Link alla piattaforma ufficiale

giovedì 8 settembre 2011

Editoriale 1° turno - Coppa Petrella XII

Cade subito il campione in carica, buona la prima per gli esordienti
SOTTO LA MOLE IL CARROZZONE NON DELUDE:
RIPARTE LA CACCIA AL TITOLO

Molti risultati a sorpresa: l’oligarchia petrelliana non esiste più


Il primo turno è archiviato e come al solito non mancano le sorprese nella Coppa Petrella, la competizione più prestigiosa di Hattrick. Si comportano egregiamente le new entry, subito intenzionate a mettersi in mostra dimostrando di saper gasare, mentre cadono dalla sedie alcune squadre storiche, non al passo con i tempi e con la ferocia di chi vuole mettere le mani sull'ambito premio. Dai campi da gioco il team di editorialisti è pronto con mille rubriche per raccontare lacrime e sorrisi della prima giornata di Petrella.




Stefano Berté del Deportivo Donkaiserzauker non era stato
avvertito della vittoria a tavolino


The two best matches of the week
Cronache semiserie di partitelle tra scapoli e ammogliati

Fantamaniacs 3 - 2 Apples Dream Team
Pronti via ed è subito big match nel primo turno di Petrella.
Il nostro cronista è stato spedito nei polverosi campi del girone 14, dove, in una cornice di tuoni, lampi, fulmini e saette, 1100 imbecilli circa hanno gremito gli spalti in ferro e paglia dello stadio "Uno ciccione! l'altro coglione!" (intitolato così poche ore prima della partita dopo aver visto, nell'ordine, i due presidenti Apples e Bacarospo) per assistere al big match tra Apples dream team e Fantamaniacs, due team d'elite nel fermamento petrelliano, anche se fatichiamo a capire il perché visto che nessuno dei due ha mai vinto un cazzo.
La compagine rossoverde venuta dalla sardegna attraversa un momento delicato della sua storia, vista la lunga serie negativa in cui è incappata in campionato dove, dopo i primi due successi e i proclami di V serie sono arrivate grandinate di gol e sonore batoste che hanno portato Arcione e compagni ai margini del baratro e dell'ingloriosa retrocessione.
Se Apples piange di certo nemmeno Bacarospo ride, visto che i suoi Fantamaniacs arrancano in campionato e rischiano seriamente l'onta della discesa di serie, che potrebbe portare ad una seria fuga di talenti per motivi economici, primo fra tutti quel Bitterman che da tempo ormai, tramite il suo procuratore, strizza l'occhio e manda segnali all'entourage di Stoppardi.
Ci si aspetta quindi un match con ampio spazio alle riserve ma comunque combattuto, visto che pare chiaro ad entrambi che il vincitore di questa sfida sara' quasi certamente il vincitore del girone. Chi perde invece, oltre a dover lottare per il secondo posto, si troverebbe certamente il super Depor sin dai sedicesimi.
Ecco perche', pronti-via, gli uomini di Apples, chierati con il solito garibaldino 2-5-3, si gettano in avanti alla ricerca della vittoria, capitanati dal bomber Moltedo che pare il più in forma di giornata. E' invece Pietro Migliore, giovane promessa della cantera di Schicchi, ad ergersi ad eroe della giornata, andando a siglare il gol del meritato vantaggio che manda tutti a bere un thè caldo: i difensori di Fantamaniacs, sbigottiti e increduli, nulla possono davanti alla vivacità e freschezza del giovane bomber di scuola Mammuth, che dopo aver messo a sedere mezza difesa avversaria, fa un tunnel all'ultimo uomo avversaio e va a depositare in rete. Ed è qui che scatta il dramma, perchè l'ultimo uomo avversario è Roberto Carta, che vedendo il giovane Migliore esultare si abbandona ad un drammatico "Tu quoque Petrus, fili mii".
Migliore non sembra sazio, e quando al 58mo sigla il raddoppio, sui veneti di Fantamaniacs sembra calare il buio, tanto che Bacarospo in tribuna inizia ad annodare un cappio per farla finita all'istante. Non esulta invece Apples, perche' sa bene che vincere 2-0 a 30 minuti dalla fine per lui non è abbastanza, memore delle cinquantaquattro rimonte subite nell'ultimo mese e mezzo. Ed infatti, a 20 minuti dalla fine, Fantamaniacs riapre la partita accorciando le distanze con Jano. Apples, capendo che quello che va in onda è un film gia' visto, non si scompone, e dopo essersi cambiato con dignita' il panno, si abbandona ad un'endovena di cannonau per cercare di stordirsi mentre è ancora in vantaggio: ma è proprio una frazione di secondo prima del coma etilico che Kirner e Fragoso ribaltano il punteggio sul filo di lana, dando il via alla festa Fantamaniacs e al psicodramma sardo, con Arcione che tenta il suicidio, Franco Fill che piange forte e chiama la mamma e il povero Migliore che si aggrappa alle cosce di Roberto Carta chiedendogli di portarlo via con sè.
Il patron Bacarospo esulta, ma con moderazione: gli osservatori dagli altri campi, infatti, parlano di un A.S. Strada in Chianti in gran forma. Lo spauracchio Deportivo, insomma, è ancora da scacciare.


Apples spera che bacarospo non metta i titolari


Indiani Metropolitani 5 - 4 Loss’ Eleven
Martedì 06/08/2011, ore 19.00. Prima giornata della XII Edizione della Coppa Petrella.
L’aria è elettrica sugli spalti dello stadio “El mi Abuelito ... Por Siempre y Para Siempre” e non è solo per la pioggia torrenziale e i fulmini che vengono attratti dai pennacchi dello stadio. Ben 1541 spettatori sono accorsi sugli spalti muniti di k-way, mantelline e ombrelli per godersi un appuntamento con la storia. Questa è infatti la sesta volta che i Loss’ Eleven e gli Indiani Metropolitani (al momento della prima sfida si chiamavano ancora Sante Pollastri n.d.r.) si trovano a sfidarsi in una partita ufficiale della coppa più ambita d’Italia in quella che ormai si può definire “Il Classico” della Petrella.
Molti al momento dell’estrazione dei gironi hanno gridato al complotto cupolista, sia per questa serie di cogironisti abituali, sia per i gironi tropo facili estratti per una nota squadra sarda, ma queste sono questioni che verranno sicuramente risolte dal C.I.O.C. (Central Intelligence degli Orsetti del Cuore). Ma la domanda che tutti gli spettatori del match of the week di questa settimana si sono posti alla fine del match è stata: Chi avrebbe mai detto che un match con un prepartita con clima così amichevole si sarebbe trasformato nella partita più avvincente e gasante della prima giornata di Petrella?
Entrambi gli allenatori infatti scendono in campo con un 2-5-3 simmetrico e offensivo che lascia spazio ad attacchi galoppanti e a difese lillipuziane. Gli spettatori devono rimanere col fiato sospeso solo per 8 minuti prima di vedere Ewald den Uijl per gli Indiani infilare agevolmente gli avversari. Non passa molto tempo e le cose si mettono male per i veneti perché ci pensa il giocatore simbolo degli indiani a raddoppiare, Libero Nativo (di nome e di fatto).
Ma gli Eleven non mollano e nel giro di dieci minuti prima dimezzano lo svantaggio con Andrej Bošković, e poi pareggiano i conti con Roberto Santucci. Prima della fine del primo tempo però il risultato cambia un’altra volta. Il direttore di gara, visibilmente intimorito dai cori e dalle minacce cupoliste, concede un discutibilissimo tiro dagli undici metri agli Indiani. Audun Lothe, adibito alla battuta, non sbaglia e insacca il 3-2 degli indiani, fra il muro di fischi rivolti alll'arbitressa (vedi foto http://images.virgilio.it/sg/sportuni/upload/ste/0001/steinhaus-bibiana29.jpg ndr: prima donna ad arbitrare una partita di Petrella, è diventata l’idolo dei tifosi della Loss’ Eleven. Dopo il rigore dubbio però, la tifoseria hanno cambiato gli striscioni da: “Faccela vedè, faccela toccà” in “Buon ritorno a casa… verremo a trovarti!”. Da interpretare il significato…).
Le squadre vanno così a bere un tè caldo sul 3-2 per gli indiani dopo il rigore molto discusso. Ma la squadra di Loss non si fa prendere dal panico, e dopo il discorso di incoraggiamento dell’allenatore, la squadra scende in campo più motivata e pareggia di nuovo con Turchetti per poi passare in vantaggio con il veterano Placidi. La sorte sembrava avversa ai toscani, ma pochi svolazzi e molta sostanza portano ancora den Uijl a tu per tu con i portiere e gli permettono di pareggiare. La partita sembrava destinata a finire in parità, quando Luigi Fallo si è comportato onorando il suo cognome e si è apeso alla maglia di un avversario, facendosi espellere.
Non serve dire che la difesa Eleven, ridotta ad un solo giocatore, non è stata in grado di fermare l’affondo finale degli Indiani, che affondano la Loss’ Eleven con un altro gol di Libero Nativo. Ma il 5-4 sembra sia arrivato ancora una volta con lo zampino della cupola. L’arbitro infatti ha convalidato il gol anche se è stato segnato in netta posizione irregolare… regolare o no, la partita finisce 5-4 per gli Indiani e dopo il consueto saluto finale, i giocatori si riuniscono per scambiarsi i saluti, i calumet e i gufi, come si confà a due grandi squadre del loro calibro.
Rimane solo un dubbio: ce la faranno gli orsetti a battere la cupola prima o poi?
Sante Pollastri esce gasato ed esultante dalla partita dopo aver battuto per l’ennesima volta Mister_Loss in petrella e si porta in testa al girone. Le cose si mettono male per i Loss’ Eleven invece che devono vincere le prossime due partite se vogliono rimanere in gara, ma il buon gioco espresso nella prima partita fa ben sperare per il futuro.



Luigi Fallo della Loss' Eleven all’entrata
degli spogliatoi dopo un brutto “Fallo da espulsione”.



La Randomata della settimana
Ovvero: Quando John Random viene a cena a casa tua senza esser stato invitato

Ricomincia la compezione più amata dalla classe politica italiana e dalla classe operaia cilena e subito il sommo John Random accenna a farsi vedere su più campi da gioco, spostandosi repentinamente da uno stadio all'altro di Torino manco c'avesse la scopa di Harry Potter sotto il sedere.
Partiamo ad analizzare la sfida fra la Spartak Gonzo di caricca e Agliana92 dove John Random si diverte a spostare l'ago della bilancia del destino in continuazione per i primi 50 minuti del match, salvo poi stufarsi e, inforcata la scopa magica, dirigersi verso altri (sfortunati) lidi. A caricca rimane il rimpianto di aver anche assaporato il vantaggio per pochi minuti e di essere uscito sconfitto con una probabilità del 53.79% di vittoria, mentre Agliana con un centrocampo superiore di una scoreggia (molto bassa e molto puzzolente) e una difesa composta da Qui e Quo (Qua è stato tenuto in panchina perchè giù di forma) si aggiudica la vittoria.
Randomata più marcata di scena al Doggy Stile Arena fra Balatro e A.C.LEVO dove in una sfida che verrà ricordata negli annali come uno dei più grandi sfoggi di htstats mai visti in Petrella (106 per la Dinamo, 95 per il suo avversario), ildruido deve piegarsi alle volontà di John che come ben sapete di solito preferisce i 90° di piega: con una probabilità del 60.76% e una stima di almeno 5 gol da segnare l'A.C.LEVO ne subisce invece 6 e ne segna solo tre, e Falcinho gongola.
John non manca di far visita anche al campione in carica Barry in campo contro uno dei massimi esponenti della cosca del cotechino in una sfida ben più sentita di quella appena menzionata. I due manager non si risparmiano di certo ma ad avere la meglio alla fine è il fascino e la beltade sproporzionata di Sine che appena il 19.9% di chances piazza tre cotechini in mano a Barry e si porta a casa l'incontro.
Ultima randomata degna di nota è lo schiaffo morale al Gasatore dell'Anno della passata stagione, la mela preferita da tutta la federazione, Apples in campo contro l'Inutile Mattacchione per antonomasia, Bacarospo77. John per questo incontro arriva probabilmente in ritardo direttamente dopo esser passato dagli altri campi, si siede in poltrona VIP ed assiste compiaciuto ad una rocambolesca rimonta da parte dei Fantamaniacs che, sotto meritatamente di due gol, riescono a ribaltare il risultato negli ultimi minuti di gioco, nonostante una non proprio esaltante percentuale di vittoria pronosticata: 17.84%. La sconfitta randomatica, l'ennesima di una stagione decisamente sfortunata, ha lanciato Apples in uno stato di depressione e pianginismo degno del suo maestro, mammuth; ai microfoni della stampa ha dichiarato di sentirsi pressapoco così:







Re per una notte
Inutili fenomenologie di stringhe di numeri peraltro scadenti

Anno nuovo vita nuova diceva un vecchio detto. Non in Petrella però,dove le stelle brillano di continuo nel firmamento della competizione ma cambiano con la velocità di un tornado tropicale. E' per questo che il primo re per una notte della stagione non è l'incredibile Karl Christensen della dinamo Tiuz, autore di 5 gol in una sola partita. No, il re per una notte è colui che meglio di tutti sintetizza lo spirito della competizione e che va a stabilire un record difficilmente battibile anche in futuro: parliamo di Iuri Cornacchini, giovane bomber di belle speranze della squadra più beduina al mondo, quel Stoppardi di cui è certamente questo l'anno giusto. Cresciuto a fasi alterne un po' in alto e un po' in largo, il piccolo Iuri dà i primi calci al pallone in tarda età, quando l'ingombrante buzzo ne ostacola i sogni di gloria nel nuoto, suo primo amore sportivo. Diventa subito un caso mondiale, perchè si tratta del primo giocatore per il quale, nonostante la frase "è sempre il piu veloce quando è pronta la merenda", non esca fuori uno straccio di specialita' veloce. Approdato alla corte di Stoppardi per un tozzo di pane, è al Verm8 dell'amico Daveth che il piccolo Iuri inizia a mettersi in mostra, facendo il suo esordio nel calcio che conta e andando a timbrare il suo primo gol in Petrella ancora in giovane eta'. Ma quello con il Verm8 è per l'attaccante maremmano solo un fuoco fatuo, che si spegne appena 3 mesi dopo, quando il giovane bomber approda nella città dello stradivari e del cotecchino lardellato per ultimare il suo processo di crescita all'Erode Scannabelve. Qui, tra le fila cremonesi, il giovane bomber esprime al massimo tutte le sue qualità: non troppo veloce ma nemmeno troppo lento, potente ma fragile, dotato di grande elevazione ma con la testa a spigoli, tecnico ma solo con il piede che non usa mai, di guarigione rapida ma perennemente in infermeria, il giovane Cornacchini riesce, con diversi colpi di natica e anche grazie a qualche bonifico verso la svezia a marcare il cartellino con una certa continuità, segnando gol decisivi anche in Petrella. Ma la saudade, per un maremmano, è insopportabile, e così ecco che il bomber riprende la via di casa in uno dei trasferimenti piu scandalosi della storia del calcio, con cifre a 6 zeri e treni merci di salumi e formaggi in aggiunta. Ed è tra le fila amiche che il suo sogno si avvera, quando, al 47mo minuto di un'inutile pomeriggio di Settembre il piccolo Iuri, al grido di "non ho niente da invidiare a Maradona e Pelè", scaglia un bolide sotto la traversa, diventando il primo giocatore della storia ad aver segnato in Petrella con 3 squadre diverse: una sorte di Clarence Seedorf della competizione, con sole due gambe al contrario dell'Olandese ma pur sempre nella storia della coppa più ambita di Hattrick. Un fenomeno inspiegabile, per un bug travestito da attaccante come lui: eppure, nonostante la evidente pochezza tecnico-tattica e l'innato senso per la sbronza più che per il gol, il giovane bomber toscano sembra ambire a traguardi talmente prestigiosi che, a questo punto, viene un dubbio: che sia proprio lui il predestinato, l'eletto che dovrà salvare il mondo e la Petrella dal dominio di Donzauker?



I Top & Flop
Nella vita c'è chi sale e chi scende

I Top
Dinamo Tiuz: non è certo da tutti rifilare 10 pappine al proprio avversario. Da ancor meno è rifilare queste sberle alla Dinamo Scrocco, tre volte campione della Coppa più prestigiosa di Hattrick. Certo, mpingitore ci ha messo del suo sottovalutando l’avversario ed ettichettandolo come uno dei tanti del girone, ma tiuz ha sicuramente sfoderato una prestazione di prepotenza che ha annichilito la compagine toscana. Nuovo schiacciasassi, voto 10

Leoni d’Africa: esordio in Petrella per furiga, come per molti, ma lui non si limita a guardare e dall’alto del suo nome evidenziato di giallo va a vincere 7-0 alla prima, con tanto di proclami celoduristici sul prosieguo della competizione. Mica male, per una new entry! Poco moderato, voto 7

Maltenese: niente da dire, ErreA gasa. Con una squadraccia che nemmeno Orrico avrebbe saputo creare e Aggroppi allenare, riesce a contenere i danni ad un risicato 6-0, limitando quindi la differenza reti e candidandosi seriamente ad un piazzamento importante nel girone. Guido Meda è salito in piedi sul divano per sottolineare l’importanza di questa prestazione, mentre Bruno Pizzul ha festeggiato col solito Taj di neri, amatissimo vino in quel di Udine. Siamo convinti che pur con pianto e stridore di denti il coniglietto riuscirà nella sua impresa. Stimolato, voto 6 (a 0)


I Flop
Barry f.c. 2006: dal campione in carica ci si aspetta sempre di più, ed un passo falso lo si paga a caro prezzo. Certo Sine è stato sicuramente aiutato un po’ da Johnny, ma i campioni in carica si presentano con una difesa talmente imbarazzante che perfino Rocco Siffredi ha cominciato a provare un po’ di pudore. Che risenta della crisi in cui sembra entrata l’NBA? Rimandato, voto 5

Deportivo donkaiserzauker: il cannibale torna dopo la parentesi coppa Italia della scorsa edizione, con i suoi proclami tronfii di superiorità e trasudanti boria, pregni di altezzosità, gravidi di strafottenza... e alla prima si deve accontentare di vincere a tavolino, con un tempismo nell’organizzare l’amichevole da parte dell’avversario che puzza molto di combine... decisamente non degno del depor. Rivedibile, voto 5

Apples Dream Team:
fra la mela e il fantamaniaco continui rimandi alla lotta per il secondo posto per poter affrontare ed eliminare donzauker ai sedicesimi, lo-elimino-io-no-lo-elimini-tu-ismi a tout court, tutto pianificato, tutto calcolato... Tutto, tranne la rimonta di bacarospo.
Perché perché la partita la vincevi 2-0, alla vittoria ci credevi per davvero... perché... perché... 2-1 2-2 2-3 (semicit.) Canzonato, voto 3





Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra.
La beltà della provincia petrelliana, lontano dai riflettori e dai soliti noti.

Quando la fiorentina andò in C2, mi ricordo una storica pagina della nazione, in cui, con il tipico sarcasmo fiorentino, si tentava di giustificare come andare in trasferta in C2 fosse meglio che in champions, per invogliare i tifosi. C’erano tante massime, tra cui “Perchè a Gubbio si mangia meglio che a Londra”, una genialata che copio e ripropongo, per dare il titolo a questa rubrica. Rubrica concepita per accendere i fari sulle squadre nuove e attualmente fuori dallo star system petrelliano, che occupa il prime time mediatico da sempre.
Dunque, in questa Petrella XII aperta al nuovo come mai prima d’ora, al ballo delle debuttanti si son presentate molte signore in ghingheri, pronte a farsi belle e a rompere le uova nel paniere ai vari matusa dell’entourage petrelliano.
Esordio con il botto in Petrella ad esempio per l’AC Mascetti 1980 di poempeeno, squadra molto interessante in prospettiva e capace di vincere il derby fiorentino in salsa torinese con la Rocca Petrosa, compagine ultrastorica in petrella.
Esordio da matricola perfetto anche per lo Spartak Attene, in grado di schiantare per 2-0 la resistenza dell’enigmaticissimo di nome e di fatto Oh è Boh. Lo spartak, guidato da Lattene77, è un team dell’entourage “sardegnolo”, e come ogni buon team sardo si fregia nello stemma di effigi indipendentiste con i 4 mori in bella vista. Lattene77, in trasferta all’estero dunque insieme ad Apples e Mammuth, è squadra da tenere in vista, considerando che la scuola sarda di hattrick ha sempre gasato, quasi quanto quella maremmana, anche se il prode Lattene77 dovrà scegliere se ispirarsi al catenacciaro mammuth o al garibaldino Apples.
Prima petrella che inizia col botto anche per i Leoni d’Africa di Mod-Furiga, presentatisi con lo sguaiato risultato di 7-0 ai danni del Brianza Velenosa. La squadra marchigiana però, più che per il risultato, balza agli occhi come primo team storico in petrella gestito da un MOD, quindi come prima infiltrazione dell’apparato in quella che nacque come una coppa di protesta, come un movimento dal basso contro le logiche di potere della combriccola hattrickiana.





Sotto i riflettori
Interviste psicanalitiche a manager gasanti

Per la prima settimana incontriamo Folkzanna, manager del Folkzanna Team. Nata nell’aprile 2006, la squadra ha raggiunto notevoli traguardi e naviga ora in IV alla ricerca di una tranquilla salvezza. La bacheca è riempita da due campionati di V e un titolo a testa in VI, VII, VIII e IX. E’ alla sua seconda partecipazione in Coppa Petrella.

Ma come è iniziata?
“Spinto da un suggerimento di un amico di pallacanestro (Sifone) che continuava a parlarmene. Al tempo ero al primo anno di università e alle lezioni non passava mai il tempo, quindi in cerca di una distrazione convinsi il mio amico e compagno di banco a diventare il mio socio cofondatore in questa nuova avventura”. Ed è da questa partnership che derivano il nome utente e quello di squadra “Lui si chiama Folco, io sono Zanna. Folco è durato appena una stagione, forse due come coinvolgimento e interesse (era fantastico discutere di tattiche e mercato a lezione) poi ha mollato”.
Ma lo Zanna è rimasto “e sempre più malato del giochino. Ma non ho voluto cambiare il nome squadra perché ormai mi ero affezionato e quando mi trovo con il mio amico lo aggiorno sempre sui progressi della nostra creazione…”. Legato all’ambiente universitario è anche il nome dello stadio “Contrà Barche è l’indirizzo della mia università dalle cui aule informatiche abbiamo dato vita al tutto”

Già, il tutto. Gioie e soddisfazioni ma anche dolori e delusioni. Tra quest’ultimi, il primo spareggio per salire in IV “Ci rimasi molto male perché persi per un golden gol. Ma forse meglio così perché ce la feci la stagione successiva e salii nella IV.62 dove conobbi il Donz e di conseguenza la vostra federazione di esilaranti gasatori.”
Nelle gioie e nelle soddisfazioni, invece, sul gradino più alto del podio c’è un giocatore. Un giocatore che fa bella mostra di sé anche sullo stemma della squadra. Aristotele Candido. “Ricordo ancora quel venerdì notte quando sbronzissimo alle 3 di notte dopo una serata in discoteca andai a fare quella pescata che avrebbe cambiato la storia della mia squadra. Da subito ho capito il potenziale del “filosofo” e ho incentrato prima le giovanili poi la prima squadra completamente attorno a lui e al suo allenamento e sono stato ampiamente ripagato”. Candido è diventato infatti un pilastro dell’Under20 “è stato protagonista nella cavalcata che ci portò all’ unica medaglia d’oro della nostra storia hattrickiana, giocò perfino la finale” e poi tassello importantissimo della Nazionale Maggiore dove, lo speriamo tutti, contribuirà a portarci anche al primo oro in NT “Vedremo”.
Intanto “l’invendibile” cerca di portare in alto il Folkzanna insieme ai suoi fratelli; già , perché nella rosa compaiono anche Luca e Giovanni “sono andato a fare spese folli per portarli in squadra, adesso loro 3 sono i perni del mio 11 titolare”.

Un 11 titolare schierato spesso col 3-5-2, ma anche col più coperto 4-5-1 o con lo spregiudicato 2-5-3, “attaccando sempre sulla fascia di Aristotele Candido, difficilmente difendibile, e spesso anche su un altro lato. In futuro vorrei riuscire ad avere almeno 2 trequartisti molto forti e costruire la squadra sul modello Ercanto”. Sul fronte dei cambiamenti per la prossima stagione, Folkzanna se ne dichiara “Affascinato. Con agenti e bonus fedeltà per i giocatori, io che sono antitrader e tengo tantissimo i giocatori potrei avere vantaggi”.

Un manager che ci ha dato l’impressione di essere preparato e infoiato al punto giusto, di quelli che puntano ad arrivare il più in alto possibile, ma sempre divertendosi.“Mi affascina molto anche il mondo della nazionali ma non sono ancora pronto per prendermi un tale impegno. E potrei mettermi come obiettivo anche quello di vincere una Petrella perché no”. Questa? “Cercherò di passare il girone, poi si vedrà. Intanto festeggio la mia prima vittoria nella competizione, dopo gli 0 punti nel girone difficilissimo dello scorso anno.. Un 5-0 che mi da soddisfazione, ottenuto però contro un utente di X (Novoli, ndr) alla sua prima stagione che sta dimostrando il gasamento giusto con mail private e pretattica varie..”. Il prossimo match è davvero impegnativo, Folkzanna affronterà infatti naked e la sua Real Amendolara, vicecampione in carica “mi scontro contro uno dei grandi protagonisti della scorsa edizione e con il potenziale per far benissimo anche in questa. Ma i posti per andare avanti sono due nel girone quindi non la reputo partita decisiva e devo ancora decidere come giocarla”. Il favorito per la vittoria finale? “sicuramente il cannibale Donz, ma non sarà assolutamente facile per lui conquistare il titolo, in molti sono quelli cui piacerebbe farlo fuori e John non si è ancora espresso a riguardo.. Io dal canto mio spero di trovarmelo contro nelle fasi eliminatorie e provare a metterlo in difficoltà.. "

Ma in definitiva, questo Folkzanna, chi è? Da dove viene? Cosa fa e perché lo fa?
“Sono Marco, ho 25 anni e vengo da Vicenza. Mi sono laureato in Ingegneria Gestionale qualche mese fa, quindi non so bene se mi dovrei definire neolaureato oppure neodisoccupato visto che ancora non ho trovato lavoro. Spero di iniziare qualcosa entro breve..”

Quindi complimenti, ingegnere, ti auguriamo di trovare la tua via nella vita, in hattrick, nella fed e nella Petrella. E mi raccomando, gas aperto! Sempre!



Il presidente della Maltenese lascia la sala stampa
senza rilasciare dichiarazioni



Controcorrente - Una rubrica stronza, indiscreta, senza peli sulla lingua
Questa settimana in esclusiva gestita dal nostro inviato Millikan, lo squilibrato di Quelli che Stragasano
N.B: non adatta ai deboli di cuore

nizia la dodicesima edizione della coppa Petrella, la competizione per antonomasia per i gasatori di tutto il mondo e che come ogni stagione viene preparata con maniavantismi di ogni genere e dichiarazioni al fulmicotone che rendono inerme qualsiasi novello gasatore, poco av-vezzo a certe manovre psicologiche, tanto da farlo nascondere dietro al proprio orsetto del cuore prima di accoltellarlo a morte.
Per fare solo un esempio delle tante fuoriuscite, come non riportare le parole del
manager di Stoppardi? Egli ha dichiarato ai quattro venti la sua bottizzazione anche in campo petrelliano salvo poi calare un più che tennistico 7 a 1, lasciando così adito a più di qualche malpensante di credere che certa gente a volte farebbe meglio a non parlare.
Ma per tornare più strettamente al calcio giocato, nessuno può non aver notato che questa edizione dell’amata coppa si gioca in suolo torinese: se infatti la Mole antonelliana è il simbolo della città, a caratterizzare questa prima giornata sono state partite finite con moli (passatemi il paragone) di reti e dal passivo a dir poco imbarazzante. Questi risultati sono certo figli di approcci e intenti differenti, ma allora risulta facile chiamare schiacciasassi squadre che schierano la formazione titolare contro chi evidentemente ha l’orgoglio schiacciato sotto qualcos’altro.
C’è poi da prendere in considerazione chi cade pesantemente, ma ancora di più chi la caduta la vive in maniera drammatica. È certamente questo il caso del manager di Apples Dream Team, a cui non si può certo rimproverare di prendere la competizione sottogamba, al contrario è proprio necessario fargli notare che il calcio a tutti i livelli rimane comunque un gioco e da vivere come tale. Al suo avversario di giornata possiamo invece ricordare che certe lecca-culaggini non fanno bene agli sconosciuti, figuriamoci agli amici gasatori: chi riesce a credere che certi cambi vengano fatti al fine di perseguire il pareggio può tranquillamente essere additato come demente!
Chiudiamo con una nota di colore (sempre che il resto possa dirsi in ‘scala di grigi’) dicendo che anche la composizione dei gironi, così come ogni altra regola, è una decisione dettata da ragioni storiche prima che cupolistiche, quindi se deve essere cambiata sarà la storia della competizione stessa a doverlo decidere. Ma è vero anche che stendere il tappetino rosso verso i sedicesimi a chi può tranquillamente ottenerli sul campo, non è una situazione degna di questo torneo, dove prima di tutto vengono perculaggini e socate, ma poi anche lotta, sudore e onore!
Per ora è tutto, ma siamo solo all’inizio!



Ochetta all’uscita dallo stadio, gongola nel suo brodo
dopo aver fatto socare Marrundo




L'angolo tattico
giocata ci insegna come giocare ad Hattrick resposabilmente

Bentornati ancora una volta nell’ unico angolo in cui la niubbaggine non la fa da padrona (forse)...
Partendo dal match Spartak Gonzo vs. agliana92 volevo parlarvi di un argomento molto discusso in settimana in “Quelli che Stragasano”, ovvero il TA (tutti avanati) che tanto ha fatto socare la nostra meluccia fino a fargli pensare addirittura di abbandonare hattrick.
In realtà agliana92 non gioca un vero e proprio TA perchè mantiene i 2 difensori centrali normali i quali tuttavia non impediscono allo Spartak di avere un deciso predominio anche nell’ attacco centrale. In avanti, invece, agliana riesce a sfondare abbastanza agilmente solo nel mezzo, mentre i lati sono entrambi più o meno pari alle difese.
La partita la decide, come spesso accade, il possesso che assegna solo 3 azioni visualizzate in cronaca allo Spartak (realizzate tutte e tre), nonostante il 49% di possesso in entrambe le frazioni di gara.
Agliana si porta quindi a casa la prima partita del girone per 4-3, nonostante lo Spartak partisse leggermente favorito dalle valutazioni.
Il TA si conferma modulo del random...ovviamente non è sempre così, ma spesso dove c’è tutti avanti c’è socamento dell’ una o dell’ altra squadra, questo perchè spesso le difese di entrambe le squadre possono poco nei confronti degli attacchi e tutto è affidato al possesso che nonostante la “nuova” ripartizione fra azioni collettive ed esclusive può ancora mostrare distribuzioni un po’ random.
Il TA va usato con cognizione e non può essere adottato da una squadra che punta a vincere la serie o la coppa perchè espone troppo al caso e di conseguenza alle socate epiche. D’ altra parte è uno schieramento che permette di essere abbastanza competitivi e di fare qualche sgambetto a squadre più blasonate con l’ utilizzo di meno risorse, soprattutto economiche.
Perciò usate sempre il TA con un adulto accanto!!! Alla prossima piccoli lettori!




Il blob della settimana
Sprazzi di coerenza ed intelligenza inaspettati

- minchia è vero sei un cesso! scusa ma pensavo fossi forte!

Il commento politically correct di lucaparo sulla bottizzazione dei Raccattati



- Match arranged! Enjoy!

L’entusiasmo di Apples prima della partita



- Mi sono rotto le balle. Domani mattina tutti in vendita e chiudo baracca e burattini

La socata di Apples dopo la partita



- Beh, effettivamente JR potrebbe anche decidere di mettermi i bastoni fra le ruote, non si sa mai...

Un inedito maniavantismo da parte di donzauker: che il celodurismo sia passato di moda anche per lui?



- ma dio maiale rotto in culo...girone del cazzo...si va di zero punti come nelle ultime edizioni....che palle!!!

diegoth e l’esito del sorteggio



- Ecco così la Schicchi incontra 3 squadre di X..

Ancora Apples sull’ipotesi del sorteggio integrale



- Qualcuno mandi una coccola ed una carezza sul musetto a Tippette da parte mia :)

Un orsettifero Vezzo manda un pensiero coccoloso al suo avversario



- con Bandula si soca per antonomasia

un giocata a dir poco profetico poche ore prima del match

martedì 30 agosto 2011

Coppa petrella XII, prefazione

Sarà Torino la città ospitante della XIIa edizione della Coppa Petrella. Dopo aver bevuto cannonau e ammirato i culi affollanti le spiagge di Cagliari, i gasatori si spostano nel capoluogo piemontese, per omaggiare la prima capitale d'Italia, a 150 anni dalla sua nascita. Il carrozzone si sposta dunque nella città della bagna càuda, dei gianduiotti, dei mods (non dei rompicoglioni che chiudono i forum eh), della Fiat, ma soprattutto nella città del "Grande Torino", che verrà omaggiato nella finalissima, in programma al mitico Filadelfia.

Una coppa petrella che si presenta ai nastri di partenza in modo un pò atipico: con diverse defezioni di partecipanti storici e con una flotta di nuovi, forse mai così massiccia. La Petrella pare essere una donna matura ma ancora attraente, che con qualche lacrima allo specchio ricorda e abbandona gli amori passati, ma preparandosi in ghingheri ad una serata da femme fatale, per conquistare nuovi spasimanti.

Le compagini che tristemente appendono il guanto di sfida al chiodo sono diverse, e tra queste spiccano i nomi della Dinamo Storditi, del Partizan Filare e del Mucho De Nada, tre squadre da sempre fondamentali nel portare colore e polemica alla coppa più amata di hattrick Italia. Defezioni importanti, che aggiungendosi ad una diffusa semi-bottizzazione di altri team storici, probabilmente proiettano la Petrella in un'era nuova, un'era in cui lanciare nuove squadre e mettere in risalto nuovi personaggi, freschi, aitanti e pronti a prendere il posto dell'aristocrazia passata, o se vogliamo, per usare una citazione di ErreA, del proletariato decadente.

Ma il vento che spinge verso il futuro dovrà vedersela con il ritorno del Depor schiacciasassi che tutti conoscono, un Depor che dopo l'anno sabbatico torna alla sua coppa preferita, causa esclusione subitanea dalla coppa Italia. Un Depor che mentre quasi tutti i nemici storici temporeggiano e transigono, chiudendo il gas in attesa della fine di un periodo incerto, continua ad andare a mille e procede la sua imperterrita cavalcata trionfale verso la serie A, in barba alla crisi e ai calcoli cervellotici. In base a ciò, appare dunque la favorita numero uno indiscussa alla vittoria finale, e usando le parole dello stesso donzauker "ci sarà solo da capire chi sarà l'avversario da battere in finale", per il super Depor. Dunque, cari nuovi utenti del vento di cambiamento, è aperta la caccia al secondo posto! Anche se poi, il secondo sappiam tutti chi è.......

Sorteggio a partire dalle 20:30 di stasera, live su http://www.databased.at/hattrick/cupmanager/?id=25738

lunedì 29 agosto 2011

E' tempo di sorteggi!

Sorteggio organizzato sulla solita piattaforma esterna, che viene utilizzata SOLO per il sorteggio
http://www.databased.at/hattrick/cupmanager/?id=25738
Tutti sintonizzati domani sera a partire dalle 20.30 per conoscere i gironi, e poi cominciare ad organizzare le partite subito dopo!

Per tutte le info seguite il blog o il facebook della Petrella, seguiranno anche delle ht-mail di rinfrescamento.
Leggete il regolamento qui sulla destra, mentre la piattaforma di riferimento resta quella sulla quale vi siete segnati su www.cupmanager.org

Petrella is coming!

martedì 23 agosto 2011

E' tempo di iscrizioni per la Petrella XII

Al via la dodicesima edizione della coppa Petrella, il cui inizio è previsto per il 6 di settembre.

Sono aperte le iscrizioni all'indirizzo (http://hattrick.cupmanager.org/files/index.ph...14248)

Il tempo stringe, quindi prima lo fate, meglio è! ;)

Petrella is still alive

mercoledì 20 luglio 2011

Coppa Petrella XI - Il Pagellone

Pagellone Petrella XI
a cura de La Pravda
rivista di parte diretta da Jurij, in collaborazione con Vezzo, Mammuth, Mr. Loss, Bacarospo, Davegilm




Archiviata da poco l'undicesima edizione della Coppa Petrella arriva come sempre, puntuale come le tasse o la morte, il pagellone della rivista La Pravda: impietoso e compassionevole, salace e delicato, feroce e orsacchiottoso, obiettivo e schierato, insomma gasante. Per eventuali lamentele o recriminazioni, rivolgersi al rappresentante dell'Ufficio Legale della rivista --> clicca qui




grosseto city ramblers 7 L’eterna incompiuta colpisce ancora. Il Gcr si conferma ancora una volta come un gorgoglio di pancia irresistibile che poi’ pero’ si traduce solo una grossa bolla di gas una volta arrivati sulla tazza del cesso: mai una gioia, mai un acuto, mai una cagata soddisfacente insomma. Arrivera’ mai il momento in cui le belle premesse si trasformeranno in fulgidi realta’? Riuscira Giocata a trasformare le medaglie di legno in luccicante oro? Eterna promessa.

Dinamo Scrocco 4,5 C’era una volta una squadra che metteva tutti in riga, giocando in modo smargiasso e tenace, senza paura e dall’alto della sua superiorità. Erano più o meno i tempi dell’uomo di Neanderthal, poi la Dinamo è andata in letargo per anni, conquistandosi l’appellativo poco carino di Uruguay. Ma la primavera tornò nell’edizione 7, quando l’Uruguay come fulmine a ciel sereno vinse la petrella per la sua terza volta, dando un segnale prepotente di rinascita. Ma come nella preistoria, mpingitore è tornato in letargo, e anche stavolta la petrella è finita per la Dinamo ai sedicesimi, in umiltà. Mezzo voto in più per aver perso contro una corazzata come Grosseto. Orso Yoghi.

Materazzi23 team 4 Coppa incolore e di basso profilo per il manager additato nel passato come possibile capo della Cosca Del Cotechino. Le gloriose cavalcate dei giorni andati sono un ricordo sbiatito ormai e la Materazzi Team, dopo un girone superato solo grazie ad un moto d'orgoglio, cede il passo contro una Raspiduo non certo irresistibile ed alla portata del manager cremonese. Forse il troppo cotechino ha appesantito il buon marco2p, speriamo che si rimetta in forma e torni a gasare come ci ha abituati. Ingrassato.

AC Raspiduo 7 Una macchina da gol che schianta le difese avversarie a forza di legnate, gran girone e gas aperto. Soffre solo contro il solido Blue Steel con un 4-4 da infarto, salvo poi annientare il povero inerme A.C. Deck. Ai sedicesimi si scontra con una delle squadre più ostiche e violente ma riesce ad avere la meglio con un perentorio 3-0 che lascia Materazzi con il solito pugno di mosche. E’ giunta però l’oradel suo incubo petrelliano peggiore. Quel giocata che lo castiga ogni volta….e la legge del grosseto city ramblers non cambia, raspy vede ancora la propria opera incompiuta. Gioca Jouer.


cremo 6 Parte a mille nei gironi con tre vittorie roboanti ed un bottino di ben 17 gol realizzati ma il numero forse attira la sventura perchè è costretto a cedere il passo alla Spartak Gonzo già ai sedicesimi, dopo una terribile lotteria dei rigori. In ogni caso per il secondo anno consecutivo si conferma gasato come non mai dalla Petrella, non badando alle raccomandazioni di prudenza e cautela del coinquilino Vezzo (il quale non può vantare grandi soddisfazioni in Petrella), e si candida seriamente alla guida della Cosca cremonese. E' il nuovo che avanza nell'aria afosa della piccola Cremona. Infiammabile.

Spartak Gonzo 6,5 Una finale persa con un passivo di 6 reti avrebbe buttato a terra anche un elefante, invece caricca resiste alle sirene di una stagione basso profilo e apre il gas anche in questa edizione, dando continuità alle sue prestazioni sempre di livello in petrella. Un quarto di finale acciuffato senza strafare, risparmiando pezzi forti e con intelligenza tattica da veterano meritano un voto alto, anche se la distanza che separa l’ottimo manager dal campione è ancora evidente per il manager piombinese. Germania.

Dinamo Tiuz 6 Poche gioie per il desaparesidos presidente della dinamo, la sua squadra arriva ai sedicesimi, ma lì si ferma dopo un rocambolesco match con il Ballanza Team finito per 4-3. Da ricordare (e questo dice tutto) la vittoria contro lo sboronico davor, che sicuro della vittoria si è preso al contrario un sonoro 5-1 e a casa. Poco altro in questa Petrella, vedremo cosa ci riserverà la dodicesima edizione. Trasparente.

Ballanza Team 5 Petrella strana quella dell'ormai veterano della competizione Sine. Nei gironi si destreggia con facilità mentre contemporaneamente in campionato fa faville, malcelando un arroganza degna del miglior Donzauker (ma comunque meno più meglio dell'originale, ndr). Poi arrivano le fasi eliminatorie, con la classicissima Ballanza - Dinamo Tiuz, e qui si vendica della precedente sfida petrelliana spedendo a casa in lacrime il presidente Tiuz, che si sa essere una persona molto sensibile e di cuore gentile. A questo punto viene dato dai bookmakers come probabile rivale di Stoppardi in finale quando -plop!- la bolla scoppia all'improvviso bucata dall'ammazza-cremonesi Spartak Gonzo ed il sogno di Sine finisce bruscamente, forse proprio a causa di una sopravvalutazione del proprio organico. Peccato perchè c'erano tutti i numeri per tornare nel top dei fenomeni di Petrella. Adone.

Real Amendolara 9- Che dire di naked? Dopo stagioni di best bottom, trading e bottizzazione in coppa Petrella, riesce a racimolare un gruzzoletto consistente e prova l’agognata scalata all'Olimpo Petrelliano.
Appena ha l'aritmetica certezza della salvezza in campionato si butta nella competizione più amata d'Italia con tutte le sue risorse e miete vittime a tutto gas, in una gloriosa cavalcata, ottenendo l'accesso alla finale, dopo una partita vinta all'overtime contro giocata. Ma the lord of the bottoms, purtroppo non ha fatto i conti con l'unica persona che avrebbe potuto fermarlo... no, non si sta parlando di Juri, ma di John Random!Infatti, anche se preparata minuziosamente, la finale lascia l'amaro in bocca a naked che vede i suoi ragazzi uscire dal campo sconfitti per 7-3 pur essendo superiore in campo. Quasi perfetto.

Real Canova: 6-- Prima vera Petrella per lui, buono l’impegno nella fase a gironi con una punta di 194 hatstats nel secondo turno in cui ottiene la matematica qualificazione ai danni dell’eterna Rocca Petrosa del Temporale. Quando sembrava che volesse gasare alla grande, si arrende all’invitante biscotto di Vezzo (recapitato da Iuri Cornacchini in persona) ma soprattutto annuncia con un titolone a 8 colonne che è pronto per il super biscottone di un Real Amendolara scatenato e a membro ritto. Pantagruel.

Algol 6,5 Nella fase a gironi Algol parte male, facendosi battere da Unistar e mettendo in pericolo la sua qualifica alla fase ad eliminazioni diretta, ma con un colpo di reni degno del miglior Buffon, batte colui che si laureerà campione a fine coppa e Gli Amici della birra, piazzandosi secondo solo per differenza reti nel suo girone.
Una quasi-promettente fase a gironi, che però vede la squadra di alkcxy eliminata ai sedicesimi per mano di agliana92. Fuoco fatuo.

agliana92: 6+ Il solito buon impegno in un girone di media difficoltà®, contribuisce ad estromettere uno svogliato Partizan Filare sparandogli un prodigioso buono alto in attacco. Passa poi il primo turno ad eliminazione diretta in una gara a chi fa meno con Algol ma gli viene il braccino corto nelle fasi finali e si arrende palleggiando da fondocampo praticamente senza combattere al fortissimo Real Amendolara. Panatta.

Dinamo Storditi 5,5 Il bonifico di 8 milioni cash, gentilmente offerto dal kamikaze Erminio in fallimento, non ha consentito alla squdra di kama82 di andare molto lontano in petrella, manco quest’anno. Eppur le premesse erano buone, con quel cappotto alla storica decaduta Dynamo Balatro e con la strabiliante vittoria contro l’AC Ma.gia di Mirari. Ma......... la provvidenza sarà passata a vedere i trasferimenti degli Storditi, e con fare punitorio ha invitato John Random in Sardegna, a prendersi cura della squadra del fu infiammato Kama82, così che i sedicesimi diventano uno sbarramento peggio del 4% del proporzionale alla tedesca. E il destino beffardo manda a casa gli storditi proprio contro il niubbagnolo skà, squadra più e più volte denigrata dallo stesso kama82, per le doti indiscutibili di niubbo del presidente. Avere e dare.

Niubbagnolo Skà 6,5 Il grande Niubbowsky, nonstante fase discendente di passione verso hattrick, ha onorato fino in fondo la coppa, riuscendo ad arrivare fino agli ottavi, sconfitto poi da un’agguerrita Mucho de Nada. Il suo girone inizia malissimo, con una pesante sconfitta contro i Fantamaniacs del baca, 4-1 il risultato finale. Partita che scoraggerebbe qualsisi presidente assennato, ma non certo il niubbo presidente della Skà: e la riprova è il maestoso 7-0 del turno successivo con cui chiude la pratica Stravicchio F.C. Gasato dai risultati ed arrivato alle fasi finali, la Skà si libera anche dell’ex denigratore kama82 (segno del destino? segno di John?) e approda felicemente agli ottavi dove, come già scritto prima,sarà felicemente segata dalla Mucho. Insomma, una presenza decente nonostate la non-presenza del proprio presidente. E poi? Sarà quel che sarà.

Mucho de Nada 7 Meriterebbe forse di piu’ per il cammino fatto sino ai quarti: un pareggio strappato con le unghie e con i denti alla Dinamo Schicchi nel girone, un roboante 6-1 con cui manda in soffitta (forse per sempre?) il mito degli Indiani, uno sciolto e agevole 5-2 agli ottavi contro Niubbagnolo. Eppero’. Un quarto di finale è partita in cui dare tutto, specie quando la compagine che vi partecipa ha la possibilita’ di arrivare dove mai prima era arrivata. Invece Furetto si scioglie come neve al sole incassando un pesantissimo 9-1 che cancella quanto di buono fatto vedere sino a quel punto. Una sconfitta talmente umiliante da spingere il presidente ad un clamoroso addio: ci ripensera? Pattonato.

Indiani Metropolitani 4 In una stagione di basso profilo, in cui il team di Sante Pollastri si è trovato strada facendo a rinegoziare l’obiettivo da promozione a salvezza, la Petrella poteva rappresentare una via d’uscita dalla depressione per i biancorossi. Invece gli uomini di Sante Pollastri seppelliscono l’ascia di guerra e cedono malamente a Mucho De Nada, squadra in procinto di smettere, per di più con un 6-1 wimbledoniano ai sedicesimi di finale, turno mediocre narrato sempre con toni disprezzanti dal profeta sante (quando andavano fuori quell’altri però). Dopo anni di luccichio sfarzoso (che non ha mai portato la coppa) gli Indiani se ne tornano in riserva, nella mediocrità più mediocre, come nelle prime coppe giocate, quando la squadra si chiamava ancora Sante Pollastri. Nonostante ciò, l’esclusione non ha fatto alcun rumore, nel perfetto stile paraculato dei biancorossi. Mediocrità paraculata.

Stoppardi 8 Difficile giudicare con obiettività, senza lasciarsi trasportare dai sentimenti, la squadra di Jurij. La verità è che Stoppardi è stata la vera protagonista di questa Petrella ponendosi al centro delle attenzioni e dei pensieri di chi le augurava ogni bene e di chi la gufava con malizia e regolarità turno dopo turno. Iuri, schiacciato da troppe pressioni caricategli sulla schiena da fans e caricato del peso dei gufi appolaiati sulle spalle, prima si mostra indifferente e distaccato (aizzando ancora di più la stampa), poi quando arriva il momento di fare sul serio si espone giusto un pelo e subito arriva la mannaia implacabile di John Random a segargli le gambe. Le malelingue godono dell'eliminazione, i tifosi della Stoppardi invece si deprimono per una squadra che quest'anno meritava quantomeno la finale ma purtroppo, nonostante un organico ed un portafoglio all'altezza della competizione, deve piegarsi alla volonta suprema del dio Random. Iuri regisce mostrando una tranquillità fin eccessiva in un momento in cui altri presidenti hanno tirato giù ogni santo del paradiso e trasformandosi per qualche giorno in una statua di sale, per metabolizzare il dolore. Atteggiamento da gasatore e signore quale è sempre stato. Monumento, di sale.

Stella Rossa Soziglia 5,5 Una Petrella discreta nei numeri quella della Stella Rossa Soziglia, ma molto meno soddisfacente nelle valutazioni. Passa bene il girone eliminatorio, ma quando arriva il momento di comportarsi da ragazzo grande contro il favorito della competizione Stoppardi, scappa con la coda fra le gambe in pieno stile Tippete. Viene graziato nel voto perchè comunque è un team di VIII, immerso in una coppa satura di gente di serie ben più alte. Però vogliamo vedere di più da questa Stella Rossa. Rimandato.

F.C. Spartanis 6,5 Squadra imbattuta nei gironi iniziali, quella del presidente PaniG; e questa è una delle poche gioie di quest’edizione petrelliana. Due vittorie ed un pareggio sembravano essere un trampolino di lancio perfetto per le fasi finali, ma la sfortuna ha voluto che lo Spartanis incontrasse sui suoi passi nientepopo’dimeno che il gasatore Domingo il quale, poco restio ad uscire malamente subito, ha chiuso il conto con un secco 4-0 facendo tornare velocemente lo Spartanis a casa. Quel “,5” al voto finale sottolinea comunque la buona prova di imbattibilità conseguita dopo i gironi. Chissà, magari uno spunto per provarci ancora meglio nella prossima edizione. Acerbo.

Blue Steel 7 Il buon vecchio Domingo è una miniera infinita di gas, sia in fed che fuori; un ragazzo che si giostra tra la sua sboronissima squadra sempre-a-cazzo-duro per i 3 punti, e capolavori della musica come “Divano-letto”. Ma niente ha potuto neanche lui quando, agli ottavi dell’ultima edizione, se è trovato ad affrontare il carro-armato stoppardi. Ancora sulle ali di una possibile vittoria, i ragazzi della Steel ci hanno provato fino in fondo, ma alla fine hanno dovuto soccombere alla tracotanza di juri che, fino a quel momento, era sicuro della finale. Il voto di Domingo rimane comunque alto, segno che con un pizzico di fortuna in più (e una stoppardi in meno), il ragazzo può essere decisivo nella competizione!! Artista.

Apples Dream Team 5,5 L’ennesimo sedicesimo fatale ai sardi spinge il pagellone verso il basso: sono finiti i tempi della matricola terribile, l’Apples è ormai una solida e valida’ realta del panorama petrelliano. Realta’ che fa pero’ a pugni con un ruolino di marcia che vede l’asticella dei sedicesimi invalicabile per il presidentissimo apples, che nonostante l’impegno profuso inciampa nel Match of the season di Daveth mandando in fumo, per l’ennesima volta, i sogni di gloria. In casa Apples i tifosi non ci stanno piu’, chiedendo a gran voce piu’ impegno per andare a centrare quel bersaglio grosso che è ormai a portata di mano per i rossoverdi. Apples digrigna i denti e bestemmia, perchè è ormai chiaro a tutti che la petrella presente nella bacheca dei rivali storici della Dinamo Schicchi pesa nella coscienza di un manager che da futura stella rischia di diventare perfetto perdente. Socante.

Verm8: 8 Quest'anno Daveth ha sfoderato grande prestazione con picchi notevoli di gasamento: 2 vittorie e un pareggio nella fase a gironi, posizionandosi primo nel girone 15. Nella fase ad eliminazione invece ha bruciato gli avversari del calibro di Apples, Davor, per poi vedere i suoi sogni di gloria infrangersi contro il team presidenziale. Ma d'altronde non lo si può biasimare... era risaputo che questo sarebbe stato l'anno di Stoppardi! Da segnalare un giocatore nel Dream Team: German Pasquale. One way ticket to the quarter...and back.

Raccattati Forelocks 6 ahahah vien da dire. Come tutti gli anni Davor_Nuna fa lo spaccone, promettendo fuoco e fiamme e snocciolando le centinaia di migliaia qualita’ della sua rosa: e Sciortino di la’, e Bozic di qua, e la fava di li...e alla fine il risultato qual’è? Merdesimo, come sempre, in perfetta linea con una storia del club color marron, condita da numerosi insuccessi e spettacolari gradassate fuori dal campo puntualmente disattese dai risultati. Eliminato da Daveth, sull’orlo del baratro, il buon Davor decide di vendere baracca e burattini per trasferirsi nello Yucatan, alla ricerca di un nuovo filone d’oro. Tornera’ piu forte di prima (non che ci voglia molto..). Bottizzato.

Bluff Country 6,5 Bluff Country è stata forse sfortunata nella fase a gironi, ma con due pareggi e una vittoria in extremis è riuscita ad aggiudicarsi il secondo posto e a passare la fase a gironi.
La partita successiva però la squadra è franata sotto il peso dei Raccattati Forelocks per 5-1 e ne ha segnato l'eliminazione dalla Petrella. D'altronde non si può rimproverare troppo SirFly_Macmai, visto che ha serbato gli sforzi per il campionato, e quest’ultimo lo ha ripagato con la promozione in V serie. Rinunciatario.

Bandula F.C. 6,5 D’incoraggiamento. Stagione nerissima per il manager lombardo, condita da una retrocessione inaspettata e dolorosa e da un’eliminazione a sorpresa in Petrella, anche se contro la Barry futura campione. Bandula, dopo aver sconfitto due mostri sacri quotati dai bookmakers come Amendolara ed Erode, ha preso forse sottogamba il team di Ray Allen e ne è rimasto scottato, come del resto un pò tutti di fronte alla compagine neroverde. Fuoco è bello si, ma brucia, così bandula se ne torna a casa agli ottavi, non riuscendo manco quest’anno a fare il salto di qualità per entrare nel salotto buono dei primi 4. Ed era solo l’inizio di una narrativa più nera della pece..... Alcool needer.

Erode Scannabelve F.C. 5,5 SECONDO il nostro modesto parere, Erode disputa una petrella SECONDO i canoni e le tradizioni del team. Arrivata alle fasi finali in un SECONDO momento, grazie al biscotto con Canova che SECONDO noi meriterebbe di finire sotto inchiesta, capitola ai sedicesimi all'ultimo SECONDO in una partita che, SECONDO Bruno Pizzul, avrebbe meritato di vincere. Tutti avrebbero scommesso su un SECONDO posto dell'ineffabile Vezzo, orsettoso e perdente piu che mai, invece a sorpresa arriva un bel ventirdocesimo piazzamento che non è ne' carne ne' pesce. Ovviamente, sempre SECONDO noi. Eterno. e basta.

Barry f.c. 2006 9,5 Che dire? Oramai sono state spese vagonate di parole su quella vecchia volpe di ray, ma alla fine il succo rimane sempre lo stesso. HA GASATO!! Ha gasato a livelli inimmaginabili, e solo un exploit politico-spassoso-poetico di Mirari come candidato a CT della nazionale italiana gli leva anche il titolo di gasatore dell’anno. Ha gasato perchè non solo è tornato prepotentemente senza preavviso rientrando immediatamente nei circuiti di fed come membro di spicco e punto cardine, ma anche perchè in sordina, piano piano senza troppe luci puntate addosso e con tanta merda che gli arrivava indirettamente addosso da altri compagni di fed evidentemente più gelosi, si è fatto tutte le fasi finali: dallo Strada in Chianti, passando per Bandula , la Stoppardi e Ma.gia, questi sono solo alcuni dei nomi che il grande ray ha schiantato per terra prima di giungere, contro ogni pronostico, alla finalissima insieme all’amico naked. Ancora da verificare un presunto accordo precedente alla coppa con John Random, sopratutto per la semifinale, ma si sa, quando vinci la Petrella si chiude un occhio e si incassa il ritorno a mille di una grande squadra. Il voto è quindi meritato per il nostro vincitore della Petrella, che ancora si starà godendo i postumi della vittoria, considerando che chi si aggiudica la coppa (peccato non poterla mettere in qualche modo nella bacheca della squadra n.d.r.) ha un pass d’accesso alle migliori mignotte d’Italia fino alla prossima edizione, quella che precederà il 2012 e probabilmente la fine del mondo (si starà ancora studiando se la fine del mondo sarà causata dalla vittoria di juri, ho da quella di davor). In attesa della prossima edizione dove, vista la ora la presenza nell’albo d’oro, si attende una riconferma di ray, non possiamo che dare praticamente il massimo al ragazzo. Vincitore!

A.S. Strada in Chianti 6,5 Si sa, la prima partecipazione alla coppa Petrella non è mai facile.. ci sono aspettative, illusioni, polli, stadi da infiammare, avversari bot, squadroni da battere, tifosi da non deludere, mignotte della zona da non deludere, avversari da elogiare, beduini da schernire e Dave ha capito solo tardi che c'è un ultimo fatto da valutare: chi è baciato da John, vincerà la Petrella. Infatti A.S. Strada in Chianti si è comportata bene nella fase a gironi con 2 pareggi e una vittoria, ma nel primo scontro diretto, pur provandoci, non è riuscito a spodestare il predestinato Ray dal suo trono e ha ceduto. Una cosa è certa: avrai altre Petrelle per rifarti! Verginello.

AC Ma.gia 7,5 Dalla redazione teniamo a sottolineare che il voto si basa solo sulla prestazione stagionale in Petrella, dato che se a questa dovessimo aggiungerci tutto l’impegno profuso in fase di elezioni alla panchina della nazionale italiana, quest’ultimo si alzerebbe sicuramente di almeno un livello e mezzo. L’anno scorso Mirari era stato la sopresa, l’outsider che tutti non si aspettavano, aveva aperto diversi culi e si era fatto strada nei cuori della fed. Quest’anno il Sommo Poeta è riuscito nell’impresa di migliorarsi, arrivando ai quarti ed inchinandosi solamente allo strapotere di un barry f.c. gasato abbestia e che ormai stava navigando diritto verso la finale. Unica pecca, la probabile combine con bacarospo nella sfida tra mattacchioni, giocata secondo le direttive di Beppe Signori che avrebbe scommesso forti somme sulla vittoria del Sommo. Davanti ai giudici Mirari ha utilizzato la tattica del nostro presidente del consiglio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, e si prevede che questo processo durerà le vere centinaia di anni (come ogni buon processo italiano che si rispetti).... nel frattempo, quindi, non possiamo che confermare il gasamento che si respira quando ci si avvicina alla sede di Ma.gia!!! Poeticamente Unico!

Fantamaniacs 6,5 Il Baca tra una mattacchionata e l'altra (ogni riferimento a votazioni per cariche in corso è puramente casuale) parte in quarta, piazzando una tripletta che non ammette repliche e porta la sua squadra in testa al gruppo 14 a quota 9 punti facendo vacillare la stabilità del gasometro. Ma si sa che spesso partendo in quarta, si rischia di sbattere contro un muro e, complici l'aria rarefatta, il troppo gas, o aletto1996, i fantamaniaci dopo 3 vittorie consecutive, si sono seduti sugli allori e non è bastata l'ottima prestazione di Evangelista García Roca (entrato nel Dream Team) per aver ragione di una motivata AC Ma.gia del poeta vate Mirari. Stordito.

Dinamo Schicchi 7 Pronti via e fa subito vedere che non è qui per pettinare bambole. Anzi, una pettinata la dà ma e proprio ad una bambola …ma gonfiabile (lucaparo n.d.r.) a cui rifila un 7-0 che non ammette repliche. Le prime avvisaglie di bruciore al deretano arrivano con il pareggio per 2-2 contro Mucho de Nada. Una partita da 295 hatstats che meritava ben più fortuna per la compagine sarda. La qualificazione arriva con un a passeggiata di salute in cui le seconde linee Schicchiane dimostrano il loro valore contro dei figuranti in stampelle. Ormai mammuth sembra avviato senza ostacoli verso il promesso trionfo finale quando accade l’imponderabile. L’11 Schicchiano scende in campo infoiato e pronto a deflorare lagnagna ma non si accorge che dietro lagnagna si nasconde un losco e cazzuto figuro che con un uno due devastante lo prende di sorpresa e glielo infila due volte nel mezzo, dove non batte il sole. La promessa regina della Petrella deve così arrendersi ai sogni di Gloria ma anche a quelli di John. 300 volte socante.

Lagnagna FC Voto 7+ All’esordio vince lo scontro al ribasso contro le sue stesse bestemmie (D.O. Kan), prosegue dando battaglia e arrendendosi solo nel finale ai piccoli Indiani, mette al sicuro la qualificazione con un perentorio 3-0...a tavolino. Affilate le armi per i sedicesimi si prepara alla battaglia contro “Mr. 300 hatstats”. In questo scontro mistico che vede lagnagna contrapporsi a Schicchi, tutto è lecito. Gli schicchiani disorientati da troppa gnagna tirano ovunque ma non riescono a sfondare. Lagnagna trasforma le irrisorie percentuali a suo favore in gol (2) e grazie al Pilu ma anche a John, lascia il socante mammuth inerme a bordo campo con un tubetto di preparazione H in mano e abbracciato ad una bottiglia di mirto. Vuota. Ormai la sua Petrella era praticamente vinta con il colpaccio che gli garantirà perculate eterne all’amico mammuth, agli ottavi infatti deve arrendersi al super dotato (in termini di gasamento) A.C. Ma.Gia. Sentenza di condanna.


Fuori tabellone (special guest)

Loss’Eleven 3 Chiiiiiiiiiiiiiiii? 0 gol fatti. 26 subiti. Stracciati tutti i record negativi della competizione, il team veneto non fa nemmeno finta di impegnarsi, subendo pattonate vergognose contro chiunque. E pensare che si parla di un team che ha in bacheca una Petrella. Insomma, senza il minimo rispetto verso la competizione che l’ha resa una grande squadra. Si contenga, mister Loss!

Maltenese 3 Va bene che si parla di Tippete; va bene che il girone non era dei più semplici; va bene anche che TippetErrea non abbia voluto investire molte risorse sulla coppa. Però assistere all'ennesima Petrella slow played da parte della Maltenese è inaccettabile. Correva un tempo in cui ErreA era disposto a tutto pur di vincere l'ambita coppa (non dimentichiamo che è stato lui ad inaugurare la stagione dei Polli durante la Petrella IV). Ora invece ErreA è l'ombra del manager di una volta, ridotto a nient'altro che un timido coniglietto pronto a farsi ingiottire da qualsiasi avversario. Noi aspettiamo l'apertura del portafoglio della Maltenese e l'avvento di una nuova stagione di gasamento per ErreA, nel mentre lo mazzuoliamo con voti impietosi. Fifone.

Unistar: Voto 6- Sempre infiammatissimo in Petrella, va in scioltezza sopra le 220 hatstats nella prima e seconda partita (ricordiamoci unico termine di paragone per la difficoltà petrelliana :P ) facendo vedere di che pasta è fatto, però soca terribilmente per la goleada subita da un Barry FC che faceva già intuire le potenzialità e le amicizie altolocate (J.R.). Viene così eliminato in uno dei gironi più difficili e competitivi per differenza reti. Volenteroso.

FK Partizan Filare 3 Dispiace accanirsi con un manager che evidentemente ha poco tempo per star dietro alla squadra, ma il Partizan Filare, da sempre niubbo in campionato ma resistente in Petrella, cade come una pera cotta ai gironi di qualificazione, per il secondo anno consecutivo. Un risultato disastroso, che evidenzia i limiti tecnici di una squadra perennemente in affanno e sull’orlo del fallimento economico ogni 3 x 2. Forse Pete, come un Cragnotti o un Cecchi Gori qualsiasi, ha speso come uno scellerato in passato per fare exploit in Petrella e adesso è in mutande. Allo sbando.

Depor 2 Va bene, la coppa Italia da conquistare. Va bene, il campionato da dominare. Va benissimo, la squadra per la terza da costruire. Eppero' il super Depor si dimentica addirittura di scendere in campo, segnando un terribile 0 nella casella del ranking e dando via libera a tutti gli altri, meno forti di lui. Voci di corridoio dicono che anche quest'anno i giallo-viola preferiranno la coppa Italia, in cui l'obbiettivo minimo sono le semifinali, alla vecchia e cara Petrella. Che sia l'inizio del tramonto per l'ex-cannibale? Sborone.