i portiere e gli permettono di pareggiare. La partita sembrava destinata a finire in parità, quando Luigi Fallo si è comportato onorando il suo cognome e si è apeso alla maglia di un avversario, facendosi espellere.
Non serve dire che la difesa Eleven, ridotta ad un solo giocatore, non è stata in grado di fermare l’affondo finale degli Indiani, che affondano la Loss’ Eleven con un altro gol di Libero Nativo. Ma il 5-4 sembra sia arrivato ancora una volta con lo zampino della cupola. L’arbitro infatti ha convalidato il gol anche se è stato segnato in netta posizione irregolare… regolare o no, la partita finisce 5-4 per gli Indiani e dopo il consueto saluto finale, i giocatori si riuniscono per scambiarsi i saluti, i calumet e i gufi, come si confà a due grandi squadre del loro calibro.
Rimane solo un dubbio: ce la faranno gli orsetti a battere la cupola prima o poi?
Sante Pollastri esce gasato ed esultante dalla partita dopo aver battuto per l’ennesima volta Mister_Loss in petrella e si porta in testa al girone. Le cose si mettono male per i Loss’ Eleven invece che devono vincere le prossime due partite se vogliono rimanere in gara, ma il buon gioco espresso nella prima partita fa ben sperare per il futuro.



Luigi Fallo della Loss' Eleven all’entrata
degli spogliatoi dopo un brutto “Fallo da espulsione”.



La Randomata della settimana
Ovvero: Quando John Random viene a cena a casa tua senza esser stato invitato

Ricomincia la compezione più amata dalla classe politica italiana e dalla classe operaia cilena e subito il sommo John Random accenna a farsi vedere su più campi da gioco, spostandosi repentinamente da uno stadio all'altro di Torino manco c'avesse la scopa di Harry Potter sotto il sedere.
Partiamo ad analizzare la sfida fra la Spartak Gonzo di caricca e Agliana92 dove John Random si diverte a spostare l'ago della bilancia del destino in continuazione per i primi 50 minuti del match, salvo poi stufarsi e, inforcata la scopa magica, dirigersi verso altri (sfortunati) lidi. A caricca rimane il rimpianto di aver anche assaporato il vantaggio per pochi minuti e di essere uscito sconfitto con una probabilità del 53.79% di vittoria, mentre Agliana con un centrocampo superiore di una scoreggia (molto bassa e molto puzzolente) e una difesa composta da Qui e Quo (Qua è stato tenuto in panchina perchè giù di forma) si aggiudica la vittoria.
Randomata più marcata di scena al Doggy Stile Arena fra Balatro e A.C.LEVO dove in una sfida che verrà ricordata negli annali come uno dei più grandi sfoggi di htstats mai visti in Petrella (106 per la Dinamo, 95 per il suo avversario), ildruido deve piegarsi alle volontà di John che come ben sapete di solito preferisce i 90° di piega: con una probabilità del 60.76% e una stima di almeno 5 gol da segnare l'A.C.LEVO ne subisce invece 6 e ne segna solo tre, e Falcinho gongola.
John non manca di far visita anche al campione in carica Barry in campo contro uno dei massimi esponenti della cosca del cotechino in una sfida ben più sentita di quella appena menzionata. I due manager non si risparmiano di certo ma ad avere la meglio alla fine è il fascino e la beltade sproporzionata di Sine che appena il 19.9% di chances piazza tre cotechini in mano a Barry e si porta a casa l'incontro.
Ultima randomata degna di nota è lo schiaffo morale al Gasatore dell'Anno della passata stagione, la mela preferita da tutta la federazione, Apples in campo contro l'Inutile Mattacchione per antonomasia, Bacarospo77. John per questo incontro arriva probabilmente in ritardo direttamente dopo esser passato dagli altri campi, si siede in poltrona VIP ed assiste compiaciuto ad una rocambolesca rimonta da parte dei Fantamaniacs che, sotto meritatamente di due gol, riescono a ribaltare il risultato negli ultimi minuti di gioco, nonostante una non proprio esaltante percentuale di vittoria pronosticata: 17.84%. La sconfitta randomatica, l'ennesima di una stagione decisamente sfortunata, ha lanciato Apples in uno stato di depressione e pianginismo degno del suo maestro, mammuth; ai microfoni della stampa ha dichiarato di sentirsi pressapoco così:







Re per una notte
Inutili fenomenologie di stringhe di numeri peraltro scadenti

Anno nuovo vita nuova diceva un vecchio detto. Non in Petrella però,dove le stelle brillano di continuo nel firmamento della competizione ma cambiano con la velocità di un tornado tropicale. E' per questo che il primo re per una notte della stagione non è l'incredibile Karl Christensen della dinamo Tiuz, autore di 5 gol in una sola partita. No, il re per una notte è colui che meglio di tutti sintetizza lo spirito della competizione e che va a stabilire un record difficilmente battibile anche in futuro: parliamo di Iuri Cornacchini, giovane bomber di belle speranze della squadra più beduina al mondo, quel Stoppardi di cui è certamente questo l'anno giusto. Cresciuto a fasi alterne un po' in alto e un po' in largo, il piccolo Iuri dà i primi calci al pallone in tarda età, quando l'ingombrante buzzo ne ostacola i sogni di gloria nel nuoto, suo primo amore sportivo. Diventa subito un caso mondiale, perchè si tratta del primo giocatore per il quale, nonostante la frase "è sempre il piu veloce quando è pronta la merenda", non esca fuori uno straccio di specialita' veloce. Approdato alla corte di Stoppardi per un tozzo di pane, è al Verm8 dell'amico Daveth che il piccolo Iuri inizia a mettersi in mostra, facendo il suo esordio nel calcio che conta e andando a timbrare il suo primo gol in Petrella ancora in giovane eta'. Ma quello con il Verm8 è per l'attaccante maremmano solo un fuoco fatuo, che si spegne appena 3 mesi dopo, quando il giovane bomber approda nella città dello stradivari e del cotecchino lardellato per ultimare il suo processo di crescita all'Erode Scannabelve. Qui, tra le fila cremonesi, il giovane bomber esprime al massimo tutte le sue qualità: non troppo veloce ma nemmeno troppo lento, potente ma fragile, dotato di grande elevazione ma con la testa a spigoli, tecnico ma solo con il piede che non usa mai, di guarigione rapida ma perennemente in infermeria, il giovane Cornacchini riesce, con diversi colpi di natica e anche grazie a qualche bonifico verso la svezia a marcare il cartellino con una certa continuità, segnando gol decisivi anche in Petrella. Ma la saudade, per un maremmano, è insopportabile, e così ecco che il bomber riprende la via di casa in uno dei trasferimenti piu scandalosi della storia del calcio, con cifre a 6 zeri e treni merci di salumi e formaggi in aggiunta. Ed è tra le fila amiche che il suo sogno si avvera, quando, al 47mo minuto di un'inutile pomeriggio di Settembre il piccolo Iuri, al grido di "non ho niente da invidiare a Maradona e Pelè", scaglia un bolide sotto la traversa, diventando il primo giocatore della storia ad aver segnato in Petrella con 3 squadre diverse: una sorte di Clarence Seedorf della competizione, con sole due gambe al contrario dell'Olandese ma pur sempre nella storia della coppa più ambita di Hattrick. Un fenomeno inspiegabile, per un bug travestito da attaccante come lui: eppure, nonostante la evidente pochezza tecnico-tattica e l'innato senso per la sbronza più che per il gol, il giovane bomber toscano sembra ambire a traguardi talmente prestigiosi che, a questo punto, viene un dubbio: che sia proprio lui il predestinato, l'eletto che dovrà salvare il mondo e la Petrella dal dominio di Donzauker?



I Top & Flop
Nella vita c'è chi sale e chi scende

I Top
Dinamo Tiuz: non è certo da tutti rifilare 10 pappine al proprio avversario. Da ancor meno è rifilare queste sberle alla Dinamo Scrocco, tre volte campione della Coppa più prestigiosa di Hattrick. Certo, mpingitore ci ha messo del suo sottovalutando l’avversario ed ettichettandolo come uno dei tanti del girone, ma tiuz ha sicuramente sfoderato una prestazione di prepotenza che ha annichilito la compagine toscana. Nuovo schiacciasassi, voto 10

Leoni d’Africa: esordio in Petrella per furiga, come per molti, ma lui non si limita a guardare e dall’alto del suo nome evidenziato di giallo va a vincere 7-0 alla prima, con tanto di proclami celoduristici sul prosieguo della competizione. Mica male, per una new entry! Poco moderato, voto 7

Maltenese: niente da dire, ErreA gasa. Con una squadraccia che nemmeno Orrico avrebbe saputo creare e Aggroppi allenare, riesce a contenere i danni ad un risicato 6-0, limitando quindi la differenza reti e candidandosi seriamente ad un piazzamento importante nel girone. Guido Meda è salito in piedi sul divano per sottolineare l’importanza di questa prestazione, mentre Bruno Pizzul ha festeggiato col solito Taj di neri, amatissimo vino in quel di Udine. Siamo convinti che pur con pianto e stridore di denti il coniglietto riuscirà nella sua impresa. Stimolato, voto 6 (a 0)


I Flop
Barry f.c. 2006: dal campione in carica ci si aspetta sempre di più, ed un passo falso lo si paga a caro prezzo. Certo Sine è stato sicuramente aiutato un po’ da Johnny, ma i campioni in carica si presentano con una difesa talmente imbarazzante che perfino Rocco Siffredi ha cominciato a provare un po’ di pudore. Che risenta della crisi in cui sembra entrata l’NBA? Rimandato, voto 5

Deportivo donkaiserzauker: il cannibale torna dopo la parentesi coppa Italia della scorsa edizione, con i suoi proclami tronfii di superiorità e trasudanti boria, pregni di altezzosità, gravidi di strafottenza... e alla prima si deve accontentare di vincere a tavolino, con un tempismo nell’organizzare l’amichevole da parte dell’avversario che puzza molto di combine... decisamente non degno del depor. Rivedibile, voto 5

Apples Dream Team:
fra la mela e il fantamaniaco continui rimandi alla lotta per il secondo posto per poter affrontare ed eliminare donzauker ai sedicesimi, lo-elimino-io-no-lo-elimini-tu-ismi a tout court, tutto pianificato, tutto calcolato... Tutto, tranne la rimonta di bacarospo.
Perché perché la partita la vincevi 2-0, alla vittoria ci credevi per davvero... perché... perché... 2-1 2-2 2-3 (semicit.) Canzonato, voto 3





Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra.
La beltà della provincia petrelliana, lontano dai riflettori e dai soliti noti.

Quando la fiorentina andò in C2, mi ricordo una storica pagina della nazione, in cui, con il tipico sarcasmo fiorentino, si tentava di giustificare come andare in trasferta in C2 fosse meglio che in champions, per invogliare i tifosi. C’erano tante massime, tra cui “Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra”, una genialata che copio e ripropongo, per dare il titolo a questa rubrica. Rubrica concepita per accendere i fari sulle squadre nuove e attualmente fuori dallo star system petrelliano, che occupa il prime time mediatico da sempre.
Dunque, in questa Petrella XII aperta al nuovo come mai prima d’ora, al ballo delle debuttanti si son presentate molte signore in ghingheri, pronte a farsi belle e a rompere le uova nel paniere ai vari matusa dell’entourage petrelliano.
Esordio con il botto in Petrella ad esempio per l’AC Mascetti 1980 di poempeeno, squadra molto interessante in prospettiva e capace di vincere il derby fiorentino in salsa torinese con la Rocca Petrosa, compagine ultrastorica in petrella.
Esordio da matricola perfetto anche per lo Spartak Attene, in grado di schiantare per 2-0 la resistenza dell’enigmaticissimo di nome e di fatto Oh è Boh. Lo spartak, guidato da Lattene77, è un team dell’entourage “sardegnolo”, e come ogni buon team sardo si fregia nello stemma di effigi indipendentiste con i 4 mori in bella vista. Lattene77, in trasferta all’estero dunque insieme ad Apples e Mammuth, è squadra da tenere in vista, considerando che la scuola sarda di hattrick ha sempre gasato, quasi quanto quella maremmana, anche se il prode Lattene77 dovrà scegliere se ispirarsi al catenacciaro mammuth o al garibaldino Apples.
Prima petrella che inizia col botto anche per i Leoni d’Africa di Mod-Furiga, presentatisi con lo sguaiato risultato di 7-0 ai danni del Brianza Velenosa. La squadra marchigiana però, più che per il risultato, balza agli occhi come primo team storico in petrella gestito da un MOD, quindi come prima infiltrazione dell’apparato in quella che nacque come una coppa di protesta, come un movimento dal basso contro le logiche di potere della combriccola hattrickiana.





Sotto i riflettori
Interviste psicanalitiche a manager gasanti

Per la prima settimana incontriamo Folkzanna, manager del Folkzanna Team. Nata nell’aprile 2006, la squadra ha raggiunto notevoli traguardi e naviga ora in IV alla ricerca di una tranquilla salvezza. La bacheca è riempita da due campionati di V e un titolo a testa in VI, VII, VIII e IX. E’ alla sua seconda partecipazione in Coppa Petrella.

Ma come è iniziata?
“Spinto da un suggerimento di un amico di pallacanestro (Sifone) che continuava a parlarmene. Al tempo ero al primo anno di università e alle lezioni non passava mai il tempo, quindi in cerca di una distrazione convinsi il mio amico e compagno di banco a diventare il mio socio cofondatore in questa nuova avventura”. Ed è da questa partnership che derivano il nome utente e quello di squadra “Lui si chiama Folco, io sono Zanna. Folco è durato appena una stagione, forse due come coinvolgimento e interesse (era fantastico discutere di tattiche e mercato a lezione) poi ha mollato”.
Ma lo Zanna è rimasto “e sempre più malato del giochino. Ma non ho voluto cambiare il nome squadra perché ormai mi ero affezionato e quando mi trovo con il mio amico lo aggiorno sempre sui progressi della nostra creazione…”. Legato all’ambiente universitario è anche il nome dello stadio “Contrà Barche è l’indirizzo della mia università dalle cui aule informatiche abbiamo dato vita al tutto”

Già, il tutto. Gioie e soddisfazioni ma anche dolori e delusioni. Tra quest’ultimi, il primo spareggio per salire in IV “Ci rimasi molto male perché persi per un golden gol. Ma forse meglio così perché ce la feci la stagione successiva e salii nella IV.62 dove conobbi il Donz e di conseguenza la vostra federazione di esilaranti gasatori.”
Nelle gioie e nelle soddisfazioni, invece, sul gradino più alto del podio c’è un giocatore. Un giocatore che fa bella mostra di sé anche sullo stemma della squadra. Aristotele Candido. “Ricordo ancora quel venerdì notte quando sbronzissimo alle 3 di notte dopo una serata in discoteca andai a fare quella pescata che avrebbe cambiato la storia della mia squadra. Da subito ho capito il potenziale del “filosofo” e ho incentrato prima le giovanili poi la prima squadra completamente attorno a lui e al suo allenamento e sono stato ampiamente ripagato”. Candido è diventato infatti un pilastro dell’Under20 “è stato protagonista nella cavalcata che ci portò all’ unica medaglia d’oro della nostra storia hattrickiana, giocò perfino la finale” e poi tassello importantissimo della Nazionale Maggiore dove, lo speriamo tutti, contribuirà a portarci anche al primo oro in NT “Vedremo”.
Intanto “l’invendibile” cerca di portare in alto il Folkzanna insieme ai suoi fratelli; già , perché nella rosa compaiono anche Luca e Giovanni “sono andato a fare spese folli per portarli in squadra, adesso loro 3 sono i perni del mio 11 titolare”.

Un 11 titolare schierato spesso col 3-5-2, ma anche col più coperto 4-5-1 o con lo spregiudicato 2-5-3, “attaccando sempre sulla fascia di Aristotele Candido, difficilmente difendibile, e spesso anche su un altro lato. In futuro vorrei riuscire ad avere almeno 2 trequartisti molto forti e costruire la squadra sul modello Ercanto”. Sul fronte dei cambiamenti per la prossima stagione, Folkzanna se ne dichiara “Affascinato. Con agenti e bonus fedeltà per i giocatori, io che sono antitrader e tengo tantissimo i giocatori potrei avere vantaggi”.

Un manager che ci ha dato l’impressione di essere preparato e infoiato al punto giusto, di quelli che puntano ad arrivare il più in alto possibile, ma sempre divertendosi.“Mi affascina molto anche il mondo della nazionali ma non sono ancora pronto per prendermi un tale impegno. E potrei mettermi come obiettivo anche quello di vincere una Petrella perché no”. Questa? “Cercherò di passare il girone, poi si vedrà. Intanto festeggio la mia prima vittoria nella competizione, dopo gli 0 punti nel girone difficilissimo dello scorso anno.. Un 5-0 che mi da soddisfazione, ottenuto però contro un utente di X (Novoli, ndr) alla sua prima stagione che sta dimostrando il gasamento giusto con mail private e pretattica varie..”. Il prossimo match è davvero impegnativo, Folkzanna affronterà infatti naked e la sua Real Amendolara, vicecampione in carica “mi scontro contro uno dei grandi protagonisti della scorsa edizione e con il potenziale per far benissimo anche in questa. Ma i posti per andare avanti sono due nel girone quindi non la reputo partita decisiva e devo ancora decidere come giocarla”. Il favorito per la vittoria finale? “sicuramente il cannibale Donz, ma non sarà assolutamente facile per lui conquistare il titolo, in molti sono quelli cui piacerebbe farlo fuori e John non si è ancora espresso a riguardo.. Io dal canto mio spero di trovarmelo contro nelle fasi eliminatorie e provare a metterlo in difficoltà.. "

Ma in definitiva, questo Folkzanna, chi è? Da dove viene? Cosa fa e perché lo fa?
“Sono Marco, ho 25 anni e vengo da Vicenza. Mi sono laureato in Ingegneria Gestionale qualche mese fa, quindi non so bene se mi dovrei definire neolaureato oppure neodisoccupato visto che ancora non ho trovato lavoro. Spero di iniziare qualcosa entro breve..”

Quindi complimenti, ingegnere, ti auguriamo di trovare la tua via nella vita, in hattrick, nella fed e nella Petrella. E mi raccomando, gas aperto! Sempre!



Il presidente della Maltenese lascia la sala stampa
senza rilasciare dichiarazioni



Controcorrente - Una rubrica stronza, indiscreta, senza peli sulla lingua
Questa settimana in esclusiva gestita dal nostro inviato Millikan, lo squilibrato di Quelli che Stragasano
N.B: non adatta ai deboli di cuore

nizia la dodicesima edizione della coppa Petrella, la competizione per antonomasia per i gasatori di tutto il mondo e che come ogni stagione viene preparata con maniavantismi di ogni genere e dichiarazioni al fulmicotone che rendono inerme qualsiasi novello gasatore, poco av-vezzo a certe manovre psicologiche, tanto da farlo nascondere dietro al proprio orsetto del cuore prima di accoltellarlo a morte.
Per fare solo un esempio delle tante fuoriuscite, come non riportare le parole del
manager di Stoppardi? Egli ha dichiarato ai quattro venti la sua bottizzazione anche in campo petrelliano salvo poi calare un più che tennistico 7 a 1, lasciando così adito a più di qualche malpensante di credere che certa gente a volte farebbe meglio a non parlare.
Ma per tornare più strettamente al calcio giocato, nessuno può non aver notato che questa edizione dell’amata coppa si gioca in suolo torinese: se infatti la Mole antonelliana è il simbolo della città, a caratterizzare questa prima giornata sono state partite finite con moli (passatemi il paragone) di reti e dal passivo a dir poco imbarazzante. Questi risultati sono certo figli di approcci e intenti differenti, ma allora risulta facile chiamare schiacciasassi squadre che schierano la formazione titolare contro chi evidentemente ha l’orgoglio schiacciato sotto qualcos’altro.
C’è poi da prendere in considerazione chi cade pesantemente, ma ancora di più chi la caduta la vive in maniera drammatica. È certamente questo il caso del manager di Apples Dream Team, a cui non si può certo rimproverare di prendere la competizione sottogamba, al contrario è proprio necessario fargli notare che il calcio a tutti i livelli rimane comunque un gioco e da vivere come tale. Al suo avversario di giornata possiamo invece ricordare che certe lecca-culaggini non fanno bene agli sconosciuti, figuriamoci agli amici gasatori: chi riesce a credere che certi cambi vengano fatti al fine di perseguire il pareggio può tranquillamente essere additato come demente!
Chiudiamo con una nota di colore (sempre che il resto possa dirsi in ‘scala di grigi’) dicendo che anche la composizione dei gironi, così come ogni altra regola, è una decisione dettata da ragioni storiche prima che cupolistiche, quindi se deve essere cambiata sarà la storia della competizione stessa a doverlo decidere. Ma è vero anche che stendere il tappetino rosso verso i sedicesimi a chi può tranquillamente ottenerli sul campo, non è una situazione degna di questo torneo, dove prima di tutto vengono perculaggini e socate, ma poi anche lotta, sudore e onore!
Per ora è tutto, ma siamo solo all’inizio!



Ochetta all’uscita dallo stadio, gongola nel suo brodo
dopo aver fatto socare Marrundo




L'angolo tattico
giocata ci insegna come giocare ad Hattrick resposabilmente

Bentornati ancora una volta nell’ unico angolo in cui la niubbaggine non la fa da padrona (forse)...
Partendo dal match Spartak Gonzo vs. agliana92 volevo parlarvi di un argomento molto discusso in settimana in “Quelli che Stragasano”, ovvero il TA (tutti avanati) che tanto ha fatto socare la nostra meluccia fino a fargli pensare addirittura di abbandonare hattrick.
In realtà agliana92 non gioca un vero e proprio TA perchè mantiene i 2 difensori centrali normali i quali tuttavia non impediscono allo Spartak di avere un deciso predominio anche nell’ attacco centrale. In avanti, invece, agliana riesce a sfondare abbastanza agilmente solo nel mezzo, mentre i lati sono entrambi più o meno pari alle difese.
La partita la decide, come spesso accade, il possesso che assegna solo 3 azioni visualizzate in cronaca allo Spartak (realizzate tutte e tre), nonostante il 49% di possesso in entrambe le frazioni di gara.
Agliana si porta quindi a casa la prima partita del girone per 4-3, nonostante lo Spartak partisse leggermente favorito dalle valutazioni.
Il TA si conferma modulo del random...ovviamente non è sempre così, ma spesso dove c’è tutti avanti c’è socamento dell’ una o dell’ altra squadra, questo perchè spesso le difese di entrambe le squadre possono poco nei confronti degli attacchi e tutto è affidato al possesso che nonostante la “nuova” ripartizione fra azioni collettive ed esclusive può ancora mostrare distribuzioni un po’ random.
Il TA va usato con cognizione e non può essere adottato da una squadra che punta a vincere la serie o la coppa perchè espone troppo al caso e di conseguenza alle socate epiche. D’ altra parte è uno schieramento che permette di essere abbastanza competitivi e di fare qualche sgambetto a squadre più blasonate con l’ utilizzo di meno risorse, soprattutto economiche.
Perciò usate sempre il TA con un adulto accanto!!! Alla prossima piccoli lettori!




Il blob della settimana
Sprazzi di coerenza ed intelligenza inaspettati

- minchia è vero sei un cesso! scusa ma pensavo fossi forte!

Il commento politically correct di lucaparo sulla bottizzazione dei Raccattati



- Match arranged! Enjoy!

L’entusiasmo di Apples prima della partita



- Mi sono rotto le balle. Domani mattina tutti in vendita e chiudo baracca e burattini

La socata di Apples dopo la partita



- Beh, effettivamente JR potrebbe anche decidere di mettermi i bastoni fra le ruote, non si sa mai...

Un inedito maniavantismo da parte di donzauker: che il celodurismo sia passato di moda anche per lui?



- ma dio maiale rotto in culo...girone del cazzo...si va di zero punti come nelle ultime edizioni....che palle!!!

diegoth e l’esito del sorteggio



- Ecco così la Schicchi incontra 3 squadre di X..

Ancora Apples sull’ipotesi del sorteggio integrale



- Qualcuno mandi una coccola ed una carezza sul musetto a Tippette da parte mia :)

Un orsettifero Vezzo manda un pensiero coccoloso al suo avversario



- con Bandula si soca per antonomasia

un giocata a dir poco profetico poche ore prima del match

martedì 30 agosto 2011

Coppa petrella XII, prefazione

Sarà Torino la città ospitante della XIIa edizione della Coppa Petrella. Dopo aver bevuto cannonau e ammirato i culi affollanti le spiagge di Cagliari, i gasatori si spostano nel capoluogo piemontese, per omaggiare la prima capitale d'Italia, a 150 anni dalla sua nascita. Il carrozzone si sposta dunque nella città della bagna càuda, dei gianduiotti, dei mods (non dei rompicoglioni che chiudono i forum eh), della Fiat, ma soprattutto nella città del "Grande Torino", che verrà omaggiato nella finalissima, in programma al mitico Filadelfia.

Una coppa petrella che si presenta ai nastri di partenza in modo un pò atipico: con diverse defezioni di partecipanti storici e con una flotta di nuovi, forse mai così massiccia. La Petrella pare essere una donna matura ma ancora attraente, che con qualche lacrima allo specchio ricorda e abbandona gli amori passati, ma preparandosi in ghingheri ad una serata da femme fatale, per conquistare nuovi spasimanti.

Le compagini che tristemente appendono il guanto di sfida al chiodo sono diverse, e tra queste spiccano i nomi della Dinamo Storditi, del Partizan Filare e del Mucho De Nada, tre squadre da sempre fondamentali nel portare colore e polemica alla coppa più amata di hattrick Italia. Defezioni importanti, che aggiungendosi ad una diffusa semi-bottizzazione di altri team storici, probabilmente proiettano la Petrella in un'era nuova, un'era in cui lanciare nuove squadre e mettere in risalto nuovi personaggi, freschi, aitanti e pronti a prendere il posto dell'aristocrazia passata, o se vogliamo, per usare una citazione di ErreA, del proletariato decadente.

Ma il vento che spinge verso il futuro dovrà vedersela con il ritorno del Depor schiacciasassi che tutti conoscono, un Depor che dopo l'anno sabbatico torna alla sua coppa preferita, causa esclusione subitanea dalla coppa Italia. Un Depor che mentre quasi tutti i nemici storici temporeggiano e transigono, chiudendo il gas in attesa della fine di un periodo incerto, continua ad andare a mille e procede la sua imperterrita cavalcata trionfale verso la serie A, in barba alla crisi e ai calcoli cervellotici. In base a ciò, appare dunque la favorita numero uno indiscussa alla vittoria finale, e usando le parole dello stesso donzauker "ci sarà solo da capire chi sarà l'avversario da battere in finale", per il super Depor. Dunque, cari nuovi utenti del vento di cambiamento, è aperta la caccia al secondo posto! Anche se poi, il secondo sappiam tutti chi è.......

Sorteggio a partire dalle 20:30 di stasera, live su http://www.databased.at/hattrick/cupmanager/?id=25738

lunedì 29 agosto 2011

E' tempo di sorteggi!

Sorteggio organizzato sulla solita piattaforma esterna, che viene utilizzata SOLO per il sorteggio
http://www.databased.at/hattrick/cupmanager/?id=25738
Tutti sintonizzati domani sera a partire dalle 20.30 per conoscere i gironi, e poi cominciare ad organizzare le partite subito dopo!

Per tutte le info seguite il blog o il facebook della Petrella, seguiranno anche delle ht-mail di rinfrescamento.
Leggete il regolamento qui sulla destra, mentre la piattaforma di riferimento resta quella sulla quale vi siete segnati su www.cupmanager.org

Petrella is coming!

martedì 23 agosto 2011

E' tempo di iscrizioni per la Petrella XII

Al via la dodicesima edizione della coppa Petrella, il cui inizio è previsto per il 6 di settembre.

Sono aperte le iscrizioni all'indirizzo (http://hattrick.cupmanager.org/files/index.ph...14248)

Il tempo stringe, quindi prima lo fate, meglio è! ;)

Petrella is still alive